DeA Planeta,

Review Party The Kingdom – Benvenuti nel luogo in cui il lieto fine è realtà di Jess Rothemberg.

aprile 17, 2019 Virgy 0 Comments

Carissime lettrici oggi partecipiamo al Review Party di “The Kingdom – Benvenuti nel luogo in cui il lieto fine è realtà” opera seconda della promettente scrittrice americana Jess Rothenberg.
Venite a scoprire con noi se davvero il lieto fine è solo un sogno o se esiste davvero un posto dove è l’unica realtà possibile.

Titolo: The Kingdom
Autore: Jess Rothenberg
Editore: DeA Planeta Libri
Data di pubblicazione: 16 aprile 2019
Genere: Fantasy
Pagine: 350
Costo: 13,60 € copertina rigida, 7,99 € ebook
Link order: https://amzn.to/2Ug3OgB

Trama:
Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l'attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all'ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un'emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l'amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra...

Chi è Jess Rothenberg
Jess Rothenberg è cresciuta a Charleston, South Carolina, si è laureato al Vassar College, e ha trascorso la maggior parte dei suoi 20 anni come editing di libri per ragazzi e lettori di grado medio. A Charleston si è innamorata delle barche a vela, della cucina meridionale e delle notti stellate, per questo tende a sentirsi sempre a casa se è vicino al mare. Attualmente vive a Brooklyn, New York, con il marito, il figlio e un pessimo gatto di nome Charlie. Da sempre sogna di avere un cane da pastore di nome Leo. È nata esattamente un minuto prima di mezzanotte, e da allora è una nottambula. Proprio a tarda notte tende a dare il meglio di sé, a essere più ispirata nella scrittura. “Storia catastrofica di te e di me” è il suo primo romanzo.

Recensione:    
Devo dire che la lettura di questo libro mi ha spiazzata almeno da due punti vista: il primo è sicuramente la scelta dello stile narrativo compiuto dall’autrice (una scelta per certi aspetti azzardata ma che definisce lo stile del romanzo); il secondo è stato il fatto che mentre leggevo non potevo che pensare che la storia meritasse una sinossi ben diversa da quella presente sullo store perché questo libro è molto di più di un fantasy romance.
Lo stile narrativo è sicuramente impegnativo per il lettore che deve confrontarsi almeno con quattro diversi piani: il passato raccontato dal punto di vista di Ana, la protagonista indiscussa; il presente narrato attraverso dialoghi processuali così come verrebbero riportati da una stenografista ed infine il futuro che paradossalmente è l’esordio del libro e che viene presentato da un narratore esterno. Non nascondo di essere stata talvolta in difficoltà, soprattutto nelle parti di puri dialoghi “stenografati” perché per essere correttamente inseriti nella storia, richiedono uno sforzo mnemonico ed interpretativo non indifferente. Penso che comunque questa scelta narrativa sia risultata indispensabile per rendere ancora più interessante il libro in quanto la scrittrice lascia intravedere la realtà senza svelarla, ci dice che nel Regno il per sempre felici e contenti non viene venduto come sogno solo ai visitatori paganti e che dobbiamo essere noi, i lettori, ad  arrivare a capire, pagina dopo pagina, come sia davvero la “vita” delle fantasiste e del Regno stesso.
La storia mi è piaciuta perché è multi sfaccettata; personalmente la definirei più distopica che fantasy, con un’aggiunta di una nota romance stemperata da un sottofondo thriller.
Ma arriviamo ad Ana ed alle sue sorelle: le fantasiste del Regno. Queste sette “ragazze” non sono altro che ibridi meccanici che rappresentano lo spirito del Regno: un parco di intrattenimenti ove ogni sogno può diventare realtà e dove il per sempre felici e contenti è l’unico finale possibile. Le fantasiste, programmate per obbedire a ogni richiesta, sono ovviamente bellissime e hanno il compito di affascinare e intrattenere gli ospiti del parco divertimenti. Ma non bisogna pensare che le fantasiste siano dei meri androidi, in quanto sono programmate per entrare in sintonia con le emozioni umani, per rendersi empatiche e quindi interagire nel modo migliore con il pubblico. Ma cosa accade quando la sintonia con le emozioni umane arriva a creare delle emozioni autonome in Ana e nelle sue sorelle? Come possono reagire degli ibridi dotati di sentimenti embrionali al realizzare di essere di fatto delle schiave che devono ubbidire a qualsiasi ordine, che vengono usate e poi riprogrammate, che sono idolatrate ma al contempo considerate dei mostri? Devono considerarsi ed essere considerate delle anomalie o degli esseri che si stanno evolvendo?

“Una nuova emozione si fa strada in me, come una tenda tirata che mi getta nell’ombra. Ma non so darle un nome. Distolgo lo sguardo, non so bene cosa dire e quali parole usare. Non che io abbia fatto qualcosa di sbagliato: è che mi sento sbagliata io, come se il mio cervello non funzionasse a dovere. … Sì, c’è qualcosa che non va in me. Lo so che c’è. Potrebbe essere qualche percorso neurale interrotto, oppure qualche connessione difettosa e caduta. Qualcosa su cui non ho il controllo e che mi sta cambiando un po’ per volta, da dentro. Il solo pensiero mi fa venire da piangere. Ed è assurdo, perché io non posso piangere. Non sono programmata per farlo.”

Per Ana inizia un percorso di scoperte, di incertezze, di grandi dubbi fomentati dall’incontro con Owen, un addetto al parco che ne catalizza le attenzioni e le emozioni, e dall’apparente anomalia di due delle sue sorelle che porterà al loro spegnimento. Cosa sta accadendo agli abitanti del suo Regno perfetto? Perché tanti ibridi umani ed animali hanno comportamenti anomali? Perché le sue sorelle le lasciano messaggi criptici che rivendicano alle Fantasiste una dignità che teoricamente non dovrebbero neanche porsi il dubbio di avere?
Come reagirà Ana davanti alla presa di coscienza di se stessa e della sua esistenza?

“Cos’è successo, Ana? Eri furiosa quando finalmente hai capito la verità? Non solo che Owen ti aveva tradita, ma che eri stata così ingenua da credere proprio alla fiaba che hai venduto tutti i giorni per dodici anni? Ti dà fastidio che l’intera relazione romantica che pensavi di aver vissuto fosse soltanto una storia?”

Per avere una risposta dovete venire a leggere The Kingdom, conoscere Ana, la sua storia, la sua trasformazione

“Gli umani sono capaci di tanta crudeltà. Di tanto orrore. E per diventare una di loro… ho dovuto farmi capace anch’io di quell’orrore. … Ho scoperto che voglio sentirmi libera. Felice di esserlo molto di più di quanto mi avevano insegnato. Ma solo per un momento vorrei poter tornare indietro. A quand’ero innocente e non sapevo cosa significasse essere umana”

e scoprire questo romanzo che non è solo un thriller o una storia d’amore ma soprattutto è una toccante riflessione su quelli che dovrebbero essere i limiti che si pone l’uomo e su che cosa ci renda, in fondo, veramente umani.

Elena Barbieri


*Copia Arc fornita dalla casa editrice

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