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5° tappa Incipit ed estratti di La ruota del divenire

settembre 24, 2019 Licio 0 Comments


Carissime cercatrici oggi ospitiamo la 5° tappa del blog tour dedicato al romanzo di Rael J. Kailani: La ruota del divenire. Vi mostreremo l'incipit e qualche estratto. Venite a scoprire questo nuovo urban fantasy.


Titolo: La ruota del divenire 1 - Energia
Autore: Rael J. Kailani
Editore: Self Publishing
Genere: Urban fantasy
Data d'uscita: 19 Settembre 2019
Costo: in promo, a € 0.99, fino al 29 Settembre, poi a € 2.99.
L’universo è al collasso.
I piani dell'esistenza si stanno disgregando, l'Energia scarseggia e sempre più anime perdono la strada.
Così le migliori menti dell'Eden si sono riunite e hanno trovato la soluzione: manderanno un emissario sulla Terra a investigare. A cercare la fonte del problema, il blocco che impedisce all'Energia di scorrere.
Tutto bene, se non fosse che hanno scelto Haziel. Perché lei sarà anche l'anima eletta, ma lo sa che non è adatta. Lo sa da prima di mettere piede in quel mondo. Non è nemmeno in grado di badare a se stessa. Le sue percezioni, le sensazioni, le emozioni. I sogni. È tutto sbagliato. Come se non le appartenessero.
E poi c'è lui. Il negativo doveva solo equilibrare lo scambio, aprire il passaggio e rimanere in disparte. E invece sembra sia lì apposta per metterle i bastoni tra le ruote.
Ma, mentre cerca di sopravvivere a quel mondo intenso per adempiere al suo destino, Haziel scopre che nella vita non tutto è buono o cattivo, bianco o nero. E che la luce, a volte, può essere accecante.

Incipit

Dicevano che la nascita di un'anima fosse uno spettacolo unico, per chi aveva la fortuna di assistervi. Una nota risuonava nel silenzio, cristallina. E un'altra. E un'altra ancora.
Ding. Ding. Ding.
Finché il vuoto non si riempiva di una struggente melodia. Una scintilla si accendeva timida, cullata dagli accordi di quel malinconico motivo. Fragile e sola, rimaneva a volteggiare in quel frangente di infinito, nella cui immensità rischiava di essere consumata.
La musica rallentava, il bagliore si attenuava.
La luce cessava la sua danza.
E, proprio quando sembrava sul punto di spegnersi, esplodeva con un’Energia tale da riempire l’eternità.
Tutte le anime nascevano nello stesso modo, anche se ognuna aveva un percorso diverso. Di solito trovavano subito la propria strada, ma di tanto in tanto capitava che qualcuna esitasse.
E aspettasse.
«Che cosa?» avevo chiesto col fiato sospeso.
La precettrice si era avvicinata per rimboccarmi le coperte. Mi aveva dato un bacio sulla fronte e, nel buio, aveva sussurrato: «Un grande destino.»

Estratto dal cap. 22

Gli corsi dietro e lo spinsi in avanti con tutte le mie forze.
Andò a sbattere contro la balaustra laterale. «Ma che cazz—»
L’afferrai per il braccio, una stretta forte, da conficcargli le unghie nella carne, e lo spinsi di nuovo, sempre in avanti, nel vuoto. Ma pesava troppo, più di quanto avessi preventivato, mi trascinò giù con lui. Cavolo. Sbattei lo stomaco sul corrimano, puntai i piedi, restai in equilibrio.
«Haziel. Che stai facendo? Sei impazzita?»
Non mi aiuti, Raphael. Strinsi forte la presa sul negativo, con entrambe le mani.
Anche lui mi aveva artigliato l’avambraccio. «Che cazzo credi di fare?» strillò.
«Ottengo il tuo aiuto.»
«Sei pazza? Tirami su!»
«Solo se mi aiuti!»
«Siamo arrivati al ricatto? Che razza di angelo sei?»

Estratto dal cap 38

Mia sorella si sedette accanto a me e fissò la proiezione della Terra sopra le nostre teste. «C’è il dolore, lì. E la paura. Conoscerai il male.»
«Non c’è solo questo.» Non poteva esserci solo quello.
«C’è soprattutto questo.»
«Sono solo pochi giorni», sussurrai.
«Sai cos’è il male, Haziel?»
«No.»
Mi abbracciò. Un abbraccio che sapeva di lavanda e timore. Timore, non paura. Mia sorella non poteva avere paura.
«Di cosa hai timore?»
Mira sospirò contro la mia spalla. «Ignori il lato peggiore dell'umanità.»
«E il negativo», disse Zahur, senza guardarmi, «non sarà un mostro o un diavolo. Sarà un essere umano.» Raddrizzò la schiena e finalmente si girò. «Haziel, le regole che valgono all'andata saranno le stesse anche per il ritorno, non dimenticarlo. E non lasciarti ingannare.»

Estratto dal cap 42

Sulla terrazza, l’ombra del muretto strisciava verso di me, si allungava piano, si tendeva, ma ancora non riusciva a raggiungermi. Eppure ero ferma.
Guardai il disegno. In alcuni punti il tratto di Sam, sempre così delicato, era intervallato da segni scuri e calcati, dati con più foga. Quasi si fosse pentito di aver ritratto il mio volto e avesse voluto cancellarlo. Invece aveva continuato a seguire le linee.
Sospirai. Non avevo capito niente nemmeno con lui. Dovevo avere qualche problema serio, solo che stavolta non avevo nessuno da cui andare a chiedere consiglio.
«Quando te ne tornerai nel tuo bel paradiso, di tutto questo non ti resterà che un ricordo sbiadito, mentre lui rimarrà solo, col cuore a pezzi, in un mondo dove gli sarà impossibile dimenticarti.» Parlava di sé tramite Lucas, senza nemmeno saperlo. O forse l’aveva fatto di proposito.



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