Recensione

Terreni di caccia di Katee Robert

luglio 15, 2020 Virgy 0 Comments

"Terreni di caccia"di Katee Robert,  titolo azzeccato che rende perfettamente l'idea di quello che si andrà a leggere. Abbiamo gli scenari perfetti. Abbiamo un cacciatore. Abbiamo le prede... Ma non si tratta di animali.
Titolo: Terreni di caccia
Autore: Katee Robert
Editore: Hope Edizioni
Genere: Thriller
Costo: €.3.99 e-book
Data di pubblicazione: 02 luglio 2020
Maggie Gaines era un’agente dell’FBI, una dei nuovi agenti più brillanti, ma, sette anni fa, il suo primo caso importante l’ha sconvolta a tal punto da farla dimettere dall’Unità di Analisi Comportamentale. Ora è una guardia forestale al Glacier National Park, dove ha ritrovato un po’ di pace. Quando però viene scoperto il corpo di una donna assassinata, deve lasciarsi alle spalle il passato e lavorare con l’unico uomo che sperava di non rivedere mai più.
Per mesi, Vic Sutherland ha dato la caccia a un assassino che prende di mira ignari escursionisti all’interno dei parchi nazionali, e ora il predatore è arrivato a Glacier. Vic sa che il caso lo metterà faccia a faccia con la sua ex partner, ma niente può prepararlo a rivedere Maggie, dopo tanti anni.
Mentre l’indagine li avvicina – e li avvicina all’assassino – Maggie e Vic temono di non avere nessun altro di cui fidarsi oltre a loro due. Ma anche quello potrebbe non essere sufficiente per uscire vivi da Glacier.
"Terreni di caccia" è un romanzo che non possiamo definire semplicemente Thriller. Alla suspense creata dall'autrice per quel che concerne la parte del "giallo" si incastra l'aspettativa per la storia romantica che si presagisce evolverà fra i due protagonisti.
Maggie è una giovane forte e determinata, che ha riversato tutte le sue doti nel diventare uno dei ranger più stimati del suo staff, a dispetto dell'ambiente particolarmente sfavorevole per una donna, per compensare il fallimento della sua carriera come agente della Unità Analisi Comportamentale della FBI che non è mai riuscita ad accettare e che continua ad essere un chiodo fisso che non le permette di sentirsi appagata ed avere fiducia in se stessa.

"Quello era il problema. Poteva anche aver dimostrato il suo valore agli altri, ma c'era sempre quella vocina fastidiosa dentro di lei che le assicurava che non sarebbe mai stata abbastanza"

Maggie ha un carattere molto particolare, odia il contatto con il prossimo e difficilmente riesce ad instaurare rapporti con altre persone. Il meraviglioso ed immenso parco naturale di Glacier è ormai divenuto la sua casa, da difendere e rispettare.

Oltre alla sua collega e coinquilina Ava, una nativa americana con un caratterino invidiabile, l'unico altro essere umano con il quale la nostra ranger ha avuto una affinità immediata è stato il suo ex partner e mentore Vic Sutherland, rimasto indelebile nella sua mente e nel suo cuore dopo l'anno passato a lavorare assieme alla FBI.

Vic è un uomo schivo e apparentemente freddo e distante. Agente stimato e arguto, si butta a capofitto in ogni caso affidatogli finchè non riesce a risolverlo.

I due si ritrovano a collaborare nuovamente a distanza di 7 anni a causa di una serie di efferati omicidi che avvengono sullo sfondo del parco nazionale dove Maggie lavora e in questa occasione sarà lei a guidare Vic su terreni che conosce molto meglio di lui, dimostrando inconsapevolmente di essere ancora un ottimo detective. 

"Quindi è stata colpita con una freccia, appesa per le caviglie e poi sventrata. Come chiunque farebbe con la selvaggina durante la stagione della caccia."

Il mistero creato dall'autrice è intricato e i sospetti ricadono continuamente da un personaggio all'altro, fino al colpo di scena finale che lascia senza parole.

La storia scorre fluida, nonostante alcuni refusi, e cattura il lettore alternando momenti di tensione ad altri di tenerezza. 

Devo dire che scrivere questa recensione mi è stato difficile poiché ero davvero combattuta. Avrei apprezzato una maggiore introspezione della protagonista per comprendere meglio la sua avversione per la gente e i traumi che l'hanno portata ad allontanarsi da un lavoro che in realtà continua ancora ad amare profondamente. La trama riguardante il giallo è quella che però mi ha lasciato delle grosse perplessità. Non posso espormi in questo senso per non spoilerare la storia che si evolve in maniera egregia fino alle rivelazioni finali, ma devo confessare che sono rimasta delusa... innanzitutto dal comportamento inspiegabile di uno dei personaggi maschili cardine del "mistero", oltre che dal fatto che ho trovato molto poco realistico lo svolgimento di alcuni eventi. Ovviamente so bene che si tratta di un romanzo, ma nonostante si tratti di opere di fantasia credo che l'autore debba essere in grado di rendere credibile quello che accade nella storia. Ed in questo caso, a mio personale parere, l'autrice avrebbe potuto fare di più.

Consigliato alle lettrici che non possono fare a meno della vena "romance" anche nei gialli e che non amano le descrizioni di azioni cruente.

Anita

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