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Cover reveal: Bugie a Santorini di Michela Piazza e Pamela Boiocchi



Titolo: "Bugie a Santorini" 
Autore: Michela Piazza – Pamela Boiocchi
Editore: Dri Editore
Genere: Chick lit
Collana: Brand New Romance
Formati disponibili: ebook 2.99/ cartaceo 12.99
Lancio ufficiale 6 giugno, in preorder dal 2 giugno
Sinossi: 
"Potresti essere sincera. Questa eventualità non la prendi neanche in considerazione?"
Dire la verità ad Alex? Mai. Piuttosto la morte.

Metti una scrittrice che ha perso l'ispirazione e un affascinante, impudente sconosciuto. 
Falli scontrare, attrarre, bisticciare. E poi baciare. 
Immagina che lui sia l'unico in grado di sbloccare la crisi da pagina bianca della nostra autrice e che lei decida di sfruttare i suoi consigli e le sue carezze per riuscire a terminare il libro.
Aggiungi le isole greche, un mare cristallino, due amiche pazze e una coscienza che parla con la voce di una piratessa del Settecento.
Ah, e non scordare la passione, perché in questa faccenda c'è una dose abbondante di peperoncino.
Cosa può andare storto? Che anche il ragazzo misterioso nasconda dei segreti...
Pronti a fare il doppio gioco?
Qui ognuno mette in palio il proprio cuore, ma la verità non è mai quella che sembra.

"Bugie a Santorini", una brillante commedia romantica in cui le menzogne hanno il sapore piccante del vero amore.

Il mio lato proibito di Pamela Boiocchi e Michela Piazza

Il duo Michela Piazza e Pamela Boiocchi approda con un nuovo lavoro a 4 mani alla DELOS DIGITAL, in uscita proprio oggi.
Il mio lato proibito per la collana senza sfumature.

TITOLO: Il mio lato proibito
AUTRICI: Pamela Boiocchi & Michela Piazza
CASA EDITRICE: Delos digital
COLLANA: senza sfumature
PAGINE: 73
PREZZO: 2,99 €
DATA DI USCITA: Martedì 17 maggio
SINOSSI:
"Una vacanza in una località esotica, un viaggio pieno di imprevisti in compagnia di una guida attraente e misteriosa... Riuscirà Juan a far emergere il lato proibito della dolce Elisa?
Lei è gentile e affidabile, ma si sente oppressa dai doveri; lui è scanzonato e seducente, ma nasconde un segreto.
Coinvolti in un'avventura che li condurrà attraverso le meraviglie del Costarica - calde pozze termali sperdute nella foresta, vulcani attivi e nidi di tartarughe - Elisa e Juan impareranno a lasciar cadere ogni difesa e ad ammettere che gli opposti si attraggono.
Una storia romantica e sensuale che invita a riscoprire e ad assaporare la parte selvaggia che si cela in ognuno di noi."
 

 
Michela Piazza è laureata in Storia. Ha lavorato come bibliotecaria, traduttrice e correttore di bozze. È stata coautrice del fumetto umoristico “Fotoronmao”, edito su riviste nazionali. Ha scritto racconti di vario genere – dall’horror al rosa – comparsi in antologie. Ha pubblicato i romanzi d’avventura “Mary Read – di guerra e mare” e “Mary Read – nemica del genere umano”. Insieme a tre amiche scrittrici amministra il gruppo Facebook “Io leggo il romanzo storico”. Vive sul Lago Maggiore col marito, il figlio Tito, numerosi gatti viziati e una chihuahua iperattiva.
 
 
Pamela Boiocchi studia e insegna danza orientale. Si esibisce come illusionista e danzatrice insieme a Fabio Groppo, direttore Artistico di 13Viole. Conduce il programma “Magika”, in onda in prima serata su OneTv Nbc. È ideatrice e conduttrice della trasmissione “Dolci Evasioni”. Nel maggio del 2012 ha pubblicato il romance “Il Cuore Insanguinato” e nel febbraio 2016 il suo seguito “La roccia del diavolo”.
 
Insieme hanno scritto i chick-lit “New York-Napoli, amore al peperoncino” e “Sposami a Sugar Land” (poi uniti nella raccolta “Amori al peperoncino”)
 Buona fortuna per la nuova avventura libresca,
Licio
 
 
 
 

New York-Napoli, amore al peperoncino di Michela Piazza e Pamela Boiocchi

Oggi vi regaliamo una nuova effervescente uscita libresca made in Italy nel panorama romance: New York - Napoli Amore al peperoncino. Si tratta di un'uscita self, un lavoro a quattro mani di due giovani autrici che prima di questa avventura si sono dedicati a romanzi di pirateschi: Michela Piazza e Pamela Boiocchi.
Vi lascio al nuovo romanzo pepato.

TITOLO: New York-Napoli, amore al peperoncino
AUTORE: Michela Piazza e Pamela Boiocchi
EDITORE: Self publishing
COSTO: in ebook su Amazon e Kobo a 0,99 euro (uscirà anche il cartaceo prossimamente)
link Amazon: http://www.amazon.it/New-York-Napoli-amore-peperoncino-ebook/dp/B0143QVXHK/ref=sr_1_3?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1439974170&sr=1-3
link Kobo: https://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/new-york-napoli-amore-al-peperoncino

SINOSSI: Lui è Rick, un texano amante delle donne e convinto che hamburger e patatine fritte siano la base della cultura americana.
Lei si fa chiamare Mary Jane, anche se il suo vero nome è Maria Gennara, una chef italiana decisa a preparare solo piatti genuini e biologici.
Cosa li lega? Un ristorante a New York e un’attrazione fisica che supera ragionamenti e antipatie.
Ma se lei fugge dalla Grande Mela (e da un certo cowboy sexy) e lui decide di seguirla a Napoli, cosa potrà succedere? Imparerà Rick ad apprezzare ricette piccanti e cibo verace? E riuscirà Mary Jane a venire a patti coi propri sentimenti?
Tra parenti impiccioni, equivoci e sorprese, i due scopriranno che l’amore non è bello se non è litigarello e che la vita è più eccitante se ci aggiungi un pizzico di peperoncino

Estratti

L'aereo era un po' in ritardo, ma persino questo contrattempo contribuì a far sentire Mary Jane di nuovo a casa. Che poi, Mary Jane... non era il caso che in Italia usasse il suo vero nome? Quello contro cui aveva lottato sin da bambina, abbreviandolo e “americanizzandolo”? Quand'è che si era trasformata da Maria Gennara (nomi rispettivamente della nonna materna e di quella paterna, nonché della Madonna e di S. Gennaro che erano stati invocati per favorire il suo concepimento) in Mary Jane? Forse alle medie, dove quella nuova identità era stata scritta in copertina alla sua Smemoranda? O addirittura prima, quando aveva dato quel nome alla sua biondissima Barbie California?

*****

«Allora, ce la facciamo o no questa cavalcata?» chiese Rick, strizzandole un occhio. Senza darle il tempo di pensare - o di fuggire - l'afferrò per una mano e la trascinò fino all'ascensore. Non appena le porte si chiusero, le scostò un ricciolo dal viso, portandolo dietro l'orecchio. Si chinò a mordicchiarle un lobo, con deliberata lentezza. Mary Jane assaporò i piccoli brividi che le si stavano diffondendo lungo la spina dorsale. Aveva un buon odore, il cowboy: un misto di sapone e tabacco unito all'aroma personale della sua pelle. Le dava le vertigini. Si trovò stretta tra la parete e i suoi muscoli. Il texano aveva dei pettorali niente male, doveva ammetterlo, e lei aveva desiderato tastarne la consistenza sin da quando aveva posato gli occhi su di lui. Era muscoloso al punto giusto: non come un body builder, ma come un uomo che è abituato a stare all'aria aperta e a fare lavori fisici. Rick iniziò a baciarle il collo: il suo respiro caldo era piacevole... Poi lui però sussurrò: «Sai che oggigiorno le porcate in ascensore vanno di moda? Pare che in un certo film ci diano dentro di brutto in uno di questi cosi!» Mary Jane alzò di nuovo gli occhi al cielo. Cosa diavolo stava facendo? «Senti.» disse, seria «Se vuoi portarmi a letto devi giurare di non dire più neanche una parola. Facciamo questo patto? Io ci sto, ma tu taci. Perché ti giuro che se sento un'altra delle tue battute, scappo.» A questo punto lui mimò il gesto di chiudersi la bocca con una zip, il che faceva ben sperare.

Vi lascio un'immagine delle due giovani autrici:

Michela Piazza


Pamela Boiocchi



Un grande in bocca al lupo alle due autrici!!!
Licio


Blog tour Donne Pirata - 7° tappa Curiosità sul mondo dei pirati

La nave pirata è approdata finalmente anche sui nostri lidi con la 7° tappa di questo emozionante blogTour dedicato alle Donne Pirata presenti in questi 3 avvincenti romanzi di mare e di pirati che potreste vincere: La Stella di Giada di Stefania di Bernardo, Il cuore insanguinato di Pamela Boiocchi e Mary Read - di guerra e mare di Michela Piazza.



Vi lascio alle curiosità sul mondo dei pirati sull'olandese volante


Il mare: sterminata distesa d'acqua, culla delle più profonde paure dell'uomo che di fronte alla sua grandezza non ha alcuna possibilità di domarlo o di conoscerlo per intero. Il mare è il viaggio e la ricerca, la scoperta e il mistero, l'inesplorato e la sfida...nei suoi abissi sembrano celarsi misteriose creature, pronte a distruggere le imbarcazioni comparendo dal nulla, e dalle sue acque nascono leggende evocative e inquietanti come quella di una nave 'fantasma' destinata a causa di una maledizione a solcare in eterno i sette mari.
E' la storia dell'Olandese Volante, una delle più antiche e più famose leggende del mare, le cui discusse origini si perdono nel folklore di zone del mondo distanti miglia tra loro e che sembrano in qualche caso trovare fondamento in oscuri episodi storici.
Un Capitano maledetto e la sua nave, bandito dall'attracco in ogni porto e condannato a navigare per l'eternità. La sua colpa? Aver osato sfidare l'Onnipotente.
Non si sa se l'appellativo Olandese Volante si riferisca alla nave o piuttosto al suo Capitano, ma la leggenda è stata resa celebre in tutta Europa principalmente grazie all'opera di Wagner, che nel 1842 a Parigi scrisse il "Der Fliegende Höllander", ma molti scrittori, poeti e artisti nel corso dei secoli sono stati ispirati dalla misteriosa nave fantasma, il cui Capitano assume nelle diverse versioni della storia i più svariati nomi. E' Philip Vanderdecken nel romanzo gotico "The Phantom Ship" (1839) del Capitano Frederick Marryat; Matthew Lawe nell'opera incompleta di Nicholas Monsarrat "The Master Mariner"; Ramhout van Dam nelle "Chronicles of Woolfets Roost" (1855) di Washington Irving; e ancora Falkenbourg, Van Der Decken, Van Straaten, Van Diemen...fino al recentissimo Davy Jones cinematografico della trilogia disneyana dei 'Pirati dei Caraibi'.




L'archetipo del Capitano maledetto e del suo vascello fantasma può essere ricercato secondo alcuni nel Capitano Olandese Bernard ( o Barent ) Fokke che nel XVII secolo, per la Compagnia delle Indie Orientali, veleggiò dall'Olanda all'isola di Giava in soli novanta giorni, quando le altre navi impiegavano allora il doppio del tempo. Per la stupefacente velocità a cui riusciva a spingere la sua nave, la Libera Nos, i marinai giuravano che Fokke, temerario e sprezzante di ogni pericolo, avesse fatto un patto con il Diavolo che gli permetteva di procedere a vele spiegate anche in mezzo alle tempeste.
Secondo altri invece il modello è il Capitano Hendrik Vanderdecker che nell'anno 1680 (o 1641 secondo altre fonti) di ritorno ad Amsterdam con la sua nave da Batavia, nelle Indie Olandesi, fu investito da una terribile tempesta. Il vento strappava le vele e la nave rischiava di inabissarsi, ma incurante del pericolo e delle richieste del suo equipaggio che lo pregava di attendere il placarsi della stessa, decise di affrontare la furia del mare, come se si trattasse di una sfida personale e di doppiare comunque il pericoloso Capo di Buona Speranza per proseguire anche a dispetto di Dio. La nave fu travolta da violente ondate in quell'infernale tratto di mare, che minacciavano di spezzarla in due, ma Vanderdecker non ne volle sapere di tornare indietro, sicuro di poter domare l'oceano anche a costo di governare la sua nave fino al giorno del Giudizio. Morirono tutti ma in una sorta di contrappasso dantesco il Capitano fu condannato ad espiare la sua colpa per la morte di tutti i suoi uomini e per aver osato sfidare Dio navigando per l'eternità, sino al giorno del Giudizio Universale.



La leggenda ci mostra la solitudine del protagonista, condannato a vagare per lo sterminato deserto d'acqua, senza possibilità di redenzione, in attesa del giudizio divino...condizione in cui viene a trovarsi per sua stessa colpa, per la presunzione di poter domare l'indomabile, di opporsi alla natura (e quindi all'Onnipotente) credendo di riuscire dove nessuno ne è in grado, uscire vincitore dalla terribile tempesta, piegando al suo volere persino la furia degli elementi.
Dal folklore alla letteratura, al Capitano viene concessa una possibilità di redenzione, nell'opera di Wagner infatti un angelo stabilisce la condizione che metterà fine alla sua condanna: ogni sette anni, una tempesta lo porterà a riva e gli sarà permesso di sbarcare in un porto. Ma solo se troverà una donna disposta ad amarlo e ad essergli fedele per l'eternità gli sarà concessa la pace.
Molte imbarcazioni avvistarono, o credettero di avvistare, nei secoli successivi l'Olandese Volante, emergere improvvisamente da una fitta nebbia o emanare da lontano una luce spettrale, e quasi in ognuno di questi casi qualcosa di terribile accadde ad indicare come il manifestarsi dell'Olandese fosse annuncio di sciagura o di cattiva sorte.
Nel 1823 il Capitano Owen della nave inglese HMS Leven, dichiarò di aver visto l'Olandese Volante nei pressi del Capo di Buona Speranza. Owen credette dapprima di aver avvistato l' HMS Barracouta, ma il confronto dei diari di bordo quando effettivamente si incontrarono una settimana dopo, confermò che le due navi si trovavano a trecento miglia di distanza l'una dall'altra quando Owen intercettò la misteriosa nave.
1835: Capitano ed equipaggio di un vascello Britannico videro una nave avvicinarsi a vele spiegate benché nel mezzo di una tempesta. Il pericolo di una collisione sembrava imminente ma all'improvviso la nave sparì.
Uno degli avvistamenti più documentati si verificò l'11 luglio 1881, alle quattro del mattino circa. Il mare era calmo e l'HMS Inconstant veleggiava costeggiando l'Australia, in navigazione attraverso lo stretto di Bass, da Melbourne a Sidney. All'improvviso la vedetta segnalò la presenza di un vascello che si avvicinava. Tredici persone lo videro. Secondo i giornali di bordo del principe Giorgio, sedicenne guardiamarina, futuro Re Giorgio V d'Inghilterra, e di suo fratello, il principe Alberto Vittorio, la nave "emanava una strana luminosità rossastra, come una nave fantasma, sulla quale spiccavano nitidamente gli alberi, i pennoni e le vele di un brigantino distante duecento metri che si avvicinava a prua." Ma improvvisamente com'era apparsa, l'imbarcazione svanì senza lasciare traccia. I testimoni credettero di aver visto l'Olandese Volante. Alle 10.45 del mattino, solo sei ore dopo l'avvistamento, la vedetta precipitò dall'albero di parrocchetto sfracellandosi sul castello di prua. Sulla via del ritorno il Capitano si ammalò e morì. Due altre navi, che viaggiavano con l'Inconstant, l'HMS Tourmaline e l'HMS Cleopatra, riportarono di aver visto la nave fantasma.
Gli avvistamenti proseguirono anche nel secolo successivo, e l'Olandese fu avvistata a largo delle coste del Sudafrica, a Cape Town, Table Bay...ogni volta appariva senza preavviso e spariva altrettanto misteriosamente, evitando per un soffio la collisione. Alcuni riferirono anche di aver visto un uomo al timone.




Allucinazione collettiva? Illusione ottica? Miraggio? Oppure l'Olandese è reale? Per tentare di spiegare questo mistero possiamo ricorrere a diverse teorie...

La più semplice chiama in causa la mancanza di sonno dei marinai o l'abuso di alcol per spiegare l'allucinazione, ma, come prima cosa, dobbiamo tenere conto che non è detto che i marinai che riferivano di aver avvistato la nave fantasma dicessero il falso, semplicemente non è da escludere si trattasse di relitti che andavano alla deriva e che, in particolari condizioni metereologiche, come la nebbia o il mare in tempesta, e colorate dalla superstizione, potevano apparire diversi da ciò che in realtà erano.
Altro genere di spiegazione ci mostra l'Olandese come frutto di un'illusione ottica, spiegabile con il fenomeno detto 'Fata Morgana' che, in particolari condizioni climatiche, permette, a causa della rifrazione della luce del sole attraverso l'aria che in prossimità del pelo dell'acqua è più fredda di quella sovrastante, di vedere un oggetto posto ad di là dell'orizzonte di osservazione, che appare mutevole e deformato. L'Olandese così non sarebbe altro che il riflesso di una nave reale...
Anche la parapsicologia tentò di indagare il mistero dell'Olandese Volante. Il Dr. Frederic William Henry Myers, fondatore della Society for Psychical Research, teorizzò che la coscienza potesse sopravvivere alla morte e avesse la capacità telepatica di proiettarsi ai viventi, così l'Olandese sarebbe una presenza impressa nel tempo e nello spazio, sprovvista di intelligenza e che si manifesta solitamente quando un disastro o una tragedia accade.
Eppure nessuna di queste spiegazioni risulta oggi pienamente convincente, trattandosi di ipotesi e supposizioni che non sono in grado di ricondurre l'Olandese al giogo della scienza, riuscendo a spiegare anche ciò che appare inspiegabile. La leggenda resterà avvolta dal mistero come ogni storia di mare che si rispetti...perché continuare ad indagarla, cercando una spiegazione ad ogni costo, non sarebbe in un certo modo peccare della stessa presunzione del Capitano maledetto?

Il BlogTour Donne Pirata approderà il 14 giugno sulla Gazzetta dello Scrittore

in bocca al lupo a tutti,
Licio


Angolo emergenti: Il cuore insanguinato di Pamela Boiocchi

Vi presento un nuovo libro della Butterfly.
Come più volte ho fatto presente, nell'ultimo anno ho deciso di comprare quasi esclusivamente libri di autori emergenti italiani e stavolta sono qui per parlarvi un pò di Pamela Boiocchi e del suo Cuore Insanguinato. Ne approfitto per complimentarmi anche con l'illustratrice che ha creato la copertina perchè è davvero splendida.
Titolo
Il Cuore Insanguinato
Autore
Pamela Boiocchi
Editore
Butterfly Edizioni
Pagine
258
Prezzo
€ 14,50

Trama
Isola di Saint-Christophe, XVII secolo. La giovane e coraggiosa Isabelle, figlia illegittima di un pirata e dell’ormai defunta lady Justine Ravenau, gestisce con la sua domestica Marjorie una locanda, Il cuore insanguinato, meta privilegiata di pirati e criminali. Con un pugnale nascosto sotto la gonna e una straordinaria forza interiore, Isabelle è in grado di vivere e di essere felice in un’isola così pericolosa; tuttavia, la sua quiete viene improvvisamente spezzata dall’arrivo dell’Oblivion, nave inglese comandata da lord Taylor Harriss Moore, l’uomo che sua madre aveva tradito innamorandosi del pirata e dando alla luce proprio lei, Isabelle. L’uomo propone alla giovane di allontanarsi da Saint-Christophe e di vivere a St. James of the Plain con lui. Isabelle accetta, e un nuovo mondo si apre dinanzi ai suoi occhi: abiti lussuosi, gioielli, feste. Tuttavia, la giovane donna sarà presto costretta a fronteggiare l’ipocrisia dell’alta società, che sa essere anche più pericolosa di un’isola abitata da pirati. Intanto, una guerra si profila all’orizzonte: l’isola nella quale è cresciuta e Il cuore insanguinato sono in pericolo. Sarà l’aiuto del misterioso e affascinante Tristan Storm a riportarla a Saint-Christophe per tentare di salvare ciò che ama e, soprattutto, a farle scoprire la passione. Un romanzo che ha il sapore antico dei più grandi libri d’avventure, e il fascino di una scrittura che sa parlare dritto al cuore con sensualità ed eleganza.

Booktrailer del libro


Chi è Pamela Boiocchi?
Scrittrice, ballerina, illusionista. Nasce a Milano e si trasferisce poi nella provincia di Varese dove vive tuttora. Nel 2009 si confronta per la prima volta con la stesura di un testo teatrale, “L’amore, il mare e una calza di lana”. Nel maggio 2012 pubblica il suo primo romanzo "Il Cuore Insanguinato". Studia e insegna danza orientale seguendo il corso di formazione professionale con la Campionessa italiana classe Master Sarah Shahine. Si esibisce come illusionista e danzatrice insieme a Fabio Groppo, direttore Artistico di 13Viole.
Pagina del romanzo: https://www.facebook.com/IlCuoreInsanguinato
Pagina dell'autore: http://autoributterflyedizioni.wordpress.com/pamela-boiocchi/
Recensione cuore insanguinato:
Ho comprato questo libro stregata dalla copertina che da sola sapeva evocarmi voli di fantasia incredibili. Ovviamente prima di procede con l’acquisto ho controllato e sperato che anche la trama fosse di mio piacimento, non amo collezionare libri che restano a scaldare inutilmente il posto negli scaffali. Ebbene anche la trama era di mio gradimento: un misto di romance storico, avventura… insomma tutti i crismi per essere il mio libro. È stato il primo che ho letto della Butterfly Edizioni, è arrivato anche in un battibaleno e io stessa ho divorato alla velocità della luce le 258 pagine. Quanto ci ho messo? Si e no una manciata di ore, è vero sono una lettrice onnivora, ma il libro di Pamela si lascia leggere in maniera scorrevole.
Purtroppo io da lettrice tonta e con i paraocchi ho capito solo alla fine del libro che si trattava della prima parte e non potete capire quanto ho rosicato perché è finito sul più bello, nel pieno del climax, nel momento di suspance, nel momento in cui io finalmente ho aperto gli occhi è ho capito: “non è solo un romance storico e d’avventura è pure un paranormal fantasy”
Non voglio raccontarvi la trama, di cui potete più o meno leggere qualche spunto nella sinossi, perché voglio lasciarvi il piacere di scoprirla da soli.
Devo fare i miei complimenti a Pamela per la scelta del periodo in cui ha ambientato la sua storia. Non è facile scrivere un romanzo storico ne per le abitudini, costumi, ne per i dialoghi del periodo. La sua è stata sicuramente una scelta coraggiosa e il risultato, salvo qualche piccola parentesi che poteva essere sistemata meglio, è una lettura comunque godibile e apprezzabile. È una storia parecchio ricca di avventura, dove però non mancano i battibecchi romantici e divertenti.
Una lettura per chi come me ama fare un tuffo in questi mondi ormai lontani e sogna tutti i giorni di essere nata in un altro secolo :)
Licio