Colleen Hoover,

Recensione: Un ricordo ti parlerĂ  di noi di Colleen Hoover

aprile 17, 2019 Flinka 0 Comments

Carissime, oggi vi parliamo del nuovo romanzo di Colleen Hoover, portato in Italia da Sperling e Kupfer, Un ricordo ti parlerĂ  di noi.


Titolo: Un ricordo ti parlerĂ  di noi
Autore: Colleen Hoover
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 278
Trama:
La storia tra Quinn e Graham è stata una vertigine di emozioni fin dal loro primo rocambolesco incontro. Si sono conosciuti nel giorno peggiore della loro vita, e da allora non si sono piĂ¹ lasciati. Oggi, perĂ², quell'amore perfetto è minacciato dalle mille imperfezioni del loro matrimonio. Gli errori, i segreti e gli inevitabili contraccolpi della vita, accumulatisi nel corso degli anni, li stanno distruggendo. E allontanando. Non è facile individuare chi abbia piĂ¹ colpe. Ed entrambi sono bravi nel fingere che nulla sia cambiato. D'altronde, è duro ammettere che si è arrivati al capolinea quando l'amore c'è ancora. Si tende a credere che un matrimonio finisca solo quando la rabbia e il disprezzo prendono il posto della felicitĂ . Ma Quinn e Graham non sono arrabbiati l'uno con l'altra. Semplicemente non sono piĂ¹ gli stessi di un tempo, stentano a riconoscere nell'altro la persona di cui si sono innamorati e il loro rapporto è pericolosamente vicino a un punto di non ritorno. A un passo dal vuoto, tuttavia, il ricordo di chi erano e una promessa racchiusa in una scatola di lettere custodita da tempo potrebbe salvare il loro amore, e loro stessi. PerchĂ©, a volte, l'amore ha soltanto bisogno di ritrovare la strada di casa. GiĂ  autrice bestseller del New York Times, Colleen Hoover torna in libreria con un romanzo emozionante e viscerale che arriva dritto al cuore. Ai vertici delle classifiche americane, Un ricordo ti parlerĂ  di noi ci rammenta tutte le difficoltĂ  che amare comporta, e gli sforzi necessari per tenere in vita un amore, giorno dopo giorno, e impedire che la vita intorno a noi prenda il sopravvento.

Recensione:
Il problema è che l’amore e la felicitĂ  non vanno di pari passo. Uno puĂ² esistere senza l’altra.

Ho aspettato due anni per poter rileggere la Hoover e, appena potuto, mi sono tuffata sul suo romanzo. Ci ho fatto l'alba presa dalle spire della storia e sono piĂ¹ che contenta dopo essere rimasta impantanata in un'altra storia davvero illeggibile.
Ho pensato: "Oh finalmente la Hoover, con le sue storie delicate, tormentate nel suo modo semplice e diretto."
Anche questo libro inizia proprio così, nel suo stile semplice e diretto, un modo che subito ha presa soprattutto perchĂ© ci descrive una situazione veramente bizzarra... ma forse piĂ¹ inconsueta è proprio la reazione dei personaggi in quel frangente.
E' un romanzo in cui il destino ci mette lo zampino in piĂ¹ riprese, segno che due anime dovevano proprio incontrarsi perchĂ© erano due metĂ  perfette che dovevano unirsi.
Non vi posso raccontare questo romanzo perchĂ© la trama è così perfetta da dirvi tutto e niente al tempo stesso. Raccontarvi uno solo dei motivi vi svelerebbe troppo togliendovi il gusto di leggere e invece resterĂ² ermetica come la trama.
Posso dirvi che mi è piaciuto l'alternarsi del passato e del presente che si intrecciano in una spirale, dove uno sale al culmine di un amore intenso e unico, mentre l'altro sprofonda in un abisso di cupa desolazione. E' solo quando passato e presente culminano nello stesso punto che si assiste a un momento di luce e di svolta.

«Le cose stanno così», spiego. «Non posso cambiare il passato di Graham e lui non puĂ² cambiare il mio presente. Non serve a nulla rimuginarci sopra.»

La Hoover ci parla di un matrimonio in crisi, di un dolore profondo, di una coppia che non sa piĂ¹ comunicare nonostante l'amore non sia mai svanito, a quanto pare non basta piĂ¹ per tenere a galla la zattera.

Probabilmente non me n’ero accorta prima perchĂ© la tristezza è come una ragnatela: non la vedi finchĂ© non ti ha catturato, finchĂ© non devi mutilare te stesso per cercare di liberarti.

Ce ne parla nel solito modo, ma stavolta la voce di Quinn non ha saputo regalarmi una forte emozione, non sono riuscita a lasciarmi travolgere dal suo dolore, nonostante sarebbe stato facile empatizzare con lei. Avrei dovuto disperarmi e piangere, ma così non è stato. Probabilmente perchĂ© questo dolore la Hoover ce lo racconta piĂ¹ spesso che mostrarcelo, facendolo sembrare piĂ¹ impostato che naturale e umano.
Quello che invece ho amato, è stato Grahm, nonostante non ci sia un suo Pov ma esce fuori dalle parole di Quinn. Con lui l'autrice è riuscita a farmi passare tantissime emozioni. Quest'uomo mi ha fatto tenerezza, mi veniva voglia di abbracciarlo e consolarlo perché il suo unico obiettivo era quello di amare sua moglie e voler essere felice accanto a lei, ma diciamo che Quinn non glielo ha proprio permesso.

Sento la tua mancanza ogni giorno. A casa, mi manchi. Quando sei nel letto accanto a me, mi manchi. Quando mi trovo dentro di te, mi manchi.

E anche quando lei sembrava spinta da motivi generosi verso suo marito e il suo marito, sembravano solo pensieri mai messi in atto veramente. Non mi sono mai sentita di incolparla e di volerla prendere a capocciate perché comunque lei ha il suo dolore grande da vivere, ma semplicemente non mi ci sono proprio ritrovata in empatia.
SarĂ² sicuramente l'unica mosca bianca a non essere rimasta travolta dall'emozione e da non essere pienamente convinta dal romanzo, ma so che la Hoover puĂ² fare molto, molto di piĂ¹. Rivoglio la Hoover di Forse un giorno!
Ma nonostante l'emozione è stato un alto e basso, il romanzo mi ha comunque colpito e appassionato, nel modo in cui ha intrecciato gli eventi. La parte piĂ¹ bella e romantica è quella del passato!

Fabiana



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