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Recensione: L'ombra del Vento di Zafon

febbraio 23, 2018 Flinka 0 Comments

Carissime lettrici oggi vi parliamo di L'Ombra del Vento di Zafón, edito da Mondadori

Titolo: L'ombra del Vento
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Editore: Mondadori
Genere: Mistero
Pagine: 439
Costo: € 13

Trama: 
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra. 

Recensione: 
Ho scelto di leggere questo romanzo, influenzata dalle numerose segnalazioni sui gruppi Facebook. Ero incuriosita, forse anche un po' prevenuta. Il mio modo di intendere la letteratura non sempre collima con quello degli altri. Così mi sono avvicinata timorosa a questo presunto capolavoro e già dalle prime pagine mi sono accorta della forza di questa storia.
Zafón ha un linguaggio coinvolgente, sa conquistarti con le parole. Riesce a delineare come per magia una Barcellona del passato, più incolore e inquietante di quella attuale.
Ma soprattutto sa dar vita a personaggi ricchi di emozioni, palpitanti.
Di pagina in pagina, Daniel Sempere cresce fisicamente ed emotivamente e le sue vicende si legano in modo indissolubile a quelle del romanzo che tanti anni prima ho portato via dal Cimitero dei Libri dimenticati. Il fatto è che lo stesso succede al lettore. Più si va avanti nella narrazione, più si sente coinvolto, rivive i suoi piccoli dolori, le angosce dell'adolescenza, i primi batticuori. Come non trovarsi d'accordo quando Zafon scrive queste parole?

L'uomo più saggio che abbia mai conosciuto, Fermín Romero de Torres, un giorno mi aveva spiegato che nella vita non c'è nulla di paragonabile all'emozione che si prova quando si spoglia una donna per la prima volta […] Non mi aveva detto della malia di un corpo palpitante, dell'incantesimo di un bacio né di quel miraggio che sembra ardere in ogni poro della pelle.

Ma la grande qualità di Zafon è quella di non abbandonare mai il lettore, di accompagnarlo lungo questa storia di dolore e odio, di perdita e di rinascita, regalandogli riflessioni e sorrisi. Mi sono trovata spesso a ridere di gusto, grazie alle uscite di Fermín, un personaggio tutto da scoprire, pagina dopo pagina.
E poi le donne del romanzo sono forti, coraggiose. In nome dell'amore che provano, sono disposte a sopportare qualsiasi avversità. Anche a costo della vita. 
Leggere quest'opera significa certo riflettere sul ruolo della scrittura nella società, ma soprattutto fa riflettere su se stessi. E un buon libro non dovrebbe dimenticare mai quest'aspetto.

Una volta Julián ha scritto che le coincidenze sono le cicatrici del destino. Le coincidenze non esistono, Daniel: siamo solo marionette mosse dalla nostra incoscienza.

Rosanna
LCDL

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