Recensione

La libreria delle storie rimaste di Manuela Chiarottino

marzo 29, 2022 Virgy 0 Comments


Carissime, oggi vi raccontiamo de: La libreria delle storie rimaste di Manuela Chiarottino, edito da More Stories.

Titolo: La libreria delle storie rimaste
Autore: Manuela Chiarottino
Editore: More Stories
Pagine: 210
ebook €2,99 
cartaceo €9,99 
Uscita 28 marzo 2022
Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.
Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie dell'anziana libraia e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e tacchi alti.
Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.
Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che pare sempre sull’orlo della bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno intendere ci sia più di un mistero da svelare…
Dalla grande Londra ad un piccolo paesino di nome Bibery. È questo ciò che succede ad Amabel che dalla grande città, con i suoi abiti alla moda e i tacchi alti si trasferisce in un piccolo paese per lavorare in una libreria dal nome La libreria delle storie rimaste. La proprietaria, Emily, è una signora anziana tanto dolce e materna, accogliente.
Per Amabel non è così semplice lavorare tra e con i libri ma ha scelto lo stesso questo lavoro, nonostante la sua ritrosia nei confronti di questi.
Sarebbe partita per un paesino dell’Inghilterra mai sentito nominare prima , per vivere accanto a una donna che non conosceva e fare il lavoro che mai e poi mai avrebbe pensato o voluto fare. E forse nemmeno potuto.
Dalla grande Londra a un piccolo paesino di nome Bibery. È questo ciò che succede ad Amabel che dalla grande città, con i suoi abiti alla moda e i tacchi alti si trasferisce in un piccolo paese per lavorare in una libreria dal nome La libreria delle storie rimaste. La proprietaria, Emily, è una signora anziana tanto dolce, materna e accogliente.
Per Amabel non è così semplice lavorare tra e con i libri ma ha scelto lo stesso questo lavoro, nonostante la sua ritrosia.

Sarebbe partita per un paesino dell’Inghilterra mai sentito nominare prima , per vivere accanto a una donna che non conosceva e fare il lavoro che mai e poi mai avrebbe pensato o voluto fare. E forse nemmeno potuto.

È comunque difficile per lei ambientarsi a questa nuova vita in cui ha deciso di lanciarsi; aprirsi e cedere un po' di quel suo essere sulle sue, nascosta dietro una falsa apparenza di sicurezza.

Senza i suoi abiti firmati, i tacchi alti, il trucco perfetto, era preda della sua solita insicurezza, quella che, come tutte le sue paure, la accerchiava e condizionava ogni giorno.

Tanti libri, pochi clienti, gatti dai nomi di scrittori e poeti, infiniti dolci e tazze di tè, Amabel grazie a Emily, ad Albert e ai suoi bambini, riscopre pian piano la semplicità delle piccole cose, paure e ansie vengono pian piano distrutte da quella gentilezza che caratterizza l'animo buono e bello della gente.
Vivere senza quel senso di oppressione, quel senso di ansia, senza scappare; scoprire l'amore a piccoli battiti, grazie ad Albert, prima piano, poi sempre più forte, gesti gentili, intimi, belli che aiutano il suo cuore a guarire da paure mai sanate del tutto, e guardare tutto con occhi nuovi e sentendo dentro quel senso di felicità che cambia la vita.

Quando era successo che si era lasciata andare, aveva liberato il cuore, dimenticandosi una delle sue paure?
Qual era stata la vita di ognuno di quei volumi prima di approdare sugli scaffali della “Libreria delle storie rimaste”?


Mi sono immersa tra le pagine di questa storia immaginando cosa sarebbe potuto succedere nella storia; ma la mia immaginazione in confronto alla storia è andata letteralmente fuori binario.
Inizialmente non sono riuscita ad inquadrare Amabel, quel suo modo di fare scostante, quel suo non voler toccare per troppo tempo un libro, quasi come se ci fosse astio tra lei e i libri; cosa per un lettore è alquanto inconcepibile. Quel suo modo di vestirsi sempre alla moda, nonostante non ce ne fosse bisogno ( voi penserete che ognuno si veste come vuole... Giustissimo! Ma capirete perché dico questo leggendo il libro). Quel suo tenere lontani tutti, come se mantenere un certo atteggiamento fosse normale. Insomma non è entrata subito nelle mie grazie, cosa che è cambiata pagina dopo pagina perché ho riscoperto un Amabel più umana, con un cuore e ho compreso appieno il suo carattere.
 
Amabel si chiese quando fosse avvenuto quel passaggio, quando Albert da sconosciuto, e a prima vista neppure troppo simpatico, era diventato un conoscente, e poi quasi un amico, e poi ancora qualcuno che le faceva battere il cuore.

«La vita, Amabel, è fatta di momenti belli e brutti. L’importante è che si alternino, non credi? Perché così sai che dopo ogni ombra arriverà la luce.»

È una storia questa, ricca di dolcezza e amore per i libri, di amore per il prossimo, per la profondità dei sentimenti nelle sue infinite sfaccettature. C'è amore per gli animali. Respirare amore come se fosse una pozione che aleggia in ogni cosa, persistente, tanto da assorbirla e farla propria.
C'è amore nell'essere proprietari di una libreria, nel fare il veterinario. Gestire un una libreria non è sinonimo solo di vendita e guadagno, dietro si riscopre anche quel lato nascosto, fatto di amore, di storia, di sentimenti profondi legati a un libro, perché ogni libro, usato o nuovo, può essere acquistato per il piacere di leggere, per sorridere, per dimenticare, per piangere…
Il potere dei libri è grande tanto da riuscire ad annullare le paure, le ansie, le ferite; 

Bella scrittura quella della Chiarottino, che colpisce punti del cuore nascosti, donando quel senso di tranquillità, quella dolcezza che traspare attraverso le parole, respirando quasi gli odori della libreria, invidiando anche un po'Amabel fino alla fine.
La libreria delle storie rimaste è quel romanzo che fa davvero bene al cuore, regalando al cuore quel senso di pace in quei momenti in cui ne hai davvero bisogno.
C'è davvero tanto da scoprire tra le pagine, io l'ho letto e amato, e voi?
Leggetelo!
Complimenti all'autrice.

✒ Aurelia


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