Recensione

La sfida di Amy Daws

febbraio 24, 2020 Licio 0 Comments


Care lettrici vi parliamo di La sfida di Amy Daws. Primo volume della serie Harris Brothers.
Titolo: La sfida
Autore: Ami Daws
Editore: Hope edizioni
Genere: Sport romance
Data pubblicazione: 14 febbraio 2020
Pagine: 380
Lui è il suo paziente, lei il suo dottore. Non dovrebbero ma… Dio quanto lo desiderano.
Camden Harris, il gigante e notoriamente sexy giocatore di calcio, è bloccato a letto in un ospedale di Londra, ma il suo ginocchio rotto non gli impedisce di mettere in atto il gioco in cui è esperto con Indie Porter, un peperino dai capelli rossi, nonché suo medico.
Non è neanche lontanamente il suo tipo, ma potrebbe essere la distrazione perfetta dal devastante danno che questo incidente potrebbe procurargli.
Indie è stanca che la sua ingenuità sia come un bersaglio sulla sua schiena. Come bambina prodigio ha da sempre messo la sua istruzione al primo posto, ma un'avventura con un giocatore di calcio come Camden potrebbe essere proprio ciò di cui ha bisogno per afferrare la vita e godersela. E lui potrebbe anche essere l'uomo perfetto per il progetto su cui sta lavorando da due anni.
Ma quando a fare la mossa finale saranno i sentimenti, non ci sarà medicina che possa guarire i loro cuori.
Aspettavo da mesi il romanzo di Camden Harris, non solo perché amo i romanzi sportivi e amo sopra ogni cosa il gioco del calcio, ma perché ho avuto già il piacere di leggere e apprezzare questa autrice.
Mi sono tuffata sul romanzo e l'ho letto decisamente al volo, anzi vi dirò mi ci è voluto più tempo per pensare a quello che avrei dovuto scrivere nella recensione, che a leggerlo.
Il romanzo complessivamente mi è piaciuto, ma diciamo che una parte della trama mi ha convinto poco; premetto subito che non dipende dall'autrice ma dalla mia allergia a certe situazioni rosa che qui si svolgono per motivi di copione all'interno di un ospedale... Ma al di là di certe situazioni che mi sono sembrate eccessive e forzate, ma comunque necessarie al fine i sbrogliare la matassa, lo stile della Daws trascina sempre, con la sua ironia e le battute frizzanti.
Il primo volume della serie ci presenta Camden il primo di 4 fratelli che hanno tutti la passione per il calcio. L'autrice in questo romanzo ce li presenta tutti, insieme a questa particolare famiglia che ha trovato nello sport un vero e proprio modo di comunicare e di sentirsi uniti dopo che una tragedia si è abbattuta su di loro.

Sono nato per il calcio, cresciuto con il calcio, e ho vissuto per il calcio. Adesso l’unica sensazione che sento dentro è di totale tradimento, perché oggi il mio corpo mi ha ingannato. 

I siparietti con la maggior parte della sua famiglia sono assai divertenti, anche perché all'inizio ci restituiscono la solita immagine del protagonista maschile:

«Puoi forse, solo per una volta, non essere il maiale affamato di sesso che vorresti farci credere di essere?» Sposta le labbra di lato mentre medita sulla domanda di sua sorella. «Niente da fare, Vi. Mi piace vedere quella vena pulsarti come un fulmine sulla fronte quando dico qualcosa che ti fa arrabbiare.»

Bastano poche pagine all'autrice per farmi scoppiare a ridere grazie al particolare rituale pre partita del nostro Camden... ma non vi svelerò assolutamente di cosa si tratta.
Il nostro protagonista maschile è il classico sciupafemmine dedito alle avventure, riesce a procacciarsele addirittura da infortunato dentro un ospedale.
In realtà quello che ci mostra l'autrice è un personaggio ben più complesso che nasconde dietro la sua fisicità tanti altri problemi più intimi e psicologici.
La bellezza del romanzo è stata proprio questa, mostrarci piano piano quanto i personaggi potessero cambiare a mano a mano che scoprivano se stessi e quello che veramente volevano dalla vita. Il salto quantico lo fa Camden che scopre di essere completamente diverso da come si vedeva, scopre che c'è vita oltre al calcio e che esiste qualcuno da poter amare.
Ma anche Indie cresce perché finalmente apre gli occhi e capisce che forse le sue liste che le tenevano sotto controllo la paura possono davvero essere abbandonate perché là fuori c'è qualcosa di veramente più importante.

È da perdere l’anima. È come se fossi su una giostra che si muove così in fretta e il mondo è una macchia sfocata intorno. L’unica cosa a fuoco è l’uomo seduto sulla giostra al mio fianco. Quando finalmente concedo a me stessa di andare in pezzi alle sue parole e al suo tocco, fremo ovunque. Il mio corpo trema dalla testa ai piedi. Il dolore nel petto è così forte che mi sembra come se potesse fermarsi da un momento all’altro. 

Se la prima parte è più divertente e scanzonata, la seconda invece presenta molti spunti che mi hanno fatto riflettere sulle aspettative che una persona si pone, su quanto spesso siamo ciechi e sordi perchè ci atteniamo a vivere seguendo degli schemi, ma la vita vera e l'amore non prendono di certo queste vie.
E io ora non vedo l'ora di tuffarmi nel nuovo romanzo dedicato a questa pazza famiglia di calciatori.

Fabiana



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