Recensione

Il dodicesino Cavaliere di Victoria Sue

giugno 18, 2020 Aurelia 0 Comments

Oggi vi parlo de Il Dodicesimo Cavaliere, serie I Guardiani di Camelot libro primo, scritto da Victoria Sue  in Italia grazie a Triskell Edizioni.
Titolo: Il Dodicesino Cavaliere
Autrice: Victoria Sue
Serie: I Guardiani di Camelot vol 1
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Fantasy
Pagine: 248
Costo: Ebook 4.99€ ♢ Cartaceo 12€
Uscita: 18 Giugno 2020
Un male antico… le armi e la magia non saranno sufficienti. Avranno bisogno l’uno dell’altro.
Per 1500 anni, Lancillotto ha combattuto per il bene, e adesso si trova ad affrontare un piano malefico orchestrato da Morgana centinaia di anni fa; però non può sconfiggerla da solo. Deve trovare l’altra metà della sua anima, ma c’è solo un piccolo problema: non sa dove cercarla.
Chiunque sia, è certo che viva a New York.
Il tempo scorre.
E non è dalla sua parte.
Merlino ha sempre avuto una vita difficile dopo aver perso il padre quando era solo un bambino. Ha
fatto di tutto per sopravvivere, e non è stato facile. Quando incontra uno strano uomo inglese, che gli
racconta una storia incredibile, deve prendere una decisione: seguire il suo cuore e credergli, oppure
scappare via?
Riusciranno Mel e Lance a sconfiggere il più grande nemico che il mondo abbia mai conosciuto?
Oppure saranno costretti a scoprire, nel bel mezzo della lotta, che la vera minaccia è sempre stata
quella di ritrovarsi con un cuore infranto?
E se l’unica battaglia che non hanno speranza di vincere fosse quella contro se stessi?
«Per divenire immortali, dovevamo spezzare la nostra anima.»

Il dodicesimo Cavaliere in due giorni mi ha accompagnata come una coperta calda nei giorni di freddo. 
Questo romanzo scritto da Victoria Sue è una fantasy ben scritto, alterna il presente a ricordi del passato. Millecinquecento anni è l'età di Lancillotto, si il Lancillotto della Corte di Re Artù, che oggi vive a New York con i suoi cavalieri, o compagni se parliamo di oggi.

Merlino ci avvertì in fretta su cosa stavamo per accettare. Era magia antica. Magia proibita che ha sempre un prezzo. Disse che avremmo combattuto contro le creature di Morgana finché non fosse venuto il giorno in cui ci saremmo riuniti all’altra metà della nostra anima. La battaglia finale sarebbe iniziata davvero allora.


La magia, le armi non sono sufficienti per sconfiggere un male che ha radici antiche e prossimo a scatenarsi. Lancillotto deve trovare la sua metà, il suo Tresor, la metà perfetta, la metà del cuore, ma nessun incantesimo o pozione è in grado di indicarlo. 
L'anima solitaria e combattiva di Mel verrà trovata e salvata dall'attacco degli Ursus, esseri abominevoli nati dalla magia; solo chi è dotata da un dono è in grado di vederli o sentirli, e solo coloro che possiedono la giusta arma, ucciderli.

Mostro” come definizione non pareva bastare. Era sì un mostro, ma pompato con steroidi. Tremò. Gli sembrava uscito da un film di fantascienza di scarsa qualità.

Lancillotto e Mel combatteranno contro se stessi, contro i demoni del passato, combatteranno contro quel sentimento che in pochi giorni ha stravolto le loro vite. Una lotta ad armi pari, quella dentro e fuori, quel voler scrivere  nuove pagine bianche, un nuovo futuro, incerto.

Poi ripensò a quel fugace istante in cui aveva tenuto Mel stretto. Il formicolio nelle dita, il modo in cui il cuore gli batteva più forte, come a dirgli che era finalmente a casa. In quel momento era stato in pace per la prima volta da più anni di quanti potesse contare. Era come se conoscesse Mel. Come se l’avesse sempre conosciuto.

Il Dodicesimo Cavaliere è un mm; è una storia che ti abbraccia il cuore, dolore, sofferenza e morte accompagnano un fantasy davvero bello. Il bene e il male che si scontrano fin dall'inizio dei tempi e due anime che non cercavano nulla, si incontrano e scontrano, si odiano e si rincorrono fino a un bel finale, che lascia aperta verso un libro successivo, perché è vero che il bene trionfa sul male, ma il male ci sono volte che vuole la sua rivincita.

Non riesco a esprimere a parole quanto questo romanzo mi sia piaciuto fin dalla prima pagina. Entrare, come in contatto, nella mente dei personaggi e vedere attraverso i loro occhi le gioie e i dolori che ognuno di loro ha vissuto per anni. Millecinquecento anni vi rendete conto? Certo sarà pure un fantasy questo romanzo, ma quando uno scrittore riesce a incollarti alle parole, non pensi a ciò che è reale o meno. Gli ingranaggi della mente si muovono in sincronia con la storia, con i protagonisti e diventano parte di te, come se li conoscessi da tempo, come se, è a te che stanno raccontando.
Mi si è stretto il cuore in una morsa a ciò che Lance e Mel hanno vissuto, ai sentimenti contrastanti che fin dal primo momento hanno incontrato e per cui si sono scontrati, fino al momento della resa dei conti, dove non puoi far nulla davanti all'attrazione, a quel tocco, quelle braccia che ti stringono e ti fanno sentire a casa. Perché non importa il colore della pelle, gli anni, da dove provieni o cosa hai vissuto, il sesso, l'amore quando arriva non puoi respingerlo, puoi contrastarlo ma lui è sempre li a ricordartelo, a sottolineare, l'amore è protezione, è calore, è la perfezione per due anime imperfette, è semplicemente casa.

Complimenti a Victoria Sue per aver scritto questa bellissima storia. In attesa del secondo libro, vi consiglio di leggere Il Dodicesimo Cavaliere, una storia straordinaria.

Aurelia

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