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Recensione: La mercante dei ricordi di Sara Purpura e Simona Liubicich

dicembre 20, 2018 Virgy 2 Comments

Cercatrici oggi vi parlo dell’ultimo romanzo scritto a quattro mani da Sara Purpura & Simona Liubicich, “La mercante dei ricordi”, pubblicato il 13 dicembre in self publishing.

Titolo: LA MERCANTE DEI RICORDI 
Autore: Sara Purpura e Simona Liubicich
Editore: Self Publishing 
Genere: romance contemporaneo
Pagine: 338
Costo ebook: 2,99
Data pubblicazione: 13 dicembre 2018

TRAMA
Edimburgo. Scozia. 
Kenna e Aidan sono una coppia felicemente sposata. Col tempo, però, l’ambizione personale di entrambi cambia quel mondo così apparentemente perfetto. La morte del figlio Ian distrugge tutto ciò che avevano creato e quello che li aveva uniti un tempo si trasforma in odio, fino all’inevitabile separazione. Ognuno fa i conti a proprio modo con il lutto e intanto trascorrono tre lunghi anni nei quali ogni giorno il dolore della perdita si rinnova. Eppure, il ricordo di ciò che li ha uniti è ancora lì, vivo come sono ancora vivi Aidan e Kenna. 
Grazie al piccolo banco di legno che vende gli aeroplani tanto amati dal loro bambino, la magia del Natale potrebbe essere la porta che dovranno aprire insieme per ritrovarsi, soprattutto per perdonarsi.

La mercante di ricordi è la storia straziante di un sentimento che ha innumerevoli sfaccettature tra cui quella devastante della perdita e quella salvifica del perdono.
Una storia vera come può essere il dolore.
Una storia vera come può essere l'amore.

RECENSIONE 
Questa storia mi è rimasta dentro per giorni e giorni. È una storia di perdita, di dolore e di amore, tantissimo amore. Ti spacca il cuore, lo dilania, ma poi arriva il balsamo a lenire tutto ciò. Oltre a essere scritto bene, a ogni riga traspare la sensibilità delle autrici; è una storia che va letta con il cuore e la mente aperta perché è impossibile rimanere indifferenti. 
Dalla sinossi si evince che il romanzo ci parla della perdita di un figlio e della lunga separazione dei protagonisti che un tempo erano una coppia felicemente sposata alla quale improvvisamente, un giorno, il destino ha portato via il loro bambino. 
Il dolore è solitario. Ognuno vive, sopravvivere o soccombe al proprio. 
Nel momento in cui accade un cambiamento, inevitabilmente quest’ultimo crea un’onda d’urto.
Aidan decide di superarlo andando in Siria come medico volontario, nella grandezza del deserto dove poggia il suo corpo stanco, dove la guerra incombe e desidera restare ucciso. 

Kenna allo stesso modo vive la sua guerra, la rabbia, l’impotenza e la disperazione rimanendo nella loro casa per elaborare il lutto in mezzo alle cose che le parlano di Ian. Realizzando  i modellini di aerei che tanto suo figlio amava, trova uno spiraglio per sopravvivere, la forza per andare avanti facendone un lavoro e diventando così “la mercante dei ricordi”

La psiche umana per natura è predisposta e incline ad allontanare ciò che viviamo come insostenibile. Si difende dal peso delle angosce come può ed è questo il percorso che intraprendono i protagonisti. Cercano di sopravvivere alla perdita del proprio figlio in un tempo compromesso come se le lancette dell’orologio si siano fermate per tre lunghi anni, fino al giorno che Aidan torna per passare il Natale con la sua famiglia. 

«Una caro amico mi ha detto che gli occhi di mio figlio sono i miei occhi e sono aperti sul mio mondo. Lui vede ciò che vedo io. Mi ha detto che Ian non è andato via per sempre e che un giorno ci rincontreremo. Io ci credo, Kenna. Devo credere che un giorno lo rivedrò, altrimenti impazzisco... »

Ritornano alla luce i ricordi di una vita trascorsa insieme dai tempi della scuola fino a quando il destino li porta a trasformare quell’amore in odio. 
Potranno mai tornare ad amarsi? 
Potranno riaccendere il lumicino del loro amore portandolo ad ardere di nuovo?
Lo scoprirete leggendo questo romanzo, unico e riflessivo nel districare la matassa di ferro chiodato dove il rancore fa i conti con le proprie colpe. 

“Aiden si voltò a guardarmi, la barba di un giorno o due, i capelli di quel biondo cenere che adoravo, spettinati come se vi avesse passato più volte le mani, e quelle rughe... 
Ogni solco sul suo viso raccontava del tempo che aveva trascorso soffrendo. Ero sicura che quei segni combaciassero con i miei e non lo avevo mai considerato prima di adesso.”
«Siamo sopravvissuti, Kenna.»

Una storia di dolore e di rinascita. Un inno alla vita dove il tempo serve per elaborare, maturare e sviluppare un nuovo modo di vedere le cose dopo un lungo percorso di cambiamento... e sì, è inevitabile che il dolore così immenso muti l’animo umano di chi è stato ferito dalla vita. Ma poi c’è sempre quella componente dell’amore che, prepotentemente dopo la tempesta, incombe e non la puoi ignorare se non accogliere. 

Mie care Cercatrici questo romanzo lascia un messaggio importante, se deciderete di leggerlo difficilmente rimarrete incolumi, difficilmente riuscirete a dimenticare. 

A presto e buona lettura. 

Chicca



*Ringraziamo le autrici per la fornitura della copia Arc.

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2 commenti:

  1. Che recensione meravigliosa!
    Grazie di cuore ❤

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  2. Queste recensioni mi danno lo sprono per andare avanti. Grazie 🙏🏻

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