Recensione,

Brava bambina di Alessia Vecchi

dicembre 12, 2024 Licio 0 Comments

Care lettrici oggi ospitiamo il review tour di Brava bambina di Alessia Vecchi edito da Hope edizioni. 

Titolo: Brava Bambina
Autrice: Alessia Vecchi
Editore: Hope edizioni
Genere: Narrativa
Uscita: 4/2/20
Sara suona come un angelo e ne ha l’aspetto. Ha incontrato un nuovo amore, Gabriele, che la fa sentire bene, la sua carriera adesso ha un futuro e può contare sull’affetto della sorella e dell’amata nipotina.

Una vita apparentemente perfetta, ma dentro Sara è fatta di fragile cristallo che rischia di rompersi a ogni respiro a causa di un passato mai affrontato. I segreti che si porta dentro la stanno distruggendo, facendola tornare di nuovo dietro quella porta, nel buio.

Questa è una storia di amore e coraggio, la storia di una donna che deve riscrivere la melodia della sua vita per poter ricominciare a vivere. Solo se troverà la forza di smettere di essere la "brava bambina" che gli altri si aspettano, riuscirà a riscoprire se stessa e a impedire che tutto si ripeta.
Questo romanzo è uscito 4 anni fa e mi era letteralmente sfuggito. Ringrazio la Hope per aver organizzato questa iniziativa e darci la possibilità di leggere vecchi titoli per recensirli.
Titolo e cover mi hanno catturato e quando ho letto la trama ho capito che questo libro mi chiamava e dovevo assolutamente leggerlo. Mi ha conquistato fin dalle prime battute dandomi subito la misura dei tanti segreti oscuri che infittiscono le pagine del romanzo. La penna dell'autrice ha aiutato a rendere la lettura scorrevole nonostante il tema trattato sia veramente difficile da digerire. Si corre su queste pagine nella speranza che ci sia una sospirata e adeguata conclusione che renda giustizia a tutta questa sofferenza e al suo perpetuarsi. 
Leggendo, a tratti, volevo precipitarmi avanti e scoprire la fine, un po' per darmi una consolazione da tanto dolore, ma poi, l'altra parte di me, mi bloccava dal fare una cosa simile per centellinare le pagine, restare qui e ora con i personaggi che lentamente si mettevano a nudo.
C'è così tanto dolore da entrambe le parti, anche se quello di Sara è incommensurabile e non ha salvezza o via d'uscita. Mi ha fatto sentire impotente, senza respiro. Sarei voluta entrare dentro le pagine ad abbracciarla, a dirle che non doveva aver paura di parlare che il silenzio può avere conseguenze ancora più grandi e devastanti.
La sua storia è la storia di tante altre ragazzine che hanno la sfortuna di avere dei mostri carnefici sulla propria strada. E' una storia che ha il sapore amaro della verità e l'autrice l'ha trattato con la giusta delicatezza e soprattutto con i giusti tempi.
Anche Gabriele ha sofferto, ha attraversato il dolore della perdita senza mai affrontarlo veramente. Di lui che sembra fatto di tanta luce ed empatia scopriamo tante ombre da risolvere. Mi è piaciuto il rapporto conflittuale con il padre e il modo in cui si è cercato di trovare una quadra. E' entrato nella vita di Sara con i giusti tempi, i giusti ritmi, come se le loro anime si parlassero e sapesse comprendere come muoversi e interfacciarsi con lei. 
Mi è piaciuta la ricostruzione... il presente che si ricostituisce attraverso il racconto di un passato recente, intervallato di tanto in tanto da dei capitoli con una terza persona super asettica che mi ha squassato l'anima per la crudezza delle immagini restituite, nonostante l'autrice non è mai entrata troppo nel dettaglio... tuttavia, sono bastate poche frasi per descrivere quella mostruosità.
L'autrice è stata bravissima a farci percepire i cambiamenti emotivi di Sara, le sue paure, i suoi blocchi... si è presa i suoi tempi e nel frattempo io mi sono caricata di angoscia, impazienza, dolore. Ho dovuto prender più volte il fiato, ma non riuscivo a mollare il libro.
L'unica cosa che non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo è stata la fine, non perché l'autrice abbia sbagliato o affrettato. Dopo quasi 600 pagine di libro non posso dire che abbia voluto tirar via la fine, ma semplicemente arrivare a dar voce alla protagonista che non era mai riuscita a tirar fuori tutto questo. Ci lascia con una bomba, una tempesta di proporzioni bibliche e io cercavo vendetta e pace. Avrei voluto sapere, perdermi di nuovo nei minimi dettagli e lasciare che piano piano Sara rinascesse. Avrei voluto giustizia, ma capisco e comprendo la scelta dell'autrice di fermarsi qui anche perché il passo di Sara è stato cruciale, elaborato con i suoi tempi, ma è il primo punto per ricominciare a vivere. 
Bello, intenso, struggente. Una lettura non per tutti visto i temi delicati, ma che io vi consiglio perché dal punto di vista psicologico la crescita dei personaggi è veramente ben costruita.
Complimenti all'autrice.
Fabiana







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