Recensione,

Rain: La Regina di Cuori vol. #2 di Alba Des Anges

dicembre 06, 2022 Virgy 0 Comments


Oggi vi parliamo di Rain: La Regina di Cuori, secondo volume della serie music romance di Alba Des Anges e pubblicato dalla Words Edizioni.
Titolo: Rain: La Regina di Cuori
Autore: Alba Des Anges
Editore: Words Edizioni
Genere: Music romance
Pagine: 289
Costo: ebook €. 2,99 cartaceo €. 15,90
in abbonamento KindleUnlimited
Serie
Vol. #2 Rain: La Regina di Cuori
Dopo sei mesi a Las Vegas, passati a collezionare cactus e a ballare burlesque, Engie ha finalmente accettato che il suo cuore ha bisogno di Derek per ricominciare a battere. Lui, però, sembra aver rinunciato ad aspettarla ed è andato avanti: un nuovo album, un nuovo tour promozionale, nuove avventure sentimentali che si susseguono in modo quasi ossessivo. Ma Engie non ha intenzione di arrendersi e, spalleggiata dalla migliore amica di sempre, Brenda Brownie Brandi, decide di tornare a Las Vegas e affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Impegnata in un’ardua missione di riconquista, la ballerina si trova ad accettare una proposta pericolosa quanto allettante: partecipare al tour estivo dei Queens of Hearts con la sua compagnia di ballo. Una vicinanza pericolosa, un viaggio a tappe attraverso gli Stati Uniti tra turbolenti scontri e sensuali schermaglie, che tra uno show e l’altro potrebbero permettere a Engie di tornare a essere, una volta per tutte, la regina del cuore di Derek.
Eccomi qui a parlarvi del secondo volume della serie scritta da Alba Des Anges, Rain: La regina di cuori.
Dopo aver vissuto per sei mesi a Las Vegas tra esibizioni di burlesque e accudire cactus, per Engie è arrivato il momento di tornare a casa, da Derek.
Nulla è come l'ultima volta, nulla è rimasto come credeva.
Il tormento è un coltello che fa male, affilato e tagliente, lascia segni; segni che non possono essere ricuciti facilmente.
Quando un cuore viene vivisezionato da un dolore profondo, un anestetico non potrà mai cancellare quel senso di abbandono, di rifiuto, quel dolore sordo eppure rumoroso che nessun medicinale potrà curare.
Siamo di fronte a una sofferenza profonda per Engie e Derek. In sei mesi la vita cambia, il mondo forse no, ma per loro tutto si è ribaltato come lava colata che copre o come una ruspa che gratta.

«A volte i cataclismi sono necessari, Engie. Necessari perché nasca qualcosa.»

Rivedersi per Engie e Derek è un tormento; lavorare insieme, la ballerina e il frontman, è una lunga strada da percorrere non solo sul fronte lavorativo; un lungo e doloroso morso che con le sue zanne morde; e fa male amare e respingersi, odiare e respirarsi, vivere e morire, saranno mesi lunghi, mesi in cui la mente giocherà secondo regole autoimposte, e il cuore amerà, accetterà odio e rancore, musica e parole; il corpo si ciberà di attimi effimeri ma potenti lasciando segni visibili e invisibili.
Amare e amarsi. Assorbire un male bastardo. Quando un cuore ha sofferto troppo si può perdonare? Che parola semplice che racchiude in sé un'infinità di parole e sentimenti. Ma sappiamo davvero farlo? Perdonarsi è il primo passo verso l'accettazione, verso i propri difetti, le ansie, manie, le paure, i limiti che ci auto imponiamo.
Perdonare noi stessi è ciò che a nostri stessi occhi ci rende difettosi tanto da allontanare tutti.
 
Portiamo addosso gli stessi segni, la stessa pena, ci siamo marchiati con la medesima lama, fustigati con la medesima frusta; soffriamo con uguale intensità, amiamo con uguale violenza e quei graffi sono lì per raccontare la storia della nostra guerra, la storia della nostra pace.

Montagne da scalare che non sembravano così alte, vette così alte che sembrano infinite; perseverare e pazientare è un elemento della formula complicata che è la vita, che si miscela all'amicizia vera di una amica, una madre, una spalla, un pezzo di cuore.
C'è odio e rancore, contraddizioni, sogni svaniti, speranze perse e speranze nuove, ma soprattutto un amore tenace, un amore malsano eppure che cura; un amore che nonostante i temporali, la pioggia torrenziale che spazza via, forse è anche in grado di lavare via il male per donare una coperta nata dall antidoto del perdono, ma prima di esso sono tanti gli strati da sollevare uno dopo l'altro.

I motivi per cui parlare di felicità si dissolvono nella consapevolezza, insieme a quelli per cui ricolmare di gratitudine la vita, e l’intelligenza non diventa che uno strumento attraverso il quale condannarsi alla formulazione continua di domande, senza risposte complete o accettabili. Engie c’è, impressa sulla mia pelle , radicata nel mio stomaco, dittatrice della mia mente. E io mi rassegno alla realtà, sconfitto dal giorno. 

Siamo fatti di ossa e carne, abbiamo una testa con un cervello, con una mente razionale, una mente che ci rende pensanti, eppure ci rende irragionevoli, irrazionali, cattivi; la vita ci brucia e noi ci facciamo bruciare vivi dai malsani credo, ci butta in fosse in cui è facile sbagliare, ferire e ferirsi. Ma la domanda che mi pongo sempre è: quanto un essere umano può soffrire? Quanto l'amore, un sentimento così puro, così infinitamente speciale può far male?
In queste pagine intrise di speranze, siamo davanti alla stessa speranza che come sabbia sembra disperdersi dalle mani. Gli innumerevoli pensieri che la mente macina a suon di note, innumerevoli lacrime che si disperdono sul viso per quanto dolore si è spettatori di vivere. La complessità che diventa mano mano tangibile, domande che non hanno risposte, azioni e reazioni che si scontrano e che danno vita alla carnalità di un momento che sembra infinito ma che invece non lo è. Ti distruggi insieme a Engie, ti imbestialisci con Derek, cuore e mente che si contengono il podio; ma di cosa poi? Vendicarsi e redimersi, odiare e amare. La profondità dell'amore che si scontra sul dolore. La vincita è il premio a cui si ambisce ma sarà così bella la vittoria?

Se non trovi la risposta, farai meglio a cambiare domanda. Perché ti chiedi chi sei quando ancora devi diventare ciò che sei?

Aspettando Il prossimo libro …
✒Aurelia


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