Recensione: Miss Miles di Mary Taylor

dicembre 19, 2018 Flinka 0 Comments

MISS MILES 
MARY TAYLOR

Grazie alla Darcy Edzioni, per le amanti della letteratura classica, il 20 dicembre uscirà per la prima volta tradotto in Italia Miss Miles scritto da Mary Taylor, una delle più care amiche di Charlotte Brontë. Chicca lo ha letto e recensito per noi.

Titolo: Miss Miles
Autore: Mary Tylor
Traduttore: Alessandranna D’Auria
Editore: Darcy Edizioni
Pagine: 500 circa
Genere: classico
Costo: 3,99€ in ebook - 16€ - in promo a 0,99€ in ebook dal 20 al 27 dicembre
Data d’uscita: 20 dicembre

Trama: 
Yorkshire, 1830. 
Maria, Dora, Sarah e Amelia sono le protagoniste di queste storie intrecciate fra loro che, in qualche modo, riescono ad avere un comune denominatore: la forza delle donne. 

Siamo nell’Ottocento, un periodo in cui la donna deve sottostare alle regole maschili e tacere, come la buona norma impone. Maria, Dora, Sarah e Amelia però, in barba alle regole del tempo e nonostante le avversità che cercano di ostacolarle, si dedicheranno alla ricerca del loro destino. Un destino che non è già scritto, come la società vorrebbe, ma che loro stesse vogliono creare. Chi sono queste donne, caparbie e intelligenti, che sfidano le regole degli uomini? 

Quattro storie che vi faranno ricredere sulla forza di volontà femminile e che racchiudono due semplici ma grandi valori, sempre attuali: l’amore e l’amicizia.
Scritto da Mary Taylor, una delle più care amiche di Charlotte Brontë, Miss Miles è considerato uno dei primi manifesti femministi ottocenteschi.

Mary Taylor:
Mary Taylor (1817-1893) è una delle prime sostenitrici dei diritti delle donne, nacque a Birstall, nello Yorkshire, in Inghilterra.
Mary era una bambina impulsiva e intelligente. Incontrò Charlotte Brontë nel 1831 alla Roe Head School di Mirfield, dove divennero amiche. 
Quando morì suo padre, Mary intraprese un tour europeo e nella sua corrispondenza con Charlotte Brontë descrisse ciò che aveva visto nei suoi viaggi che la ispirarono a recarsi a Bruxelles nel 1842. Nell'ottobre 1843, Mary andò in Germania dove, sfidando le convenzioni stabilite, trovò lavoro per insegnare ai giovani uomini.
Nel marzo 1845 Mary seguì suo fratello più giovane, William in Nuova Zelanda. Aprì con sua cugina un negozio. Siccome non aveva intenzione di rimanere in Nuova Zelanda, vendette il negozio che le aveva procurato un buon reddito in un modo che una donna della classe media avrebbe trovato impossibile in Inghilterra e tornò nello Yorkshire prima del 1860.
Eppure, non ha smesso di viaggiare e ha fatto visite annuali in Svizzera, dove, a quasi 60 anni nel 1875, ha guidato un gruppo di cinque donne in una spedizione per scalare il Monte Bianco. Un resoconto delle loro avventure fu pubblicato come Swiss Notes di Five Ladies.
Mary Taylor ha contribuito con articoli alla rivista Victoria Magazine di Emily Faithfull, sostenendo le questioni femministe, il suffragio femminile e i diritti di proprietà. 
Ha lavorato al suo unico romanzo, Miss Miles, per quaranta anni prima che fosse pubblicato nel 1890, che oggi per la prima volta è proposto in italiano. Si tratta di un romanzo che incoraggia fortemente una dimensione lavorativa anche per le donne che fino a questo momento avevano come unica scelta quella di fare un buon matrimonio.
Mary era una donna speciale, una donna diversa, una di quelle che non aveva accettato il matrimonio come unico destino per il genere femminile. Mary non aveva intenzione di annullarsi socialmente e la sua risposta alla vita fu viaggiare e lavorare.
Mary, che non ce la faceva più ad ascoltare le lamentele della madre, andò il più lontano possibile per darsi un’opportunità: farsi strada nel mondo. E questo obiettivo diventò il tema principale di questo romanzo.
Miss Miles è uno dei primi manifesti femministi ottocenteschi, ma non troverete solo questo tra le pagine... Mary Taylor ci racconta della grande forza di volontà delle donne, dell'amore e dell'amicizia.
E' parecchio corposo, ma se vi piacciono i classici e siete curiose di leggerlo
potete compilare il modulo. Se riusciremo a raccogliere delle adesioni, organizzeremo un Review Tour altrimenti potranno essere messe recensioni libere.
Se non siete interessate al romanzo, vi chiedo la gentilezza di aiutarci a segnalare la sua uscita con il Release Blitz il 20 dicembre, in modo da riuscire ad arrivare a più lettori possibili perché questa autrice merita di essere conosciuta anche qui in Italia per la sua intraprendenza, il coraggio ed essere riuscita lì dove una donna non aveva voce in capitolo.

Recensione:

Ero molto curiosa di leggere questo classico pubblicato dalla Darcy, anche se il numero di pagine elevato mi aveva un pò scoraggiato.
Il romanzo Miss Miles può essere definito contemporaneo perché per gli importanti e attuali messaggi che l’autrice vuole trasmettere attraverso questo libro. Il tema che sembra le stia a cuore è la condizione della donna nell’epoca in cui è stato scritto, in una zona precisa che è lo Yorkshire. Così si intrecciano le storie complicate di quattro donne, di diverse estrazioni sociali, che in tutto il libro cercheranno il loro “posto nel mondo”.
Le protagoniste sono: Maria, Dora, Sarah e Amelia. Quattro donne molto diverse tra loro, che cercheranno di combattere contro l’ottusità del tempo sull’idea della donna e che cercheranno di far rivalutare questo ruolo all’interno della società. Ovviamente, attorno a questi quattro personaggi principali, ruotano personaggi secondari che rispecchiano un aiuto o un ostacolo per loro: la famiglia di Sarah, saggia e pronta a spalleggiarla, la famiglia di Amelia, che invece ostacola ogni sua voglia di cambiamento, il patrigno di Dora, rozzo e in decadenza, il padre di Maria, che la consiglia e la guida, e tanti altri personaggi che possono rappresentare bene le varie personalità del tempo.  
Tra queste storie si dipanano anche due incontri amorosi per Sarah e Maria, che daranno un po’ di colore e di sentimento alla storia intera. Mary Taylor infatti nel suo romanzo non si perde proprio nei sentimentalismi e come spiega la traduttrici all'inizio del romanzo ha uno stile molto asciutto.
Non vi nascondo che a tratti, soprattutto nella prima parte del romanzo ho fatto un pò di fatica a seguire la storia perché la narrazione è un pò caotica.
Mary Taylor, nonostante il tempo, non accetta la figura della donna destinata unicamente al matrimonio e tratteggia così un destino diverso, tortuoso ma ammirevole, per queste quattro eroine, che potrebbero essere contemporanee, con un tema, purtroppo, sempre attuale e discusso.
Chicca



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