Recensione
Court of winter di Krista Street
Care lettrici oggi vi parlo di Court of Winter di Krista Street edito da Triskell Edizioni.
Titolo: Court of Winter
Autrice: Krista Street
Editore: Triskell
Genere: Romantasy
Uscita: 19/09/25
Una ragazza senza magia.
Un principe Fae senza pietà.
Un patto che potrebbe salvare o distruggere un regno.
Sono nata senza magia. Senza ali. E in un mondo come il nostro, questo equivale a essere debole.
Tra i Fae Solis, solo i forti sopravvivono al gelo eterno che domina il Nord. E io? Ho solo la mia determinazione. Ho lottato per ogni respiro, ogni giorno, vivendo nell’ombra insieme a mia sorella… finché non è arrivato lui.
Il Principe della Corte d’Inverno. Bellissimo. Spietato. Letale.
Ha sterminato il mio villaggio. Ha rapito me. E, invece di uccidermi, mi ha rinchiusa nel suo palazzo di ghiaccio per offrirmi una scelta che potrebbe cambiare il destino del nostro mondo: allearmi con il mostro che mi ha tolto tutto… O restare a guardare mentre il regno sprofonda nel caos.
Avevo grandi aspettative su questo romantasy perché amo le storie sui fae, questo libro è partito con il piede giusto, attirando subito la mia curiosità, mostrando una ragazza che si cela perché è diversa. Essere senza ali, con capelli neri e senza magia è sinonimo di fragilità, che la porta a essere sempre a rischio per la sua incolumità.
Quindi fin qui ho divorato il libro che scorre in modo fluido e interessante... poi compare il nostro principe fae e il libro a mio avviso subisce un arresto.
Da una parte continuano a esserci spunti interessanti che avrei voluto approfondire, ma dall'altro lato assistiamo a un bizzarro e sciocco comportamento da Llara, che prima era ben diversa. Per cominciare di fronte al principe che dispensa morte e dal quale dovrebbe provare paura, non fa altro che rispondergli male ed è decisamente poco credibile...
Non posso svelare le motivazioni che la spingono a odiare Nori per non fare spoiler, ma sono senza dubbio gravi e difficilmente possono essere messe da parte o dimenticate... Beh, a più riprese assistiamo a crolli e cedimenti di Llara, e non sempre è a causa del vino.
Llara diventa improvvisamente infantile, sciocca, contraddittoria, superficiale come una pozzanghera. Si indigna di continuo per il comportamento del principe, dovrebbe esserne spaventata per la facilità con cui lui uccide e invece gli urla contro, strepita... ma il punto è che in questa pagine Nori non appare minimamente cattivo visto che il primo fae che uccide è un padre ubriacone che stava uccidendo suo figlio... quindi bah!
L'interesse si è riacceso proprio alla fine grazie a un cliffhanger che mi ha spinto a voler fortemente leggere il seguito sperando che l'eroina femminili acquisti un po' di cervello, che ci sia un po' di sentimento e soprattutto vera azione che renda dinamico il libro... nel primo non succede praticamente niente di veramente interessante e utile fino alla fine.
All'inizio l'autrice inserisce un glossario con tutti i termini fantasy che ha inventato e con le pronunce dei nomi. Ammetto che è utile e interessante ma troppa roba buttata prima di iniziare che non mi è rimasta per nulla in mente e forse era necessario inserire delle note o fare in modo che si capisce dal testo di cosa si stesse parlando perché erano decisamente troppi nomi strani per ricordarli tutti.
Spero che il secondo sia più adrenalinico.
Fabiana
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