Recensione

Come una sinfonia di Mathilda Blake

febbraio 15, 2021 Virgy 0 Comments


Care cercatrici oggi vi parliamo di Come una sinfonia, ultimo nato dalla penna di Mathilda Blake talentuosa e poliedrica scrittrice italiana. Un romanzo che parla della Russia zarista e di una sinfonia che lega indissolubile due cuori. Venite a leggere cosa ne pensa la nostra Fra.
Titolo: Come una sinfonia Romanzi Passione)
Autore: Mathilda Blake
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 5 dicembre 2020
Costo ebook 2,99 €
Genere: Russia Zarista
Pagine: 236
San Pietroburgo, 1877. È inconcepibile che una ragazza si dedichi alla musica e possa accedere al Conservatorio, soprattutto se orfana e priva di lignaggio. Eppure grazie all'anziano conte Dashkov, proprietario della tenuta dove presta servizio, il sogno di Tchandra sembra avverarsi, ma ciò provoca verso di lei il risentimento dell'affascinante Dmitr, che la crede l'amante del padre. Il giovane tuttavia non può reprimere l'attrazione che prova per lei e, quando si vede costretto a partire per la guerra, si accorge di non aver fatto pace né con se stesso né con Tchandra. Riuscirà una musica lontana ad accarezzargli l'anima accendendo i suoi sensi?
Oggi vi racconto di Come una sinfonia di Mathilda Blake scrittrice poliedrica italiana, che ha all'attivo moltissimi romanzi, anche per bambini (con il nome di Matilde Bonetti) e innumerevoli traduzioni di romanzi anche molto conosciuti. In qualsiasi contesto io l'abbia letta la cosa che mi ha colpito del suo modo di scrivere è che è molto eclettica e che sa quello di cui scrive o per vissuto o per attenti studi che rende realistico ogni suo romanzo, e così dopo la Francia e il Madagascar ci caliamo nei freddi scenari della Russia zarista lasciandoci trasportare dalla sinfonia.
Devo essere sincera ed ammettere che nonostante il genere storico sia uno dei miei generi preferiti sono però molto schizzinosa con le letture, non amo quelle violente, molti periodi storici e alcune ambientazioni fra le quali ahimè lo devo ammettere la Russia, e se non avessi conosciuto il modo di scrivere di Mathilda mai mi sarei approcciata a questo romanzo.
Ho iniziato a leggerlo senza essere sicura di cosa avrei letto, quali i "canovacci" o cliché utilizzati, piano piano lentamente hanno iniziato a svolgersi i fatti partendo da una piccolissima Tchandra e seguendola nella sua incredibile vita.
Tchandra è un'orfana, senza aspettative e forse senza futuro, piena di vita e carattere che mai si abbatte è un personaggio femminile molto forte che trasmette moltissimi messaggi. La sua non è una storia semplice ma un incontro le cambierà la vita ed entreranno la musica, molte complicazioni e moltissimi sentimenti fra cui forse anche l'amore.

"Si era innamorata senza nemmeno accorgersene, in silenzio, scambiando l’attrazione che provava per infatuazione proibita, la soggezione e la trepidazione per paura, il turbamento per disprezzo, soprattutto negli anni dell’adolescenza. Ora, invece, tutto le era chiaro."

La musica si può considerare tranquillamente una dei protagonisti di questo libro, lo arricchisce attraverso la sua bellezza e con tutte le tematiche che porta con sé. Mi è piaciuto molto vivere il momento storico sotto questo punto di vista, attraverso la musica: l'ingresso osteggiato dalla società patriarcale maschilista di artiste donne, vedere attraverso occhi innocenti la nascita dal punto di vista artistico di Čajkovskij che conoscevo sonoramente ma anche molto superficialmente, musica che divide ma anche unisce, musica che lega destini, musica che incanta l'animo.

Era vero che la musica usciva da lì! Riusciva a vederla! Sprazzi luminescenti si fondevano con la luce rosata di quel giorno pieno di promesse, come se ogni suono, ogni accordo, disegnasse forme e bagliori cangianti intorno a lei. Le mani del giovanotto al pianoforte volavano sui tasti bianchi e neri quasi fossero farfalle nel vento e Tchandra ne fu ipnotizzata. Rimase a guardarle , rapita dal movimento e da quell’aria struggente, che avvolgeva e cullava l’anima. E sebbene allora non potesse ancora saperlo, quella mattina la musica del giovane Tchaikovsky entrò dentro di lei compiendo una magia che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.

Le tematiche trattate sono moltissime oltre alla musica, la differenza di status sociale,la guerra che per impavidi giovani sembra una conquista ma che nella realtà è qualcosa di duro, vile e doloroso che dietro di sé lascia macerie e che cambia inevitabilmente chi la subisce, parla d'amore, d'amicizia e di famiglia con molte sfaccettature e sotto molti punti di vista, di rinascita e seconde opportunità.
Inizialmente ho avuto qualche difficoltà a tenere il ritmo perdendomi un po' fra presente e passato, con l'andare della pagine ho apprezzato il poter vedere quali erano le situazioni che hanno portato poi alle vicende narrate.
Ci sono talmente tanti fatti storici e narrativi importanti che la storia d'amore in sé passa un pò in secondo piano a favore della storia con la s maiuscola, la Blake è così precisa nei fatti e nell'unirli alla narrazione che mi sono persa nella meraviglia di Pietroburgo, nella crudezza della guerra raccontata però con delicatezza mettendo in luce più le innovazioni e i punti di forza di questo periodo storico che non la follia.
I personaggi sono veramente ben caratterizzati sia i protagonisti che quelli secondari, talmente tanto unici da poter tranquillamente sembrare reali, con i loro pregi e difetti, aspettative e paure, sbagli ma anche il cercare di rimediare ad essi talmente vividi da poterli "vedere".
Ho volutamente voluto soffermarmi a parlarvi unicamente di Tchandra senza parlarvi di altri personaggi perché a mio avviso questo libro merita di essere letto senza condizionamenti, perché oltre a essere un libro sulle seconde possibilità è un romanzo di crescita...
Consigliato a chi ama gli storici e la musica.
Un abbraccio

Fra




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