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Recensione: Uomini che restano di Sara Rattaro

marzo 07, 2018 Flinka 0 Comments

Carissime lettrici oggi vi parliamo di Uomini che restano di Sara Rattaro.
Vediamo di cosa parla questo romanzo.
Titolo: Uomini che restano
Autore: Sara Rattaro
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Contemporaneo
Pagine:189
Costo: 9,99

Trama: 
«Sapere da dove vieni è l'unico modo per poterti ritrovare.» All'inizio non si accorgono nemmeno l'una dell'altra, ognuna rapita dal panorama di Genova, ognuna intenta a scrivere sul cielo limpido pensieri che dentro fanno troppo male. Fosca e Valeria si incontrano per caso nella loro città, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro lunga storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell'uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un'amicizia vera, di quelle che ti fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che senza preavviso ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine. Ti porta a perderti, per ritrovarti. Ti costringe a dire addio, per concederti una seconda possibilità. Ti libera da chi sa soltanto fuggire, per farti scoprire chi è disposto a tutto pur di restare al tuo fianco: affetti tenaci, nuovi amici e amici di sempre, amori che non fanno promesse a metà. Sara Rattaro racconta le nostre emozioni come se sapesse leggerci dentro. Sono nostre le paure e le speranze, le illusioni e gli smarrimenti di Venetofronte alle mille variabili dell'amore, alle traiettorie imprevedibili dell'esistenza. Sono eroi normali quelli che vincono in questa storia, donne e uomini che hanno il coraggio di lottare nei momenti più duri, di accettarsi senza indossare maschere, di tenere aperta la porta del cuore per esporsi al destino e ricominciare.

Recensione:    
Uomini che restano è un romanzo che non risparmia ai suoi lettori nulla. Sara Rattaro ci narra una storia fatta di donne forti, il cui mondo viene capovolto da un giorno all'altro per azione di due uomini della loro vita. Queste donne sono Valeria e Fosca.
“Ci siamo guardate e siamo scoppiate a ridere. Ridevamo come se non ci fosse rimasto altro da fare, ridevamo perché la vita è così crudele da sembrare disegnata apposta, così assurda da diventare ridicola.”
Valeria è una donna la cui vita viene sconvolta da una malattia terribile. Da un giorno all'altro tutte le sue convinzioni, le sue idee e i sui affetti vengono ribaltati. Oltre alla scoperta di un carcinoma, scopre che un tradimento che non si sarebbe mai aspettata da un persona amata. Valeria è costretta a reagire e a continuare ad andare avanti da sola. La forza di Valeria, la sua determinazione, ma anche le sue debolezze sono affascinanti. Anche nel momento più difficile il sorriso sembra non spegnersi mai, anche quando tutto il suo corpo combatte contro di lei. Non nego che Valeria è stata il mio personaggio preferito.
Anche la vita di Fosca sembra non prendere una buona piega. Sebbene la salute non c'entri nulla, spesso un cuore spezzato può avere delle ripercussioni non indifferenti. Scoperto nel peggiore dei modi il segreto del marito, tutta la sua vita, le sue convinzioni e l'intero suo passato sembrano tingersi di nero e cadere nell'oblio dell'incertezza e del dolore. Fosca è una donna che non riesce accettare la realtà, non riesce ad accettare la nuova consapevolezza di Lorenzo nei confronti di se stesso e del suo cuore. In un certo senso riesco a capire entrambi. Per Fosca non è cambiato e non può cambiare nulla, perché lei ama ancora suo marito e non accetta che lui adesso sia lontano. Lorenzo dopo anni e anni di finzione, nonostante ami sua moglie, di un amore profondo molto simile all'affetto, non può più fingere davanti ad un amore che sente profondo e passionale, come ogni amore dovrebbe essere. Fosca e Lorenzo non riusciranno a trovare un punto d'incontro, almeno sino a quando il destino non ci metterà lo zampino.
Fosca devo dire non è stato un personaggio che ho amato particolarmente. Per quanto sia sempre dalla parte delle donne, Fosca si mostra poco incline all'ascolto, alla comprensione, e troppo incline alle decisioni d'impulso e ai retromarcia. Soprattutto nel finale, la risoluzione della vicenda è sin troppo abbozzata e veloce per convincere davvero il lettore.
Uomini che restano è sicuramente il romanzo in cui predominano le donne e la loro forza di rialzarsi e ricominciare. È vero ci sono figure maschili che non fanno onore alla categoria, ma, come nella realtà, ci sono uomini per cui vale davvero la pena rischiare. E tra questi c'è Fabrizio.
Fabrizio è un ragazzo padre, che vive ancora il ricordo della defunta compagna a causa della depressione post partum, malattia davvero insidiosa, in un'altalena di colpa e rabbia. Il suo pensiero principale è il figlio, che ama e che cresce con l'aiuto della madre. Fabrizio sarà colui che non si tirerà indietro davanti la malattia di Valeria, al contrario di colui che aveva promesso di restare in salute e in malattia, e insieme a lei deciderà di provare a costruire qualcosa, non senza rimostranze della stessa Valeria, che non vuole coinvolgerlo nella sua vita incerta.
Un altro uomo che vale la pena nominare a cui l'autrice, a mio avviso, non da un degno finale è Ale, il dottore e amico di Valeria. Ale aiuterà entrambe le donne, Fosca e Valeria, nei loro periodi bui distribuendo consigli e affetto. Un uomo che non solo si prende cura del corpo di una donna (dal punto di vista medico) ma anche delle sue emozioni.
Sara Rattaro ha uno stile profondo e convincente, tanto da farmi immedesimare nella storia. A tratti un pò caotica, la storia procede con un ritmo e respiro. Un altro appunto che mi sento di fare, è nel finale. Non so cosa ne penseranno gli altri lettori, ma io avrei avuto bisogno di leggere anche l'uscita del tunnel di entrambe le coppie, ma in particolare di Valeria e Fosca.
In conclusione, vi consiglio davvero di leggere Uomini che restano, perché la resilienza delle donne è un tema affascinante e che può fungere da ispirazione per tutte.
Claudia
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