Recensione

Colpa delle fate di Dora L. Anne

giugno 29, 2020 Virgy 0 Comments

Ciao Cercatrici, eccomi qui a parlarvi in anteprima di Colpa delle fate di Dora L. Anne in uscita oggi.
Titolo: Colpa delle fate
Autore: Dora L. Anne
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 29 giugno 2020
Genere: Romance Contemporaneo/Forbidden
Pagine: 380
Costo: 2,99€ ebook
Link order:
Esiste l’amore senza etichette? Quello che arriva come un tornado, ti schioda da terra e ti rende libero dalle catene?

Adriel, a diciannove anni, non si è mai posta questo problema. Cantare è la sua vita. Poi, di colpo, un incidente cambia tutto. La famiglia e la voce vengono a mancare. E, come se non bastasse, si ritrova catapultata nelle grinfie di Reed, socio del padre, che viene nominato suo tutore per il tempo necessario a definire la situazione.
Alcune battaglie rendono indistruttibili. Altre invece travolgono tutto, tanto che rimanere in piedi è impossibile.
È così che si sente la nostra protagonista.
Fragile. Sola. Incompresa.
Non è facile decifrare le ragioni del cuore, specialmente quando vent’anni di differenza sembrano troppi. E le malelingue tante.
O forse no? Forse l’amore ha un linguaggio universale per tutti. Basta chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dai sogni.
“E quando si ergono a giudici con la pretesa di spiegare l'amore voi non credetegli. Perchè l'amore non può essere spiegato. Si vive e basta. Fino in fondo.”

Appena ho scoperto cover e titolo (che ha il suo perché) e che l'argomento trattato questa volta da Dora è un forbidden, sono stata completamente colpita ed affondata... e non avevo ancora letto il libro!!! Immaginatemi dopo, pure affogata!! Ahahaha
IO ADORO i forbidden, adoro la penna di Dora. Uniti i due elementi, un connubio perfetto! Adoro le storie di amori impossibili che bisogna sudare quattro camicie prima di arrivare al finale tanto sperato, soprattutto se le storie sono un po' anticonformiste, come in questo caso.
Adriel, una ragazza di 19 anni, amante della musica e nata per cantare. La classica figlia, con una famiglia spaccata alle spalle, con la lingua tagliente, sempre contro tutto e tutti e soprattutto con suo papà.
Ed il maledetto destino, perché a volte, quando meno te lo aspetti, ti ribalta la vita, la metterà sulla strada di Reed. Socio del padre, uomo bellissimo, uno squalo sia nel campo lavorativo che con le donne, ma considerato come un figlio per Tom, nominato come tutore legale in caso di necessità.
Insieme dovranno superare prove difficili e fare i conti soprattutto con i sensi di colpa e con chi ha deciso di unirli per forza dovuta e che in questo momento non ha potere di parola.
Reed, a parer mio, è il fulcro del libro, lui è il vero personaggio, l'asse portante di tutta la storia, uno di quegli uomini che puoi solo amare. Lui è protettivo, nella sua glacialità, il suo finto disinteresse ed il suo emozionarsi mi ha disarmato.

“Sapevo che sarebbe stato difficile, solo non pensavo così tanto. Addio solitudine. Addio tranquillità. Addio rigore. Ignorarla era la regola che mi ero imposto sin dall’inizio. Governarla in maniera sufficiente a soddisfare la volontà di Tom pure. Massima resa col minimo sforzo. Invece ho scoperto che m’importa. Quello che fa m’interessa. Ciò che pensa m’incuriosisce...”

E nemmeno Adriel riuscirà a rimanere indifferente nonostante provi con tutte le forze a negare l'evidenza, ma si sa, i rimorsi ed il dolore di ciò che è stato la renderanno sofferente e fragile.

“Mi sento vulnerabile, esposta, imprigionata nella tana del lupo. E i mille sforzi compiuti finora per essergli immune, muoiono miseramente di fronte al desiderio malsano di un bacio. Mi corrode il cuore. La mente. Tutto.”

Ho letteralmente divorato questo libro. Anche questa volta, questa lettura, mi ha regalato forti emozioni, raccontata con dolcezza e delicatezza. La tensione erotica tra i due è presente in ogni pagina insieme ai loro sentimenti spesso taciuti. Una storia di due persone, agli antipodi, che trovatosi ad affrontare la dura realtà che la vita gli ha posto davanti, giorno dopo giorno, si stanno scoprendo le carte... lottando contro i loro sentimenti perché ritenuti sbagliati e soprattutto non volendo ferire una persona a loro cara che già sta combattendo di suo. E battito dopo battito ho vissuto con loro ogni momento, ogni sfumatura. Io ero lì con loro, a cibarmi di ogni emozione, ogni brivido sulla mia pelle, ed anche qualche lacrima.

“Chi lo vuole un amore perfetto? Voglio che mi spettini, invece. Che mi graffi. Che mi porti a ballare sotto la pioggia. Che mi baci ovunque, persino se c'è nebbia. Addio quiete. Amo chi scatena fuori le più forti tempeste.”

Entrambi cercano di trovare il loro posto nel mondo e di sentirsi finalmente completi, l'altra metà della mela...

“Un giorno sarai l'amore di qualcuno. Un amore perfetto che non dovrai nascondere... Chiedimi di restare. Chiedimi di guarirti. Chiedimi di continuare ad amarti.”

Siete ancora qui con me?! Che aspettate ancora, correte subito a comprare questa perla. È davvero una bellissima lettura e vi dimostrerà quanto conta il feeling tra due anime speciali. Poi sapete che io sono innamorata dell'Amore e qui sicuro non mancherà. Grazie ancora Dora per questo bellissimo libro!!
Alla prossima lettura

Elena

0 Commenti:

Recensione

Luca Vitiello di Cora Reilly

giugno 29, 2020 Flinka 0 Comments


Carissime cercatrici oggi vi parlo di Luca Vitiello di Cora Reilly, edito da Hope Edizioni. Finalmente possiamo scoprire le vicende del romanzo Legati dall'onore dal POV del nostro Luca Vitiello.
Titolo: Luca Vitiello
Autore: Cora Reilly
Editore: Hope Edizioni
Genere: Mafia romance
Pagine: 398
Costo ebook: 
Uscita: 26/06/20
Ero un mostro.
La crudeltà scorreva nelle mie vene come un veleno. Scorreva nelle vene di ogni maschio Vitiello, trasmessa di padre in figlio, una spirale di mostruosità senza fine. Ero un mostro che i pugni, la lama e le parole brutali di mio padre avevano reso anche peggiore.
Ero stato cresciuto per diventare Capo, per dominare senza pietà, per dispensare brutalità senza ripensamenti. Cresciuto per sottomettere gli altri.
Quando Aria mi fu data in matrimonio, aspettavano tutti di vedere, con il fiato sospeso, quanto in fretta l’avrei soggiogata nello stesso modo in cui mio padre spezzava le sue donne. Volevano vedere come avrei distrutto la sua gentilezza e la sua innocenza con la forza della mia crudeltà. Annientarla mi avrebbe richiesto un piccolo sforzo: mi veniva naturale.
Ero felice di essere il mostro che tutti temevano, finché non è arrivata lei.

Nota dell’autrice: Legati dall’onore dal punto di vista di Luca.

Non potevo perdermi il volume di questa serie dedicato al pov di Luca Vitiello che ha fatto sospirare un pò tutte nel primo romanzo Legati dall'onore.
Lui è il mostro, eppure già nel romanzo dal POV di Aria assistiamo a suoi comportamenti che poco si sposano con il mostro di cui tutti hanno paura. Ti viene la curiosità di scoprire cos'è scattato nella testa di questo personaggio per farlo diventare così crudele e cosa lo spinga al contrario a mostrare una certa umanità nei confronti di Aria.


Non vi nascondo che avevo paura di annoiarmi, nonostante la grande curiosità che avevo. Non sono proprio una fan quando si tratta di far scrivere alle autrici lo stesso libro dal pov di un altro personaggio. Eppure vi dirò, nonostante le scene del romanzo sono indelebili nella mia testa dopo tanto tempo, mi sono immersa nella lettura piena di aspettative e non sono riuscita a fermarmi, se non quando mi ha steso il sonno, ma avevo superato già la metà.
Quindi vi dirò, la noia non mi ha assalito per niente, ma macinavo pagine per scoprire i pensieri di Luca... le prime pagine sono state quelle più dolorose, quelle in cui un ragazzino pieno di affetto si è trasformato in un mostro spietato e crudele... alla fine la vita ci pone di fronte a delle scelte e a volte l'unico modo per poter restare vivi, è quello di abbrutirsi, trasformarsi in questo mostro spietato.
Di contro tante scene mi hanno fatto divertire, sicuramente perché chi come me non ha perso un volume, immagina già che i teatrini più divertenti sono quelli in cui compare il nostro beneamato Matteo.
Ovviamente il romanzo ci regala scene in più rispetto a legati dall'onore, proprio perché essendo dal pov di Luca parte proprio dalla sua infanzia e ci racconta del legame fortissimo che lo lega a suo fratello.
E' stato bello rivedere Aria  attraverso gli occhi di Luca e guardare il suo rapporto svilupparsi mentre lui deve venire a patti con i suoi sentimenti per lei.

Fabiana


0 Commenti:

Recensione,

Appuntamento con il diavolo (Supernatural Dating Agency Series #2) di Andie M. Long

giugno 26, 2020 Virgy 0 Comments

Care Cercatrici, ospitiamo oggi il Review Party di Appuntamento con il diavolo il secondo volume della serie Supernatural Dating Agency  di Andie M. Long, edito da Queen Edizioni.
TITOLO: Appuntamento con il diavolo
SERIE: Supernatural Dating Agency #2
AUTORE: Andie M. Long
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: Commedia romantica paranormale
PAGINE: 120
FORMATO: Ebook 
PREZZO: 2,99
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 Giugno 2020
NB: Ebook disponibile nei vari store
Supernatural Dating Agency
La mia migliore amica ha fatto un patto con il diavolo…   
Gestisco io adesso l’agenzia di appuntamenti Supernatural Dating Agency, una discreta branca del miglior servizio di incontri di Withernsea.
Già, farò un lavoro egregio, mentre Shelley sarà impegnata a sfornare bambini con il suo strafigo marito vampiro.
Non è che avrei di meglio da fare, comunque.
Il mio ex è ora un uomo appena trasformato in vampiro, che sta lottando per accettare l’idea di non poter più ammirare il suo riflesso in uno specchio.
E non mi importa ciò che Ebony 'vede', Kim non uscirà con un lupo; ha il pelo più lucido dei mei capelli.
Poi Lucy Fir, appena scappata dall’Inferno, decide che devo trovarle un fidanzato.
Dovrà essere un cavaliere dotato di una brillante armatura, visto il suo caratterino.
Riuscirò a organizzarle un appuntamento, oppure la mia nuova carriera andrà al diavolo, prima ancora di cominciare?
BIOGRAFIA
Andie M. Long è l’autrice della famosa serie di libri “Supernatural Dating Agency”. Vive a Sheffield con suo figlio e il suo paziente compagno. 
Quando non è impegnata a fare da partner, madre, scrittrice o editor, è facile trovarla su Facebook o a spasso con il suo levriero, Bella. 
http://www.andiemlongwriter.com/
Eccoci al secondo volume della serie Supernatural Dating Agency.
Shelley ormai ha trovato il suo "vissero felici e non morti", manca un bel baby vampiretto da sfornare è la sua felicità sarà completa. She dopo aver fatto un patto col diavolo ha dato in gestione alla sua amica Kim la parte dell'agenzia dedicata ai paranormali che cercano l'anima gemella e vogliono convolare a giuste nozze.
Quindi Kim una semplice umana, improvvisamente si trova a dover fare colloqui e combinare incontri con le creature soprannaturali più o meno strani, tra cui Lucy Fir, una ex diavolessa.
Anche lei vuole trovare l'amore per ritornare ad essere umana al 100% e sfuggire dalle grinfie di uno stizzito Satana che non si arrende a non averla più all'inferno. Trovare un tipo giusto per Lucy, che sia soprattutto "ignifugo" non sarà un compito facile.

«Certo, idea brillante del cazzo.» Sbattei la porta, rientrando a casa. «Theo deve ricontrollare quell’algoritmo, perché gli opposti si attraggono non funziona, quando fai incontrare un demone con un angelo.»

Kim deve pure aiutare il suo ex, che dopo la trasformazione in vampiro, risulta essere alquanto "difettoso". E tra a un impegno e l'altro cerca di combinare per sé un appuntamento con un bel boy soprannaturale, in barba a quello che Ebony  la veggente ha "visto". Lei non ci uscirà mai con il lincantropo Darius.

Migliore amica? Sierra era la sua migliore amica? Ma uscivano insieme. Non capivo. Darius mi schernì. «Un appuntamento con un membro del branco nemico? Stavolta hai superato il limite, Kim. Hai chiarito che non ti interesso. Okay, ho capito. È finita. Togli pure il mio nome dai tuoi registri. Posso trovarmi da solo una compagna. Vieni, Sierra, andiamo a casa.»

Prima di iniziare Appuntamento col diavolo ho preferito fammi una veloce rilettura del primo libro, e vi dirò mi ha fatto ridere e divertire come se non l'avessi mai letto.
La Long ha uno stile irriverente e molto umoristico che non lascia scampo al lettore, e lo conquista.
Anche in questo volume non ci ha risparmiato scene divertenti, dialoghi frizzanti con un linguaggio hot molto esplicito. I personaggi poi sono irresistibili  pragmatici e schietti con un pizzico di ingenuità del tutto molto surreale, Così come i loro comportamenti, che rendono la storia a tratti molto esilarante.

Come sempre, la testa di Frankie comparve sulla soglia, quando rientrai; aveva un sopracciglio sollevato. «Non chiedere», gli dissi. «Tira fuori un film, più è horror meglio è, mentre preparo un panino e mi scolo questa bellezza.» Sollevai la bottiglia di whisky che avevo preso tornando a casa. «Subito», rispose. Mentre preparavo il sandwich, mi resi conto di quanto fossi grata della vicinanza di Frankie durante quella settimana. Presto sarebbe stato abbastanza sicuro di sé da uscire di notte, quindi era una fortuna che adesso, proprio quando ne avevo più bisogno, potesse aiutarmi a superare quegli appuntamenti da incubo. Speravo solo che le cose non peggiorassero.

Tra ex demoni, fantasmi, streghe, vampiri, diavoli, licantropi, angeli, fate e folletti a Whiternsea non c'è possibilità di annoiarsi. Mai.

Alcune coppie sono riuscite a avere il loro happy anding per le altre ci toccherà aspettare il prossimo  volume.
Nonostante la brevità del testo di questa commedia paranormal, sono certa vi farà divertire. La consiglio assolutamente.
Un bacio alla prossima!

Virgy

0 Commenti:

Recensione

Acqua di sole di Bianca Rita Cataldi

giugno 26, 2020 Virgy 0 Comments

Care lettrici vi raccontiamo Acqua di sole di Bianca Rita Cataldi, edito da Harper Collins.
Titolo: Acqua di sole
Autore: Bianca Rita Cataldi
Editore: HarperCollins
Pagine: 384
Genere: Contemporaneo
Prezzo: 6,99 (ebook); 15,99 (cartaceo)
Data uscita: 02/04/2020
PUGLIA 1956. UNA FAMIGLIA DI PROFUMIERI E UNA DI COLTIVATORI DI FIORI. UNA BAMBINA E UN BAMBINO. UN INCONTRO CHE CAMBIERÀ TANTE VITE.
È l'ultimo giorno del 1955 e sulla campagna intorno a Bari cade leggera la neve, come non si vedeva da tempo. A casa Gentile c’è subbuglio: sta per nascere un bambino. Ma l'urlo della madre fa capire che qualcosa è andato storto. Per fortuna, dopo ore di paura, il Signore fa la grazia e finalmente si può festeggiare il lieto evento, e il nuovo anno. Anche perché lavorare è impossibile: fuori è tutto bianco, e gli uomini della famiglia non possono recarsi nei campi per occuparsi dei fiori che da generazioni danno da vivere ai Gentile. Gli stessi fiori che, sotto un'altra forma, danno da vivere anche ai Fiorenza, la più importante famiglia di profumieri di Bari. E infatti, appena la neve inizia a sciogliersi e campi e strade tornano agibili, dalla città parte Adriano Fiorenza, il primogenito di Claudio, il grande maestro profumiere, e va dai Gentile per ordinare fiori da cui saranno tratte le essenze. Quel giorno Adriano porta con sé sua figlia Teresa, che ha sei anni, e durante quella visita nasce un’amicizia speciale tra lei e il piccolo Michele Gentile, suo coetaneo. È un incontro importante anche per Maria, la zia di Michele, che non avendone di propri lo considera come un figlio. Capisce che il bambino, con la sua straordinaria intelligenza, non può restare in paese, e così, con l’aiuto di Adriano, Michele sarà iscritto alla stessa scuola privata di Teresa, in città. I primi giorni sono difficili, Michele si sente un pesce fuor d'acqua e oltretutto subisce le angherie classiste dei compagni, provenienti dalle migliori famiglie di Bari. Eppure, con tenacia e determinazione, riuscirà a farsi valere. E a scuola rinsalderà la sua amicizia con Teresa e conoscerà la cugina di lei, Vittoria, un poco più grande di loro, una ragazza dal carattere fiero e intraprendente…
Bianca Maria Cataldi ci regala un nuovo capolavoro con Acqua di sole. Una saga familiare che coinvolge il lettore in un altro tempo e luogo. Con uno stile poetico che ricorda dei romanzi d'altri tempi, pur mantenendo un tratto moderno, conosciamo due famiglie che vivono due contesti e situazioni diverse. Conosciamo i Gentile e i Fiorenza attraverso lo sguardo privo di ogni tipo di pregiudizio e sovrastruttura di Michele a cui spetterà l'onore e la possibilità di passare oltre quella sorta di "separazione sociale" che separa le due famiglie. La famiglia Gentile vive di poco, del lavoro della terra; una famiglia umile in cui la forza delle braccia e il sudore della fronte sono gli ingredienti essenziali della vita quotidiana che gira attorno alle stagioni e ai frutti della natura. Sin da subito il lettore è coinvolto nelle dinamiche di questa famiglia con i loro matrimoni assortiti, i loro screzi, i dolori e le tragedie sfiorate. Una famiglia in cui Michele cresce ma da cui, sin da subito, sembra distinguersi per la sua maturità e intelligenza, che grazie all'aiuto delle zia avrà l'occasione di sfruttare in una scuola in citta e quindi di un altro livello, rispetto a quella del paesino in cui è nato.

Se le dinamiche e il linguaggio dei Gentili sono dettati dal carattere rude e selvatico della natura, quelli dei Fiorenza ricordano il sentore più morbido e strutturato del profumo che producono. A rendere questa famiglia interessante sono sicuramente Betta, con il suo essere misteriosa e con la sua storia avvolta nell'ombra di alcune poesie, e Vittoria una ragazzina che vede in Betta un esempio e che si rende conto delle discriminazioni a cui una donna va incontro sin dalla tenera età. Così come con Michele, anche il punto di vista di Vittoria caratterizzerà la narrazione regalandoci uno scorcio unico dei Fiorenza e delle dinamiche di una famiglia in cui l'apparenza sembra prevalere su tutto.

Ciò che ho amato di questo romanzo è la sensazione, difficile da spiegare a parole, di ritrovarsi immersa nella vita di tutti i giorni dei personaggi, come se il lettore fosse seduto accanto a loro e avesse la possibilità di sbirciare la loro vita e le loro azioni. Ho molto apprezzato alcuni personaggi particolari, tra cui Adriano Fiorenza che è molto più progressista del resto della famiglia, ad esclusione di Betta, e che rappresenta per Michele il ponte di congiunzione tra la campagna e la città. Un altro personaggio che non si adatta totalmente alle caratteristiche dei Gentile e che per questo si distingue è Elisa che nasconde un amore indescrivibile per i libri e, in seguito, coinvolgerà Michele nella sua passione.

"La loro filosofia era fatta di concetti semplici, tramandati di generazione in generazione insieme ai vestiti, ai giocattoli, agli attrezzi del mestiere. Secoli di filosofia occidentale e di interrogativi sulla vita per arrivare a quell’umile verità , dura e certa come il nocciolo di un’albicocca: la vita è ciò che viene prima della morte."

Questa recensione scalfisce solo la superficie rispetto alla miriade di temi ed emozioni che l'autrice ci regala con Acqua di sole ambientata negli anni Cinquanta nella bella Puglia. Una saga familiare che non farà altro che farvi desiderare di averne ancora per scoprire sempre nuovi aspetti delle sue famiglie. In conclusione, non posso far altro che consigliarvi di entrare a far parte del mondo dei Gentile e dei Fiorenza.

Claudia

0 Commenti:

Recensione,

Forbidden Touch di Deborah Fasola

giugno 26, 2020 Flinka 0 Comments


Carissime ben tornate, oggi partecipiamo al review tour di Forbidden Touch di Deborah Fasola, un mafia romance edito in self.
Titolo: Forbidden Touch (Criminal love Series #1)
Autore: Deborah Fasola
Genere: Mafia Romance
Pagine: 259
Criminal love Series #1 - Romanzo autoconclusivo che si può leggere anche singolarmente

Grayson mi ha salvato dalla vita, dalla morte e da me stesso.
Mi ha tirato fuori dal mio pozzo nero e insegnato tutto quello che conosco e so fare.
Gli devo tutto, almeno fino a quando non capisco che qualcosa non va. Fino a quando nella nostra famiglia speciale, fatta di persone come me e come Grayson, non arriva lei.
Ever.
Beverly diventa sin dal principio una maledetta spina nel fianco. Lei non appartiene al nostro mondo, ma Gray ha la brillante idea di chiedermi di diventare il suo angelo custode.
Ma come si fa a fingersi angelo se si è un diavolo?
Come si può proteggere la luce con l’ombra?
Tuttavia, Paparino ha messo poche regole a questo gioco.
Regola numero uno: continua a fare il tuo lavoro e fallo bene.
Regola numero due: È vietato toccarla.
Regola numero tre: È proibito amarla.
Devo solo fare il mio dovere, quindi. Continuare a guidare il cartello, seguire i ragazzi e assicurarmi che Ever non si metta nei guai.
Ma è difficile se lei è un meraviglioso spirito ribelle. Così pura e selvaggia, lei è tutto quello che vorrei respirare e toccare, ma che non potrò mai raggiungere.
E quando a uno come me si mette davanti una come Ever… tutto non è mai abbastanza.

***Informazioni per i lettori***
Forbidden Touch è il primo romanzo di una dilogia orizzontale .
Entrambi i romanzi, quindi, possono essere letti separatamente, poiché autoconclusivi e dalla trama indipendente.
Forbidden Touch è un romanzo autoconclusivo, di genere Mafia Romance/New Adult.


La mano di Deborah si evince perfettamente in questo romanzo, nonostante l'autrice abbia deciso di cimentarsi in un genere ancora diverso.
Ebbene, è riuscita subito a incantarmi e trascinarmi nella storia, fin dalle prime battute. Soprattutto lasciandomi con tanti dettagli mancanti cercando di mettere insieme tutti questi tasselli di cui conoscevo la cornice più ampia che era quella del Mafia Romance.
E che dire, io amo sopra misura questo genere e non trovo mai qualcosa che mi soddisfa pienamente perché è sempre troppo sbilanciato nella parte sessuale e poco aderente con la realtà mafiosa e criminale.
Nel libro di Deborah invece ho trovato una storia che per molti tratti si presenta alquanto atipica e diversa dal solito, forse proprio perché si muove comunque anche in un altro ambito con personaggi giovanissimi, ancora studenti, non ancora maggiorenni, costretti un pò a subite le avversità che il destino pone di tanto in tanto.
La protagonista indiscussa è la nostra Ever, lei sarà in balia degli eventi che la trascineranno lontana dalla sua vecchia vita per vivere accanto a suo padre che è praticamente uno sconosciuto.

Io sono Ever... Mai. Mai abbastanza per nessuno. Mai amata. Mai capita. Mai niente.

Una volta che entrerà in questa casa si moltiplicano proprio i dubbi e le domande, anzi se ne fa più il lettore di quante se ne possa fare la protagonista.
Ci sono altri ragazzi tra queste mura, molto strani e particolare, e il loro rapporto con lei sarà subito di odio inspiegabile a prima vista... anche perché lo stesso rapporto con il padre di Ever, Grayson, sarà molto molto particolare e ambivalente.
L'altro protagonista della storia è Stefan, un ragazzo dal fascino oscuro e i suoi pensieri ti lasciano sempre confusa e desiderosa di andare avanti a leggere per capire cosa effettivamente sta nascondendo.

"Non provare nulla per me, Ever. Non sperare in niente. Io sono solo ombra e oscurità e non posso essere niente per te. Non posso essere niente per nessuno."

In più punti questa storia mi ha stupito perché le strade e le soluzioni intraprese erano diverse da quelle che mi aspettavo. Però questo libro meritava molte ma molte più pagine per meglio sviluppare il nascere di questo amore proibito, ma soprattutto per rendere più fluido e ancora più adrenalinico il momento da cui parte tutta l'azione "criminale" e la sua soluzione.
Meritava un più ampio respiro che si focalizzasse su certi momenti che non compaiono ma ci sarebbero stati bene a mostrare la brutalità di certe situazione, la crudeltà di certe scelte, ma soprattutto per mitigare la fine che è troppo da romanzo rosa e poco da vita mafiosa.
Deborah dacci più pagine!!!!
Vi lascio con un'ultima frase molto bella del romanzo:
Siamo bene e luce. Siamo male e oscurità. Siamo sesso e amore. Siamo presenza e futura assenza.

Fabiana


0 Commenti:

Recensione

Figlie del mare di Mary Lynn Bracht

giugno 25, 2020 Aurelia 0 Comments

Oggi vi parlo del romanzo Figlie del mare scritto da Mary Lynn Bracht edito Longanesi, una storia che mi è entrata dentro, in profondità, sono passati due giorni da quando ho terminato la lettura e non riesco a dimenticare....
Titolo: Figlie del mare
Autrice: Mary Lynn Bracht
Editore: Longanesi
Genere: Narrativa
Pagine: 289
Costo: Ebook 2.99€ - Cartaceo 5.00€
Uscita: 26 Aprile 2018
«Un emozionante esordio che svela l’orrore nascosto di una guerra.»
The Washington Book Review
•Un romanzo lirico e toccante, con una protagonista di cui ci siamo tutti innamorati.»
D la Repubblica - Wlodek Goldkorn
«Il racconto di una tragedia ancora ingiustamente sconosciuta ai più. "Figlie del mare" è una testimonianza che si pone l'obiettivo di far conoscere, di condividere.»
Corriere della Sera - Nathascia Severgnini

Corea, 1943. Per la sedicenne Hana sapere immergersi nelle acque del mare è un dono, un antico rito che si trasmette di madre in figlia. Nel buio profondo delle acque, è solo il battito del cuore che pulsa nelle orecchie a guidarla sino al fondale, in cerca di conchiglie e molluschi che Hana andrà a vendere al mercato insieme alle altre donne del villaggio. Donne fiere e indipendenti, dedite per tutta la vita a un’attività preclusa agli uomini.
Nata e cresciuta sotto il dominio giapponese, Hana ha un’amatissima sorella minore, Emi, con cui presto condividerà il lavoro in mare. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare la sorella da un destino atroce, Hana viene catturata dai soldati giapponesi e deportata in Manciuria, dove verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall’esercito.
Ma una figlia del mare non si arrende, e anche se tutto sembra volerla ferire a morte, Hana sogna di tornare libera.
Corea del Sud, 2011. Arrivata intorno agli ottant’anni, Emi non ha ancora trovato pace: il sacrificio della sorella è un peso sul cuore che l’ha accompagnata tutta la vita. I suoi figli vivono un’esistenza serena e, dopo tante sofferenze, il suo Paese è in pace. Ma lei non vuole e non può dimenticare…
In Figlie del mare rivive un episodio che la Storia ha rimosso: una pagina terribile che si è consumata sulla pelle di intere generazioni di giovani donne coreane. E insieme vive la storia di due sorelle, il cui amore resiste e lotta nonostante gli orrori della guerra, la violenza degli uomini, il silenzio di oltre mezzo secolo finalmente rotto dal coraggio femminile.
Qualche giorno fa ho acquistato il cartaceo di Figlie del mare attratta dal titolo, una cover molto semplice che lascia spazio all'immaginazione. Ho letto la sinossi molto velocemente, non dando peso a ciò che accennava, sentivo come una sorta di richiamo, nonostante fossi circondata dai tanti cartacei.
Figlie del mare è un romanzo straziante in cui le protagoniste si alternano con le loro voci tra presente e passato.
Questa storia mi ha portato in Corea nel lontano 1943, quando in Europa imperversava il conflitto mondiale.
A quel tempo Hana era solo una ragazzina, aveva 16 anni, che viveva con i genitori e la sorellina.
Immergersi, calarsi nelle profondità del mare, un rito che da generazioni passa di madre in figlia; trovare conchiglie crostacei, pesci, tutto ciò che il mare offre e che Hana con la sua famiglia portavano al mercato per venderli e ricavare denaro per il sostentamento della famiglia.
Andare giù, nelle acque, gelide, è come trovare rifugio, un abbraccio invisibile, per Hana e per tutte le donne Haenyeo. Ma un giorno, mentre tutte erano immerse compresa sua madre, Hana risale in superficie per controllare la sorellina, ancora troppo piccola per immergersi, che fa da guardia al pescato giornaliero.

Tutte le donne della nostra famiglia sono state Haenyeo. Siamo donne del mare. Ce l'abbiamo ne sangue. Questo è il nostro dono e il nostro destino.

Da lontano una figura alta cammina con nonchalance, per Hana il pericolo si sta avvicinando, nuotare più veloce verso la riva senza farsi vedere, è salvezza, nonostante la paura la attanaglia. Lui è sempre più vicino, fino a quando....

Parti? Te ne vai?
Mi stai lasciando?
Come vivrò senza te?
Mi stai lasciando davvero?
Vorrei tenerti stretta.
Ma se lo farò non resterai.
Devo lasciarti andare, amore mio!
Và, ma ti prego di tornare subito!


Figlie del mare è un romanzo straziante, intenso, denso d'amore e protezione verso la famiglia, verso le proprie origini. Combattere silenziosamente pur di sopravvivere.
Avete mai sentito parlare delle "comfort woman"(donne del conforto)?
Io sinceramente mai, e non so se a questo punto avrei preferito restarne all'oscuro. Si parla sempre del periodo Nazista in Europa, della strage della seconda Guerra Mondiale in cui Hitler sterminò milioni di ebrei solo perché, per lui, diversi.
Nelle Figlie del mare si parla del conflitto tra Corea e Giappone dove intere famiglie, villaggi, venivano rasi al suolo.
Ricordate le "ragazze coniglio" durante la dittatura tedesca? Donne usate come cavie nei laboratori tedeschi per i loro esperimenti.
In questo pezzo di storia Hana è una "comfort woman " una donna del conforto.
Donne e bambine venivano aggirate, rubate, rapite, e usate come mezzi in cui i militari trovavano "conforto" attraverso loro; prese e usate come oggetti, violentate, deturpate, picchiate e usate come prostitute gratuite. Hana viveva la sua felice vita da adolescente con la sua famiglia, il mare il suo miglior amico, fino al giorno in cui fu presa e sbattuta insieme ad altre ragazze e bambine su un treno diretto in Manciuria, rinchiusa e imprigionata in un bordello gestito dall'esercito giapponese.
Giuro che ogni pagina letta e girata, è stata una stilettata al cuore, atrocità ignobili, il cinismo di un reggente, e un esercito di uomini che come bestie era pronto a svuotare i propri testicoli nel corpo di tante bambine e donne al solo unico scopo del proprio benessere, come se tutto fosse dovuto. Perché dovevano morire tante donne e bambine prima che la giustizia ammettesse un reato del genere? È sempre meglio far finta di nulla invece che inchinare il capo e chiedere scusa, ma qui le scuse non bastano. Come può l'umanità aver voluto questo? Atrocità disumane di fronte alla morte di migliaia di donne e bambine lasciate così, abbandonate alla loro vita che non valeva nulla. Dove sono adesso i loro corpi? Spero abbiano trovato la pace, la serenità, la spensieratezza che ogni essere umano deve vivere.
Perché mi chiedo? Perché la storia ci ricorda grandi uomini, costruzioni imponenti, artisti; le guerre per il potere, perché deve esserci sempre una tragedia immane nella storia? Viviamo nell'era della tecnologia, della parità dei sessi, ma quante donne si sono sacrificate e continuano a farlo per arrivare a cosa?
Perché ci sono ancora paesi nel mondo dove quella parità è inesistente? Quale Dio, entità invisibile, chi vuole ancora questo ?
Le parole hanno bisogno di carta, di un muro, qualcosa dove possano essere incise per ricordare. Figlie del mare è una storia che una volta letta non si può dimenticare, allo stesso modo in cui l'autrice ha voluto donarci un pezzo di storia; donne che hanno combattuto a modo loro, trovando infine la pace, ma a quale prezzo? La stessa pace che Hana trovava durante le immersioni, circondata dal mare, dai fondali, quel mare che l'ha salvata e donato pace alla sua mente durante le sua vita.
Ringrazio Mary Lynn Bracht per aver dato voce a un pezzo di storia, alle tante Hana....   
Un abbraccio

Aurelia.   
     
Nota: L’esistenza delle comfort women, donne coreane rapite dall'esercito giapponese e costrette a prostituirsi, è stata ammessa dal governo nipponico nel 1993, e solo nel 2015 è stato riconosciuto ufficialmente come crimine di guerra. Un pezzo di storia poco conosciuto.
Da il Libraio

0 Commenti:

Recensione,

Jack of Spades (Vegas Underground Vol. #2) di Renee Rose,

giugno 24, 2020 Virgy 0 Comments

Cari lettori oggi ospitiamo il review party di Jack of Spades il secondo volume autoconclusivo serie Vegas Underground  di Renee Rose, edito Queen Edizioni. 
Titolo: Jack of Spades
Autore: Renee Rose
Editore: Queen Edizioni
Serie: #2 Vegas 
Genere: Romance 
Categoria: mafia Romance 
Uscita: 19 giugno 2020
Pagine: 176
Costo ebook: 3,99
Serie: King of Diamonds
#1.5 - Mafia Daddy rec 
#2 - Jack of Spades
Corey Simonson lavora al Bellissimo, il casinò più in voga di Las Vegas.  
Brillante, sensuale e abile a maneggiare le carte, ha imparato in fretta le molte regole non scritte del locale. Prima tra tutte: non mettersi contro i proprietari. 
Stefano Tacone è pronto a diventare il nuovo capo del Bellissimo.  
Affascinante, seducente e pericoloso, ha imparato in fretta le molte regole non scritte della mafia. Prima tra tutte: mai mettersi contro alla Famiglia. Tutto cambia quando Corey assiste a un omicidio e rischia di mettere in pericolo l'impero che i Tacone hanno costruito. Stefano non ha altra scelta se non prenderla in ostaggio, rinchiuderla nella sua suite e fare in modo che non parli. C’è solo un problema: Corey non avrebbe dovuto essere così bella con i polsi legati, e Stefano non avrebbe dovuto provare così tanto piacere nell’averla tutta per sé… perché ora che lei è sua prigioniera, lui non è sicuro di riuscire a lasciarla andare.
Questo secondo volume ci fa conoscere la cugina di Sondra, Corey, e il fratello di Nico, Stefano Tacone. 
Lavorare al Bellissimo è sinonimo di professionalità, educazione e socializzazione. Di proprietà del famoso Nico Tacone, della famiglia criminale Tacone di Chicago, adesso in mano al nuovo capo della sicurezza, il fratello Stefano, mette alla prova Corey, una rossa con un bel caratterino. 

«D’ora in poi, lavorerai per tavoli più importanti. Partite private.» 
Non lo sto chiedendo se vuole farlo. Glielo sto dicendo. 

Corey è una protagonista disinvolta, riservata, affabile, mentre Stefano è un playboy e non gli interessano i  legami sentimentali. Dopo essere stata testimone di un crimine di mafia, Corey si stupisce di essere ancora viva. A parte tenerla prigioniera per capire se può fidarsi di lei, Stefano si pone premuroso nei suoi confronti e la passione che nasce tra questi protagonisti è dirompente. Passione, lussuria e attrazione che spiazza i nostri protagonisti. È una forza magnetica che li attrae come una falena alla luce e che li spinge a conoscersi meglio e vedere come andranno le cose. 

«Dopo tutto quello che mi ha fatto, che abbiamo fatto insieme, è strano che sia il tenersi per mano il gesto più intimo che abbiamo condiviso. 
Lo è davvero. 
È tenero. Dolce. 
Due cose che non avrei mai pensato di associare a Stefano Tacone, il re della malavita di Las Vegas.»

A differenza del primo volume, in questo secondo capitolo gli affari di famiglia son più evidenziati. Si invece anche la differenza di questi due fratelli che nonostante siano obbligati a presenziare le attività losche, si sono creati un futuro diverso con il Bellissimo. Ho apprezzato questa protagonista forte e dallo spirito ribelle che non lascia mettersi in piedi in testa grazie anche alla perspicacia e l’intelligenza.
Anche se “Jack of Spades” è un volume autoconclusivo, vi consiglio di leggere anche il precedente per entrare nelle dinamiche di tutti i personaggi presenti anche in questo volume e che muovono i fili della narrazione. È una serie leggera ma che cattura dalle prime pagine e i colpi di scena coinvolgono fino alla fine. 

Rimango in attesa del terzo volume della serie e come sempre Cercatrici buona lettura XD 

Chicca 


0 Commenti:

Recensione

Prima regola: non innamorarsi di Felicia Kingsley

giugno 24, 2020 Virgy 0 Comments

Care Cercatrici vi parliamo di Prima regola: non innamorarsi di Felicia Kingsley, edito da Newton Compton Editori.
Titolo: Prima regola: non innamorarsi
Autore: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporary Romance
Data di uscita: 01 giugno 2020
Pagine: 356
Costo: 5.99 euro Ebook formato Kindle; 14,90 cartaceo copertina flessibile; 9,40 cartaceo copertina rigida
Dall’autrice del bestseller Matrimonio di convenienza
Silvye ha ventisette anni, una madre asfissiante e sogna solo una vita normale, con un lavoro normale. Ma la verità è che la sua vita è tutto meno che normale perché… è una truffatrice. Sì, una truffatrice, figlia di una truffatrice che l’ha istruita alla perfezione nell’arte del furto e dell’inganno. Ci sono solo due cose che Silvye non deve fare: mangiare carboidrati e innamorarsi. A lei, le regole proprio non piacciono: ok vivere senza innamorarsi, ma non senza carboidrati!
C’è invece una persona a cui le regole piacciono moltissimo: Nick Montecristo, affascinante ladro-gentiluomo e astuto genio dell’arte. È un abile stratega, impermeabile ai sentimenti, e non ha mai fallito un solo incarico.
Nick e Silvye sono i prescelti da un ricco ed eccentrico collezionista, per mettere a segno un colpo sensazionale. Peccato che i due si detestino e abbiano qualche conto in sospeso da regolare. Lei è fuoco, lui è ghiaccio. Impensabile lavorare insieme, impossibile dire di no al colpo. Riusciranno Nick e Silvye a passare da rivali a complici, ed evitare che una fastidiosa quanto imprevista attrazione tra loro complichi le cose? Ma sì, in fondo sono due professionisti, basterà rispettare una sola regola…
Dall’autrice di Matrimonio di convenienza, amata da oltre 300.000 lettori in Italia
La nuova commedia romantica di cui tutti parlano!
«Un’autrice che sa far divertire.»
D la Repubblica
«Uno spasso assicurato.»
Gioia
«Una lettura romantica.»
Il Corriere della Sera
«Si ride, tanto e di gusto. A metà tra la miglior romantic comedy americana e la commedia degli equivoci latina.»
Elle
Biografia
Felicia Kingsley,  è nata nel 1987, vive in provincia di Modena e lavora come architetto. Matrimonio di convenienza, il suo primo romanzo inizialmente autopubblicato, ha riscosso grande successo in libreria con Newton Compton ed è diventato il secondo ebook più letto del 2017. Stronze si nasce, Una Cenerentola a Manhattan e Due cuori in affitto sono stati nella classifica dei bestseller per settimane. La Newton Compton ha pubblicato anche La verità è che non ti odio abbastanza, Prima regola: non innamorarsi e, in ebook, Appuntamento in terrazzo, i cui proventi verranno devoluti all’Ospedale Policlinico di Modena.
Non so bene perché ma con i libri di Felicia Kingsley ultimamente ho un rapporto di amore/odio. Quando esce un suo nuovo libro, la curiosità di leggerlo è sempre molto forte e ho sempre grandi aspettative ma poi, a fine lettura, rimango sempre con l’amaro in bocca. Ma forse sono io che, dopo aver letto e amato i suoi primi libri, ora mi creo aspettative più alte.
Mi è successo con La verità è che non ti odio abbastanza e mi è successo anche questa volta! Ero molto curiosa infatti di leggere “Prima regola: non innamorarsi” ma la lettura non mi ha poi presa così tanto!
Silvye e Nick, i due protagonisti di questa storia, sono sicuramente due personaggi affascinanti e io ho fatto il tifo per loro fin dall’inizio e anche la trama, che ho trovato molto originale come idea di partenza, aveva delle buone premesse per rendere il libro una piacevole lettura, ma poi qualcosina è andata storta.
I due protagonisti di questo libro sono due ladri professionisti, ognuno con un suo codice etico da difendere e con un modo di lavorare che è ovviamente diverso da quello dell’altro. Silvye e Nick non sono però differenti solo nel modo di “lavorare” ma anche nel modo di vivere la propria vita e, in generale, nel carattere. Si ritroveranno a lavorare insieme dopo essersi incontrati/scontrati per puro caso e si imporranno una sola regola per poter lavorare insieme…mai innamorarsi! Ma si sa…i poli opposti si attraggono e le regole spesso vengono fatte per essere infrante…o forse no?

“Sei la persona sbagliata, arrivata al momento sbagliato”, dice una voce alle mie spalle, “il rischio di innamorarsi di te è altissimo”.

Silvye e Nick sono due protagonisti che ho amato fin da subito, spumeggianti al punto giusto e insieme hanno fatto scintille per tutto il corso della lettura. Due protagonisti come loro avrebbero potuto rendere la storia veramente accattivante, ma penso che sia mancato qualcosa alla trama. Mentre leggevo non riuscivo a capire se stavo leggendo un romance o una spy story. Più volte, nel corso della lettura, mi sono ritrovata a pensare che mi sembrava di leggere un libro in stile Dan Brown con qualche venatura rosa. Tutto si è molto concentrato sul furto, sugli inseguimenti, sugli omicidi mentre io avrei voluto che l’autrice si focalizzasse di più sulla parte romance, che invece è rimasta quasi marginale.
Oltre ai due protagonisti, un’altra cosa che ho amato di questo libro è che mi ha fatto volare con la fantasia…il viaggio sull’Orient Express, Londra, Montecarlo, Venezia e tutti i posti in cui sono stati Silvye e Nick mi è sembrato di vederli davanti ai miei occhi per quanto sono stati descritti bene. E questo è sicuramente una cosa che mi porta a fare i complimenti all’autrice, per le sue conoscenze storiche e architettoniche ma anche per il modo in cui ha saputo trasportare su pagina queste sue conoscenze.
Però anche qui ho avuto la sensazione che tutto fosse troppo, ho avuto la sensazione che tutte queste descrizioni abbiano tolto spazio alla storia tra Silvye e Nick ma anche alle storie di Silvye e di Nick, due storie difficili che li hanno portati ad essere quello che poi sono diventati e che, per me, avrebbero meritato un maggiore approfondimento.
Fosse stata la sceneggiatura di un film sarebbe stata perfetta e il film lo avrei visto più che volentieri. Ma, trattandosi di un romanzo, a fine lettura, non sono rimasta totalmente soddisfatta. Mi sarei sicuramente aspettata qualcosa di più.
Questa però ovviamente rimane una mia opinione personale per cui se la sinossi di questo libro vi incuriosisce, non vi resta che leggerlo e farvi una vostra opinione personale.

E vi lascio con una frase del libro che mi è rimasta impressa, che potrà forse sembrare banale ma che in fondo ci dice una grande verità e che trovo sia rappresentativa di questo libro:

Le storie più belle non sono quelle che cerchi, ma quelle che non vedi arrivare, che ti sorprendono, alle quali non eri preparato.

Rossella

0 Commenti:

Recensione,

Parlami di un Sogno di Charlotte Lays

giugno 23, 2020 Virgy 0 Comments

Carissime, oggi ospitiamo il Review Party di Parlami di un sogno, nuovo libro standalone di Charlotte Lays. Edito da More Stories.
Titolo: Parlami di un sogno
Autore: Charlotte Lays
Editore: More Stories
Genere: Contemporaneo
Pagine: 376
Costo: ebook 2,99 cartaceo €12,99 
gratis in abbonamento Kindle Unlimited
Se il sogno di molte persone è riuscire a emergere e avere successo, quello di Sveva, quando inizia a muovere i primi passi nell’universo di internet, è semplicemente evadere. Evadere
da una vita costellata di delusioni, da un padre che non si comporta da genitore, dalla precarietà economica in cui è costretta a vivere con sua madre e sua nonna.
A soli diciassette anni, e con una vita monotona ad aspettarla, le è davvero difficile credere
che il suo mondo possa cambiare. Tuttavia Sveva ha una passione, la moda, e due qualità
rare, il coraggio e la tenacia: le sue carte vincenti. Quelle con cui parte alla volta dell’America,
vivendo davvero per la prima volta. Ed emergere adesso è possibile. Ci crede davvero.
Finché non si innamora. E si perde.
L'amore è una cosa che Sveva non può proprio permettersi: non è come quello descritto nei
romanzi, che riempie e annulla ogni problema, ma è sofferenza e rinuncia alle proprie
passioni.
O forse no?
Biografia
Charlotte Lays è lo pseudonimo di Carlotta Pugi.
Classe 1980, vive a Montale, in Toscana, con il marito, due diabolici - a tratti adorabili - figli e una boxer bianca con cui condivide in anteprima le trame dei romanzi.
Charlotte scrive storie sexy e irriverenti, con donne forti che tengono a bada i cavernicoli del
nostro secolo.
l’amore è un drago terribile e crudele: ammalia, brucia, ferisce, uccide.

Carlotte Lays o Charlotte Pugi, è fra le rose delle mie autrici preferite. Ogni sua nuova uscita è fonte di letizia e poterla leggere in anteprima è sempre un piccolo privilegio per me.
Comincio con dirvi che appena inizierete a leggere le prime pagine di Parlami di un Sogno sarete "fritte" belle mie, perché da quel momento chiudere il vostro kindle sarà praticamente impossibile. Quindi un consiglio sbrigate tutto ciò che avete in sospeso e poi buttatevi su Sveva e Pete.
Il libro è raccontato in prima persona da Sveva con capitoli alternati a quelli di Pete che sono perlopiù dei pensieri.
Il prologo mi aveva già avvinta, e ho intuito che la storia di Sveva e del suo calciatore non sarebbe stata leggera ne indolore.

Perché non c’è l’insonorizzazione alle pareti? Alle orecchie? Al cuore? La famiglia del Mulino Bianco non esiste, le principesse delle favole sono smidollate e gli uomini sono degli idioti.

Sveva ha avuto un infanzia nonché un adolescenza difficile dovuta alla gravissima mancanza affettiva di un uomo indegno di essere chiamato padre. Non che Sveva abbia subito violenze fisiche, per carità. Le violenze verbali e morali non lasciano ferite e cicatrici visibili sul corpo, ma anche se invisibili scavano l'animo e la mente in modo indelebile. Sin da piccina e poi da adolescente e infine da adulta Sveva ha cercato in tutti i modi di farsi amare da suo padre, ma con scarsi risultati.  
Non potete capire quanto io abbia potuto odiare questo individuo.
Di contro ha una nonna meravigliosa e una madre che la amano profondamente e nonostante i problemi economici appoggiano e aiutano Sveva nel suo sogno di trasferirsi in America.

Mio padre è costante nel gettarmi addosso critiche, svilirmi, etichettarmi, tanto costante che ha creato strati e strati di insicurezze da innalzare montagne alte come le meravigliose Alpi italiane.

Siamo agli inizi degli anni in cui Internet e i social cominciano a spopolare. La nostra protagonista ama la fotografia e la moda e usa internet per evadere un po' dalla realtà postando le sue foto con i vari outfit, compresi i suoi pensieri, riscontrando un discreto seguito di followers che sono in costante crescita.
Grazie a una visione futurista e intuitiva del mondo digitale e dell'impatto che avrebbe avuto da lì a poco nell'intero globo, con una coppia di amici fonda un società per sfruttare le potenzialità di Internet.
La sua passione per la moda  la porterà ha diventare la capostipite delle cosiddette Fashion Blogger. Inizia così il suo lungo e faticoso cammino che le darà successo e gratificazione.

Il destino seguirà il suo corso, e tramite suo padre Sveva incontrerà Pete Sosa, nastro nascente del mondo del calcio europeo. Come se il karma in qualche modo per mano di questo stupefacente giovane uomo, portasse il giusto equilibrio all'assenza di amore da parte di chi dovrebbe amare i figli incondizionatamente.

Noi siamo qualcosa di unico da quando ci siamo guardati negli occhi, perché due randagi si riconoscono a miglia di distanza. Hanno negli occhi lo smarrimento e il bisogno di cercare continuamente un punto fermo attorno a cui ruotare o a cui fare sempre ritorno. Non è facile amare quando nessuno ti dà il buon esempio e quindi non è neppure facile tornare a casa se nessuno ti insegna la via.

Ma purtroppo quando si hanno dei buchi nell'anima fidarsi e lasciarsi andare un sentimento come l'amore non è facile. Con un passato difficile, la paura di mettere in gioco un cuore maltrattato, fidarsi e dare tutto di sé senza remore sarà estremamente difficile per lei.
Ma il nostro bellissimo Goleador ha una forza persuasiva non indifferente e se vuole qualcosa lui fa di tutto per averla. E lui vuole Sveva nella sua vita. Anche se a dividerli c'è un continente e gli impegni lavorativi.

«Non pensare mai più che tu non mi manchi. Non pensare mai più che il mio cuore sia lontano dal tuo. Non pensare che non vorrei prendere a pugni ogni cazzone che ti scrive oscenità. Mi sento sempre in bilico, poi ti penso e sei il mio nord. Credo che se non ce la facciamo noi, non possa farcela nessuno.»
L'autrice ha creato due protagonisti meravigliosi e intensi.
Entrambi hanno un incredibile forza di volontà nel cercare di emergere e arrivare al successo.
Ho amato entrambi i personaggi ognuno per loro peculiarità. Lei con il suo immenso bisogno di amore. Lui col suo immenso bisogno di darglielo.
Insieme sono straordinari, separati sono spenti.

Pete trabocca devozione ogni volta che posa il suo sguardo su di me e nessun altro mi fa sentire amata, protetta, apprezzata e capita come accade con lui.

Una storia d'amore tormentata e ricca di pathos, che grazie al pov di Sveva, profondamente introspettivo, ho potuto percepire le sue emozioni come mie. Ha saputo regalarmi così tante emozioni che mi hanno tolto il fiato e fatto scendere le lacrime che non sono riuscita a fermare. Emozioni che andavano dalla tristezza infinita, alla malinconia e alla gioia. 
Un grande amore, che non passerà indenne alle vicissitudini e alla caparbietà di entrambi.
Ho praticamente evidenziato gran parte del libro, ricco di frasi poetiche e molto significative.
Sono arrivata quasi alla fine chiedendomi: Sveva e Pete avranno il loro lieto fine? O nella Pugi/Lays la perfidia ha avuto la meglio?
A voi scoprirlo!

L’amore è come un sogno: muore appena smetti di crederci.» Il dolore che provo è così forte che mi porto una mano al petto, là dove il mio cuore sanguina. Si è spaccato perché è accaduto l’inevitabile.

Parlami di un Sogno mi ha ricordato perché ho iniziato ad amare i libri sin da ragazzina. Questo romanzo ha saziato almeno per oggi la mia inesauribile fame di emozioni e romanticismo che solo una storia d'amore scritta egregiamente sa fare.
Un bacio alla prossima!

Virgy



0 Commenti: