Daniela Ruggero,

Recensione: Nectunia di Daniela Ruggero

maggio 03, 2018 Virgy 0 Comments

Carissime lettrici oggi vi parliamo di Nectunia di Daniela Ruggero, un distopico edito da Dark Zone Edizioni.
Titolo: Nectunia
Autore: Daniela Ruggero
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: Distopico
Costo: 14,90 (cartaceo)

Trama:
In un futuro non molto lontano il mondo così come lo conosciamo non esisterà più. Le malattie saranno debellate; la morte, il dolore e la sofferenza non faranno più parte della vita. Non ci sarà spazio per l'inquinamento che soffoca i mari, l'aria e la terra. Tutta sarà pace, fratellanza e unione. Nessun crimine violento, nessuna disputa. Nella perfezione di questo nuovo mondo, tuttavia, un gruppo di ribelli denominato “Nectunia” combatte la sua guerra silenziosa, consapevole che tanta eccellenza cela un'amara verità. Quale prezzo paga in segreto l'umanità al Nuovo Ordine? In che modo dieci uomini e una donna, la “Grande Madre”, scandiscono vite, pensieri e passioni di milioni di persone? In quesra perfezione prestabilita e manovrata, potrà l'amore, quello vero e libero, disfare la trama di potere del Nuovo Ordine e ridare speranza all'umanità intera?

Recensione:
Nectunia è un romanzo distopico che fa immergere il lettore in una realtà che in parte amo e odio. Quante volte desideriamo vivere in un mondo dove non ci sia violenza, guerra e morte? Ma se questo mondo esistesse davvero, sarebbe davvero così perfetto? Daniela Ruggero con penna agile, uno stile ritmato e mai banale, crea un mondo fatto di tutto questo, e anche molto altro. Ripercorrendo le strade di alcuni distopici diventati celebri, Nectunia se ne distacca creando un mondo, un tempo e una realtà che convince sempre più, man mano che la trama procede con i suoi intrighi. 

Protagoniste di due narrazioni parallele sono due donne che combattono e vivono in due sistemi opposti, ma figli di una stessa madre. 

Da una parte abbiamo Eléna. Eléna è una Primizia pronta, anche se in verità non molto, alla raccolta che avverrà in pochi giorni. Eléna è impaurita da un futuro che non può controllare, un futuro le cui scelte non spettano alla sua parte razionale, quanto piuttosto alla sua natura biologica. A lei è precluso tutto quello che il suo DNA non preveda chiaramente. È una ragazza forte, ma molto sensibile che vive su un filo pronto a spezzarsi al primo sbaglio. 

Dall'altra parte c'è Amber. Amber è una donna soldato. Una donna che indossa l'armatura fuori e dentro, ma che nasconde un lato fragile schiacciato dal peso di una guerra fatta da armi che non si vedono, ma che si sentono come un bruciore sulla pelle. Amber è un personaggio interessante. È un mix di opposti che creano una donna capace di guidare ed entusiasmare il suo esercito. 

Accanto a queste due donne attorno a cui, quasi, gira la vicenda, ci sono due uomini capaci di salvarle, ancorarle alla realtà e di sostenerle. 

Marco è l'amore proibito di Eléna. Quell'amore che nel grande schema delle cose non dovrebbe esistere perchè nato al di fuori dello studio del DNA. Marco, se all'inizio sembrerà assente, se non nei pensieri di Eléna, la sua presenza diverrà man mano più importante nel corso della storia, acquisendo una presenza sempre più dominante. 

Nicholas invece è il braccio destro di Amber. Un braccio destro che non sempre rispetta gli ordini, un braccio destro che ama e che non accetta come il suo capitano sia diventata, schiacciata dal peso del comando. Nicholas è un uomo rude, dominante ma con un cuore enorme. 

A questi quattro personaggi se ne accompagnano molti altri appartenenti ai due schiaramenti: Nectunia contro Nexium.

Nectunia è un inno alla libertà, mentre Nexium è un inno alla perfezione. Ma, come dice lo stesso detto, non è tutto oro ciò che luccica.

“Del resto come si può rinunciare alla perfezione artificiale? Chi vorrebbe ripercorrere i tratti della tragedia che ha condotto l'umanità sull'orlo del baratro?”

Il luogo in cui si svolge tutta la storia, è un luogo e un tempo che spero di non conoscere mai. Ci troviamo nel 2500 in un'Europa smantellata da un passato dominato dai vizi e dalle scelleratezze dell'uomo. È un luogo che l'autrice ci dipinge con i colori vividi del fumo e della distruzione, per risorgere attraverso l'uso di una tecnologia che sembra l'unica speranza.

In conclusione, consiglio davvero questo romanzo distopico perchè ci trasporta in un mondo che vale la pena conoscere con una trama per nulla scontata.

Claudia



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