Recensione
Almond. Come una mandorla di Won-Pyung Sohn
Care lettrici oggi vi parlo di Almond. Come una mandorla di Won-Pyung Sohn edito da Harper Collins.
Titolo: Almond. Come una mandorla
Autrice: Won-Pyung Sohn
Editore: Harper Collins
Genere: Narrativa contemporanea
Uscita: 4/04/23
Link order: https://amzn.to/41GL8di
QUESTA È, IN BREVE, LA STORIA DI UN MOSTRO CHE INCONTRA UN ALTRO MOSTRO.
UNO DEI DUE MOSTRI SONO IO.
Yunjae non è un ragazzino come gli altri.
Per lui, un sorriso non significa gioia e non saprebbe riconoscere la tristezza dalle lacrime. Soffre di una condizione cerebrale chiamata alessitimia che gli rende difficile provare emozioni, come la paura o la rabbia. A causa di quella coppia di neuroni a forma di mandorla situata nella profondità del suo cervello, è cresciuto senza amici, ma la madre e la nonna hanno fatto comunque in modo di tenerlo al sicuro e senza problemi. Il loro piccolo appartamento, situato sopra la libreria dell’usato di famiglia, è decorato di bigliettini colorati che gli ricordano quando sorridere, quando ringraziare e perfino quando avere paura.
Finché un giorno, alla vigilia di Natale, tutto cambia. Una terribile tragedia sconvolge il mondo monocorde di Yunjae. Incapace di affrontare la perdita, Yunjae si isola, ritirandosi nel silenzio, finché un sedicenne problematico, Gon, non arriva nella sua scuola.
Stranamente i due stabiliscono subito un legame e Yunjae comincia ad aprirsi al mondo. La vita comincia lentamente a cambiare, ma quando Gon finisce per mettere la sua esistenza a rischio, Yunjae dovrà avere il coraggio di abbandonare tutte le abitudini e sicurezze ed essere l’eroe che non avrebbe mai immaginato di diventare.
Almond – Come una mandorla è un caso editoriale senza precedenti in Corea, con milioni di copie vendute e traduzioni in tutto il mondo. Amato dai ragazzi e soprattutto libro del cuore dei BTS, che hanno amplificato esponenzialmente il fenomeno su TikTok e non solo.
Un romanzo di formazione che affronta con delicatezza tematiche importantissime e molto sentite dalle nuove generazioni di lettori: l’isolamento affettivo e sociale, la difficoltà di comunicare le proprie emozioni, ma anche il bullismo, la disabilità e la perdita. .
Almond è divenuto un caso editoriale in Corea, fenomeno aumentato a dismisura su Tik Tok grazie al fatto che fosse il libro del cuore di Namjoon dei BTS. Al di là di questa premessa, il libro va letto perché racconta con una sincerità disarmante della vita di Yunjae e delle sue difficoltà a comunicare le proprie emozione.
Yunjae non è un bambino come tutti gli altri, ma è affetto da alessitimia, una condizione cerebrale che gli rende difficile provare emozioni e capirle. Immaginate la difficoltà che può sperimentare una madre a crescere un figlio che non conosce la paura.
Non conoscere la paura non significa essere coraggiosi. Significa essere così stupidi da rimanere fermi in mezzo alla strada mentre ti arriva addosso una macchina.
A leggere queste pagine mi si è stretto il cuore. La madre che non si arrende di fronte a nulla e cerca di trovare un sistema per fargli comprendere e capire le emozioni. Gli fornisce semplici consigli che possono permettergli di comportarsi come tutti gli altri ragazzini nelle condizioni sociali. Ma non è così semplice, non basta soltanto insegnare come comportarsi, quando sorridere, quando piangere... crescendo la vita diventa più complessa e decifrare le situazioni diventa più complicato.
La scrittura è semplice dal pov di Yunjae, eppure sa catturare nelle pagine, ti senti parte di quelle difficoltà e, almeno a me, è salita una forte preoccupazione da madre immaginando i problemi sempre crescenti a cui sarebbe andato incontro il bambino.
Il fatto che sia Yunjae a parlare nel romanzo credo sia vincente perché l'autrice riesce a rendere meglio la sua incapacità nel capire le emozioni.
La trama avvisa di un fatto traumatico che succederà al Yunjae adolescente. Ero pronta a tutto, ma effettivamente non ha questo perché sono rimasta letteralmente scioccata. Così preoccupata e provata, che ho continuato a leggere nonostante il sonno e la stanchezza. Da qui in poi è stata una crescita dolorosa e intesa, un turbinio di emozioni che Yunjae non riusciva ad afferrare ma che l'hanno condotto verso l'amicizia, l'amore... verso nuove sofferenze e nuove comprensioni. Non vi dico di più perché come dice Yunjae non si può mai sapere se una storia è felice e tragica. Tuttavia, mi hanno colpito le parole finali dell'autrice che racconta come è nata questa storia e di come si interrogava sull'amore incondinzionato di amare un figlio.
Fabiana
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