Nemesi di Anna Nicoletto
Quando ho chiuso l’ultima pagina di Nemesi di Anna Nicoletto, il mio cuore continuava a battere come se non volesse smettere, come se Ivy e Caleb fossero ancora lì, a pochi passi da me, con i loro silenzi, le loro tensioni, le loro paure. Non è stato solo il romance a travolgermi: è stato tutto il mondo che l’autrice ha saputo creare, un mondo che pulsa di rivalità familiari, segreti nascosti e memorie che pesano come macigni sulle spalle di chi le porta.
Leggere Ivy e Caleb è stato come camminare su un filo sospeso, teso tra desiderio e paura, tra ciò che si vorrebbe e ciò che si teme. Ogni loro sguardo era una scarica di emozione, ogni silenzio un urlo muto. Ho sentito il peso dei loro passati come se fosse mio, ho sentito il respiro trattenuto nei momenti in cui il cuore dei protagonisti era sul punto di spezzarsi. La loro storia non è mai semplice, mai banale: è fatta di scelte difficili, di errori dolorosi, di un coraggio che deve fare i conti con eredità ingombranti e rancori che si trascinano da generazioni.
I personaggi sono vivi, reali, imperfetti: Ivy con la sua determinazione e la sua fragilità, Caleb con i suoi silenzi e la sua rabbia nascosta. Ti fanno arrabbiare, ti commuovono, ti straziano, ti fanno sorridere di sollievo nei momenti più piccoli. Anche le figure secondarie contribuiscono a dare profondità, rendendo il Monfort College un luogo che non si dimentica: corridoi antichi, tradizioni che opprimono e affascinano, un’atmosfera gotica che accompagna ogni scena con un fascino oscuro e magnetico.
Ammetto che a volte il ritmo rallenta, che qualche dialogo o introspezione sembra dilatarsi troppo, e che la rivalità tra le famiglie talvolta appare costruita per aumentare la tensione. Eppure, queste imperfezioni non diminuiscono la potenza emotiva del libro: anzi, rendono ogni battito, ogni passo dei protagonisti, più umano, più vero. Il finale mi ha soddisfatta, ma dentro di me restano ferite aperte, domande sospese, il desiderio di un epilogo più ombroso, più intenso, che continui a pulsare insieme a Ivy e Caleb.
Nemesi non è solo una lettura: è un’esperienza che ti entra dentro, che ti scuote, che ti fa sentire la paura, la passione, il dolore e il coraggio dei protagonisti come se fossero tuoi. Ti fa riflettere su quanto il passato e le eredità familiari condizionino le nostre scelte, e su quanto coraggio serva per andare oltre, per amare, per vivere davvero. È un libro che ti rimane dentro, che lascia il segno, e proprio per la sua imperfezione è così vivo, così intenso, così memorabile che ancora sento il battito dei cuori dei protagonisti nel mio.


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