Recensione,
Vostra Alessandra.
Birdie. La forza del colibrì di Katiuscia Salvini
Bentornate a Silver Town, dove i cattivi non chiedono scusa e le principesse imparano a salvarsi da sole.
Oggi vi porto dentro casa Collins: pericolosa, oscura e decisamente irresistibile.
Birdie. La forza del colibrì è una storia che graffia, scalda e non molla più.
Se pensate che vinca sempre il più forte… preparatevi a ricredervi.
Libro scritto da Katiuscia Salvini, edito in Self Publishing.
Titolo: Birdie. La forza del colibrì
Autrice: Katiuscia Salvini
Editore: Self Publishing
Genere: Romance Contemporaneo
Trope: Small town, Age gap, Emotional scars, Love deal,
Bad cowboy, Enemy families, Stand alone
Pagine: 576
Costo: E-book €, cartaceo € incluso in kindle unlimited
• Emotional scars
•
Love deal
• Bad cowboy
• Enemy families
• Age gap: 13 anni
•
Stand alone
Data di pubblicazione: 30 Dicembre 2025
Serie: Silver Town Series
Honey. Il canto dell'ape regina #1
Birdie. La forza del colibrì #2
TRAMA
:
Sono un cowboy senza morale.
Incatenato a una vita che ho scelto.
Temuto dalla mia città.
Sovrano del destino di tutta la foresta.
Potrebbe andare meglio di così?
Ovviamente no.
Mi chiamo Dorian Collins e sono il cattivo di una storia raccontata male.
Gestisco gli affari sporchi della mia famiglia. Una sola svista, però, è bastata a farmi rischiare ogni
cosa.
Per difendere i miei segreti, ho stretto un patto con la cognatina del mio peggior nemico: il suo
silenzio, in cambio della mia esperienza.
Hope Bryce è un’aspirante ragazzaccia: fragile fuori, rumorosa dentro. Una tela bianca che esige
di essere sporcata.
Ma abbiamo poco tempo.
Tic tac.
Ogni giorno, pesca un bigliettino da un barattolo.
Ogni giorno, mi chiede di insegnarle a sbagliare.
Ogni giorno, vuole imparare a vivere.
E io posso darle tutto questo.
Sono nato per distruggere e ho conquistato questo diritto col sangue. Tuttavia la piccola Bryce è
la preda che non mi aspettavo: temibile come chi non ha nulla da perdere, veloce come un colibrì
che può fronteggiare persino un lupo.
Perché se è vero che in natura vince il più forte, allora lei è l’eccezione che
conferma la regola: a
volte, vince il più astuto.
Quella ragazzina è il colibrì più scaltro a cui
abbia mai dato la caccia e non si farà rinchiudere di
nuovo in gabbia…
Al massimo, vorrà dividerla col cattivo.
In ogni favola che si rispetti, la principessa è destinata a essere salvata dal principe azzurro.
Hope Bryce ha scelto di riscrivere la storia.
Per raccontarla finalmente bene
TRAMA
:
Sono un cowboy senza morale.
Incatenato a una vita che ho scelto.
Temuto dalla mia città.
Sovrano del destino di tutta la foresta.
Potrebbe andare meglio di così?
Ovviamente no.
Mi chiamo Dorian Collins e sono il cattivo di una storia raccontata male.
Gestisco gli affari sporchi della mia famiglia. Una sola svista, però, è bastata a farmi rischiare ogni
cosa.
Per difendere i miei segreti, ho stretto un patto con la cognatina del mio peggior nemico: il suo
silenzio, in cambio della mia esperienza.
Hope Bryce è un’aspirante ragazzaccia: fragile fuori, rumorosa dentro. Una tela bianca che esige
di essere sporcata.
Ma abbiamo poco tempo.
Tic tac.
Ogni giorno, pesca un bigliettino da un barattolo.
Ogni giorno, mi chiede di insegnarle a sbagliare.
Ogni giorno, vuole imparare a vivere.
E io posso darle tutto questo.
Sono nato per distruggere e ho conquistato questo diritto col sangue. Tuttavia la piccola Bryce è
la preda che non mi aspettavo: temibile come chi non ha nulla da perdere, veloce come un colibrì
che può fronteggiare persino un lupo.
Perché se è vero che in natura vince il più forte, allora lei è l’eccezione che
conferma la regola: a
volte, vince il più astuto.
Quella ragazzina è il colibrì più scaltro a cui
abbia mai dato la caccia e non si farà rinchiudere di
nuovo in gabbia…
Al massimo, vorrà dividerla col cattivo.
In ogni favola che si rispetti, la principessa è destinata a essere salvata dal principe azzurro.
Hope Bryce ha scelto di riscrivere la storia.
Per raccontarla finalmente bene
Incatenato a una vita che ho scelto.
Temuto dalla mia città.
Sovrano del destino di tutta la foresta.
Potrebbe andare meglio di così?
Ovviamente no.
Mi chiamo Dorian Collins e sono il cattivo di una storia raccontata male.
Gestisco gli affari sporchi della mia famiglia. Una sola svista, però, è bastata a farmi rischiare ogni
cosa.
Per difendere i miei segreti, ho stretto un patto con la cognatina del mio peggior nemico: il suo
silenzio, in cambio della mia esperienza.
Hope Bryce è un’aspirante ragazzaccia: fragile fuori, rumorosa dentro. Una tela bianca che esige
di essere sporcata.
Ma abbiamo poco tempo.
Tic tac.
Ogni giorno, pesca un bigliettino da un barattolo.
Ogni giorno, mi chiede di insegnarle a sbagliare.
Ogni giorno, vuole imparare a vivere.
E io posso darle tutto questo.
Sono nato per distruggere e ho conquistato questo diritto col sangue. Tuttavia la piccola Bryce è
la preda che non mi aspettavo: temibile come chi non ha nulla da perdere, veloce come un colibrì
che può fronteggiare persino un lupo.
Perché se è vero che in natura vince il più forte, allora lei è l’eccezione che conferma la regola: a
volte, vince il più astuto.
Quella ragazzina è il colibrì più scaltro a cui abbia mai dato la caccia e non si farà rinchiudere di
nuovo in gabbia…
Al massimo, vorrà dividerla col cattivo.
In ogni favola che si rispetti, la principessa è destinata a essere salvata dal principe azzurro.
Hope Bryce ha scelto di riscrivere la storia.
Per raccontarla finalmente bene.
Tornare a Silver Town significa sempre prepararsi a qualcosa che scotta. Ma questa volta non bussiamo alla porta dei Coventry: qui la sfondiamo. Entriamo nel territorio della temutissima famiglia Collins, quel cognome che in città non si pronuncia mai ad alta voce, quel potere oscuro che tutti conoscono e nessuno osa sfidare. Con Birdie. La forza del colibrì, Katiuscia Salvini ci trascina nel cuore più pericoloso della cittadina, e lo fa con una storia che morde, emoziona e non concede tregua.
Dorian Collins è tutto ciò che una favola non dovrebbe avere come protagonista: un cowboy senza morale, freddo, temuto, sovrano di un regno fatto di segreti e sangue. È il cattivo di una storia raccontata male, o almeno così ama definirsi. Poi arriva Hope Bryce, la sorellina “indifesa” di Honey, già conosciuta nel primo volume come la fidanzata dell’orsacchiotto Bear. Hope è educata, rispettosa, incapace persino di dire una parolaccia… ma solo in apparenza. Dentro di lei c’è un tumulto che chiede spazio, aria, vita.
Il loro incontro nasce da un patto: il silenzio di lei in cambio dell’esperienza di lui. Un barattolo pieno di bigliettini, di prime volte, di errori da collezionare. Ogni giorno un passo fuori dalla gabbia. Ogni giorno un “tic tac” che ricorda quanto poco tempo abbiano prima che tutto esploda.
Ed è proprio qui che il romanzo mostra la sua anima più potente.
Il cuore pulsante di Birdie è senza dubbio il rapporto tra Hope e Dorian, un legame che nasce storto, sbilenco, quasi per errore… e proprio per questo risulta devastantemente autentico. Non c’è romanticismo patinato, non c’è l’attrazione immediata da favola: c’è un riconoscersi istintivo, primordiale, come se entrambi sapessero – prima ancora di capirlo – che l’altro è necessario.
Si cercano senza dirlo. Si avvicinano quando dovrebbero scappare. Si trovano sempre dalla stessa parte della barricata, anche quando il mondo intorno li spinge a combattersi. Dorian non è abituato a condividere nulla, tantomeno le battaglie: lui è il lupo solitario, quello che protegge mordendo. Hope, invece, è fragile solo in apparenza. Accanto a lui non diventa più forte perché qualcuno la salva, ma perché impara a stare in piedi da sola, sapendo che se cade, Dorian è lì. Non davanti. Non sopra. Accanto.
Il loro legame cresce nel confronto, nello scontro, nei continui battibecchi che non sono mai vuoti ma sempre carichi di significato. Ogni provocazione è un passo in avanti, ogni discussione è un modo per dirsi “ti vedo” senza usare le parole giuste. Combattere insieme diventa naturale: contro i segreti, contro il passato, contro chi vorrebbe decidere per loro. E in questa alleanza ruvida e imperfetta, Hope smette di essere la ragazzina da proteggere e diventa una compagna di guerra.
Dorian, dal canto suo, scopre qualcosa che non aveva mai contemplato: la forza non sta solo nel distruggere, ma anche nel restare. Nel promettere e mantenere. Nel cambiare rotta senza perdere sé stesso. Hope è l’unica capace di guardarlo senza paura e senza illusioni, di accettare il suo buio senza volerlo ripulire. E questo lo disarma più di qualsiasi minaccia.
Insieme non sono invincibili, ma sono pericolosamente affiatati. Due anime che si tengono in equilibrio sul filo sottile tra dannazione e salvezza. E quando combattono, lo fanno uno per l’altra, non per eroismo, ma per scelta. Perché scegliersi, ogni giorno, è la loro vera rivoluzione.
Hope, però, non porta con sé solo voglia di vivere: nasconde un segreto enorme, una condizione fisica e mentale che pesa come un macigno e che non riesce a confidare neppure alla sorella, diventata nel tempo troppo oppressiva. Ed è proprio con l’ultima persona da cui ci aspetteremmo comprensione che Hope trova ascolto. Dorian la vede davvero, la capisce meglio di chiunque altro, mentre anche lui custodisce una verità che, se venisse a galla, potrebbe costargli la vita.
Il cambiamento di Dorian non è immediato, ed è questo a renderlo credibile. È lento, ruvido, fatto di piccoli gesti e promesse mantenute. La convivenza forzata con la sua “nemica” – sì, proprio la cognata di Bear – diventa una scoperta scomoda ma necessaria: avere Hope intorno non è una condanna, ma un punto fermo. Fino a quando il passato bussa alla porta per riscuotere il conto, e Dorian è costretto ad abbassare la testa e chiedere aiuto proprio alla famiglia del suo acerrimo nemico. Le famiglie riusciranno a trovare un punto d’incontro per un futuro più sereno? Per scoprirlo, non resta che leggere.
Birdie è un romanzo dinamico, avvincente, senza momenti morti. Tra battibecchi brillanti, tensione costante e una componente spicy ben presente, la storia cattura e non lascia andare. Katiuscia Salvini si conferma una delle mie scrittrici preferite, capace di unire ironia, passione ed emotività con una naturalezza disarmante. Il trope age gap è reso unico, mai banale, mai forzato.
Consiglio questo libro? Assolutamente sì. E consiglio anche di recuperare il primo volume della serie, mettersi comodi e lasciarsi travolgere dalle vicende di Silver Town. Perché lì tutto può succedere… e spesso succede quando meno te lo aspetti.
Vostra Alessandra.


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