Recensione

Il condannato (Serie Sin City Salvation #2) di A. Zavarelli

febbraio 04, 2021 Flinka 0 Comments


Carissime, oggi vi parlo di Il condannato, il romanzo di A. Zavarelli edito dalla Grey Eagle Publications.
Titolo: Il condannato
Autore: A. Zavarelli
Editore: Grey Eagle publications
Genere: romance contemporaneo
Data pubblicazione: 4 febbraio 2021
Costo: 6,99 e-book 

Serie Sin City Salvation:
Ace
Nascosto nell’ombra, ho seguito ogni sua mossa.
Dovevo solo controllarla. Ma ora non riesco a smettere.
Lei è la mia ossessione. La mia dipendenza. Il mio veleno.
Guardarla non è abbastanza.
Il selvaggio dentro di me non sarà soddisfatto, finché non l’avrò presa e resa mia.
Un assaggio e sono rovinato. Purtroppo per lei... non la lascerò mai andare.
***
Birdie
Pedinata. Perseguitata. Catturata.
Ha strappato la mia vita e mi ha rinchiusa nella sua tenuta.
L’ex detenuto. Il grosso e cattivo motociclista. Tatuato, barbuto, e di dimensioni inumane.
Eppure, ogni volta che mi guarda, mi sciolgo.
Questa bestia distrutta nasconde dei demoni dietro quegli occhi brutali. Lo odio... e lo bramo. Il suo tocco, le sue parole, le sue labbra.
Quando i miei nemici vengono a prendermi, giura di proteggermi purché faccia quello che dice. Sarò al sicuro in questa prigione che ha creato per me.
Ma chi mi proteggerà da lui?
Adoro lo stile della Zavarelli aggressivo e senza edulcurazioni, mostra nei romanzi sempre tutto lo schifo possibile del mondo e siccome non disdegno questi libri oscuri mi sono sentita chiamata a nozze. Eppure ho tentennato non poco prima di iniziarlo, perché avevo timore che non fosse all'altezza di Confessa. Ho amato quel romanzo nonostante la parte bdsm che avrei proprio eliminato, ma non è riuscita a sbiadire i messaggi importanti di cui è infarcito il romance.
E beh, semplicemente avevo paura che Il condannato non riuscisse proprio a spiccare il volo. Ace e Birdie mi erano piaciuti nel primo libro, mi avevano incuriosito, soprattutto capire Ace come era finito in prigione, ma mi restavano tanti dubbi sull'effettiva riuscita.
Vi risparmio ulteriori giri dopo tutto questo preambolo, e vi dico che la Zavarelli è riuscita di nuovo a compiere la magia a trascinarmi in questo abisso oscuro da cui ho visto la luce alle 3 di notte quando ho chiuso il romanzo. Non sono riuscita a staccarmi dalle pagine, crollavo dal sonno e pure quello è riuscita ad abbattere. Ho mangiato parole e pagine tipo un'assetata nel deserto perchè di nuovo tutto quello che avevamo immaginato non corrisponde proprio tutto al vero.
Ci sono altri segreti da scardinare perché le verità fanno male e per paura di dar pensiero a chi c'è caro si tengono celati e si cerca di risolverli da sé, Peccato che i problemi sono come la punta di un iceberg e a mano a mano che vengono fuori si evidenzia la cruda e sconcertante realtà che rasenta perversione, follia e mostruosità. La Zavarelli non ci risparmia nulla e anche qui batte il ferro sui condannati innocenti, sulle violenze minorili e sulla corruzione di chi dovrebbe difederci.
Devo dire che in questo romanzo la Zavarelli non ci risparmia nulla, in più punti mi ha fatto venire un voltastomaco assurdo, ma non riuscivo a staccarmi.
Poi beh scoprire la verità su Ace è stato un pugno nello stomaco perché i suoi problemi risalgono proprio da quando è nato e se li trascina dietro come un pesante macigno. Si sente un mostro, sbagliato, non adeguato, ma qui gli sbagliati sono la feccia che gira intorno.

Non ero altro che un uomo senza voce, quando lui mi trovò a marcire in una cella di prigione. Mi ero rassegnato al fatto che avrei trascorso la mia vita dietro le sbarre, in gabbia come una bestia. Era l’unica via che conoscevo prima che arrivasse, parlando di verità e giustizia.

A tratti mi ha fatto molto tenerezza il personaggio di Ace e i suoi comportamenti.

Fisicamente, potevo prendermi cura di lei. Le esigenze di base di cui aveva bisogno come umana erano facili da soddisfare. Ma tutto il resto era un purgatorio che non sapevo come affrontare. 

L'unico neo, se così possiamo chiamarlo del romanzo, è che un particolare è proprio identico a quello che succede a Gipsy e mi sarebbe piaciuto variasse la dinamica, anche se mi rendo conto che alla fine è stata anche un'ulteriore molla verso la crescita e la maturità dei personaggi. Diciamo che era facilmente immaginabile e quindi, quando è uscito fuori, non mi sono stupita per niente... 
Nel romanzo rincontriamo i personaggi che abbiamo amato nel primo volume e tanti altri, in modo da vedere come sono andate avanti le loro vite.

Fabiana






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