Recensione
Care lettrici oggi Rossella ci racconta di Not Just a Song di Therry Romano, un music romance edito da Darcy Edizioni.
L’Erasmus in Germania è la nuova meta di Belinda Taddei, ventenne torinese dal carattere sfaccettato come i tanti nomignoli che le vengono dati in famiglia.
Ha pianificato tutto: le tappe del viaggio e i corsi, ma non ha calcolato l’unica variabile in grado di stravolgere tutti i suoi progetti; sua sorella Naomi, che chiama affettuosamente Trilly, durante una giornata di shopping a Berlino, acquista i biglietti per assistere alla prima tappa del tour degli Scream, il suo gruppo preferito.
Durante il concerto, un momento inatteso spingerà il destino delle ragazze a intrecciarsi con quello della band, dando inizio a un’avventura caotica e imprevedibile.
Riuscirà Belinda a far fronte alla marea di emozioni che la travolgerà?
E quello strano gioco di sguardi con Bill, leader carismatico degli Scream, sarà solo un lungo braccio di ferro o una nuova luce che farà breccia nel suo nebuloso futuro?
Ho amato Belinda, con i suoi traumi, le sue paure, la sua voglia di riprendere in mano la sua vita e i suoi sogni, la sua forza, più forte di ogni paura. E ho amato il suo modo di vedere Bill ma, soprattutto, ho amato il rapporto che ha con la sorella e il rapporto di vera amicizia che riesce a creare con Tom.
Bill ho faticato un po’ di più a comprenderlo. Non è infatti un personaggio che ti sta simpatico al primo impatto. Bisogna leggere fra le righe e cogliere la sua vera essenza per capire veramente chi è, per capire quel suo bisogno di essere sempre al centro dell’attenzione a cui si unisce la paura di non essere amato e capito per come è dietro la maschera e il trucco che indossa durante i concerti e le interviste.
Ma, alla fine, lo si ama proprio per quello che è, con pregi e difetti, perché lui è disposto a lottare per la persona che ama nonostante tutte le sue paure.
Come dicevo prima, tanti sono i personaggi che troviamo in questo romanzo, alcuni spiccano di più e altri di meno, ma tutti hanno un ruolo importante… anche la governante della casa.
Tra tutti questi personaggi “secondari”, quelli che ho amato di più sono Tom e Naomi.
Tom è il fratello gemello di Bill, anche se, caratterialmente, è il suo opposto. Naomi è invece la sorella più piccola di Belinda, che si dimostrerà una persona speciale! Entrambi, pagina dopo pagina, mi hanno conquistata e non nego che mi piacerebbe ritrovarli in una storia a loro dedicata.
Come avrete sicuramente capito, è un libro con una storia che, seppur distante da me vista l’età dei protagonisti, mi ha comunque conquistata pagina dopo pagina e che, ovviamente, vi consiglio di leggere.
A voler essere proprio pignoli, devo ammettere che, nel corso della lettura una sola cosa mi ha spiazzata e cioè il fatto che questo sembra essere un libro senza tempo. Non sappiamo in quale anno è ambientato, potrebbe tranquillamente essere ai giorni nostri come negli anni ’90 o nel 2000. Si capisce che non è ambientato ai nostri giorni per il fatto che stanno uscendo i primi smartphone, che si parla di sms e Skype ma non di WhatsApp, almeno questa è l’idea che mi sono fatta io. Non so bene perché, ma questo aspetto, nel corso della lettura mi ha più volte spiazzata e mandata in confusione.
Concludo dicendo che un libro meno leggero di quello che può sembrare leggendo la trama ed è un libro che lascia molti spunti su cui riflettere; un libro da gustare pagina dopo pagina e che ti conquista pagina dopo pagina ma che, sul finale, ti lascia un po’ sospesa… e con la voglia e la speranza che ci sia altro dopo quel punto che ne segna la fine. Aspetto impaziente di leggere il seguito!
Rossella
Not Just a Song di Therry Romano
Care lettrici oggi Rossella ci racconta di Not Just a Song di Therry Romano, un music romance edito da Darcy Edizioni.
Titolo: Not Just a song
Autore: Therry Romano
Editore: Darcy Edizioni
Genere: Music Romance
Data di uscita: 21 febbraio 2022
Pagine: 369
Costo: 0,99 euro (offerta preorder) Ebook formato Kindle
Link order: https://amzn.to/3gSO80O
Un viaggio che la porta lontana da casa, alla ricerca della propria identità per lasciarsi alle spalle un periodo di grande dolore. L’Erasmus in Germania è la nuova meta di Belinda Taddei, ventenne torinese dal carattere sfaccettato come i tanti nomignoli che le vengono dati in famiglia.
Ha pianificato tutto: le tappe del viaggio e i corsi, ma non ha calcolato l’unica variabile in grado di stravolgere tutti i suoi progetti; sua sorella Naomi, che chiama affettuosamente Trilly, durante una giornata di shopping a Berlino, acquista i biglietti per assistere alla prima tappa del tour degli Scream, il suo gruppo preferito.
Durante il concerto, un momento inatteso spingerà il destino delle ragazze a intrecciarsi con quello della band, dando inizio a un’avventura caotica e imprevedibile.
Riuscirà Belinda a far fronte alla marea di emozioni che la travolgerà?
E quello strano gioco di sguardi con Bill, leader carismatico degli Scream, sarà solo un lungo braccio di ferro o una nuova luce che farà breccia nel suo nebuloso futuro?
Sono da sempre una grande appassionata di musica e per questo motivo amo leggere i music romance. Quando mi è stata proposta la lettura di Not Just a Song di Therry Romano ho quindi subito accettato.
Il tempo che ho per leggere in questi ultimi mesi è veramente risicato a causa del lavoro che mi sta impegnando parecchio e quindi ho impiegato un po’ a leggerlo ma, per fortuna, a fine lettura sono rimasta molto soddisfatta. Per come è articolato, è un libro forse più adatto a lettori un po’ più giovani di me ma ciò non vuol dire che non lo possano leggere tutti. Io l’ho letto e mi è piaciuto.
È un libro molto corale, in cui i personaggi si legano tra di loro un po’ tutti. Questo aspetto mi è piaciuto molto perché ha reso la storia più variegata. Avrei voluto vedere alcuni personaggi un po’ più caratterizzati ma chissà, forse ci sarà spazio per alcuni di loro più avanti. E comunque Belinda e Bill, che poi sono i due protagonisti principali, sono stati caratterizzati abbastanza bene.
Non sono due personaggi facili. Bel per il suo passato e per l’influenza che questo passato ha sul suo presente e Bill per la difficoltà di separare l’artista (è il frontman degli Scream) dalla persona ma anche per il fatto di essere cresciuto troppo in fretta e in un mondo in cui, forse, l’apparire conta più dell’essere.
Eppure, nonostante le difficoltà, si trovano e si incastrano alla perfezione diventando l’uno lo specchio dell’altra. Ciò non vuol dire che sarà tutto facile per loro, anzi, ci vorrà un po’ prima di vederli abbattere un po’ di muri e prima che riescano a vedersi l’uno con gli occhi e l’anima dell’altra ma, pagina dopo pagina, questo ci serve per imparare a conoscerli anche noi e per imparare ad amarli.
Il tempo che ho per leggere in questi ultimi mesi è veramente risicato a causa del lavoro che mi sta impegnando parecchio e quindi ho impiegato un po’ a leggerlo ma, per fortuna, a fine lettura sono rimasta molto soddisfatta. Per come è articolato, è un libro forse più adatto a lettori un po’ più giovani di me ma ciò non vuol dire che non lo possano leggere tutti. Io l’ho letto e mi è piaciuto.
È un libro molto corale, in cui i personaggi si legano tra di loro un po’ tutti. Questo aspetto mi è piaciuto molto perché ha reso la storia più variegata. Avrei voluto vedere alcuni personaggi un po’ più caratterizzati ma chissà, forse ci sarà spazio per alcuni di loro più avanti. E comunque Belinda e Bill, che poi sono i due protagonisti principali, sono stati caratterizzati abbastanza bene.
Non sono due personaggi facili. Bel per il suo passato e per l’influenza che questo passato ha sul suo presente e Bill per la difficoltà di separare l’artista (è il frontman degli Scream) dalla persona ma anche per il fatto di essere cresciuto troppo in fretta e in un mondo in cui, forse, l’apparire conta più dell’essere.
Eppure, nonostante le difficoltà, si trovano e si incastrano alla perfezione diventando l’uno lo specchio dell’altra. Ciò non vuol dire che sarà tutto facile per loro, anzi, ci vorrà un po’ prima di vederli abbattere un po’ di muri e prima che riescano a vedersi l’uno con gli occhi e l’anima dell’altra ma, pagina dopo pagina, questo ci serve per imparare a conoscerli anche noi e per imparare ad amarli.
Ho amato Belinda, con i suoi traumi, le sue paure, la sua voglia di riprendere in mano la sua vita e i suoi sogni, la sua forza, più forte di ogni paura. E ho amato il suo modo di vedere Bill ma, soprattutto, ho amato il rapporto che ha con la sorella e il rapporto di vera amicizia che riesce a creare con Tom.
Bill ho faticato un po’ di più a comprenderlo. Non è infatti un personaggio che ti sta simpatico al primo impatto. Bisogna leggere fra le righe e cogliere la sua vera essenza per capire veramente chi è, per capire quel suo bisogno di essere sempre al centro dell’attenzione a cui si unisce la paura di non essere amato e capito per come è dietro la maschera e il trucco che indossa durante i concerti e le interviste.
Ma, alla fine, lo si ama proprio per quello che è, con pregi e difetti, perché lui è disposto a lottare per la persona che ama nonostante tutte le sue paure.
Come dicevo prima, tanti sono i personaggi che troviamo in questo romanzo, alcuni spiccano di più e altri di meno, ma tutti hanno un ruolo importante… anche la governante della casa.
Tra tutti questi personaggi “secondari”, quelli che ho amato di più sono Tom e Naomi.
Tom è il fratello gemello di Bill, anche se, caratterialmente, è il suo opposto. Naomi è invece la sorella più piccola di Belinda, che si dimostrerà una persona speciale! Entrambi, pagina dopo pagina, mi hanno conquistata e non nego che mi piacerebbe ritrovarli in una storia a loro dedicata.
Come avrete sicuramente capito, è un libro con una storia che, seppur distante da me vista l’età dei protagonisti, mi ha comunque conquistata pagina dopo pagina e che, ovviamente, vi consiglio di leggere.
A voler essere proprio pignoli, devo ammettere che, nel corso della lettura una sola cosa mi ha spiazzata e cioè il fatto che questo sembra essere un libro senza tempo. Non sappiamo in quale anno è ambientato, potrebbe tranquillamente essere ai giorni nostri come negli anni ’90 o nel 2000. Si capisce che non è ambientato ai nostri giorni per il fatto che stanno uscendo i primi smartphone, che si parla di sms e Skype ma non di WhatsApp, almeno questa è l’idea che mi sono fatta io. Non so bene perché, ma questo aspetto, nel corso della lettura mi ha più volte spiazzata e mandata in confusione.
Concludo dicendo che un libro meno leggero di quello che può sembrare leggendo la trama ed è un libro che lascia molti spunti su cui riflettere; un libro da gustare pagina dopo pagina e che ti conquista pagina dopo pagina ma che, sul finale, ti lascia un po’ sospesa… e con la voglia e la speranza che ci sia altro dopo quel punto che ne segna la fine. Aspetto impaziente di leggere il seguito!
Rossella
Grazie di cuore per aver compreso i personaggi e anche ciò che volevo inviare al lettore. E' effettivamente senza tempo, sia perché scritto tempo fa, sia perché - tecnologia a parte - può valere in qualunque momento e nella storia di chiunque <3
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