Sognando Mr. Darcy di Antonia Romagnoli
Sognando Mr. Darcy – i protagonisti
Di
Antonia Romagnoli
Autrice: Sognando Mr. Darcy si basa su un peccaminoso
triangolo amoroso che coinvolge una ingenua fanciulla, un prete e un assassino.
Ecco, forse detta così la cosa funziona terribilmente
hot, e meriterebbe una certa attenzione, ma in realtà nel triangolo amoroso che
ho costruito in questo libro non c’è, ahimè, nulla di lussurioso, e la colpa è
tutta di zia Jane, che ha monitorato ogni singola parola scritta in questo
romanzo.
Non potevo mettere le eroine di Jane Austen come
consigliere della mia Katrine e poi buttarla fra le braccia di due uomini… in
realtà però ci va…
OK, prendo fiato e vi spiego.
Katy: Senti, lascia fare a noi, che è meglio.
Autrice: Katrine????
Katy: Sì sono io. Se le protagoniste di Jane Austen possono
uscire dai libri e parlare con me, perché non dovrei uscire io dal libro e
scrivere al tuo posto? Sei una donna inutile, Autrice.
Ciao a tutti, sono Katrine Bell, Katrine come il lago
scozzese. Sì, ho antenati scozzesi, da cui mi arrivano i ribelli capelli rossi
che non so mai come tenere.
Vivevo a Manchester, con il mio ragazzo Charlie, fino a che
Charlie non ha preferito una certa Tiffany, studentessa e barista dalle cosce
lunghe, e mi ha fatto sloggiare da casa sua per far posto a lei e al loro
bambino in arrivo. Sono colpi duri, questi. Credetemi, è stato difficile
tornare a casa di mia madre. Specie perché lei di mestiere scolpisce sculture
falliche e fa parte di una specie di setta artistico-religiosa.
Autrice: Katy, lascia spiegare me, è il mio lavoro.
Katy: Scusatela, oggi è emozionata.
Dicevo che esperienze come questa ti mettono di fronte a un
bivio, perché capisci che c’è qualcosa di sbagliato in te, in quello che fai.
In tutto. E così, ho fatto un colpo di testa e ho lasciato tutto per ripartire
da zero. Il mio sogno non era aprire un chiosco alle Maldive, ma qualcosa di
molto meno esotico e più folle: una libreria a Bath. Un centro dove parlare di
Jane Austen, delle Bronte. Dove comprare, leggere, promuovere libri,
organizzare eventi. Non è stato facile, specie quando l’ex proprietaria si è
presentata a lanciarmi maledizioni, o quando sono scivolata come una patata e
mi hanno dovuta portare a casa in braccio…
Paul: Veramente, ti ho portata a casa mia, in braccio. E sei
scivolata all’interno della mia proprietà in cui ti eri intrufolata senza
permesso.
Katy (sussurrando verso il lettore): lui ha un maniero, non
una casa, e ha un parco, non un normale giardino. E…
Paul: e sono un medico. Sì. Ma detesto parlare di me. Potrei
dire un paio di cose su Katy, magari.
Katy: No, grazie. Oggi sono io la protagonista e parlo io.
Siamo d’accordo così.
Padre William: Si era detto un terzo ciascuno, veramente, e
stai parlando solo tu. Bene, credo di dovermi presentare io, a questo punto.
Sono Padre William e mi occupo della parrocchia di Bathford insieme al dott.
Taylor, che è molto anziano. Il villaggio è piccolo, ma la parrocchia davvero
attiva.
Katy (sussurrando a te, lettore): non è bellissimo? Credo
sia l’uomo più bello che abbia mai visto. Ed è intelligente, dolce… ed è
scapolo! Sì, niente di proibito: è un pastore anglicano, se vuole può sposarsi.
Anzi, dovrebbe proprio…
Padre William: Katrine, scusami, ma è il mio turno di
presentarmi. Dicevo, la parrocchia è molto vivace. Soprattutto ho notato, da
quando mi occupo io della funzione domenicale, che si riscontra un grande
fervore femminile.
Katy (sussurrando a te, lettore): lui si chiama William,
come Mr. Collins!!!! Quello di Orgoglio e pregiudizio!
William: vorrei spiegare da solo il mio ruolo nella vicenda,
perché talvolta le mie azioni potrebbero essere mal interpretate…
Paul: Io ho parlato molto meno di un terzo dell’articolo. Ma
non sto qui a fare tante storie. Credo che le tue siano manie di protagonismo,
non ti basta il pulpito?
Autrice: Ora basta! Fate un bell’inchino e salutate i
lettori!
I personaggi escono di scena, l’autrice sospira e fa ciao
con la manina.
E invece alla fine ho iniziato da Sognando Mr Darcy, personaggio che amo sopra ogni cosa e ormai penso che lo sappiano anche i sassi.
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