Amabile Giusti,
Recensione: Cuore Nero di Amabile Giusti
In attesa dell'uscita dell'attesissimo seguito Cuore Cremisi, vi rispolvero la recensione di Cuore Nero, il primo romanzo che ho letto di Amabile Giusti, il primo che resterà per sempre il mio indimenticabile per antonomasia nel genere Urban Fantasy.
Titolo: Cuore Nero
Autore: Amabile Giusti
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 656
Costo: 2,99
Trama:
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile.
Recensione:
Io vado un pò controcorrente e quando tutti osannano i fenomeni del momento, li leggo secoli dopo. E' accaduto per Harry Potter cominciato a leggere quando mancava un anno all'uscita del settimo, è accaduto con I love shopping... è capitato con la Meyer e i suoi vampiri, ma qui non c'è stato un vero e proprio amore, sì alla fine del primo libro, a tre anni dalla sua uscita, aveva saputo ipnotizzarmi, ma gli altri tre libri sono stati assai sciapi quasi a impulso 0 sia a livello emotivo che adrenalico.
Da qui forse è venuta un pò la mia inquietudine vampiresca, era tutto un ricalcare Twilight, come se prima di Twilight nessuno avesse mai scritto nulla di simile e di paragonabile... mah sinceramente parlando non è che la Meyer si sia inventata un capolavoro unico e indiscusso, c'è il solito triangolo anche se stavolta ha le vesti di un triangolo fiabesco e impossibile.
Da qui comunque mi sono scocciata di leggere vampiri seppur continuavo a comprarli. Il libro di Amabile Giusti è rimasto fermo sul mio comodino per quasi 2 anni dall'acquisto. Non mi bastava leggere che era stupendo, che era un capolavoro, che era bellissimo... soprattutto se pensavo che gli stessi aggettivi erano usati per strapparsi i capelli di fronte a Twilight!
E invece, ho dovuto ricredermi!
Più di cinquecento pagine lette una dietro l'altra senza mai scollare gli occhi, senza bere e mangiare, affamata solo di parole e di arrivare alla fine... questo è stato Cuore Nero.
Un libro che mi ha fatto amare e apprezzare di nuovo la bellezza di una scrittura in terza persona, io che da anni non riesco più a leggere nulla e a scrivere nulla in terza persona perché mi annoia e non riesco a immedesimarmi.
Un libro di cui parlerei per ore ma di cui non vorrei dir troppo per lasciare spazio a chi non l'ha ancora letto di farlo, con il cuore aperto e la mente libera.
Ho amato il paesaggio di una Calabria che ho conosciuto, la stessa in cui ho mosso i passi con il mio ex ragazzo in tempi lontani. Palmi, il Sant'Elia, li ricordo assai troppo bene, mi sembra di camminare insieme a Giulietta per quelle strade, vedere con i suoi occhi.
I personaggi hanno una vita palpitante, una luce che li investe e li muove dando loro caratteri veri, reali. Giulia una diciassettenne che ho sentito vera, fin dalle prime pagine, con il suo coraggio, le sue battute di spirito, la rabbia che ci mette in certe risposte per cercare di non farsi annientare dalla normale vita di un'adolescente.
Giulia è reale, vera, non ha nulla di speciale, se no il suo carattere spigoloso e sincero. E' umana, tanto umana e tanto reale.
E lui Max, che per pagine e pagine fa il bello e il cattivo tempo, sembra tanto umano anche lui nonostante la sua stranezza... fino a un certo punto ho immaginato tutta un'altra storia, un altro epilogo. Bravissima Amabile a lasciarlo credere possibile.
Nulla in questa storia è quello che sembra all'apparenza, nulla è uguale o già visto a un altro libro. A volte può venire il dubbio a causa di questo buon odore di sangue, della difficoltà di controllarsi, ma poi tutto scema, tutto cambia verso nuovi orizzonti, nuovi mille altri modi.
Qui i vampiri, tranne poche eccezioni, sono mostri assetati di fame di sangue, non sentono altri istinti, neanche hanno poteri particolari...
Bellissima l'enfasi su sentimenti che non hanno più che sono solo echi lontani di ricordi ormai sfumati così come la luce che non possono più vedere...
E poi i cacciatori di vampiri queste figure nuove e diverse nel loro genere da qualsiasi altra cosa vista. Con quel loro comportamento strano che sembra quasi quello di un vampiro... non si sa più dov'è che sta il bene o il male... perché anche chi difende gli umani è privo di anima e di sentimenti e si nutre di loro...
Okay, avrete capito che come una fiumana potrei andare avanti per ore a scrivere un trattato su cuore nero. Vorrei poter dire tante parole, la commozione sicuramente quando a un certo punto ho capito dalle poche righe che forse qualcosa di diverso ancora stava succedendo... forse qualcosa di umano stava di nuovo nascendo. Il mio cuore si è gonfiato di speranza come quello di Giulietta... ho pensato è incredibile ma possibile.
E per i due protagonisti così innamorati da non riuscire a stare a distanza si sarebbero aperte più possibilità di un destino insieme... o in un modo o in un altro... umani, vampiri, non era determinante come il solo essere semplicemente ancora insieme per sempre o per gli anni che la vita ci mette davanti...
Ed ecco che la penna di Amabile si lascia sfuggire sia l'uno che l'altro destino, che a mio avviso avrebbe amato qualsiasi lettore ma sarebbe stato scontato, terribilmente scontato e banale perché la vita vera ci ricorda che non sempre tutto finisce bene come nelle favole.
Bastano diciassette anni per parlare d'amore? Aveva il terrore che bastassero eccome. Avrebbe preferito essere certa che, fino a una certa età , i sentimenti fossero solo fili d'erba, ossi di seppia e foglie autunnali, cose leggere e passeggere, che non possono ridurre l'anima a una tasca rovesciata. Sarebbe stata più tranquilla con quella certezza.
Tanto non lo amo, tanto passa. Anche se non riesco a scioglierne i nodi, passa.
Il finale lascia l'amaro in bocca, lacrime negli occhi, ma è bello, poetico e reale. E' un finale che il mio cuore romantico rinnega, ma il mio cuore di "scrittrice" approva pienamente. E' il finale perfetto, la scelta coraggiosa di non finire in un modo banale, di lasciare che due mondi inconciliabili restino comunque divisi e sopiti nei ricordi... ma una speranza l'ha lasciata comunque tra le righe... e a quella un pò tutti i lettori sono rimasti legati, e alla fine Amabile ci ha accontentato scrivendo Cuore Cremisi...
Grazie Amabile per avermi accompagnato in un giorno di noia e febbre e avermi catturato con le tue parole, i tuoi personaggi, le tue storie. Cuore Nero è il segno evidente che anche un'autrice Italiana può scrivere un bellissimo libro senza dover per forza abitare al di là delle Alpi!
Non mi resta altro da fare se non invitarvi a leggere Cuore Nero per chi non l'avesse ancora fatto il 22 ottobre avrà la possibilità di leggere Cuore Cremisi. Io posso soltanto dirvi che sono passati anni, tanti, da quando ho letto per la prima volta Cuore Nero, pur amandolo l'ho letto una volta sola, eppure ricordo ogni singolo passaggio di questo romanzo. E' così vivido nella mia testa, come se lo avessi letto solo pochi istanti fa, di non aver avuto bisogno neppure di spolverarlo di nuovo per l'uscita di Cuore Cremisi...
Complimenti Amabile le tue storie restano indelebili e incancellabili nel cuore.
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