Recensione: Butterfly Tattoo di Deidre Knight

Buongiorno Cercatrici oggi vi parlo di Butterfly Tattoo di Deidre Knight, edito da Triskell Edizioni.

Titolo: Butterfly Tattoo
Autore: Deidre Knight
Editore: Triskell Edizioni
Costo: 6,99€ e-book 15,06€ cartaceo
Pagine: 569
Genere: Contemporaneo

Trama:
Proprio quando l’oscurità sembra ormai perenne, il destino riporta la luce.
Michael Warner è scivolato in una sorta di intorpidimento mentale da quando il suo compagno è stato ucciso da un autista ubriaco. Con l’avvicinarsi dell’anniversario dell’incidente, la sua sofferenza diventa sempre più soffocante. Eppure deve riuscire a trovare una via d’uscita dal labirinto di dolore e di segreti così da riprendere a vivere per la loro giovane figlia, che lotta contro il senso di colpa per essere sopravvissuta allo schianto.
Dall’oscurità giunge una voce, un’ancora di salvezza che non si sarebbe mai aspettato di trovare: Rebecca O’Neill, produttrice esecutiva dello studio cinematografico nel quale Michael lavora come elettricista.
Rebecca, un’ex celebrità rimasta ferita in seguito all’attacco di un fan pazzo, si è ritirata dalle scene, certa che nessuno potrà mai guardare oltre il suo aspetto sfigurato. La scintilla tra lei e Michael giunge inattesa, così come il legame quasi mistico con la figlia.
Per la prima volta, tutti e tre si trovano costretti a esaminare le loro cicatrici alla luce dell’amore. Ma fidarsi è difficile, soprattutto quando non sei sicuro a cosa credere quando ti guardi allo specchio. Alle cicatrici? O alla verità?

Biografia:
Deidre Knight è agente letteraria, mamma, moglie, autrice e donna del sud, e orgogliosa di rispondere a tutti questi appellativi. Prima di fondare The Knight Agency, nel 1996, Deidre lavorava dietro la macchina fotografica per il cinema e la televisione. Da quando ha lanciato la sua agenzia letteraria, la Knight Agency è cresciuta a livello nazionale, rappresentando autori bestseller con titoli di successo. Ha venduto diritti per oltre mille titoli a grandi editori, e una gran percentuale di questi appartengono alla categoria dei romanzi e delle woman fiction. Deidre si è fatta così la reputazione di essere in grado di scoprire vividi talenti letterari ed è considerata un’esperta di romanzi paranormal.
Lei stessa scrive di questo genere e crea personaggi sempre nuovi con storie fortemente emozionanti. Come autrice, Deidre è stata descritta come “eccezionale” e “emotivamente evocativa”. I romanzi innovativi di Deidre sono stati nominati per una serie di riconoscimenti, tra cui per i premi PEARL, PRISM, NOR, JABIC e STRCA.

Recensione:
Sono stata attratta per settimane da questa cover, appena uscito il libro mi attirava a sé come un pifferaio magico, mi ha spinta a leggere la sinossi poi leggendola mi ha frenato: un padre gay vedovo, e io che non amo gli m/m perché mi rendono difficile immedesimarmi e mi sono fermata dall'acquistarlo.
Però inevitabilmente continuava a chiamarmi a sé e ogni volta che lo vedevo nella wish list ricadevo nelle spire, finché mi sono decisa a buttarmi, e sono veramente felicissima di averlo fatto, e incredibilmente dispiaciuta di non averlo fatto prima. Inizio con il dire che non è propriamente un m/m.
Questo libro mi ha commosso, mi ha veramente catturata non riuscivo a smettere di leggerlo e a provare sulla pelle tutte le emozioni provate dai protagonisti: dolore, rabbia, smarrimento, dolore, distorsione di ciò che si percepisce, senso di perdita ma anche amore, un amore che ti spezza, un amore che ti trattiene fra i vivi, ma anche un amore che ti riporta alla vita. 
Quanti tipi di amore ci sono? L'amore fra amici, l'amore per un figlio, l'amore verso se stessi, fra un uomo e una donna quello ritenuto più normale da molti, ma anche l'amore fra due persone dello stesso sesso, spesso si giudica un amore diverso... Ma alla fine è solo amore, non lede nessuno, il sentimento più puro per antonomasia. Ma cosa succede quando l'amore della tua vita ti viene strappato?
Il romanzo racconta in doppio pov al presente la storia di Michael e quella di Rebecca, due vite che si toccano.
Rebecca è una ex attrice, minuta bionda bellissima, ma è anche una donna sopravvissuta a nove coltellate, che l'hanno ridotta in fin di vita e sfregiata, ma è forte aggrappata alla vita e Rebecca si ricostruisce, diventa produttrice che però si sente merce danneggiata non più adatta al mondo dorato di Hollywood ma adatta ora al dietro le quinte.
Michael è un elettricista, padre gay vedovo di una figlia di 8 anni che non riesce più a chiamarlo papà, dopo che un incidente le strappa l'altro padre.

Mi sembra che la vita sia un accumulo di perdite. Tutte queste vite passano accanto alla nostra, ci influenzano, ci cambiano. A volte, il loro segno è fugace come una piccola impronta. Inconsistente. Come una piccola nave spettrale che svanisce giù nelle profondità oscure prima ancora di essere scorta.

È un percorso più che una semplice storia d'amore, è un ritrovare se stessi, perdonarsi per essere sopravvissuti, capire come ricominciare rimanendo fedeli a se stessi e al proprio passato.
Spesso si parla della confusione sessuale prima di arrivare alla consapevolezza della propria sessualità e se già è difficile per un omosessuale, capirsi e capire la bisessualità è ancora più difficile, e ancora più difficile è capirlo per il partner. Racconta e anche analizza le difficoltà di una famiglia gay, che affronta la difficoltà più grande: la perdita di una delle due figure paterne per una figlia.
È un romanzo che racconta della morte ma soprattutto della vita, del legame che unisce Rebecca e Michel e la figlia di lui. Rebecca sarà per lui un faro nell'oscurità e  aiuterà a dissipare i segreti e le tenebre dal cuore di entrambi.
È un libro di scoperta, un libro che commuove, un libro che parla di consapevolezza e di amore, delicato scritto in maniera fluida e che vi catturerà.
Un romanzo che mi ha conquistata e che consiglio a chi ama le storie non banali, chi ama le seconde possibilità e l'amore in tutte le sfumature.
Bellissimo!

Fra
LCDL

Recensione: Il Giglio d'oro di Laura Facchi

Care Cercatrici e Cercatori Virginia vi parla del romanzo New adult/Sci-fi, Il Giglio d'oro scritto da Laura Facchi ed edito da DeA

Titolo: Il Giglio d'oro
Autore: Laura Facchi
Editore: DeA
Pagine: 258
Costo eBook: 6,99 Cartaceo 12,67
Genere: New Adult/ Sci-fi
Uscita: 03/10/17

Trama:
Occhi viola come uno smalto Chanel, capelli bianchi come il ghiaccio e una strana macchia dorata a forma di giglio sulla spalla. Astrid è diversa da tutte le ragazze che conosce e l’ha sempre saputo. Per lei quel fiore che brucia sulla pelle è solo una delle tante stranezze che la rendono un tipo da cui è meglio stare alla larga. Nasconderlo è l’unico modo per sentirsi normale. Anche Kami, a miliardi di chilometri di distanza, vorrebbe sentirsi normale. È il figlio del tiranno di Lundea, che ha messo in ginocchio il pianeta, e cerca un modo per riscattare se stesso e il suo popolo. Kami e Astrid non si conoscono, ma sono più simili di quanto potrebbero mai immaginare. Perché Lundea e la Terra sono pianeti gemelli, uniti da un legame indissolubile di energia. Ogni volta che sulla Terra nasce una persona, ne nasce una anche su Lundea, e quando muore, anche il suo doppio subisce la stessa sorte. Nessuno è immune a questo meccanismo, tranne i Gigli d’Oro. Esseri unici e straordinari che ormai stanno diventando sempre più rari. E mentre Kami cerca il Giglio d’Oro che possa salvare la sua gente, Astrid, sulla Terra, scopre l’amore, proprio quando una verità eccezionale e spaventosa la scaraventa sull’orlo di un baratro in fondo al quale la attende una scelta dolorosa. La più dolorosa di tutta la sua vita.
Dalla penna di una premiata autrice italiana, un avvincente romanzo sci-fi, dove la lotta tra Bene e Male si compie ai confini della galassia.

Laura Facchi è nata nel 1971. Vive e lavora a Milano. Come reporter freelance ha esplorato diverse realtà, soffermandosi a lungo in Albania, dove ha ambientato il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino. Il Giglio d’Oro è il suo strepitoso esordio nella narrativa per ragazzi.

Recensione:
Occhi viola come uno smalto Chanel, capelli bianchi come il ghiaccio e una strana macchia dorata a forma di giglio sulla spalla. Astrid è diversa da tutte le ragazze che conosce e l’ha sempre saputo.
E quando tutto le sarà svelato, finalmente quella sensazione di non appartenenza e diversità avrà la sua risposta. Lei è un Giglio d'oro, un essere con poteri straordinari proveniente da Lundea.

Lundea e la Terra sono pianeti gemelli, uniti da un legame indissolubile di energia. Ogni volta che sulla Terra nasce una persona, ne nasce una anche su Lundea, e quando muore, anche il suo doppio subisce la stessa sorte.
Tutti hanno un doppio, solo i Gigli d'oro no. Loro sono unici e sono infatti gli unici che possono viaggiare fra i due pianeti.

Anche Kami, a miliardi di chilometri di distanza, vorrebbe sentirsi normale. È il figlio del tiranno di Lundea, che ha messo in ginocchio il suo pianeta, e ora cerca un modo per riscattare se stesso e il suo popolo. 
Kami e Astrid non si conoscono, ma sono più simili di quanto potrebbero mai immaginare.

Lundea un pianeta dove gli abitanti non conoscono la guerra, la diversità sociale ed economica, culturale, religiosa ne di colore della pelle.
Individualità sembra bandita e soppressa del tutto. 
Dove non esiste lo smog o l'effetto serra ne scorie nucleari.
Loro hanno il "nevio" che estraggono dalle loro miniere ed è inesauribile è da energia "pulita" a tutto il loro pianeta.

Ma che succede se un esploratore venuto sulla terra portasse loro prove della nostra diversità? Politica, religiosa, economica? La lotta per potere e delle guerre di cui assistiamo inermi?

Succede, che, anche se solo per testimonianze indirette, noi terrestri riusciremmo a inquinare la mente di chi vive in un luogo dove gli equilibri sono perfetti e uguali per tutti, portandoli alla conoscenza della sete di potere e della corruzione, creando un tale caos e distruzione che a sua volta si ripercuoterà sulla terra.
Astrid e Kami dovranno fermare tutto questo. Lui con tutta l'esperienza Lundeana e lei con l'esperienza acquisita sulla terra e quella propria di Giglio D'oro. 
Dovranno creare un ideale fra i due mondi prendendo il meglio di ognuno e liberare Lundea dalla tirannia.
Ma si può uccidere una sola vita da noi amata per il bene di milioni di altre vite?.
Sarà una lotta tra il bene e il male che esiste dalla notte dei tempi.

Questo libro mi ha piacevolmente colpito.
Il messaggio che lancia è forte e inequivocabile, e fa riflettere.
La storia è così bella da meritare un seguito in cui sia spiegato quel finale che non lascia appesi ma resta alla fantasia del lettore. 
Complimenti a questa nuova autrice italiana che ha scritto uno sci-fi degno di esser letto.
Alla prossima!

Virgy
LCDL

Anteprima: Possession – Rovina (Obsession saga#4) di Valentina C.

Buon pomeriggio Cercatrici, In uscita domani  il nuovo libro della bravissima Valentina C. un m/m facente parte della Saga Obsession:  Possession – Rovina 

Titolo: Possession – Rovina (Obsession saga#4)
Autore: Valentina C. Brin
Editore: self published
Genere: MM historical dark
Pagine: 295
Costo: 2.99
Uscita: 12/10/17

Trama:
Londra, 1687. Sono trascorsi sei anni da quando Charles Rochester, duca di Norfolk, ha ucciso. I suoi peccati sono stati sepolti e adesso ha tutto ciò che ha sempre desiderato: una posizione di prestigio a corte, un’amante bella e manipolabile e, soprattutto, l’amore incondizionato di Dorian, il servo che gli ha rubato il cuore. Ma quando la ruota del destino comincia a girare, il mondo perfetto di Charles inizia a sgretolarsi. Un nuovo nemico ha giurato di distruggerlo ed è deciso a colpirlo sfruttando la sua debolezza più grande: i sentimenti che nutre per Dorian.
Adesso l’uomo che ama è anche colui che potrebbe rovinarlo e, se non starà attento, i segreti che ha protetto per tutti questi anni potrebbero venire a galla.
È arrivato il momento di decidere cosa conta di più: l’amore o il potere.
Non si può mentire per sempre.
Il sangue versato ha un prezzo.
Ed è ora di pagarlo.

Estratti:
Dorian gli prese la mano. Quelle dita indugiarono tra le sue, quasi a chiedere il permesso, poi gli si intrecciarono con decisione alle falangi. Charles sentì un macigno occludergli la gola. Non poteva permettersi di toccarlo proprio adesso. Non poteva aprire il cuore, non poteva farlo entrare, o non sarebbe riuscito a fingere con Helena.
Strappò la mano dalla sua presa.
Lo sguardo del valletto gli fu addosso in un istante.
«Non c’è nessuno.»
«Non mi interessa.»
Dorian si guardò attorno, poi intrecciò di nuovo le dita con le sue. «Stringile solo per un minuto. Per favore.»
Ma Charles non lo assecondò. Tirò via la mano e continuò a camminare ingoiando i sentimenti, ingoiando anche l’anima e tutto ciò che lo rendeva Charles, finché non restò altro che Lord Norfolk – una bestia che sfruttava il prossimo e si nutriva di menzogne e omicidi.
«Va bene, ho capito. Non ti toccherò più nei corridoi.»
No, razza di ingenuo, non hai capito proprio niente.”
Ma come faceva a dirgli che nel suo cuore non c’era spazio per nulla e per nessuno, quando lo toccava? Come faceva a dirgli che non poteva permettersi una cosa del genere, perché entro pochi minuti avrebbe dovuto far godere una donna che non desiderava?
Valentina C. Brin 
è nata nel 1985 a Padova, dove vive tuttora. Ha una laurea in Psicologia, tre gatti e una passione per la danza e il disegno. Ha scoperto l'amore per la scrittura nel 2003, quando ha iniziato a proporre ai lettori le sue prime storie originali sul sito di fanfiction EFP. Nel 2013 ha esordito come autrice self con la Obsession saga (Obsession, Il prezzo della passione, L'uomo di fede, Possession-Ascesa), a cui è seguito il racconto paranormal romance Dillo alla neve.

LCDL

Recensione: Magic di V.E. Schwab

Carissime, oggi Fabiana vi parla del primo volume della trilogia di V.E. Schwab, Magic, un fantasy che ci trascinerà nell'incanto della magia.

Titolo: Magic
Autore: V.E.Schwab
Editore: Newton
Pagine: 414
Costo: 2.99€ ebook - 10.00€ libro
Uscita: 12/10/17

Trama:
Un'autrice numero 1 nelle classifiche del New York Times
«Incredibile!»
The Guardian
«Meraviglioso!»
Publishers Weekly
Kell è uno degli ultimi maghi della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, nelle quali accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell’Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Grigia, la più noiosa delle versioni di Londra, quella priva di magia. Ma Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere piccoli scorci di realtà ai quali, solo con le proprie forze, non avrebbero mai accesso. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e Kell comincia a rendersene conto. Dopo un’operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale, e infine lo convince a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se vuoi continuare a giocare prima di tutto devi imparare a sopravvivere…
Il nuovo talento della letteratura americana
Da questo libro sarà presto tratto un film
«Con una meravigliosa scrittura, l’autrice ha costruito un’avventura esaltante tra i diversi mondi.»
Publishers Weekly
«Magic è un libro intelligente, divertente e sexy... La Schwab sa gestire sapientemente una trama ricca di colpi di scena e questo la rende la naturale erede al trono del fantasy contemporaneo.»
The Independent
«I lettori rimarranno incantati da questa storia magica, dal ritmo velocissimo, con un protagonista intrigante e un’eroina coraggiosa.»
Kirkus Reviews
«La Schwab ci ha regalato una gemma: questo libro è un vero tesoro.»
Deborah Harkeness, autrice bestseller del New York Times

Recensione:
Sono mesi che sento parlare di questo libro e una volta letta la trama in inglese me ne sono subito innamorata, il mio primo amore tra i libri, dopo i miliardi di classici letti, è stato proprio nel mondo fantastico. Ultimamente complice l'editoria che sforna più rosa che altro sono diventata parecchio arrugginita e devo essere sincera  fatico a trovare trame fantastiche che mi colpiscano, soprattutto se di mezzo non ci sta la fantomatica e sospirata storia d'amore. Ormai il rosa e la storia d'amore sono quasi diventati un soffocante metro di giudizio e qualcosa di imprescindibile, non ve lo nascondo.
Poi è arrivata finalmente la possibilità di leggere in anteprima questo romanzo e mi ci sono tuffata con l'avidità di una disperata naufraga in mezzo al mare che vede un'isola in cui approdare.
Il primo patto è stato uno schiaffo in faccia ahahaha
Sì, vi aspettavate che vi dicessi che è stato amore a prima vista? Beh, nonostante le premesse la realtà è stata ben diversa. La scrittura dell'autrice è subito di impatto e quella mi ha trascinato tra le pagine con la forza di un uragano, ma tutta una serie di dettagli, di descrizioni, di situazioni/ persone mi hanno praticamente mandando il tilt il cervello e creato un senso di noia.
Al 20% ho chiuso un attimo preoccupata, anzi più che altro dispiaciuta che il tanto atteso romanzo non mi avesse catturato e conquistato. Mi sono detta che sicuramente il problema era per questo maledetto rosa che ormai mi ha resettato il cervello e qui, nella lentezza esasperante dell'inizio, non ce ne stava neppure l'ombra lontana.
Stanotte mi sono convinta a continuare a dargli una possibilità di arrivare fino alla fine perchè la verità è che avrei potuto finirlo ma non volevo neppure perderci giorni interi per finirlo... e invece, sorpresa delle sorprese, ho ripreso a leggere e non sono riuscita più a smettere fino a quando non ho letto la parola fine!
Da quel 20% che mi aveva confuso poi la scrittura chiara e precisa dell'autrice mi ha permesso di vedere queste Londre magiche, di vederle con gli stessi colori di come le vedeva e le descriveva Kell. Gli eventi sono corsi a intrecciarsi a una velocità impressionante, in una concatenazione che non lasciava neppure il tempo di riprendere respiro e recuperare le forze. 
Me ne stavo lì, con gli occhi di Kell, a cercare come lui di fare chiarezza in mezzo a questa confusione che gli si dipanava dinnanzi agli occhi, a cercare di capire chi fossero gli amici, chi i nemici, da cui guardarsi.
Un'ansia assurda mi ha devastato per pagine e pagine, mi sono sentiva come una nave in balia delle onde di una tormenta. La magia è una forza devastante e distruttiva, qualcosa che la natura umana non può comprendere e contrastare e non vi nascondo che ci sono infinite di quelle scene in cui pensi che uno o l'altro protagonista siano sul punto di non farcela... o quanto meno che tutto stia per diventare ancora più tremendamente complicato, ingiusto e irrisolvibile. In effetti questo è vero, è proprio quello che succede e avrete la tentazione di correre alla fine per scoprire se tutto è tornato al proprio posto, ha trovato una spiegazione e un ordine all'interno delle cose.
Ho adorato Kell quel suo modo di trasgredire le regole sempre comunque servendo i suoi padroni, ho sentito sulla pelle il suo senso di non appartenenza, ma allo stesso tempo quel senso di fratellanza che va oltre il semplice mero sangue, quell'essere fratelli al di là dei legami.
Il suo rapporto con Rhys è quello che di più mi ha fatto commuovere e tormentare.
Compagna di avventure sarà un'umana, una ladra, Delilah, un personaggio che, man mano, che scorrevano le pagine non ho potuto far a meno di amare perché l'autrice ci ha mostrato il suo senso di lealtà, il suo coraggio, quel bisogno di libertà che la sfida a imprese più grandi di lei, a non tirarsi indietro di fronte alla paura.
L'amore in questo romanzo ha l'alito di una candela soffiata dal vento, questo per dire che ha l'inconsistenza dell'aria, eppure l'ho amato come non riesco neppure a descrivervelo con le parole, segno evidente che quando ho in mano un bel libro anche senza storia d'amore posso riuscire a leggerlo :D
Per tutti quelli che odiano le trilogie, posso dirvi che Magic mi ha piacevolmente sorpreso, nonostante il casino di proporzioni bibliche, tutto ha una sua soluzione all'interno di quello stesso volume. Ovviamente sapete quanto la magia sa essere pericolosa e beffarda e quanto possa "magicamente" tornare più forte di prima, quindi ora mi chiedo soltanto cosa ci riserveranno gli altri avvincenti volumi della serie.
L'autrice poi è stata geniale a presentarci queste quattro città che si chiamano tutte Londra, sono praticamente uguali geograficamente ma con consapevolezze e capacità differenti, sono città di universi paralleli unite da porte che permettono solo a Kell e qualcun altro di viaggiare attraverso.
Mentre leggevo avrei voluto perdermi anche io nella Londra rossa a festeggiare con il principe l'arrivo dei suoi vent'anni.
Complimenti all'autrice e alla Newton per averci tradotto questo piccolo gioiellino.

Fabiana
LCDL

Recensione: Siren's Wave di J. A. Hazel

Carissime lettrici oggi Claudia vi parla di Siren's Wave di J. A. Hazel un romanzo uscito in America un anno fa, che parla... indovinate un pò? Di un cantante rock.
Siren's Wave: A Rock and Roll Love Story (Reluctant Rock Star Book 1) (English Edition) di [Hazel, J.A.]Titolo: Siren's Wave
Autore: J. A. Hazel
Genere: Contemporaneo
Pagine: 364
Costo: 0.99

Trama: 
Con abbastanza dolore nel suo passato da riempire milioni di canzoni, il cantante rock di New York Bran non è alla ricerca di una musa. Il suo stile è fatto di ragazze, sobrietà e ragionevolezza. Come il suo nome nel certificato di nascita. Quando incontra l'irritante e tesa Ava, nuovi pensieri cominciano a frullargli in testa e, sfortunatamente, sono tutti per lei. 
Per sopravvivere all'etichetta per cui lavora a Melbourne, Ava ha imparato come trattare i musicisti boriosi ed egoisti, non tenendo conto di quanto belli essi siano. Che peccato per lei che l' ultimo cantante che arriva nello studio dandosi delle arie sia per lei irresistibile. 

Recensione: 
Siren's Wave non è un libro facile da recensire. La trama sulla carta sembra molto coinvolgente, ma, nella realtà, per me è stato difficile concluderne la lettura. Il libro è fatto di momenti lenti e poco interessanti, con alcuni picchi coinvolgenti. Probabilmente ciò che ha rallentato la lettura rendendola difficoltosa è stato uno stile sin troppo laborioso e verboso. Sin dall'inizio mi è sembrato di essere sommersa dalle parole a dai personaggi. Infatti, essi entrano in scena in massa con nomi talvolta simili tra loro ed è, per questo, difficile tenere in mente i collegamenti e le relazioni esistenti tra di essi. Il libro racconta di una band che si trasferisce da New York a Melbourne per registrare un disco. Al contrario della maggior parte dei libri in cui vi sono band, i componenti di quest'ultima, che sono Bran, protagonista principale e cantante, Nate, chitarrista e migliore amico di Bran, Ben, bassista, e Zavier, percussionista, non sembrano avere quel rapporto fraterno che è solito trovare, anzi, a mio avviso, sembra quasi che conducano vite separate.
Bran è un protagonista eclettico. Sicuramente dalla sua parte ha la bellezza e la passione di un cantante rock, ma dall'altro sembra essere immerso in un mondo tutto suo e quasi distaccato ed è difficile persino per noi lettori comprenderlo. 
Ava, invece, colei che diventerà la sirena di Bran, fa parte dei personaggi australiani, che sono più delineati e coinvolgenti rispetto a quelli americani. Devo dire però, che come personaggio principale, di un romanzo in cui dovrebbe esserci una storia d'amore coinvolgente lei non mi ha per nulla emozionata. Anche lei sembra poco definita e talvolta un pò troppo indecisa. Capisco che è irreale, in alcuni casi, buttarsi ciecamente nell'amore, ma a me sembra che lei scappi via dal sentimento senza alcuna ragione. C'è da dire che Ava è precisa e organizzata, una donna che si porta avanti in un settore in cui le tentazioni e i pregiudizi sono molti.
Il rapporto tra Bran e Ava è fatto di alti e bassi, anzi a mio avviso più bassi che alti. Bran rappresenta per Ava il suo sogno proibito, mentre Ava è per Bran una musa. Ciò che posso dire è che nessuno dei due reagisce bene all'inaspettato e che entrambi faranno degli sbagli, talvolta molto gravi. 
Il nostro cantante rock nasconde un passato difficile e sarà questo segreto che terrà il lettore incollato alle pagine. L'autrice è stata brava, da questo punto di vista, a non far comprendere nulla lasciando soltanto, nel corso della storia, pochi indizi. Proprio per questo motivo non voglio anticiparvi nulla.
L'Australia è una cornice perfetta per questo romanzo, in cui è possibile trovate sia paesaggi cittadini e metropolitani di una Melbourne divisa tra moderno e antico, che paesaggi naturali fatti di deserti e montagne.
Ciò che ho molto apprezzato sono sicuramente i personaggi secondari, forse più di quelli primari. Ho adorato Beth, moglie del produttore Dix. Lei è riflessiva e audace e legge negli occhi delle persone, compresi quelli di Bran, i loro segreti. Le sue domande e le sue interazioni con gli altri personaggi sono sempre interessanti e danno al lettore nuovi spunti di riflessione. 

In conclusione, consiglio questo romanzo a tutte coloro che amano le grandi descrizioni e le grandi attese.

Claudia
LCDL

Recensione: Il leone di Roma di Adele Vieri Castellano

Carissime lettrici vi parliamo di Il leone di Roma di Adele Vieri Castellano, edito da Amazon Publishing... Abbiamo ben due recensioni su questo romanzo, fatte da Claudia e da Elena. Vediamo  cosa ne pensano le nostre fanciulle  di questo romanzo storico ambientato ai tempi dei Romani.


Titolo: Il leone di Roma
Autore: Adele Vieri Castellano
Editore: Amazon Publishing
Genere: Storico
Pagine: 501
Costo: 3.99 (ebook); 9,99 (cartacea)
Gratis in abbonamento K.U.

Trama:
Roma, 50 d. C. Massimo Velerio Messalla è nobile di nascita, colto per educazione e guerriero per scelta, ma la sua libertà sta per finire: il padre gli impone di sposarsi, per garantire una discendenza alla stirpe dei Valeri. 
Ottavia Lenate è una giovane inquieta e curiosa, appassionata di scienza e astronomia, che desidera la conoscenza, non un marito, specie non un ruvido e affascinante come Messalla, l'uomo a cui scopre di essere destinata.
Massimo e Ottavia così forzati in un'unione decisa da altri, finchè il Fato non li porterà ad Alessandria d'Egitto. In quella terra arida, sterile come l'anima di Messalla e ricca di tesori nascosti come lo spirito di Ottavia, una terribile minaccia in arrivo del passato metterà a rischio tutto ciò che Massimo, il leone di Roma, ama e vuole proteggere.

Chi è Adele Vieri Castellano?
è nata a metà degli anni Sessanta e, dopo un lungo periodo in Francia, è tornata a Milano, dove ora vive con tre gatti e un computer portatile. E' sempre molto impegnata tra editing, traduzioni e romanzi, ma riesce a trovare il tempo per le amiche, perché senza di loro il suo sogno non si sarebbe mai realizzato. Per Leggereditore ha pubblicato Roma 40 d.C. Destino d'amore, Roma 39 d.C. Cuore Nemico, Il gioco dell'inganno e Il canto del deserto. Sono seguiti Roma 46 d.C. Vendetta, La tormenta, La legge del lupo e altre storie, La musica del cuore (AVC Historiae) e Implacabile e NutriMenti (Emma Books).

Recensione: 
Il leone di Roma è un romanzo storico incredibile. Scrivere una recensione su un libro di Adele Vieri Castellano per me è molto difficile perchè ho letto tutti i suoi libri e li ho amati. Ciononostante cercherò di essere oggettiva.
Il leone di Roma è un romanzo che sebbene sia storico non da mai quella sensazione di estraniamento che potrebbe dare una lettura ambientata molti secoli fa. Anzi, accade tutto il contrario. Le strade di Roma e quelle d'Alessandria sono cosi vere e brulicanti di vita che sembrano esistere ancora. Le descrizioni dei luoghi, degli usi e costumi del tempo non sembrano mai didattici, nonostante l'inserimento di concetti latini, ma soltanto mezzi attraverso cui il libro acquisisce nuova dimensione e interesse. Alla bellezza dell'epoca, solitamente poco trattata per un romance storico, si aggiungono dei personaggi accattivanti: Massimo e Ottavia.
Massimo è un soldato, un uomo rude e ferito fuori, intellettuale e acuto dentro. Massimo mi ha catturato subito nella sua rete con la sua dedizione alla patria e ai compagni d'arme. Il nostro coraggioso condottiero nasconde un cuore ferito che lo porterà a concentrarsi maggiormente sulla parte razionale della vita, piuttosto che sui sentimenti. Nel corso del libro verranno fuori diversi lati del carattere di Massimo: da quelli più pungenti a quelli dolci. Proprio a lui è dedicato il prologo scritto in prima persona che da modo di avvicinare il lettore al personaggio e di comprendere le sue scelte passate e quelle che compirà in seguito.
Accanto a Massimo c'è Ottavia, personaggio che ho particolarmente apprezzato. Finalmente la protagonista non seduce con la sua incredibile bellezza, sebbene proprio brutta non sia, ma con il suo sguardo acuto e la sua intelligenza. Avere un cervello e una rapidità di pensiero per una donna in quell'epoca non era di certo un vantaggio. Ottavia non aspira al matrimonio o alla maternità, ma il suo più grande desiderio è la conoscenza. Ottavia è una giovane donna di diciassette anni, dotata di saggezza e di una curiosità senza limite, che la porterà spesso a mettersi nei guai. Nonostante la grande conoscenza si avverte in Ottavia, come è giusto che sia, quella timidezza e innocenza tipica della sua giovane età. Questi aspetti un po' contraddittori non hanno fatto altro che aumentare la mia simpatia nei suoi confronti. Sicuramente Massimo e Ottavia non sono perfetti in quanto entrambi commettono degli errori. Sia Massimo che Ottavia dubitano delle loro emozioni e impiegheranno del tempo per scoprire l'amore in un matrimonio imposto. Ciò che ho molto apprezzato è stato sicuramente il fatto che l'amore tra Massimo e Ottavia non sembra sbocciare nel cuore ma nella mente dell'altro. I pensieri e l'intelletto possono essere ancor più seducenti di un corpo ben fatto.
Il leone di Roma ha una narrazione in terza persona con POV alternato fluida e coinvolgente. Ciononostante soprattutto all'inizio, le descrizioni dei primi incontri mi hanno dato l'impressione quasi di scene di teatro a causa della loro mancanza di fluidità proprio nella successione di queste, caratteristica che sfuma nel momento in cui la narrazione prende più velocità e corpo.
Nella mia recensione non posso certo dimenticare di Giulia, qui amica di famiglia di Ottavia, che ritorna in questo libro dopo averla incontrata nel romanzo Roma 40 d. C. Spero che l'autrice dedichi un intero libro a Giulia che ha sofferto per amore e che adesso che ha raggiunto la sua indipendenza economica ma non emotiva. In una società in cui la donna di certo non era libera di agire, credo che proprio per questo mix di forza e debolezza Giulia possa regalare a noi lettori molte emozioni, soprattutto se il compagno prescelto fosse Aiace, personaggio anch'esso già incontrato e che ha fatto aumentare di molto la temperatura del libro.
In conclusione, posso dire di aver letto Il leone di Roma con una sensazione persistente di farfalle nello stomaco dovuto al tuffo compiuto in un passato affascinante e a personaggi coinvolgenti. Consiglio questo libro a tutte coloro che amano le storie d'amore con un pizzico di eternità.
Claudia Trovato
LCDL
Recensione:
Il libro di cui parliamo oggi è un romance storico opera di una scrittrice già nota e apprezzata per diversi romanzi ambientati nella Roma e nell’Impero Romano del I secolo d.C.
In questo nuovo volume ritroviamo come protagonista un personaggio già presentato in precedenza: Massimo Valerio Messalla, nobile condottiero romano, forte, coraggioso e spietato in battaglia che però nasconde un profondo attaccamento agli amici, al padre e al suo primo amore perduto.
A questo classico, ma non meno affascinate, eroe romantico si affianca la figura di Ottavia Lenate, giovane fanciulla romana sua promessa, ma indesiderata, sposa. Il personaggio di Ottavia si distacca dalla figura della classica domina romana in quanto, all’amore per il lusso e i gioielli e al sogno di un matrimonio sostituisce una profonda passione per la cultura, i libri, le scienze e la libertà.
I due protagonisti sono molto ben descritti e caratterizzati sia nella presentazione iniziale che durante tutto il libro allorché si trasformano progressivamente da sposi forzati e recalcitranti a cui viene imposta l’unione con il solo fine di garantire un erede alla nobile famiglia dei Valeri….

“Ero venuto a dirgli che non avrei mai e poi mai sposato Ottavia Lenate, ma a questo punto devo farlo. E’ mio dovere di figlio. Non fa per me, al contrario di quello che dice mio padre. E’ tutto l’opposto di ciò che cerco in una donna. La sposerò per regalargli l’illusione di avermi dato una famiglia e un futuro. La sposerò non per me, lo farò per lui. Posso anche sacrificarmi, del resto non desidero l’amore”.

....a coppia profondamente innamorata che sperimenta un’intima comunione di anime.

“La visione di lei lo uccise e lo riportò alla vita nello stesso, drammatico istante. Incosciente, coraggiosa e viva, perché se non lo fosse stata sarebbe impazzito e avrebbe somministrato il riscatto di quella morte in modo lento e dolorosa ai colpevoli, su tutto e tutti. … Sua moglie, pur legata, sembrava una regina. Lei, che aveva infine domato il leone.”

La storia è ambientata tra Roma e Alessandria d’Egitto. Le due città ci vengono dipinte in modo affascinante e, nella parte ambientata in Africa, sembra proprio di venire trasportati in un ”altro mondo” non solo per i luoghi ma anche per le atmosfere, i suoni ed i profumi evocati.
Il libro si conclude lasciando intuire una nuova storia che avrà come protagonisti i due più cari amici di Massimo ed Ottavia.
La scrittura dell’autrice è piacevole, complessa ma scorrevole senza che si ravveda l’utilizzo di termini incongruenti con l’epoca storica. La descrizione dei momenti romantici ed erotici è raffinata, non stucchevole e decisamente evocativa. La sua passione per l’antica Roma è sottolineata dall’esteso e ricco glossario presente alla fine del libro. Ho trovato solo occasionali e non significativi refusi che non hanno ostacolato la lettura.
Ho apprezzato la storia (anche se non presenta caratteristiche narrative che la rendano unica), i coprotagonisti sia umani che non (indimenticabile il leone Antares), l’ambientazione, l’uso di termini dell’antica Roma e le tante citazioni di astronomia.
Ho invece avuto qualche perplessità sui due protagonisti che, a mio parere, si presentano fin troppo moderni per mentalità, usi e costumi. E’ sicuramente stata una precisa scelta dell’autrice che però ho trovato eccessivamente anacronistica in un mondo profondamente maschilista come quello dell’antica Roma.
Si tratta di un libro piacevole, che ho letto in pochi giorni, che ho sicuramente apprezzato e che consiglio alle appassionate dei romance in quanto l’autrice è letteralmente in grado di trasportarci in un altro mondo fatto di sogni, sensazioni ed emozioni.

Elena Barbieri
LCDL

Recensione:
Ho deciso di scrivere anche io due righe su questo romanzo, anche se Claudia ed Elena avevano già detto tanto e molto bene. Non ho potuto esimermi dallo scrivere perché dopo tanti anni sono tornata a leggere un romanzo di Adele e devo dire che sono rimasta letteralmente stupita.
La prima volta che l'ho letta era per me una perfetta sconosciuta, era il lontano 2013 e ricordo ancora che comprai quel romanzo per un solo e unico motivo: era ambientato a Roma.
Sono un'appassionata di questo periodo storico, sono romana, abito a Roma e sono sempre andata fiera delle mie origini e della città in cui vivo che trabocca di storia, per cui i libri di Adele sono stati una calamita.
Ritorno a leggere di Roma dopo tanti anni e di nuovo Adele mi ha stregato e rapito. Ha questa eccezionale bravura di coniugare il rosa in una chiave storica che non appesantisce le vicende ma al contrario riesce a renderle perfettamente incorniciate in quell'epoca ormai andata.
Nel leone di Roma il suo linguaggio ricco riesce  a descriverci quell'epoca come se fossimo reali spettatori delle vicende. Adele è stata così eccezionale che mi sono rivista camminare per le intricate vie di una Roma di quasi 2000 anni fa. Ha abbattuto palazzi, chiese e fontane barocche, marciapiedi, superstrade, automezzi ed è rimasto il fascino di una Roma antica che ha resistito più di 2000 anni ai cataclismi fisici e umani che si sono susseguiti; il Tevere che taglia la città affacciandosi sul mare di Ostia, il tempio di Vesta, il circo Massimo, le strade del foro... fino ad arrivare addirittura sotto casa mia alle pendici del Tuscolo. Mi ha fatto fare un excursus completo della mia città in una chiave che ha la magia del tempo andato, mi ha fatto venire una tale nostalgia che me la sono addirittura sognata e avrei voluto risvegliarmi tra le strade di quel tempo e non in quelle caotiche di oggi.
La ricercatezza nei costumi, nelle espressioni, negli oggetti rende tutto più vivo e reale ed è quello che, a mio avviso, dà a questo romance storico quel di più tale da renderlo superiore a tanti altri romanzi del genere dove si ha appena un pizzico di storia e tanto tanto rosa, così tanto da perdere i contorni di un periodo... qui invece è tutto l'opposto, una precisione che non lascia scampo, che ti trascina e ti tiene lì a Roma, e non vorresti essere altrove perché non si può poi fare a meno di rimanere incantati da Massimo Valerio Messalla e la giovane Ottavia. 
Non voglio parlarvi di loro e della loro storia che seppur mi ha colpito e mi ha tenuto incastrata nelle pagine e sempre quello che noi lettrici amiamo leggere nei romanzi rosa, Adele è stata bravissima a saperla incastrare in un periodo romano che forse per molti lettori non rappresenta un periodo storico appetibile come contesto romance, ma voglio farle i miei complimenti per il modo in cui questa storia è stata descritta, per la cura e la dovizia dei particolari, per quella ricchezza che ha sapientemente trasmesso frase dopo frase nel romanzo, rendendolo a tutti gli effetti un mio indimenticabile!
Un libro che non posso fare a meno di consigliare a tutti!
Complimenti Adele, aspetto il prossimo libro su Roma e vi saluto con un pezzo che descrive la mia città com'era a quel tempo con gli occhi della giovane Ottavia:

La via che imboccò a settentrione del Palatino conduceva al Foro. Ottavia aveva imparato a orientarsi nella ressa notturna di carri, contadini e commercianti che avevano il permesso di circolare nella capitale solo dopo il tramonto. Roma era una città viva anche di notte: le strade erano affollate, i banchi di cibo vendevano come di giorno, le taverne pullulavano di gente interessante. Ottavia scivolò disinvolta nella calca, sapendo che il suo abbigliamento la identificava come un monello vestito di stracci col volto imbrattato di cenere e lerciume. Attraversò un incrocio di insulae più malandate di quelle che sorgevano ai piedi del Quirinale, eccitata e dispiaciuta perché quella era la sua ultima notte di libertà, così si avventurò più lontano del solito e imboccò uno dei vicoli che portavano al Campo Marzio.
Voleva vedere il mausoleo del divo Ottaviano Augusto, raccogliersi per qualche momento davanti al monumento funebre. Dopo una svolta, si trovò di fronte l’insegna dipinta di rosso di un lupanare. L’ingresso era illuminato da alcune lucerne appese a grappolo e, sulla soglia, una fanciulla vendeva i suoi seni nudi. Le sorrise mostrandole la mercanzia; Ottavia la ricambiò con un cenno divertito, come se fosse davvero un ragazzino pronto per la sua prima esperienza. Girato l’angolo, davanti alla bottega di un libraio greco, faceva ressa un gruppo di uomini, così si avvicinò incuriosita. Il mercante tentava di calmare una donna, di allontanarla dal tavolo su cui aveva esposto una serie di rotoli speciali. Lei lo respinse e, dopo qualche passo verso la merce di un fruttivendolo, fece partire una raffica di melagrane, pere e noci. Tra le urla e gli strepiti della folla Ottavia cambiò strada e quando fu certa di aver fatto una deviazione abbastanza ampia, inspirò per calmarsi. Alla sua destra c’era il porticato fitto di botteghe che vendevano ogni genere di conforto agli spettatori del Circo Massimo. Decise di proseguire sotto le arcate. Non era del tutto buio lì, qualche rivendita era ancora aperta e illuminata. Poco più in là c’era un asino, stracarico di otri di pelle, e lì vicino stava una giovane donna dai rigogliosi capelli neri con la fusciacca rossa intorno ai fianchi, che la connotava come una lupa. L’uomo davanti a lei stava contrattando il prezzo. Quando trovarono l’accordo, si diressero dalla sua parte. Stare a osservarli mentre la lupa sbrigava le sue faccende con quel tipo vigoroso sarebbe potuto essere istruttivo ma, per quella notte, pensò di aver già vissuto abbastanza, così salì la ripida scalinata che portava ai vomitorii, l’unica via per evitare la coppia. Un attimo per dominare le sensazioni, l’odore di umidità, delle pietre, e fu di nuovo all’aperto, sulle gradinate vuote all’interno del Circo. 

Fabiana
LCDL


English book review: In Pieces di Danielle Pearl

Girls, Ale is going to share with us her impressions on "In Pieces", a NA standalone published today, by Danielle Pearl. Let's see what she think the book.

Title: In Pieces 
Author: Danielle Pearl
Genre: New Adult Romance
Publishing Date: October 10th, 2017


Plot: 
Three years ago she was left in pieces . . . Most college freshmen love the newfound freedom of living on campus, but none of them craves it like Beth Caplan. One ill-fated night when she was fifteen left her locked in a posh prison of private tutors. It's for the best, everyone said, and maybe it was. But after years of hard work and healing, the one person who never thought of her as broken could be the one to break her all over again. And Beth can't seem to stay away now any more than she could all those years ago.
As soon as David March learned his best friend's little sister was enrolling at his school, he promised to look after her, and promised himself he'd keep a safe distance. But the sweet little girl he'd grown up with has transformed into a gorgeous young woman, and she's attracting attention from people she shouldn't-like the ex who nearly destroyed her and a strange new student with a disturbing habit of showing up wherever Beth goes. But for David, the most troubling discovery is realizing that he doesn't just want Beth to be safe. He wants her to be his.

Review:


*** This ebook was kindly provided by the author in return for an honest and unbiased review.***
  
In piecies is a slow burning book, the story, like the evolution of the relationship between Beth and David, set a continuos and growing path between beautiful words.
Thi story wrote by Danielle Pearl is a moving story of growth and acceptance, of friendship and love. The author, piece by piece, has managed to create an engaging, sweet story in which there is even a bit of pathos.

I liked the chemistry between the two characters. The tension between Beth and David is palpable and the progression of their relationship, from a long-standing friendship to an undeniable need, is one that can make you burn on a slow fire.


My favorite character is definitely David, I would have read forever about him and I’m really curios now to know who is going to be the main character of the next one. Brody maybe?

Ale
Lcdl


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Recensione Italiana

Carissimi, oggi Ale vi parla in anteprima di una nuova uscita oltreoceano: In Pieces di Danielle Pearl, secondo volume stand alone della serie Something more.

Titolo: In Pieces
Autore: Danielle Pearl
Serie: Something more #2
Genere: Romance; New Adult
Lingua: Inglese
Pagine: 336
Prezzo ebook: 3,49 euro
Prezzo cartaceo: 13,11 euro

Trama

Tre anni fa è stata lasciata a pezzi… Molti degli studenti al primo anno di college amano la libertà di vivere al campus, ma nessuno la desidera come Beth Caplan. Una notte dall’epilogo drammatico, quando aveva quindici anni, l’ha confinata in una prigione dorata di insegnanti privati. È la cosa migliore, dicevano tutti, e magari lo era. Ma dopo anni di duro lavoro e convalescenza, l’unica persona che non aveva mai pensato a lei come una persona spezzata potrebbe mandarla in pezzi ancora una volta. E Beth sembra non riuscire a stargli lontano, come non c’era riuscita tanti anni fa. Appena David March ha saputo che la sorellina del suo migliore amico si era iscritta alla sua scuola, aveva promesso di tenerla d’occhio, e di tenersi a distanza di sicurezza. Ma quella dolce bambina è cresciuta trasformandosi in una splendida donna, che attrae l’attenzione di persone che non dovrebbe, come il suo ex che l’ha quasi distrutta, e quella di un nuovo studente con la fastidiosa abitudine di comparire dovunque vada Beth. Ma per David la scoperta più problematica è realizzare che lui non vuole soltanto tenere Beth al sicuro. Lui vuole farla sua.
(traduzione by Ale)


Recensione

Dicono che la vita inizi al college. Di certo è quanto si augura Beth Caplan, tutto quello che chiede è lasciarsi il passato alle spalle e avere un nuovo inizio.
Dopo l’esperienza traumatica vissuta con il suo ex Beth è una sopravvissuta, conta i giorni che la separano dal lasciare la piccola cittadina in cui è cresciuta. È stanca di essere tenuta sotto una campana di vetro, guardata a vista, per paura che abbia un nuovo crollo. Beth è pronta a diventare un’adulta, vuole provare la libertà di vivere da sola, vivere l’esperienza universitaria sino in fondo.
Quello che Beth non immaginava era di passare dalla sorveglianza della sua famiglia a quella di David March, il miglior amico di suo fratello e amore non corrisposto della sua vita. Perché dal momento stesso in cui Beth mette piede nel campus, David si pone come sua personale guardia del corpo. E se da un certo punto di vista si sente protetta sotto la sua ala, non vorrebbe continuare a perdere delle esperienze. Soprattutto vorrebbe non essere più una bambina agli occhi di David.
Quello che Beth non sa è che David è segretamente innamorato di lei da anni e, dato che non sarà mai degno di lei, tutto quello che può fare è proteggerla senza mai permettersi di lasciare intravedere i suoi sentimenti.
Con il passato che torna a farsi vivo, e una minaccia reale che si aggira per il campus, non sarà però così facile per David restare fedele al suo proposito.

"Lei pensa di essere goffa. Ma è il mondo a esserlo. Lei è maledettamente perfetta."

Mi è piaciuta molto la chimica tra i due personaggi. La tensione tra Beth e David è palpabile e la progressione del loro rapporto, da un’amicizia di lunga data a un bisogno innegabile, è di quelle capaci di farti bruciare a fuoco lento.
Raccontato dal punto di vista di entrambi i protagonisti, questo libro ci fa conoscere i pensieri dei due protagonisti e vivere le loro emozioni. Attraverso i flashback, scopriamo pezzo dopo pezzo cosa è accaduto tre anni fa, come ognuno dei protagonisti ha partecipato a modo suo a quanto è accaduto a Beth.
Ho amato il personaggio di Beth, la sua capacità di perdonare così come la sua evoluzione nel libro sono state stupefacenti. Beth si è rivelata una protagonista forte, molto più di quanto sembrasse all’inizio, perché avere dubbi e incertezze è insito nella natura umana ma superarle è segno di grande maturità.

Cosa posso dire di David? David è sexy, sicuro di sé, sexy l’ho già detto? e così protettivo nei confronti di Beth, che è impossibile non innamorarsi di lui. David è innamorato di Beth da quando ne ha memoria, l’ha vista attraversare il periodo più brutto della sua vita senza poter fare nulla, se non essere lì per lei. Augurarsi che riuscisse a rimettere insieme i pezzi. Quando suo malgrado si trova a farle da baby-sitter il David sbruffone che tutti conoscono si trova diviso tra quello che prova per Beth e l’amicizia di una vita. La gratitudine verso la famiglia di Beth, che gli è stata più vicina che la sua, grava sulla sua testa come una spada di Damocle. Questa altalena emotiva continua finché un fattore scatenante metterà Beth in pericolo, e lui non riuscirà più a mettere a tacere i suoi sentimenti.

"Se solo potessi sopravvivere per il resto della mia vita di questo Рrinuncerei a tutte le altre forme di sostentamento e seguirei una dieta basata solo su di te- lo farei. E ogni uomo che non lo farebbe non ̬ davvero un uomo."

In piecies è un libro che va in crescendo, come l’evolversi della relazione tra Beth e David.
Quella scritta dalla Pearl è una bella storia di crescita e accettazione, una storia d’amicizia e amore. L’autrice, tassello dopo tassello, è riuscita a creare una storia coinvolgente, dolce in cui non manca un pizzico di pathos. 

Ale
LCDL