Natasha Knight,
Review party: Salvatore di Natasha Knight
Oggi partecipiamo al review party del romanzo di Salvatore di Natasha Knight edito da quixote...
TITOLO ORIGINALE:Salvatore
TRADUZIONE: Francesca Giraudo
AMBIENTAZIONE: New Jersey
COVER ARTIST: Mayhem Cover Creation
SERIE: Benedetti Brothers #1
GENERE: Mafia Romance
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 332
PREZZO: € 4,49 (e-book) su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE
DATA DI USCITA: 6 febbraio 2019
TRAMA:
Lucia
Tutto ha avuto inizio con un contratto firmato prima da lui e poi da me, sotto lo sguardo delle nostre famiglie. Con mio padre che, seduto in silenzio, sconfitto, dava sua figlia ai mostri della famiglia Benedetti.
Ho obbedito. Ho recitato la mia parte. Ho firmato e ho regalato la mia vita. Sono diventata un trofeo in carne e ossa, un simbolo costante del loro potere su di noi.
Tutto questo è successo cinque anni fa.
Poi è arrivato il momento in cui mi ha reclamato. È arrivato il momento per Salvatore Benedetti di possedermi.
Ho giurato vendetta. Ho imparato cos’è l’odio, eppure niente avrebbe potuto prepararmi per l’uomo che avrebbe controllato la mia vita.
Mi ero aspettata un mostro, uno che avrei voluto distruggere. Ma nulla è mai bianco o nero. Nessuno è mai santo o diavolo. Nonostante i suoi lati oscuri, ho visto la sua luce. Per ogni sua azione negativa, ne ho vista una positiva. Anche se lui aveva fatto di tutto per farsi odiare da me, una passione più calda dell’inferno ha iniziato a bruciare dentro di me.
Ero sua, e lui era mio.
Il mio mostro. Solo mio.
Salvatore
Possedevo la principessa della famiglia mafiosa DeMarco. Apparteneva a me. Avevamo vinto, e loro perso. E quale modo migliore potevamo trovare per dare loro una lezione, se non quello di togliere loro ciò che avevano di più prezioso? Di più caro?
Io sarei diventato il re. Ero il primo in linea di successione per governare la famiglia Benedetti. Lucia DeMarco era il bottino di guerra. Il mio bottino di guerra e potevo farci quello che volevo.
Il mio dovere era spezzarla. Trasformare la sua vita in un inferno. La mia anima era oscura ed ero legato all’inferno. Non avevo via d’uscita, non c’era per nessuno di noi due. Perché la famiglia Benedetti non perde mai, e ovunque siamo passati, abbiamo solo lasciato una scia di distruzione. Era sempre stato così. E così credevo sarebbe sempre stato.
Fino a Lucia.
Recensione:
Ho sempre avuto un amore spassionato per i mafia romance, è un genere che mi ha affascinato fin da ragazzina quando vedevo i film della Piovra e da quando è uscito questo filone narrativo anche nei libri cerco di fare in modo di non perdermene nemmeno... con la speranza che qualcuno di questi romanzi si avvicini almeno in parte all'idea di mafia che abbiamo vissuto e toccato con mano vivendo qui in Italia.
Mi rendo conto che è qui da noi che è nata e poi si è estesa e che forse all'estero assume contorni diversi, ma qui è un male tentacolare, secolare che asfissia e corrode tutto quello a cui si avvicina. E' come un cancro della peggior specie. Al momento sono pochi i romanzi che riescono a dare questa dimensione così reale e tentacolare perché spesso la mafia è semplicemente un contorno per parlare di rapimenti contro la proprio volontà e abusi.
Diciamo che Natasha Knight ha messo in gioco parecchio carte, ha mostrato certi valori tipici della famiglia a stampo mafioso, ci ha infilato una forzata prigionia e una serie di misteri e segreti che si snodano tutti fra le pareti domestiche a fare da colpo di scena.
Ha saputo dar l'idea della vita stesso da recluso che conduce un mafioso, della vendetta, delle faide intestine, ci è riuscita pur mantenendo uno stretto terreno familiare che l'ha fatta giocare su un piano sicuramente più facile da gestire e muovere.
Eppure in un modo e in un altro tutte queste autrici americane finiscono sempre per perdersi perché pare che un dark romance per essere apprezzato debba contenere una massiccia dose di sesso, e come se non bastasse la componente più sadica, o comunque di prepotenza/umiliazione, doveva essere la più forte e intensa.
La sua obbedienza? E cosa cazzo voleva dire? Che si sarebbe dovuta sedere quando glielo chiedevo o riportarmi la palla quando gliela lanciavo? Era tutto molto più di questo. Una donna come Lucia DeMarco non concedeva tanto facilmente la sua sottomissione. Un uomo doveva guadagnarsela. Oppure doveva spezzarla per prendersela.
Ormai lo sanno anche i sassi che per me il sesso è la ciliegina in più in un romanzo ma non può assolutamente diventare il centro indiscutibile, e qui mi sarebbe tanto piaciuto capire perché queste due famiglie fossero diventate rivali alla Romeo e Giulietta a tal punto da dover redigere un contratto che è una vera e propria umiliazione. Il finale è sicuramente da favola, una lettura che consiglio a chi ama le redenzioni e i lieto fine a qualsiasi costo. A me ha fatto sorridere perché è proprio un'idea da romanzo, perché si sa che dalla mafia, quando sei dentro fino al collo, ne vieni solo quando sei passato ormai a miglior vita
Nonostante tutto la storia mi ha avvinto, i personaggi mi hanno colpito perché l'autrice ci mostra due protagonisti messi insieme per forza che non vogliono sapere nulla l'uno dell'altro. Lei nonostante tutto quello che ha subito è forte, non si è spezzata, e il suo orgoglio e la sua testardaggine sono i suoi cavalli di battaglia.
Appartenevo a un uomo di cui odiavo il cognome, ma che riusciva a farmi dubitare di tutto ciò in cui credevo. Dovevo riuscire a trovare un senso a tutto quello. Trovare un modo per sopravvivere.
Lui invece è bello perché attraverso di lui l'autrice ci mostra come non sempre il male ha un'anima nera e corrotta.
L'autrice scrive bene, incuriosisce e io non vedo l'ora di leggere il seguito che ovviamente parla di tutta un'altra coppia, per cui vi assicuro che questo finisce proprio!
Fabiana
Recensione:
Ho sempre avuto un amore spassionato per i mafia romance, è un genere che mi ha affascinato fin da ragazzina quando vedevo i film della Piovra e da quando è uscito questo filone narrativo anche nei libri cerco di fare in modo di non perdermene nemmeno... con la speranza che qualcuno di questi romanzi si avvicini almeno in parte all'idea di mafia che abbiamo vissuto e toccato con mano vivendo qui in Italia.
Mi rendo conto che è qui da noi che è nata e poi si è estesa e che forse all'estero assume contorni diversi, ma qui è un male tentacolare, secolare che asfissia e corrode tutto quello a cui si avvicina. E' come un cancro della peggior specie. Al momento sono pochi i romanzi che riescono a dare questa dimensione così reale e tentacolare perché spesso la mafia è semplicemente un contorno per parlare di rapimenti contro la proprio volontà e abusi.
Diciamo che Natasha Knight ha messo in gioco parecchio carte, ha mostrato certi valori tipici della famiglia a stampo mafioso, ci ha infilato una forzata prigionia e una serie di misteri e segreti che si snodano tutti fra le pareti domestiche a fare da colpo di scena.
Ha saputo dar l'idea della vita stesso da recluso che conduce un mafioso, della vendetta, delle faide intestine, ci è riuscita pur mantenendo uno stretto terreno familiare che l'ha fatta giocare su un piano sicuramente più facile da gestire e muovere.
Eppure in un modo e in un altro tutte queste autrici americane finiscono sempre per perdersi perché pare che un dark romance per essere apprezzato debba contenere una massiccia dose di sesso, e come se non bastasse la componente più sadica, o comunque di prepotenza/umiliazione, doveva essere la più forte e intensa.
La sua obbedienza? E cosa cazzo voleva dire? Che si sarebbe dovuta sedere quando glielo chiedevo o riportarmi la palla quando gliela lanciavo? Era tutto molto più di questo. Una donna come Lucia DeMarco non concedeva tanto facilmente la sua sottomissione. Un uomo doveva guadagnarsela. Oppure doveva spezzarla per prendersela.
Ormai lo sanno anche i sassi che per me il sesso è la ciliegina in più in un romanzo ma non può assolutamente diventare il centro indiscutibile, e qui mi sarebbe tanto piaciuto capire perché queste due famiglie fossero diventate rivali alla Romeo e Giulietta a tal punto da dover redigere un contratto che è una vera e propria umiliazione. Il finale è sicuramente da favola, una lettura che consiglio a chi ama le redenzioni e i lieto fine a qualsiasi costo. A me ha fatto sorridere perché è proprio un'idea da romanzo, perché si sa che dalla mafia, quando sei dentro fino al collo, ne vieni solo quando sei passato ormai a miglior vita
Nonostante tutto la storia mi ha avvinto, i personaggi mi hanno colpito perché l'autrice ci mostra due protagonisti messi insieme per forza che non vogliono sapere nulla l'uno dell'altro. Lei nonostante tutto quello che ha subito è forte, non si è spezzata, e il suo orgoglio e la sua testardaggine sono i suoi cavalli di battaglia.
Appartenevo a un uomo di cui odiavo il cognome, ma che riusciva a farmi dubitare di tutto ciò in cui credevo. Dovevo riuscire a trovare un senso a tutto quello. Trovare un modo per sopravvivere.
Lui invece è bello perché attraverso di lui l'autrice ci mostra come non sempre il male ha un'anima nera e corrotta.
L'autrice scrive bene, incuriosisce e io non vedo l'ora di leggere il seguito che ovviamente parla di tutta un'altra coppia, per cui vi assicuro che questo finisce proprio!
Fabiana
**copia arc fornita da CE
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