Recensione

Legati dall’odio di Cora Reilly

aprile 10, 2020 Flinka 0 Comments


Care cercatrici, oggi vi parlo di Legati dall’odio di Cora Reilly edito dalla Hope edizioniSi tratta del terzo volume della serie Mafia Chronicles.


Titolo: Legati dall'odio
Autore: Cora Reilly 
Editore: Hope edizioni 
Uscita: 7 aprile 2020
Genere: Mafia erotic romance
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Serie:
Vol. 1 Legati dall'onore
Vol. 2 Legati dal potere
Vol.3 Legati dall'odio
Quando Gianna vede sua sorella Aria sposare Luca Vitiello, il Capo della Famiglia di New York, un uomo che conosce a malapena, promette a se stessa che non subirà mai lo stesso destino.
Al matrimonio del fratello Luca, Matteo Vitiello rivede Gianna e decide che lei dovrà essere sua.
Quando le nozze vengono combinate, a Gianna non resta che accettare la volontà degli Uomini d’Onore. Lei, però, non ha intenzione di piegarsi alle leggi del mondo della Mafia e sposare qualcuno che non ama, quindi, qualche mese prima dal matrimonio, scappa, eludendo la sorveglianza della sua guardia del corpo.
Giunta in Europa è pronta a cominciare una nuova vita, ma non ha fatto i conti con la determinazione di Matteo che vuole ritrovarla a ogni costo.
E quando Matteo riuscirà nel suo intento, nulla gli impedirà di usare ogni arma in suo possesso per piegare Gianna alla sua volontà e dimostrarle che lei è sua.

In questo periodo così strano di quarantena, ho scoperto che leggere non mi è per niente facile e devo scegliere con grande attenzione i libri da leggere, altrimenti ci metto seimila anni per finirlo.
Sapevo che Cora Reilly sarebbe stata la lettura giusta, perché Matteo e Gianna mi avevano colpito così tanto nel primo volume da non vedere l'ora di leggere il loro romanzo.
A essere onesta, in realtà, ho avuto un inciampo anche in questo romanzo… Purtroppo l'inizio è un po' frettoloso e confusivo e quindi la mia labile attenzione si distraeva ancora più facilmente… nonostante, l'autrice non avesse fatto altro che riprendere le situazioni del primo libro per spiegare l'evolversi della situazione tra Gianna e Matteo.

Mi sono un po' scoraggiata perché questa frammentarietà iniziale mi disorientava anche se in realtà la storia la conoscevo benissimo, anche se ovviamente vista da un altro POV. Pensavo mi sarei trascinata il romanzo fino a Pasqua nell'ennesima lettura senza fine e invece, per fortuna, mi sbagliavo alla grande.
Tornati al piano temporale presente la storia ha preso una nuova marcia, non più frammentata (tra l'altro sarebbero bastate poche pagine in più all'inizio per rendere tutto godibile, ma il grande difetto di Cora è la sua brevità!!!).

Ci concentriamo finalmente su Gianna e Matteo e su quello che ancora non sapevamo, ma che avevamo intuito visto il carattere decisamente esplosivo dei due protagonisti.
E da qui in poi è stata una lettura senza sosta fino ad arrivare alla parola fine, e, vi giuro, a quel punto non avrei mai voluto arrivarci. E sì, odio Cora Reilly perché stavolta mi trovo con quello che dicono tanti lettori, volevo una fine più lunga… volevo decisamente altro perché questi due protagonisti così combattivi, orgogliosi si meritavano ancora pagine e pagine per essere felici.
Mi è piaciuto che Cora stavolta ci abbia mostrato un'eroina che non vuole adeguarsi a questa vita mafiosa, nonostante ci sia nata. Gianna non ama questa vita, non la capisce, non può scegliere pacificamente di adattarsi, di sposare un uomo di questo stampo e comprendere le sue scelte.
Ma scappare dalla mafia non è qualcosa di possibile...
Mi è piaciuto poi il carattere di Gianna che praticamente è stato causa di tutti i suoi patimenti e casini all'interno del romanzo. Lei non è una che si arrende, una che piega la testa. L'orgoglio è quella che la spinge avanti e parla per lei anche quando non vorrebbe. E' un'eroina che mi sa di personaggio molto reale perché in lei più volte mi sono rispecchiata proprio a causa della testardaggine e dell'orgoglio che spesso non fa retrocedere anche se quello che vogliamo dire è praticamente il contrario di quanto abbiamo ammesso.
L'ho vista sola con se stessa perché anche se ha trovato l'aiuto della sorella, l'amore di Matteo, una proposta da Luca, nessuno si aspettava veramente nient'altro da lei, come se l'avessero dichiarata un caso senza speranze e gettato la spugna.
Dall'altro lato abbiamo un uomo che è praticamente il suo simile se non per il fatto che lui la mafia l'accetta, ci è perfettamente integrato e ne ha fatta una missione di vita.
Lui la insegue la cerca, le dà il tormento, non le permette di tirarsi fuori da questa vita, e più lui fa così, più lei innalza muri… e questa cosa l'ho trovata vincente, anche perché da una che non vuole accettare questo mondo, mi sarei trovata poco credibile una resa immediata solo per l'ostinazione e la caparbietà di Matteo.
Come al solito, Legati dall'odio è un mafia romance a stampo molto romance, basato più sulle dinamiche sentimentali di questo mondo mafioso, che su i reali traffici, ma Cora ha saputo intrigarmi e con me ha fatto centro di nuovo.
Non vedo l'ora di leggere gli altri libri della serie!

Fabiana



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