Hope Edizioni,
Recensione: The learning hours- How to date a douchbag di
Carissime lettrici oggi vi parliamo di The learning hours- How to date a douchbag di Sara Ney, edito da Hope edizioni.
Autore: Sara Ney
Editore: Hope Edizioni
Genere: Romance
Pagine: 327
Costo: 4,99
Data: 21 Aprile
link Amazon: https://amzn.to/2Xry0HB
TRAMA:
Lui non è uno stronzo, ma questo non impedisce ai suoi amici di provare a farlo diventare tale.
I MIEI AMICI VOGLIONO CHE IO FACCIA SESSO. Al punto da tappezzare l’intero campus con la mia brutta faccia e la scritta a caratteri cubitali: “Sei tu la donna fortunata che sverginerà il nostro coinquilino? Lui: un uomo socialmente impedito con un pene di medie dimensioni che cerca una partner sessuale consenziente. Tu: basta che respiri. Riccambierrà con sesso orale. Messaggiatelo al: 555-254-5551”
Quegli idioti non sanno neanche scrivere. E i messaggi che sto ricevendo sono materiale per sogni erotici. Ma io non sono come quegli stronzi, non importa quanto si sforzino di farmi diventare come loro. NON E' QUESTO IL GENERE DI ATTENZIONI CHE VOGLIO!
Un messaggio spicca tra centinaia di altri. Un numero che non riesco a convincermi a bloccare. Lei sembra diversa. Più sexy, perfino in bianco e nero. Tuttavia, dopo averla incontrata di persona, so che non è la ragazza per me. Ma i miei amici non la smettono... proprio non ci arrivano. Stronzi o no, c’è una cosa che non capiranno mai: le ragazze non mi vogliono. Soprattutto lei.
Recensione:
The learning hours è un romanzo fresco la cui storia fila senza troppi stravolgimenti o colpi di scena verso il finale che tutti si aspettano.
Gli atleti sono sempre dei personaggi molto apprezzati dai lettori, e anche questa volta, l’atleta che Sara Ney non si smentisce. Rhett è un ragazzo con un corpo da sballo; in fondo i muscoli, la sua statura e le mani degne di nota sono tutto ciò che gli permettono di praticare uno sporto come quello del westling. Ma, al contrario dei precedenti protagonisti, Rhett non ha lineamenti da sogno, occhi come pozze in cui perdersi e labbra da mordere. Naso rotto e fronte sfregiata sono i tratti distintivi che lo rendono insicuro soprattutto davanti le ragazze.
Ragazze che abituate ad atleti da sogni sembrano non notare quello che si perdono a non andare dietro ad un ragazzo come il nostro protagonista. Tra queste c’è Laurel, che al contrario, sembra sin troppo consapevole delle proprie attrattive e della propria bellezza. Essere insicuri di se stessi è sicuramente un male, ma esserlo troppo a volte è un limite. Guardando troppo se stessi si rischia di perdersi tutte quelle persone che vale la pena conoscere
Se Rhett è timido e riservato, Laurel è audace ed espansiva; se Rhett è di poche parole e fedele, Laurel è una ragazza talvolta un po’ superficiale. Eppure in una lenta, talvolta lentissima, e graduale conoscenza i due sembrano incastrarsi alla perfezione.
La loro è un’amicizia che nasce da uno scherzo, da una bugia e da una prima impressione del tutto errata. Come si dice? Mai fermarsi all’apparenza, e questa è una lezione che Laurel impara con gioia, non senza difficoltà .
The learning hours vede la figura di Rhett che si trova “attaccato” da più lati: da una parte le ragazze che lo tartassano per uno stupido scherzo, e dall’altro ci sono proprio gli autori di questo e molti altri atti di vero e proprio “nonnismo”. Quello nuovo viene spesso preso di mira e per Rhett non è diverso, sommato il tutto ad un aspetto che non lo aiuta e una bravura sportiva che fa invidia. Trasferitosi in una città nuova contro il volere dei genitori, ha bisogno di trovare un qualcosa che gli confermi di aver fatto la scelta giusta ma il comportamento dei compagni di squadra non fanno che metterlo ancor più in crisi. Invidia, gelosia o semplice goliardia, non si conoscono i motivi per cui la squadra si comporta in quel modo e l’autrice non ci darà una vera e propria trasformazione o risoluzione, ma passerà tutto in secondo piano.
Questo romanzo ha sebbene alle spalle una storia e dei personaggi che funzionano, dei punti che non mi sono piaciuti. Prima di tutto, in alcune occasioni, la lettura non è fluida e, secondo la mia modesta opinione, talvolta la resa in traduzione non è ottimale. Un altro aspetto che non ho apprezzato riguarda Laurel. Posso capire una ragazza che prova attrazione per un ragazzo, mi aspetta che ci sia, ma la mancanza di altri argomenti nei pensieri di Laurel e nei suoi desideri mi ha un po’ annoiato. Mentre Rhett presenta quella profondità in più nella sua difficoltà a lasciarsi andare, Laurel invece diciamo che non smette di lasciarsi andare anche solo con il pensiero. Avrei voluto più sentimento, o comunque un maggior equilibrio. Nel complesso devo dire che è stata una lettura piacevole e che lo rifarei volentieri.
In conclusione, se avete voglia di leggere la storia di due ragazzi che faticano un po’ a trovare il coraggio di amarsi, questa è la storia che cercate.
Claudia
*Copia Arc fornita dalla CE
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