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Recensione. Mai più innamorata di Cecile Bertord

Carissimi lettori, oggi Aurelia vi parla di Mai più innamorata di Cecile Bertod edito da Newton Compton.


Titolo:  Mai più innamorata
Autore: Cecile Bertod
Editore: Newton Compton
Pagine:
Costo:

Trama:
Dall'autrice del bestseller Non mi piaci ma ti amo
Daphne è una famosissima autrice di romanzi erotici e per il suo ultimo libro ha appena firmato un contratto con un anticipo da capogiro. Però, dopo aver incassato l’assegno, la sua ispirazione si è come bloccata. Non risponde alle numerose email del suo editore e si barrica dentro casa, fino a quando non decide di ascoltare il consiglio del suo commercialista, che le propone di tornare nel paesino in cui è nata e trascorrere lì qualche giorno in totale relax. Sperando di trovare la giusta concentrazione, Daphne va quindi a Banff, ma le cose non migliorano affatto. Tutt’altro. A renderle la vita impossibile ci pensa Edward, un architetto che ha un conto in sospeso con lei, perché uno dei suoi libri gli ha causato non pochi problemi… Eppure, anche se è difficile da ammettere, Daphne si rende ben presto conto che riesce a scrivere solo quando vede Ed. E lei non intende in alcun modo rinunciare alla possibilità di terminare il suo romanzo…
Per trovare l'ispirazione, la migliore cura è seguire il cuore...
«Cecile Bertod ha uno stile impeccabile, una grammatica perfetta e un esilarante senso dell’umorismo.»
Anni Di Nuvole
«La Bertod non sbaglia un colpo!»
Greta Booklovers
«La Bertod riesce a ironizzare su tutto senza cadere nemmeno per un secondo nel banale.»
Sognando Tra Le Righe


Cecile Bertod
è una restauratrice archeologica e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato a scrivere con un fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli. La Newton Compton ha già pubblicato, con notevole successo, Non mi piaci ma ti amo, Nessuno tranne te, Ti amo ma non posso, Dopo di te nessuno mai, C’era una volta a New York e Mai più innamorata.

Recensione:
Non ci credo quando qualcuno dice: ci sono autori e libri che si amano o si odiano. Non so se sia vero e devo dire che su questo ho avuto sempre un grande punto interrogativo.
Quando ho iniziato a leggere il romanzo di Cecile un po’ sapevo di poter trovare una scrittura irriverente, divertente, sarcastica, dove le risate non sarebbero mancate, un vocabolario vastissimo a farla da padrona. Una storia raccontata da una scrittrice attraverso una scrittrice. 
Fin da subito si capisce che il karma ha dato a Dafne un bel calcio nel sedere, ma anche lei non,scherza, la sua sbataggine, il suo vivere quasi in esilio, le disavventure quasi cercate senza chiederle, il suo io, quello profondo, ha avuto una battuta d'arresto a causa di un evento passato. Spesso mi sono immedesimata in  Dafne e la sua profonda ribellione, se la ascolti veramente non è la ragazza perfetta che tutti si aspettano, è ribelle si, ma onesta e sincera, forse il suo modo di dire ciò che pensa è fin troppo diretto, e non sempre i suoi modi di porsi ed esporsi sono corretti, è fin troppo irruente, ma nel profondo nasconde delusioni della vita e dall'amore. Quante di noi possono dire di essere perfette e fortunate ? E quante possono dire di non esserlo?

E nuoto a vuoto, senza rendermi conto che  resto sempre nello stesso punto

Una scrittrice che deve affrontare più casini insieme, dimenticare di prendere le fedi,  essere una figlia non devota che farà morire di crepacuore la propria madre, un romanzo mai scritto ma pagato,  un viaggio a Banff e i problemi di una casa in ristrutturazione da risolvere, e l'architetto Edward che segue i lavori,  oh si l'architetto! Ne vedrete delle belle! Insomma sono troppe da affrontare per Dafne, ma questo piccolo folletto avrà una buona volta il signor karma dalla sua parte? Non sperateci tanto, perché ve l'ho detto prima: il karma di Dafne l'ha abbandonata, cancellata, radiata dall’esistenza. 
Un romanzo che subito ti  immerge nelle disavventure o forse più sfiga ricercata, di Dafne, dei suoi deliri di onnipotenza, un po’ convinta di far tutto per bene, un pò come dire che sono sempre gli altri a toppare. Lei è una tipa casa e casa, senza amici, vita sociale pari a zero, anche quando si ubriaca lo fa da sola…

Perché, andiamo, che senso ha parlare solo per dare l’impressione che stai vivendo?

E poi c'è Ed, che per quanto la sua vita sia tutta lavoro e bruciatura per esser stato mollato, alla fine è un tipo anche lui, rinchiuso nelle sue convinzioni, ma che ben presto inizieranno a vacillare grazie a Dafne. Tra i due chi ho preferito? Nessuno ed entrambi, perché a modo loro nascondono qualcosa e poi sono quel che sono, semplicemente loro stessi.
Ho trovato uno spartito di vita normale, ma anche ciò che si nasconde nell’io interiore, le scelte che prendiamo  dopo determinate situazioni, quelle che ci hanno toccato nel profondo, e che determinano poi  le scelte future…

Appena sparisco, come succede sempre, gli altri finiscono per dimenticarmi. La trama riprende, mi trasformo in un personaggio secondario di passaggio, e lascio che a fare il resto sia il caso.

Quando inizierete a leggere questo romanzo non fatevi congetture. Io un po’ l’ho fatto e ho sbagliato, perché in fondo quando leggi Cecile non sai mai cosa aspettarti, e quanto potrà stupirti quando alla fine girerai l'ultima pagina per chiudere il libro.
La lettura all'inizio ci racconta una Dafne letteralmente presa e seguita dalla signora sfiga, un po’ menefreghista a causa dei suoi modi di essere e fare, ma nessuno è perfetto! L'incontro scontro con Ed sarà quello che deciderà le sue sorti di scrittrice e donna, un Edward convinto di poter ricucire un rapporto chiuso con superficialità, ma che in fondo racchiude problemi profondi.
Dafne ed Ed mi hanno tenuta compagnia per troppo poco tempo, con i loro scambi di battute al vetriolo, i loro strani confronti, i ricatti, ho riso talmente tanto da farmi venire il mal di pancia, sono loro i  protagonisti indiscussi del romanzo. 
La vita vera non è così diversa da un libro. L’unica differenza è che nei libri tutto si incastra sempre alla perfezione, mentre nella realtà i pezzi sono quelli giusti, solo che ognuno proviene dalla scatola sbagliata. Così passi gran parte del tempo cercando di mettere insieme l’angolo di un paesaggio con il bordo di una natura morta e non ti rendi conto che sarebbe tutto più logico se semplicemente la smettessi di ostinarti e ti rassegnassi all’idea che non funzionerà mai.
Un romanzo che consiglio a tutti di leggere, non solo ci si accinge a leggere un romanzo divertente, ma tra le pagine si trova anche il profondo disagio della delusione, quello che ci preclude di vivere, di condurre una vita normale, ma il karma ogni tanto si ricorda noi…

Aurelia


Recensione: C'era una volta a New York di Cecile Bertod

Care Cercatrici e Cercatori, oggi Virginia vi parla di C'era una volta a New York di Cecile Bertod edito da Newton Compton Editori.

Titolo: C'era una volta a New York
Autore: Cecile Bertod
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 251
Costo eBook: 6,99  Cartaceo: 10,00
Genere: Commedia/storico
Uscita: 05/10/17


Trama:
L'amore può nascondersi ovunque, anche su una nave che salpa per New York
Parigi. Fin da bambina Sophie ha sognato di sposare un nobiluomo con una rendita sufficiente a garantirle il tipo di vita a cui è stata abituata: circoli esclusivi, vestiti d’alta moda, serate di gala. Ma, malgrado l’indiscutibile fascino, non è ancora riuscita a realizzare il suo proposito e, alla soglia dei ventotto anni, sa di non avere più molto tempo a disposizione. Alric, per quanto vecchio e terribilmente noioso, potrebbe rappresentare l’ultima possibilità per sistemarsi e così, una mattina, Sophie indossa il suo abito migliore e lo raggiunge, decisa ad accettare la sua proposta. C’è però una cosa che Sophie non ha previsto: il suo nome è Xavier. Un piccolo-borghese mai visto prima che irrompe nel salotto di rue d’Orsel deciso a infangare il suo buon nome. Xavier sostiene che Sophie non sia affatto la donna che vuol far credere, ma anzi, che un tempo sia stata la sua amante e ora gli nasconda suo figlio. Xavier non intende lasciarla andare prima di averlo ritrovato. Sotto lo sguardo sgomento di Alric, Sophie viene trascinata via e condotta su una nave che salpa per New York. E da quel momento inizia la sua sorprendente avventura… 
Dall’autrice del bestseller Non mi piaci ma ti amo
Una nuova commedia brillante, ironica e piena di colpi di scena
Un inaspettato viaggio in prima classe cambierà per sempre le loro vite?
Hanno scritto dei suoi libri:
«Se cominciate questo romanzo affamate della sua grande ironia, le sue battute acute e irriverenti, i sospiri, le risate, l’irritazione… insomma tutta la gamma di emozioni assicurate dal marchio Bertod, allora avete trovato pane per i vostri denti.»
«Cinque stelle sono troppo poche per un libro che è un vero gioiellino. Intelligente, ironico, divertente, per nulla banale, scritto benissimo e molto, molto spassoso.»

Chi è Cecile Bertod?
È una restauratrice archeologica e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato a scrivere con un fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli. La Newton Compton ha già pubblicato, con notevole successo,Non mi piaci ma ti amo, Nessuno tranne te, Ti amo ma non posso e Dopo di te nessuno mai.

Recensione:.
Se cercate una storia dove il nostro Lui è ricchissimo, blasonato e, per non farci mancare nulla, super dotato con ricarica batterie, inseguito da uno stuolo di altrettante ricchissime e blasonate debuttanti che svengono ogni due per tre, questo non è il libro per voi. 
Se cercate una Lei, spaurita, con un'indole dolce e delicata, bisognosa di essere salvata anche da un bruco che passando per puro caso di lì mentre si sta facendo i fatti suoi nel cercare un luogo a lui favorevole per potersi un giorno trasformare in una splendida farfalla... bene non è questo il libro. ;)

Quello che abbiamo in mano è il primo libro scritto dalla signora Cecile Bertod, di genere storico, barra commedia con una pennellata appena di giallo.
Vi ritroviamo riversata tutta l'ironia e il vezzo, le caricature di ogni situazione proprie dell'autrice.
Abbiamo la nostra protagonista che a paragone la bisbetica domata era un angelo, di contro il nostro protagonista dire che è sfortunato, non gli rende merito, riesce a essere nel posto sbagliato al momento sbagliato con una dovizia disarmante. Si lascerà trovare in situazioni davvero paradossali e molto compromettenti. Il suo "viril fondo schiena" avrà bisogno di essere salvato più e più volte dalla nostra "gentile" e "dolce" donzella.
La mia valutazione per questo testo è data dalla mia percezione nel leggerlo in chiave ironica, una vera parodia dei nostri amati libri storici. Non per la sua trama, né per lo spessore dei suoi protagonisti... ma solo per quello che per me è: una spassosa commedia degli equivoci e fraintendimenti, in perfetto Cecile Bertod Style.

Da quando vi ho conosciuto ho perduto ogni cosa. La mia reputazione è appesa a un filo, il mio matrimonio è fallito, il mio destino è sull’orlo di un precipizio e non ricordo neanche più quand’è stata l’ultima volta che ho dormito su qualcosa di simile a un letto!», strillò fuori di sé. «Da quando voi siete entrata nella mia vita ho perso il sonno e la ragione. Non ho più spazi, non ho più libertà, non ho più neanche un armadio dove sistemare le mie cose. Non fate che riversare il vostro malumore su tutto ciò che toccate. Il vostro unico passatempo è quello di ondeggiare nei vostri stupidi vestiti, denigrando qualsiasi cosa vi passi a tiro»,

Ed eccovi servita una parodia esilarante con una scrittura ricca di dettagli, ricercata è arzigogolata con sapore rétro che rende tutto ancor più estremo. Ciò a tratti potrebbe rallentare la lettura, rendendola non molto scorrevole.

Se vi verrà la tentazione di abbandonare il libro, fate un pausa con una bella tazza di tè ma arrivate fino in fondo. Anche solo per leggere le noti finali da parte dell'autrice, che mi hanno commosso, in quelle poche pagine traspare un po' dell'animo della Bertod, scanzonata ma pur sempre un animo ricco di sogni e talento, tanto talento. Così come commuove la sua dedica ai Linkin Park e al suo vocalist, Chester, che, egoisticamente o meno, a seconda dei punti di vista, ha deciso che questo mondo terreno non facesse più al caso suo, privando i suoi cari della sua persona, e il resto del mondo della sua straordinaria voce.

Ho deciso di mettere due voti che rispecchiano il mio vissuto alla fine del romanzo, un tre per la trama che non sempre ha saputo catturarmi perché ho avuto qualche difficoltà a entrare in sintonia con i protagonisti e qualche volta mi ha portato ad avere qualche dubbio sulla coerenza di certi episodi; una trama che paragonata a quella dei successivi libri già pubblicati dall'autrice non le rende giustizia, ma essendo il suo primo romanzo possiamo effettivamente vedere come è cresciuta la sua bravura nell'intessere eventi e personaggi. 
Dall'altro canto invece un meritatissimo cinque per lo stile superbo che a questo punto posso dire è proprio un tratto di nascita indistinguibile dell'autrice.

Ecco tutto questo è "C'era una volta a New".
Alla prossima!

Virgy
LCDL
Per la trama
Per lo stile e la scrittura

Recensione: Non mi piaci ma ti amo di Cecile Bertod

Cari lettori della bottega dei libri oggi siamo più che lieti di ospitare un'autrice che partita da Self, dopo pochi mesi, è stata scoperta dalla casa editrice Newton. Si è trattato di un caso di enorme successo del passaparola nel web, in molti lo conoscevano come Wife whit Benefit, ora nella sua nuova veste grafica è Non mi piaci ma ti amo della poliedrica e fantasiosa Cecile Bertod.

Ho scoperto questa autrice per caso su amazon  ormai un anno fa. Mi aveva colpito il titolo e la copertina e leggendo il suo nome ho pensato fosse un romanzo scritto da una straniera. L'impostazione grafica lasciava pensare e sperare che si trattasse di un chick lit, genere che io adoro, ma che ho scoperto di apprezzare solo scritto dalla penna di pochissime autrici (Kinsella docet!)
Alla fine incuriosita ho cominciato a leggere l'anteprima, ricordo ancora che ero influenzata e non riuscivo a trovar pace nel sonno. Fin dalle prime battute ho capito che questa storia non avrei fatto fatica a portarla a termine e mi avrebbe fatto compagnia fino all'alba. C'erano tutti gli ingredienti giusti per divorarla velocemente. Sono diventata pazza per comprare la copia in piena notte dal telefono cellulare e alla fine dopo l'estenuante combattimento l'ho avuta vinta e ho ripreso la lettura. Ebbene quella notte di febbre non ho più dormito perché l'ho passata in compagnia di Sandy e Thomas e dei loro scontri verbali.
Cecile Bertod non è la Kinsella ma non importa, per me è bravissima lo stesso, soprattutto fra le italiane nel suddetto genere è indiscutibilmente la migliore, non me ne vogliano la Bosco o la Bertoli ma non riesco a strapparmi neppure un sorriso striminzito. Invece con Cecile Bertod ho riso di gusto  tutta la notte. E' stato stupendo scoprire che finalmente in Italia ci fosse qualcuno in grado di scrivere con uno stile così irriverente da strappare una risata in modo del tutto naturale. L'indomani sono andata su Amazon a scippare tutti i suoi libri, anche loro divorati fra le risate.
Ebbene di questo libro ho amato tutto, la storia avvincente, i dialoghi sempre serrati e spassosi che tenevano il ritmo giusto con la narrazione...
Ma in Non mi piaci ma ti amo non è cambiato nulla?
Il titolo è stato il primo cambiamento. Non sono stata troppo contenta della scelta editoriale perché Wife with Benefit era azzeccato e perfetto per descrivere l'intera vicenda. Oltre al fatto che quando ti piace un libro lo ami a tal punto che non vorresti vederlo per nulla alterato.
Il nuovo scelto dalla casa editrice non brilla per originalità e il mio cervello fatica pure a memorizzarlo visto che sembra un controsenso :D ma diciamo che gira intorno al tema cardine del libro che è l'odio conclamato dei due protagonisti quindi possiamo concederlo alla Newton.
Ho avuto il piacere di rileggere il libro in anteprima rispetto alla sua uscita e anche se ricordo benissimo la storia, i suoi personaggi principali, le disavventure in cui rimangono invischiati, debbo dire che sono rimasta sorpresa, piacevolmente. Lo stile è più fluido, più pulito, tanto che alcuni passaggi scorrono molto più di impatto e con una freschezza maggiore. Vi sembrerà assurdo ma a tratti ho avuto come l'impressione che, nonostante conoscessi il libro, lo stessi leggendo ora per la prima volta perché ogni tanto qualche dettaglio mi appariva totalmente nuovo. Ammetto che non ho resistito a confrontare di tanto in tanto le due versioni del romanzo tanto per rendermi conto di non soffrire di vuoti di memoria :D
Avendo Stalkerizzato in ogni modo possibile l'autrice leggendo praticamente tutti i suoi testi, posso dire che in questa nuova versione del romanzo, il suo stile è cresciuto e più maturo, come si può già evincere anche dal suo nuovo libro Self "Tutto, ma non il mio Tailleur".

Perché amo questo libro e non mi bastano le parole per riuscire a spiegarmi per bene? Perché a conti fatti è un romanzo rosa che però semplicemente rosa non lo è... Il romanzo è incentrato sulla guerra all'ultimo sangue che si faranno Thomas e Sandy, guerra di parole, di intenzioni ampiamente dimostrate. Un duello verbale che non perde colpi, non perde ritmo, va avanti per molte pagine del libro e ci si domanda quando e come i due protagonisti cederanno al sentimento... nonostante ciò non stanca assolutamente, anzi è proprio questa guerra all'ultimo colpo a rendere la storia viva, palpitante, mai monotona e scontata come accade in tanti rosa che ho letto, dove tutto finisce troppo precipitosamente negli sbaciucchiamenti e nelle dichiarazioni da bacio Perugina. E poi dopo tanti scontri compare la parte più romantica, quella che ci fa sognare, ben sperare per i nostri cari protagonisti. Sì perché nel frattempo, abbiamo imparato ad amare Thomas e a non poter fare a meno di lui, non ci appare più come il viziato nipote del conte ma viene investito di nuova luce :P (Non vi aggiungo altro perché non voglio spoilerare il testo che va assolutamente letto) così come anche Sandy prende contorni più romantici e teneri e ci appare molto ma molto umana e reale.

Cos'altro c'è di nuovo in questo libro oltre titolo, copertina, stile più fluido e qualche piccolo cambiamento/aggiunta qua e là? A sorpresa la nostra autrice ha aggiunto un epilogo per tutte le lettrici dal cuore tenero e romantico. A me non dispiaceva neppure la versione senza che era comunque perfetta! Ma se devo essere sincera fino in fondo qualche pagina in più di un libro che si è amato non dispiacciono affatto, anzi obbligherei Cecile Bertod ha raccontarci ancora qualcos'altro di loro, non perché non l'abbia saputo fare già in maniera egregia ma solo perché di Sandy e Thomas e dei loro battibecchi non si può più fare a meno.

Adesso aspetto trepidante il 26 febbraio per correre in libreria e accaparrarmi finalmente la copia cartacea. Ebbene ve lo dico, lo rileggerò una terza volta perché questo romanzo merita veramente e non annoia mai... Al contrario crea grave dipendenza! E ve lo dice una lettrice compulsiva, che non legge mai un libro più volte e le uniche eccezioni finora sono stati "Orgoglio e Pregiudizio" e "La casa degli spiriti". 
 
Voglio spendere due righe anche per la nuova copertina, così colorata, allegra e frizzante non mi fa rimpiangere la precedente che era proprio in stile chick lit. L'immagine mi richiama alla mente Sandy ed è a mio avviso è una delle copertine più riuscite della casa editrice, almeno per stavolta un nesso e filo conduttore con la trama del libro si può rintracciare.

Per chi avesse già acquistato il romanzo sognalo che era presente un problema di impaginazione dei capitoli, che è stato attualmente risolto, chiunque abbia la numerazione invertita dei capitoli 31 33 32 deve aspettare solo uno o due giorni perché parta l'aggiornamento automatico gratuito di amazon.
 
Ora ci do un taglio e vi lascio ai dati del libro, all'immagine che ci ha regalato l'autrice e a un piccolo estratto del libro per chi non avesse avuto la fortuna di leggere un anno fa il libro di Cecile.

Titolo: Non mi piaci ma ti amo
Autore: Cecile Bertod
Editore: Newton Compton editori
Genere: chick lit, New Adult, Rosa
ebook: uscita 19 febbraio costo 4.90€ (Link)
cartaceo: uscita 26 febbraio costo 9.90€
Pagina: 278
Sinossi:
Cosa faresti se per ottenere un'eredità ti chiedessero di sposarti?
 Thomas e Sandy: lui nobile, ricchissimo, lei di una comune famiglia londinese. I genitori di Sandy sono molto amici del nonno di Thomas, per questo trascorrono sempre le vacanze estive a Canterbury, in una favolosa residenza, ma Sandy odia andarci, perché detesta Thomas. I due si perdono di vista finché… un giorno il nonno di Thomas muore, il suo testamento viene aperto, così il ragazzo si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: il nonno gli lascia tutto, ma a patto che lui metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Con la ragazza che secondo il nonno fa per lui, proprio quella Sandy Price che non vede da almeno dieci anni. Nel testamento il ricco signore ha previsto tutto nei minimi dettagli. Chi dei due rifiuterà, perderà l’eredità. E se nessuno dei due accetterà, l’intero patrimonio andrà in beneficenza. Sandy si trova in una strana situazione: è disoccupata e sta per comprare un bistrot da ristrutturare con le sue amiche. Ma la banca all’ultimo momento non le concede il finanziamento. Perciò, di fronte all’ipotesi di avere i soldi necessari al suo progetto, accetta la proposta di Thomas. Viene celebrato un finto fidanzamento per aggirare le rigide regole fissate dal nonno, finché qualcosa di inatteso sembra accadere tra i due. Ma l’happy ending è lontano, perché quando il sogno del nonno sta per essere coronato, ecco che sul più bello, proprio in una chiesa, scoppia il putiferio. E non sarà facile, per Thomas, riacciuffare il perduto amore…

Si sono conosciuti da piccoli e si sono detestati. Ma adesso un testamento li obbliga a sposarsi...
 
Cosa hanno detto di questo romanzo:
«Appena ho letto le prime righe mi sono innamorata di questo libro!!! Lo consiglio a tutte le romantiche e a quelle che per qualche ora hanno voglia di ridere e sognare».

«Mi è piaciuto veramente. Il migliore tra gli ultimi letti. Ho riso e sorriso, perfetto per il suo genere».

 «Un romanzo che mi ha fatto fare più volte delle figuracce sui mezzi di trasporto pubblici; non ridevo così leggendo da… non lo so neanche io da quando! Divertentissimo, frizzante, romantico, dolce, emozionante. Un libro che è quasi una droga, scorrevole in un modo assurdo».

Cecile Bertod ha trent’anni, è una restauratrice e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato scrivendo fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli.


Estratto

Risoluta, mi appresto a scendere giù dal letto, ben decisa a chiudere la mia capitolazione indecorosa sotto il getto bollente dell’acqua calda, quando la porta della stanza si apre. Riporto rapidamente l’abito sul seno in gesto di difesa, mentre Thomas entra come se fosse la cosa più naturale del mondo, stringendo un cuscino tra le braccia. Indossa i pantaloni di un pigiama di felpa nera e una T-shirt verde militare. Sembra stanco. Si avvicina al bordo del letto strofinandosi un occhio con il dorso della mano. Dietro di lui compare Rudy con la bocca spalancata e la lingua penzoloni.
«Non si bussa?», chiedo, tornando a focalizzarmi sull’unico intruso indesiderato, e la mia voce risulta un tantino stridula.
«Ãˆ il nuovo upgrade: “momenti d’intimità”. Si scarica automaticamente quando si decide di accettare una proposta di matrimonio».
«Io lo definirei spam indesiderato».
Sogghigna con espressione buffa e appoggia un ginocchio sulla trapunta.
«Allora, che vuoi?», chiedo con una punta di apprensione nello sguardo.
«Non mi dispiacerebbe una tazza di bergamotto», risponde stiracchiandosi.
«E la cerchi qui? Cos’è successo, hai perso il campanellino e non sai come chiamare la servitù?».
Non mi risponde, ma butta il cuscino sul materasso, accanto alle mie gambe.
«Che stai facendo?»
«Cambio il cuscino».
«Andava benissimo anche quello che c’era prima».
«Non riesco a riposare su quelli in lattice. Il mio è di lana», mi spiega, afferrando un bordo del lenzuolo per scostarlo.
Blocco quel gesto premendo la mano sulla stoffa e lo fisso con occhi sbarrati.
«Thomas, che intenzione hai?»
«Dormire?»
«Forse non ti sei accorto che questa è la mia camera».
Sbircia la stanza, immersa nel caos, poi torna a osservarmi divertito, per scivolare con lo sguardo dai miei occhi alle mie mani, premute sul seno nel tentativo di coprire un indecoroso completino di merletto.
«Posso garantirti di averne la piena consapevolezza».
«Ok, questo scherzo è durato anche troppo. Riprenditi la tua roba e sparisci!», esplodo, cercando di dimenticare di avere le gote in fiamme. Il mio gesto non sortisce alcun effetto, se non quello di strappargli un sorriso. Rimette il cuscino al suo posto e con uno strattone mi sfila il lenzuolo dalle mani, lasciandosi cadere a peso morto sul materasso.
«Thomas…».
«Sandy…», mi rifà il verso.
Rudy si appoggia al bordo del letto e inizia a piagnucolare, così lui si china in avanti, lo prende tra le braccia e se lo sistema teneramente sulla pancia, iniziando a grattargli il musino.
«Dannazione, sei impazzito?», esplodo, pur trovando il tempo di chiedermi da quando siano entrati così in confidenza quei due. «Che scherzo stupido è questo?»
«Perché credi che sia uno scherzo?»
«Non lo so, forse perché sono un’ottimista?»
«Mi dispiace, mai stato più serio», afferma senza sollevare lo sguardo dal cane, che si gode le coccole beato.
«Ok, hai vinto. Vado a dormire in un’altra stanza!».
Scendo giù dal letto infuriata e mi avvio verso la porta. Lui incrocia le braccia dietro la testa e aspetta che abbia superato la soglia per chiedermi con tono sardonico: «Ma come, non vuoi più sposarmi? Dopo che ti ho aperto il mio cuore… Che insensibile!».

Chi è Cecile Bertod?
Cecile Bertod ha trent’anni, è una restauratrice e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato scrivendo fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli.
Sito: www.cecilebertod.it



Un grandissimo in bocca al lupo alla nostra autrice dalla penna affilata e dalla battuta pronta, con l'augurio che questo libro sia il primo di una lunga serie di cartacei che potremmo ammirare nelle nostre personali librerie.

Licio