Bj Harvey,
"Ho un desiderio ardente. Un impulso oscuro a cui non sono riuscito a resistere, nonostante ci abbia provato per anni.
Recensione: Fino a togliere il respiro (Crave) di Bj Harvey
Carissime lettrici, oggi vi parliamo di Fino a togliere il respiro -
Crave, un romanzo di B.J. Harvey uscito il 19 dicembre 2018 per Hope Edizioni.
Vediamo di cosa parla.
Titolo: Fino a togliere il respiro (Crave)
Autore: Bj Harvey
Pagine: 229
Data d'uscita: 19 dicembre
Trama:"Ho un desiderio ardente. Un impulso oscuro a cui non sono riuscito a resistere, nonostante ci abbia provato per anni.
Ho costretto me stesso dietro a una maschera,
un’orchestrazione perfetta per celare il mio vero io.
Dopo averla incontrata,
le mie voglie, i miei bisogni e i miei desideri più segreti sono cambiati.
Lei mi ha incoraggiato ad abbracciare il vero me stesso, si è resa disponibile a fare qualsiasi cosa volessi, concedendosi per soddisfare il mio appetito più carnale.
Lei mi ha incoraggiato ad abbracciare il vero me stesso, si è resa disponibile a fare qualsiasi cosa volessi, concedendosi per soddisfare il mio appetito più carnale.
Poi, tutto il mio mondo
perfettamente organizzato è crollato intorno a me: è stato un attimo, una
perdita di controllo, e l’unica cosa che mi sta a cuore mi è stata quasi
portata via.
Adesso, il mio destino è nelle sue mani.
La vita che mi sono costruito, tutto quello che ho fatto, ora aspetta in purgatorio; tutto a causa della mancanza di concentrazione, in un momento in cui era richiesta la mia massima attenzione.
L’unica cosa che desidero ardentemente, ora, potrebbe essere la mia fine."
Recensione:
Adesso, il mio destino è nelle sue mani.
La vita che mi sono costruito, tutto quello che ho fatto, ora aspetta in purgatorio; tutto a causa della mancanza di concentrazione, in un momento in cui era richiesta la mia massima attenzione.
L’unica cosa che desidero ardentemente, ora, potrebbe essere la mia fine."
Recensione:
Quando ho letto la trama di questo libro ne sono stata subito
attirata: non leggo moltissimi erotici ma non li disdegno nemmeno, perché
dosando i giusti ingredienti possono offrire una storia davvero emozionante e
adrenalinica che ti tiene incollata fino all’ultima pagina.
In Crave le premesse c’erano tutte: un lui, Callum Alexander, architetto
di successo, ricco, testosteronico e corteggiato dai giornali di gossip che
bramano lo scoop dell’anno su di lui, e nella stessa misura anche allergico
alle relazioni, riservatissimo e tormentato da un segreto che il lettore dovrÃ
penare per scoprire. Una lei, Lucia Harding, solo all’apparenza semplice e
indifesa. Uffici di lusso, eventi di beneficienza, eleganza e una San Francisco
scintillante e patinata come sfondo di una vicenda in bilico tra romance e
suspense.
«Quand’è che i burattini diventano
burattinai?»
«Quando tagli i fili e inizi a fregartene di
quello che pensano gli altri.»
Crave inizia con il botto tuttavia, devo essere onesta, il dipanarsi
della storia non ha saputo conquistarsi il mio interesse quasi da subito. Ero
partita curiosissima e ben predisposta, ma sin dal primo incontro tra Callum e
Lucia ho sentito che mancava qualcosa. Nonostante restiamo nel punto di vista
di Callum per tutto il romanzo, non sono riuscita a capire cosa ci trovasse in
Lucia per gran parte del romanzo: semplicemente la guarda e la vuole, ma senza
un particolare motivo che mi abbia fatto comprendere cosa ci fosse di tanto
speciale, di diverso in questa donna, oltre alla bellezza, anche perché i
dialoghi iniziali tra loro non sono particolarmente approfonditi o arguti. I
due hanno un’attrazione istantanea molto forte a cui cedono presto e che si
trasforma in una sequenza di scene passionali, ma oltre a un’intesa sessuale
non ho percepito altro. Per la maggior parte del libro ho dovuto prendere atto di
quanto speciale fosse il loro legame dalle parole di Callum, senza sentirlo più
di tanto.
La lussuria porta al desiderio. Il desiderio
porta al controllo. Un bisogno che porta alla lotta interiore per resistere a
ciò che davvero voglio. A ciò che davvero bramo.
Il romanzo si focalizza parecchio sul tema del controllo e in
particolare sulla perdita del controllo e il cedimento ai propri istinti
carnali più profondi. Non svelerò il segreto oscuro di Callum, questo “crave”
misterioso che l’autrice si diverte a celare al lettore, impennando la volontÃ
di scoprirlo. Le occasioni in cui viene accennato e poi sapientemente occultato
– a Lucia e al lettore – sono moltissime, e contribuiscono ad aumentare
esponenzialmente le aspettative di chi legge. Come dicevo, non svelerò di cosa
si tratta, ma per quanto mi riguarda pur essendo una trovata originale, e che
dà una svolta non indifferente alla trama, mi ha lasciata un po’ delusa: più
che per il “crave” in sé, per la reazione dei personaggi che circondano Callum,
un po’ sottotono rispetto a quanto mi sarei aspettata. Non c’è stato un
approfondimento, semplicemente succede e viene superato con una facilitÃ
piuttosto sconcertante.
Perdere Lucia non è un’opzione. Reprimerò la
mia brama, respingerò il mio desiderio e seppellirò quella parte nascosta di
me.
Per quanto riguarda la storyline suspense, invece, l’autrice la intreccia
nella narrazione sviluppandola nella seconda metà del romanzo, anche se i semi
vengono piantati dall’inizio, e nonostante il responsabile lo si intuisca sin
da subito, è stata capace di intessere l’angoscia tra i pensieri e i
comportamenti dei personaggi tenendo viva l’attenzione.
Proprio come le bellissime tinte del
tramonto di San Francisco, oltre il buio c’è sempre la promessa di un nuovo
giorno.
Sicuramente un pregio del romanzo è la scrittura della Harvey, pulita,
diretta e scorrevole, che sopperisce un po’ agli aspetti che mi sono mancati sotto
gli altri punti di vista. In generale ho vissuto la lettura di Crave come
un’occasione mancata, anche se ci sono stati alcuni elementi positivi come lo
stile e la tensione sul finale.
L’accurata edizione italiana consente di seguire bene la narrazione, per
cui consiglio questo romanzo a chi cerca una storia parecchio passionale condita
da un pizzico di suspense.
Anna
** grazie alla CE per averci fornito l'ARC
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