Recensione

Quello che sussurra il vento di Amy Harmon

giugno 07, 2024 Aurelia 0 Comments

Bentrovati  lettori oggi vi parlo del nuovo romanzo di Amy Harmon dal titolo Quello che sussurra il vento pubblicato dalla Newton Compton Editori. 
Titolo: Quello che sussurra il vento 
Autrice: Amy Harmon 
Editore: Newton Compton Editori 
Genere: Historical romance/ time-travel
Pagine: 445
Costo: eBook €5,99  Cartaceo € 12,26
Data Pubblicazione: 14/05/24
Autrice bestseller del New York Times
Anne Gallagher è cresciuta ascoltando le storie del nonno sull’Irlanda. Dopo la sua morte, vi si reca per spargere le sue ceneri e inaspettatamente, immersa nei ricordi dell’uomo a cui ha voluto tanto bene, si ritrova nel 1921. L’Irlanda di quel tempo è un luogo pericoloso: spirano venti di guerra e i combattimenti sono quasi quotidiani. Confusa e disorientata, Anne si risveglia affidata alle cure del dottor Thomas Smith, tutore di un bambino dall’aria molto familiare. Quando viene scambiata per la madre del piccolo, scomparsa da tempo, Anne ne assume l’identità, avvertendo un legame con lei. Intanto, la tensione nel Paese continua a crescere: Thomas decide di combattere per l’indipendenza e Anne si schiera al suo fianco. Giorno dopo giorno, il cuore della donna comincia a battere per il medico e tornare al presente non le sembra più l’idea migliore. L’amore tra Anne e Thomas riuscirà a superare ogni avversità e a sopravvivere alla prova del tempo?
Una protagonista di grande coraggio.
Un viaggio nel passato.
Un romanzo che insegna che l’amore vince su tutto, anche sul tempo.
«Una delle autrici romance più amate.»
io Donna

Amy Harmon
È autrice di I cento colori del blu, che ha scalato le classifiche del «New York Times», Sei il mio sole anche di notte, Infinito + 1, Hai cambiato la mia vita, Il segreto di Eva, L’incantesimo della spada, Quello che sussurra il vento (pubblicati dalla Newton Compton), e altri bestseller.
Bentrovati lettori, in ritardo sulla mia solita tabella di marcia, oggi vi parlo del nuovo romanzo di Amy Harmon: Quello che sussurra il vento.
Il romanzo è uno spaccato sulla storia dell’Irlanda del 1921, delle lotte infinite e sanguinarie che ha vissuto nel corso dei secoli per conquistare la sua indipendenza.

Per quanto possa risultare illogica la collocazione del personaggio di Anne al contempo è originale e interessante; scrittrice, dedita solo al suo lavoro, Anne resta una donna sola, l’unico legame familiare era suo nonno Eoin ormai reciso dalla morte. Così prende una pausa da tutto per partire per l’Irlanda, un viaggio verso l’ignoto per spargere le ceneri di nonno Eoin nel Lough.
Il passato è quasi l’elemento chiave in questa storia; Anne, Eoin, Thomas e l’Irlanda vista con occhi diversi, vissuta in un viaggio temporale alla scoperta delle proprie origini.

Sinceramente non è semplice mettere per iscritto ciò che questo romanzo mi ha suscitato; non avevo mai letto romanzi che parlano della storia irlandese e delle innumerevoli lotte per conquistare la sua indipendenza. Confesso che ho faticato un po’ a entrare nel libro che ha rallentato parecchio i ritmi a cui sono abituata di solito.

In questo spaccato temporale la Harmon ci regala una rievocazione combinata tra realtà e finzione Portando con sé la tristezza e il dolore di un passato violento, dell’amore verso la propria patria e di uno spiraglio di luce fatto d’amore e dolcezza che si fa strada attraverso Anne e il suo personaggio.
Non riesco a immaginare quanto sia stata enorme la portata di ciò che Anne ha vissuto; far parte di un "era" non sua una piuma sospinta nel vento caduta nello stesso luogo che ha portato alla morte una sua antenata.
Scambiata per un altra Anna e madre di Eoin, viene affidata alle cure del dottor Thomas; la sua vita appesa ad un filo sottile assume contorni ben definiti dove tradimenti, potere, guerra, e sotterfugi sono la cornice ad una storia più grande che si crea tra Anna Eoin e Thomas. L’amore e la dolcezza di Anne li senti scorrere sotto pelle nonostante la guerra crea un basamento a cui è difficile restare inermi e indifferenti.
 
Avevo trentun anni. Non ero una ragazzina innocente. Non ero mai stata una fan esaltata né una donna ossessionata da attori o musicisti, uomini sconosciuti che non avrei mai potuto avere. Ma conoscevo Thomas Smith. Lo conoscevo, e lo amavo. Disperatamente. Eppure amarlo, conoscerlo, era tanto improbabile quanto amare il volto su uno schermo. Eravamo una coppia impossibile. Nel giro di un attimo, in un battito di ciglia, sarebbe potuto finire tutto. Thomas era un sogno da cui avrei potuto svegliarmi in qualunque momento, e sapevo fin troppo bene che una volta uscita dal sogno non sarei mai riuscita a rientrarvi.

Difficile non affezionarsi a Eoin, un bambino che come tutti ha bisogno dell’amore di una madre, di quelle ali protettrici e sicure, di un insegnate che crea e insegna. Il dottor Thomas Smith è una presenza importante, un uomo dedito al suo lavoro, un grande amico, un padre. E sarà proprio lui a salvare Anne e prendersene cura.
 
Mi hanno insegnato ad amare l’Irlanda, ma l’amore non dovrebbe essere tanto difficile. Il dovere, sì. Ma l’amore no. Forse è questa la mia risposta. Un uomo non accetterà di soffrire o di sacrificarsi per qualcosa che non ama. Alla fine, immagino che tutto dipenda da cosa amiamo di più.

In una storia in cui la realtà dell’epoca la fa da padrona, l’amore riesce a insinuarsi come una carezza del vento, portando con sé nuove consapevolezze e dolori mai provati. C’è tanta profondità di sentimenti diversi tra questa pagine, un insieme di elementi che si fondono e si miscelano, regalando nuove consapevolezze e aprendo gli occhi e il cuore a nuovi orizzonti.
Il finale inaspettato, colpisce e regala un sorriso sincero; uno slancio veloce ad un romanzo che di per sé si apprezza nonostante la lentezza.
 
 Il vento che ascolti ora è lo stesso che soffia dall’inizio dei tempi. La pioggia che cade è la stessa pioggia. Si ripete all’infinito, come in un immenso cerchio. Il vento e le onde esistono da sempre, e così le stelle e le rocce. Ma le rocce non parlano, e le stelle sono troppo lontane per rivelarci quello che sanno».
✒️Aurelia 













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