Recensione,
Se gli appartieni, farebbe a pezzi il mondo pur di salvarti.
«Ade non sfida le persone con imprese impossibili. Le sfida ad abbracciare il loro potenziale.»
A touch of darkness di Scarlett St. Clare
Care lettrici oggi ospitiamo il review tour di A touch of Darkness di Scarlett St. Clare edito da Queen edizioni.
Titolo: A touch of Darkness
Autrice: Scarlett St. Clare
Editore: Queen Edizioni
Genere: Fantasy
Uscita: 14/02/22
Link order: https://amzn.to/3Lu79EV
Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese.
Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili.
Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà . Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà , sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito.
Non potevo assolutamente perdermi questa storia da grande appassionata di mitologia greca fin da ragazzina, mi sono chiesta come avrebbe incastrato il mondo umano e le divinità e che storia ne sarebbe uscita fuori.
Comincio subito con il dire che la storia è uscita fuori con un mix di cose che mi sono piaciute e altre purtroppo mi hanno fatto storcere un pochetto il naso.
L'aspetto sicuramente vincente è stata una terza persona, che io odio, che non mi ha dato palesemente fastidio e sono riuscita a leggere in modo scorrevole. Il secondo punto importantissimo è che la trama, se pur a tratti lenta e un pochino ripetitiva, è riuscita a tenermi incastrata alle pagine del libro e non sono riuscita a smettere di leggere fino a quando non sono arriva alla fine.
Comincio subito con il dire che la storia è uscita fuori con un mix di cose che mi sono piaciute e altre purtroppo mi hanno fatto storcere un pochetto il naso.
L'aspetto sicuramente vincente è stata una terza persona, che io odio, che non mi ha dato palesemente fastidio e sono riuscita a leggere in modo scorrevole. Il secondo punto importantissimo è che la trama, se pur a tratti lenta e un pochino ripetitiva, è riuscita a tenermi incastrata alle pagine del libro e non sono riuscita a smettere di leggere fino a quando non sono arriva alla fine.
Se gli appartieni, farebbe a pezzi il mondo pur di salvarti.
Quindi già che io sia riuscita a leggerlo tutto in un pomeriggio evidenzia il fatto che non mi sia spiaciuto totalmente.
Terzo aspetto positivo le divinità che vivono a contatto con il mondo umano e sono comunque integrate in un modo o in un altro nel tessuto sociale.
Il quarto punto è la rivisitazione in chiave romantica/destino di questa unione tra Ade e Persefone, che rappresenta uno degli archetipi rosa di più appel, vista l'unione del Dio dei morti con la dea della Primavera... insomma uno scontro tra morte e nascita.
Questi sono i punti che ho apprezzato.
Di contro le cose che mi hanno fatto storcere il naso, è che avrei preferito una miglior contestualizzazione del tempo e dello spazio di questo romanzo visto che non è chiaro quanto avanti siamo.... ma questo è il minimo del fastidio. Ci sono dei punti che sono degli snodi cruciali in cui la logica è venuta un po' meno rispetto alla situazione. E' come se l'autrice al fine di arrivare dove si era prefissata dimenticava quello che aveva ammesso prima. Non faccio spoiler vi dirò che il tutto era incentrato nello specifico nelle proibizioni della madre Demetra che in quanto divinità sembra veramente irreale non sappia subito quello che succede... soprattutto se è tanto potente come dice.
Ma la cosa che mi ha infastidito di più è il personaggio di Persefone. Non sono riuscita ad amarla, forse era più facile farsela venire in odio perché a tratti è veramente insopportabile. Decide di fare delle cose che veramente hanno poco senso rispetto alla situazione e a quello che deve fare come umana. Insomma psicologicamente non l'ho sentita ben costruita.
Di contro Ade, nonostante la terza persona, resta imperscrutabile e quindi è decisamente più interessante perché si capisce che è vittima di una dicotomia tra il suo essere e il suo ruolo.
Terzo aspetto positivo le divinità che vivono a contatto con il mondo umano e sono comunque integrate in un modo o in un altro nel tessuto sociale.
Il quarto punto è la rivisitazione in chiave romantica/destino di questa unione tra Ade e Persefone, che rappresenta uno degli archetipi rosa di più appel, vista l'unione del Dio dei morti con la dea della Primavera... insomma uno scontro tra morte e nascita.
Questi sono i punti che ho apprezzato.
Di contro le cose che mi hanno fatto storcere il naso, è che avrei preferito una miglior contestualizzazione del tempo e dello spazio di questo romanzo visto che non è chiaro quanto avanti siamo.... ma questo è il minimo del fastidio. Ci sono dei punti che sono degli snodi cruciali in cui la logica è venuta un po' meno rispetto alla situazione. E' come se l'autrice al fine di arrivare dove si era prefissata dimenticava quello che aveva ammesso prima. Non faccio spoiler vi dirò che il tutto era incentrato nello specifico nelle proibizioni della madre Demetra che in quanto divinità sembra veramente irreale non sappia subito quello che succede... soprattutto se è tanto potente come dice.
Ma la cosa che mi ha infastidito di più è il personaggio di Persefone. Non sono riuscita ad amarla, forse era più facile farsela venire in odio perché a tratti è veramente insopportabile. Decide di fare delle cose che veramente hanno poco senso rispetto alla situazione e a quello che deve fare come umana. Insomma psicologicamente non l'ho sentita ben costruita.
Di contro Ade, nonostante la terza persona, resta imperscrutabile e quindi è decisamente più interessante perché si capisce che è vittima di una dicotomia tra il suo essere e il suo ruolo.
«Ade non sfida le persone con imprese impossibili. Le sfida ad abbracciare il loro potenziale.»
Certo è che se poi l'autrice ha deciso di scrivere il pov di Adre poteva avere un barlume di acutezza e scrivere il romanzo direttamente in prima persona, probabilmente a livello emotivo Persefone sarebbe riuscita un pò meglio, sicuramente mi sarebbero parse più emozionanti anche le scene di passione fra i due...
Nonostante sia una serie di tre libri, questo volume ha una sua conclusione, anche se si capisce che sarà solo il preludio dei guai.
Concludendo Un buono spunto di idee per rendere avvincente e incasinata la trama, non supportate da una coerenza psicologica della protagonista.
Sono comunque curiosa di scoprire come si evolverà la storia e di leggere il pov di Ade che credo sia molto più interessante visto che vive una vera e propria scissione.
Nonostante sia una serie di tre libri, questo volume ha una sua conclusione, anche se si capisce che sarà solo il preludio dei guai.
Concludendo Un buono spunto di idee per rendere avvincente e incasinata la trama, non supportate da una coerenza psicologica della protagonista.
Sono comunque curiosa di scoprire come si evolverà la storia e di leggere il pov di Ade che credo sia molto più interessante visto che vive una vera e propria scissione.
Fabiana
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