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Recensione: Un intero attimo di beatitudine di Chiara Parenti

Buongiorno care lettrici, oggi vi parlo di un libro davvero commovente, con una giovane coppia di ragazzi come protagonisti che mi hanno rubato il cuore, e cioè "Un intero attimo di beatitudine" di Chiara Parenti, edito da DeA.

Titolo: Un intero attimo di beatitudine
Autore: Chiara Parenti
Editore: DeA Planeta
Genere: Young Adult
Pagine: 308
Costo: ebook €. 7,99 cartaceo €. 13,60
Data pubblicazione: 26/03/19
Link order:  https://amzn.to/2Tnb5L6

Sinossi:
Lui era alla ricerca di qualcosa.
Lei aveva bisogno di essere trovata.

Arianna Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l’innocenza, la voglia di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n’è andato, sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata più la stessa. Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna quello è l’inferno, l’estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino al momento in cui incontra Daniel. Lui è tutto ciò che Arianna non è: timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l’amore scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della propria vita. Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere dall’armatura scintillante. Eppure Arianna non sa che il ragazzo che le ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare lui. Dalla penna di un’autrice straordinaria, una storia romantica e indimenticabile sull’amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la vita ci regala, sempre e comunque. 

A diciotto anni, l’amore può cambiare tutto.
In un solo, indimenticabile istante.

Recensione: 

«Guarda nel cuore delle persone, sentilo palpitare: non lasciarti confondere da quello che vedi fuori, in superficie, a volte è solo un colore troppo acceso. Tu guarda bene in fondo, in profondità, vedrai un sacco di sfumature incredibili che a loro volta ti racconteranno storie incredibili.»

Care ragazze so già che scrivere questa recensione sarà difficile.
Ho la testa piena di parole, emozioni e sensazioni, fino ad averne l'animo colmo e le lacrime di intensa commozione che scendono inesorabili senza fine.
Di conseguenza non saprò dare il giusto onore che merita questa storia.
Inizio col dire che non so per quale motivo non abbia mai letto niente di questa autrice toscana. Forse è per questo che quando ho letto la trama e visto il genere YA mi sono proposta subito di leggerlo. Ma non immaginavo con cosa mi sarei scontrata.

Arianna Brandi ha una chioma rossa fiammante che non passa inosservata e occhi pieni di rabbia e rancore.  Si è unita a una compagnia di ragazzi poco raccomandabili buttando via la sua vita e le sue notti tra festini e alcool. 

Per lei tutto è cambiato quando il padre se ne  andato da casa scomparendo nel nulla. L'abbandono del genitore ha creato un vuoto nel suo animo e una frattura nei rapporti tra lei e sua madre, sembrano non parlare più la stessa lingua e ogni giorno e sempre peggio del precedente. 

Per Ari è stato come un sasso che cade in uno stagno creando onde concentriche che si allargano e nel loro moto portano via con sé certezze, stabilità, lasciandola sola con un senso di inadeguatezza e vuoto che la trascina alla deriva.

«Vuoi mettere guardare attraverso un obiettivo, premere un pulsante, sentire un clic ed estrarre una pellicola? E poi attendere, attendere, attendere, finché l’immagine non prende forma e colore e si materializza tra le nostre mani: così reale, concreta, viva? Vuoi mettere il gusto di non sapere fino a quel momento com’è venuto lo scatto? E poi accettarlo così com’è, senza filtri, senza contraffazioni. Vera bellezza!»

Daniel è un ragazzo tranquillo che ama fermare e cristallizzare attimi indimenticabili grazie agli scatti della sua polaroid. 

Lui si reputa un cercatore. I suoi occhi vedono oltre e non si soffermano all'apparenza,  cercano di catturare la bellezza in ogni cosa che lo circonda. E quando i suoi occhi incontrano quelli di una bellissima ragazza, al tavolo di un bar che dà delle briciole a un pettirosso, sa che non ha mai visto niente di più bello nei suoi 18 anni di vita.

Il loro incontro sarà l'inizio di una timida amicizia che giorno dopo giorno cresce per evolversi in amore.

Il silenzio è il nostro unico contatto, lo sguardo il solo filo che ci lega. I suoi occhi mi parlano in una lingua sconosciuta che solo il mio cuore sembra comprendere. Basta uno di quegli sguardi dall’azzurro luccicante e il mio cuore risponde in un modo che non avevo mai provato prima. Inciampa, si ferma, e poi riprende a battere come un tamburo per recuperare i battiti perduti.

Ma Daniel le nasconde un segreto. Qualcosa che poi verrà prepotentemente alla luce, e da quel momento tutto cambierà così come a  cambiare saranno anche loro.

L'autrice unisce una coppia che sono lo Yin  e lo Yang

Ari è la notte e Daniel è il giorno E sarà il mondo affascinante di Daniel che grazie al suo cuore puro e incontaminato riuscirà a trascinare Arianna verso una nuova luce abbagliante, aiutandola in un percorso di consapevolezza, redenzione e crescita.

Scuoto la testa e non posso fare a meno di pensare che ci stiamo cambiando a vicenda. È una metamorfosi impercettibile, silenziosa, ma inesorabile.

I protagonisti  di "Un intero attimo di beatitudine"  sono così sapientemente caratterizzati, profondi e introspettivi da risultare reali.

Per le ore che il romanzo mi ha tenuta prigioniera, perché è questo quello che è successo, i pov in prima persona dei due protagonisti mi hanno avviluppata nella loro maglie senza possibilità di scampo. Ho percepito così intensamente l'amore di questi due ragazzi, così immenso e puro e stupefacente che è riuscito ha toccarmi profondamente.  

Amarli è stato semplice, soffrire con e per loro, la naturale conseguenza. Era dai tempi di Dammi mille baci che non incontravo una giovane coppia unita da un amore profondo intenso unico inossidabile e resistente al tempo e allo spazio. 
Due dolcissimi ragazzi che si chiamano affettuosamente con i soprannomi che l'uno ha dato all'altro: Testa Rossa è Ari, Cuore Matto è Daniel

La coppietta protagonista e tutti i personaggi più o meno straordinari, che girano attorno a loro, come l'istrionico Carlito e la dolce Carmen che in modo originale sono coloro che allegeriscono la storia grazie al loro umorismo.
Tutto questo mi hanno riportato in parte alla mia adolescenza e in parte a quella di madre di un adolescente. Quando non sappiamo che cosa siamo, se pesce o carne. O odiamo tutti e tutti. O quando non sai come avvicinarti a un figlio/a adolescente che sembra sgusciarti da ogni parte o alza un muro di gomma tra te e lui e il mondo.

Quello che riempie le pagine di questo libro sono l'amore quello dei genitori verso i figli per i quali  si darebbe la propria vita se fosse necessario. L'amore fra due individui. Dell'amicizia di quella vera che unisce come fratelli e sorelle anche se non si condivide lo stesso sangue. 
Il tradimento e l'abbandono.

"mi rendo conto che Daniel non fa semplici foto, lui cattura la vita. È come se desiderasse berla, berla a sorsi finché il suo corpo non trabocca. Solo non capisco da dove provenga tutta questa sete."

Per i temi molteplici  seri e delicati,  il target per chi può accostarsi alla lettura del  romanzo è sia per giovanissimi che adulti. 
Mi soffermo su alcuni temi molto attuali a cui ci mette di fronte il romanzo. Come il consumo di alcol eccessivo e di droghe da parte di  giovanissimi e meno giovani che sotto queste sostanze perdono la loro lucidità. Di quei ragazzi che fanno branco in queste condizioni critiche e poco lucide  si lanciano in atti illegali di ogni genere come guidare in stato di ebbrezza, di bullismo, di atti vandalici. Diventando pericolosi per sé e per gli altri malcapitati che attraversano la loro strada.

Altri messaggi forti sono quello della speranza che non bisogna mai perdere e quello della vita. Dobbiamo ricordare che la vita va vissuta intensamente ogni giorno, godendo anche di un intero attimo di beatitudine, che può essere un'alba o un tramonto o un abbraccio.

Troppo spesso per il ritmo serrato della vita quotidiana dimentichiamo che non siamo immortali, ma che siamo come un alito di vento. 

«La bellezza è qualcosa per cui vale la pena di vivere. Nei momenti in cui ce la troviamo davanti e la ammiriamo in tutta la sua purezza, tutto, anche il tempo, si ferma. Così all’improvviso, dentro di noi, diciamo sì alla vita. È questo il famoso “attimo di beatitudine”

Lo stile della Parenti è impeccabile, pulito, scorrevole ma soprattutto coinvolgente e intenso, commovente e poetico. 
Le poesie di Emily Dickens e frasi tratti dai libri Tolstoj sapientemente incastrate mi hanno dato i brividi per l'intensità che davano al testo in quel passo specifico. 

Ho consumato un intero pacchetto di kleneex per Ari e Daniel ma credetemi ne è valsa ogni lacrima. 
Se amate le storie sofferte con un finale veramente strong, eccovi una storia che ruba il cuore.

Questo è un romanzo che mi ha arricchito dentro, ed è entrato per diritto tra i miei indimenticabili.
Un bacio, alla prossima!


Virgy

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*Copia Arc fornita dalla casa editrice

Anteprima: Un intero attimo di beatitudine Chiara Parenti

Un intero attimo di beatitudine
Chiara Parenti

Che cos'è per te la felicità?

Cercatrici esce il 26 marzo il nuovo romanzo Young Adult di Chiara Parenti, un viaggio alla ricerca di se stessi, una storia delicata e romantica, una grande e meravigliosa avventura.  
Edito da DEA Planeta, questo è il primo Young Adult dell’autrice, un libro fresco, divertente ed emozionante che ha per protagonista un ragazzo di diciotto anni, misterioso, riflessivo e taciturno che, con la sua inseparabile Polaroid, ama catturare “la bellezza che salverà il mondo”. 
“Un intero attimo di beatitudine! È forse poco per colmare la vita di un uomo?”

Link pre-order: https://amzn.to/2Tnb5L6
Uscita: 26/03/09
Costo: ebook €. 7,99 cartaceo €. 13,60

Sinossi:
Lui era alla ricerca di qualcosa.
Lei aveva bisogno di essere trovata.

Arianna Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l’innocenza, la voglia di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n’è andato, sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata più la stessa. Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna quello è l’inferno, l’estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino al momento in cui incontra Daniel. Lui è tutto ciò che Arianna non è: timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l’amore scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della propria vita. Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere dall’armatura scintillante. Eppure Arianna non sa che il ragazzo che le ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare lui. Dalla penna di un’autrice straordinaria, una storia romantica e indimenticabile sull’amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la vita ci regala, sempre e comunque. 

A diciotto anni, l’amore può cambiare tutto.

In un solo, indimenticabile istante.


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Recensione: Per lanciarsi dalle stelle di Chiara Parenti

Carissime cercatrici, Il libro di cui ho il piacere di parlarvi oggi è “Per lanciarsi dalle stelle” di Chiara Parenti, edito da Garzanti. Un libro che mi è entrato veramente dentro l’anima, emozionate e a tratti commovente, ma anche pieno di vita e di speranza!

Titolo: Per lanciarsi dalle stelle
Autore: Chiara Parenti
Editore: Garzanti libri
Genere: Narrativa
Data di uscita: 14 giugno 2018
Pagine: 345
Costo: 9.99 euro Ebook formato Kindle; 16.90 euro cartaceo copertina rigida

Trama:   
«Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre». Sono queste le parole che Sole trova nella lettera che la sua migliore amica le ha scritto poco prima di partire e di sparire dalla sua vita. Sole non smette di guardare quel foglio perché, per lei, non c'è nulla di più difficile che superare le proprie paure. Quando non c'è nulla da rischiare, è tutto più facile. Per questo ha preferito un lavoro sicuro al sogno di laurearsi e non ha mai dato il primo bacio, perché è meno pericoloso immaginarlo tra le pagine di un libro che viverlo realmente. Adesso, però, Sole non può più aspettare. Lo deve alla sua amica. Così per cento giorni affronta una piccola paura dopo l'altra, dal salire sulle montagne russe al dormire in un bosco sotto le stelle, dal fare un viaggio da sola a Parigi a lanciarsi con il paracadute. Giorno dopo giorno scopre il piacere dell'imprevisto e dell'adrenalina che fa battere il cuore. Accanto a lei c'è Asia, una timida adolescente. Rivedendosi in lei, Sole prova a smontare tutti i tasselli della sua insicurezza per insegnarle quello che ha appena imparato: è normale avere paura, quello che serve è solo un unico, magnifico istante di coraggio per lasciarsi andare. E, per dimostrarlo, è pronta a vivere il suo timore più grande: confessarsi al ragazzo di cui è innamorata da sempre. La prova più difficile. Perché anche per amare davvero bisogna essere pronti a mettersi in gioco..

Chi è Chiara Parenti?
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, due gatti, due pesci rossi e una tartaruga. Laureata in filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e viaggiare. Adora anche parlare di sport. La sua frase preferita è: «Il mese prossimo mi iscrivo in palestra». Con Garzanti ha pubblicato La voce nascosta delle pietre (2017). Il suo sito è: www.chiaraparenti.com

Recensione:
La protagonista di questo libro è Sole, una ragazza incapace di vivere al meglio perché succube delle sue paure… paure che, come avrete modo di scoprire leggendo questa storia, le sono state inculcate dalla madre, vittima, a sua volta, di quella che è la più grande paura per un genitore e cioè quella di perdere la sua unica e amatissima figlia.
Sole ha 25 anni, ama leggere e sperimentare le grandi emozioni attraverso i protagonisti dei libri che legge ma soprattutto ha letto per ben 26 volte “Orgoglio e pregiudizio”, che è il suo libro preferito.
Ha da sempre vissuto nel paesino delle Marche in cui è nata e non ha mai conosciuto il mondo e l’amore.
Ha però accanto Stella, la sua migliore amica da praticamente tutta la vita! Stella è l’opposto di Sole ma la ama come se fosse sua sorella perché poi è questo che sono Sole e Stella, due sorelle di cuore! Stella è l’unica che la spinge a vivere anche quando Sole si rifiuta di ascoltarla!
Un litigio molto brutto tra Sole e Stella metterà seriamente in crisi la loro amicizia, ma è soprattutto quello che succede dopo il loro litigio che cambierà totalmente la vita di Sole! Stella infatti partirà per tornare a Parigi, dove vive insieme al suo grande amore Andras, e le due finiranno con il non rivedersi mai più!
Questo loro lasciarsi con parole cariche di rabbia, ma soprattutto la lettera (accompagnata da un regalo molto particolare) che Stella lascerà a Sole, la manderanno in totale crisi e la spingeranno a cercare di cambiare la propria vita.
Non vi metterò tutta la lettera ma qualche stralcio per aiutarvi a capire un po’ meglio chi è Sole ma soprattutto quello che è l’amicizia tra Sole e Stella:

Non voglio dirti come vivere la tua vita, voglio solo che tutto quello che fai, tu lo faccia perché lo vuoi, e non perché hai paura di provare altro… La vita è così breve… e pensa invece quante cose ti sei persa in tutti questi anni per colpa della paura!  Non hai mai preso un aereo, non sei mai andata oltre il raggio di cento chilometri da casa. Non ti sei iscritta all’università, quando tutti gli insegnanti ti spronavano a farlo dicendo che era un vero spreco che tu mollassi gli studi così.  Non hai mai avuto un ragazzo… ho sempre notato queste cose ma non te le ho mai dette perché avevo paura ci restassi male (anch’io, a volte, ho paura!)… Hai vissuto a metà finora e non posso più permettere che continui così… Vorrei che tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire «no», a fare quello che davvero vuoi. E sai come si vince la paura? Facendo proprio quello di cui si ha paura!... non adagiarti nel tuo angolino sicuro, prendi in mano la tua vita. Alzati e corri a prenderti ciò che desideri, lo troverai oltre la paura.  Vivi finché sei viva! E splendi, Sole, splendi più che puoi!

Le parole lasciate da Stella alla sua amica Sole innescheranno un meccanismo che porterà Sole a rivedere la sua vita e daranno così il via a una lettura, quella di questo libro, che vi terrà incollati alle pagine e vi regalerà emozioni forti!
Le emozioni di Sole, la sua rabbia, il suo dolore, la sua paura, la sua gioia, sono descritte talmente bene da farcele sentire sulla nostra pelle!
Sole, spinta dalla lettera di Stella, si metterà in gioco e inizierà a vivere provando a superare le sue paure e per farlo stilerà una lista di paure da affrontare 100 paure per 100 giorni…lista che noi vediamo aggiornarsi nel corso della lettura.
Nel cercare di superare le sue paure Sole sarà aiutata da alcune persone che, man mano, inizieremo ad amare anche noi.
E così incontriamo la sedicenne Samanta, una ragazza dolcissima e in cerca di amore, vittima anche lei delle sue paure. Samanta creerà per Sole un blog e una pagina Facebook rendendola così un esempio da imitare per moltissime persone che si appassioneranno alla sua storia…ma sarà anche una delle persone che torneranno a vivere grazie a Sole.
Poi c’è Massimo, il grande amore di Sole ma anche il fratello di Stella.
Massimo, anche lui in rotta con Stella, inizialmente prenderà in giro Sole per questo suo progetto ma poi si unirà a Samanta nel tentativo di aiutare Sole e di riconciliarsi con Stella e imparerà a conoscere e ad amare la nuova Sole.
C’è Serena, collega di Sole e mamma di Samanta in cui Sole rivede un po’ sua mamma e che saprà mettere in pratica i consigli di Sole per diventare una mamma migliore per Samanta.
Ci sono Andras (il compagno di Stella), i genitori di Stella, i genitori di Sole e Lucas con nonno Ugo…meno presenti rispetto ad altri, ma comunque importanti nell’ambito della storia e sempre dalla parte di Stella.
Ma un posto speciale nel mio cuore lo occupa Samuele, un giovane pittore che saprà trovare il modo di occupare un posto speciale anche nel cuore di Sole e che avrà sempre le parole giuste per spingerla ad andare avanti anche quando Sole penserà di non farcela.

«La parola “coraggio” è molto interessante: viene dalla parola latina cor, che significa “cuore”. Quindi essere coraggiosi significa “vivere con il cuore”», mi spiega e poi sorride. Un sorriso bello, pieno di energia. «Tu stai vivendo con il cuore, Sole! E questa è una cosa magnifica, la cosa che più ammiro di te! È così raro trovare qualcuno che agisce col cuore, inseguendo i suoi sogni e superando continuamente i propri limiti. Qualcuno che trova la forza di essere sé stesso, di seguire la cosa che sente giusta per sé, affrontando sfide e difficoltà, perseverando e non mollando mai. Nel Piccolo principe Antoine de Saint-Exupéry scrive che forse le stelle in cielo sono illuminate perché ognuno di noi un giorno possa trovare la sua. Ecco, dopo averti conosciuta, Sole, io penso che ogni atto di coraggio ci porti sempre più vicino alla nostra stella. Che è proprio quello che stai facendo tu», mi fa e a me si stringe il cuore. «Per questo non puoi mollare. Perché sei troppo vicina alla tua Stella per tornare indietro. Sei una ragazza coraggiosa.» Non so se è per le sue parole, per il modo semplice e naturale con cui le dice, come se sgorgassero direttamente dal suo cuore sincero e traboccante, ma Samuele riesce a far breccia nel mio animo.

E poi c’è un personaggio atipico, il Molise tanto amato da Sole, che non conoscevo e che ho scoperto anche grazie a questo libro!
La storia che ci viene narrata in questo libro è una storia di amicizia, di grande coraggio, di amore, di dolore ma soprattutto di rinascita!
Sole potrebbe tranquillamente essere chiunque di noi, perché sfido a trovare qualcuno che non ha mai avuto paura nella sua vita, e forse proprio per questo è facilissimo entrare in empatia con lei.
E questo libro merita di essere letto perché l’autrice ha saputo caratterizzare alla perfezione Sole e i personaggi che fanno da contorno alla sua storia e ha saputo trovare una scrittura capace di arrivare al cuore di legge! E ho un consiglio da darvi… gustatevela questa storia, non affrettatevi nella lettura e lasciatela sedimentare dentro di voi! E, se vi va, prendete esempio da Sole e dal suo coraggio!
Non tutto nella vita è facile e non tutti i nostri sogni si realizzeranno, ma bisogna almeno provarci, senza paura! È questo forse l’insegnamento più importante di questo libro perché:

“non c’è niente di più lontano dalla felicità che cercarla nella testa degli altri invece che in noi stessi.”

Non posso garantirvi che sarà una lettura indolore (per me non lo è stata) ma, credetemi, se deciderete di leggere questo libro, ne varrà veramente la pena!
E voglio lasciarvi con una frase di Antoine de Saint Exupery che io ripeto spesso nella mia mente un po’ come se fosse il mio mantra e che potrebbe essere perfetta anche per Sole:

“Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà!”

Rossella

Anteprima: Per lanciarsi dalle stelle di Chiara Parenti

Una storia sul coraggio di guardare oltre la paura per toccare le stelle
Esce il 14 giugno “Per lanciarsi dalle stelle”
il nuovo romanzo di Chiara Parenti
Edito da Garzanti. In tutte le librerie e negli store online
E voi di cosa avete paura?

PER LANCIARSI DALLE STELLE

SINOSSI
È normale avere paura.
Serve solo un unico, magnifico istante senza di essa.

«Vorrei che per una volta tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire “no”, a fare quello che davvero vuoi. E sai come si vince la paura? Facendo proprio quello di cui si ha paura! Mettiti alla prova, ti sorprenderai tu stessa di quello che sei in grado di fare. Non dimenticare il mantra: “Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi!” e vedrai che più cose fai e più trovi la forza per farne altre. Sono poche le cose che abbiamo davvero ragione di temere, credimi.»
Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre. Sono queste le parole che Sole trova nella lettera che la sua migliore amica le ha scritto poco prima di ripartire per Parigi, subito dopo l’unico litigio della loro vita. Quel litigio di cui Sole si pentirà per sempre, perché non rivedrà mai più Stella, la persona più importante per lei. Sole non smette di guardare quel foglio perché, anche se ha solo venticinque anni, non c’è nulla di più difficile per lei che superare le proprie paure. Sa che, se le tiene strette a sé, non c’è nulla da rischiare: il lavoro sicuro per cui ha rinunciato al sogno di fare l’università; il primo bacio mai dato perché è meno pericoloso immaginarlo tra le pagine di un libro che viverlo realmente. Ma ora Sole non può più aspettare. Lo deve alla sua amica. Così per cento giorni affronta una paura alla volta: dal lanciarsi con il paracadute al salire sulle montagne russe; dall’attraversare un bosco sotto il cielo stellato al fare un viaggio da sola a Parigi. Giorno dopo giorno, scopre il piacere dell’imprevisto e dell’adrenalina che le fa battere il cuore. A sostenerla c’è Samanta, un’adolescente in lotta con il mondo che ha paura persino della sua immagine riflessa. Rivedendosi in lei, Sole prova a smuovere la sua insicurezza e a insegnarle ciò che ha appena imparato: è normale avere paura, quello che serve è solo un unico, singolo, magnifico istante senza di essa. Ma c’è un unico istante che Sole non è ancora pronta a vivere. L’istante in cui deve confessare la verità al ragazzo di cui è da sempre innamorata. Una prova più difficile di tutte le altre. Perché anche l’amore può vestirsi d’abitudine e confondere. E per amare davvero bisogna essere pronti a mettersi in gioco. Perché persino i sogni possono cambiare quando sono solo una favola.
Dopo il successo della Voce nascosta delle pietre, Chiara Parenti regala ai suoi lettori un nuovo romanzo che ci insegna a guardare dentro noi stessi. Una storia sull’importanza di assaporare ogni attimo, di non perdere le occasioni della vita. Una storia sull’amicizia che quando è sincera scava dentro anche se fa male. Una storia sul coraggio di guardare oltre la paura per toccare le stelle.

I sognatori, sono loro i più coraggiosi di tutti.
Quelli che, nonostante la paura, 
viaggiano a vele spiegate incontro ai propri sogni.

Biografia:
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, due gatti, due pesci rossi e una tartaruga. Solo non si vedono i due liocorni, per ora. Laureata in filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e viaggiare. Adora anche parlare di sport. La sua frase preferita è: «Il mese prossimo mi iscrivo in palestra». Con Garzanti ha pubblicato La voce nascosta delle pietre (2017). Il suo sito è: www.chiaraparenti.com                
A giugno 2018 torna in libreria con “Per lanciarsi dalle stelle” (Garzanti).

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Recensione: L'importanza di chiamarsi Cristian Grei di Chiara Parenti



L’importanza di chiamarsi Cristian Grei
di Chiara Parenti

 

Chiara Parenti scrive per la collana Youfeel di Rizzoli, un nuovo romanzo ad alto tasso ironico.
Se siete alla ricerca di un protagonista maschile affascinante, seducente, emozionante e carismatico… beh non lo troverete qui. Cristian Grei non è come il Christian Grey della E.L.James. Lui è pasticcione, ipocondriaco, divertente, insicuro e a tratti anche infantile.
Il suo Charlie Tango? Un carro funebre.
La sua stanza dei giochi? Una camera piena di console, poster di fumetti e action figure.
Ammetto che io sono amante di uomini decisi perciò Cristian, nella figura romantica, non mi ha conquistata particolarmente ma in compenso l’ho adorato come persona. Un uomo che fondamentalmente è buono e che ha visto la sua vita mutare drasticamente da quando sua madre è morta. Un evento che lo ha traumatizzato e che è anche il motivo della sua ipocondria. Infatti, per Cristian di Campi Bisenzio, ogni trascurabile accenno a stranuti, nei, tosse, sono dei pericolosissimi segnali di malattie assai più pericolose e letali. Conosce la medicina quasi meglio di un laureato.
Chiara Parenti racconta che quattro anni prima, quando conosce Antonella Stasi, detta Little Tony, si presenta al pronto soccorso temendo di essere colto da un infarto del miocardio. Cristian in realtà è sano come un pesce, l’unico problema che ha è un forte attacco d’ansia. Tony, con i suoi modi gentili e un sorriso radioso, riesce a calmarlo ed è subito amore. Resta colpita quando lui le rivela (con un tocco infantile a dire il vero) che “gli fa male il cuore”. Una frase che troverei adatta sulle labbra di un bambino di dieci anni ma che su di lui, e nel contesto, comunque non stona e fa capire ancor di più quanto sia fragile il Cristian Grei italiano.
Il romanzo è incalzante e divertente e tra le donne che lo rincorrano in bagno e che gli si denudano davanti caparbie nel volerlo sedurre, tra le sue goffaggini e insicurezze, la storia prende e prende tanto! Spesso presenti delle metafore con un videogames di invenzione del protagonista, “Osso duro” che in effetti rappresentano molto bene le situazioni di vita vissuta di Cristian. E Antonella Stasi? La Parenti ce la descrive come un medico simpatico, che sa stare al gioco e che ha un cuore buono. Ama Cristian segretamente e lo vorrebbe tutto per sé, ma lo ama così tanto che è disposta anche a rinunciare all’idea romantica che ha su di lui pur di vederlo felice. Perché quando si ama davvero, ciò che conta è la felicità dell’altro, anche se va a discapito della nostra. Una serie di equivoci li allontana e anche se già a metà libro per il lettore è più che chiaro, per i due protagonisti non è affatto solo un’amicizia. Mi è piaciuta la scelta di far prendere a Tony una decisione drastica per smuovere la situazione che era ferma quanto acqua ristagnata. Quell’onda che la protagonista riesce a dare con la sua coraggiosa decisione, è di proporzioni epiche. Cristian ne rimane scosso ma alla fine è ciò che gli ha permesso di crescere, maturare e capire.
Ecco, il finale è stato azzeccato, lui si vede che è cresciuto, che è cambiato e che ha giovato di questa sferzata che gli ha dato Tony, tuttavia ho trovato surreale che in neanche 7 mesi lui sia riuscito ad arrivare addirittura a San Diego e fare fior di quattrini. Avrei di gran lunga preferito che Cristian Grei restasse distaccato dal Christian Grey della James invece la Parenti lo ha reso fin troppo simile. In ogni caso, a parte quest’aspetto economico/professionale, il finale soddisfa e ti lascia con un sorriso stampato sul viso.
In conclusione ho adorato il suo libro, mi sono fatta tantissime risate a leggere come Cristian Grei affronta la vita in un gioco, le battute sulla sua professione, il viaggio in Austria.
Chiara Parenti merita e scrive in maniera ricercata e curata, decisamente un’autrice degna di allori. L’unica cosa che non mi è piaciuta e che mi ha un po’ confuso è stato l’uso dei caporali al posto delle virgolette per evidenziare parole importanti ma non so se questa è una scelta stilistica dell’editore anche se, editore o no, i caporali sarebbe preferibile usarli solo in frasi dirette, dette dal personaggio e non quando fanno parte del testo narrativo.
Un'altra cosa che mi lascia con l’amaro in bocca è la mancanza di descrizioni, per esempio io ancora mi domando come sia Antonella Stasi: è bionda o mora? Ha gli occhi chiari o scuri? Magra o in carne? L’unica cosa che sappiamo è che è bassa. Sarà che io sono un amante delle descrizioni perché a mio avviso aiutano il lettore a immaginare ciò che stai raccontando e i personaggi che muovi. Tuttavia questi dettagli diventano totalmente trascurabili quando si ride di gusto a molte scene e la Parenti, a strappar risate, è maestra.
Complimenti Chiara! E per voi che ancora non avete scoperto “l’importanza di chiamarsi Cristian Grei”, che aspettate a leggerlo?

Titolo: L’importanza di chiamarsi Cristian Grey
Autore: Chiara Parenti
Editore: Rizzoli (Collana Youfeel)
Genere: Commedia
Sinossi:
Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?


Estratto:
Aimone, ecco, mi sarebbe andato bene anche Aimone, pur immaginandomi la rima che avrebbe suscitato. Oppure Oronzo, che tanto chi se ne frega delle rime, mica sono un poeta! Avrei preferito perfino chiamarmi Pompeo, e sì, me ne sarei infischiato se mi avessero affibbiato il prevedibile diminutivo.
La verità è che i genitori dovrebbero mettersi una mano sul cuore e una sul certificato anagrafico, quando nasce la loro creatura. Perché il nome è la prima operazione di marketing che fanno
sui figli, una definizione del prodotto, e sbagliarla è come fare pubblicità ingannevole.
Per quanto riguarda me però non è colpa dei miei. Che ne sapevano loro? La colpa è di una donna soltanto: Erika Leonard, per gli amici E.L. James, che con le sue Cinquanta sfumature mi ha reso la
vita un inferno.
Perché sì, io sono Cristian Grei. Il mio nome è pericolosamente simile a quello del protagonista della sua infuocata trilogia, il Principe Azzurro colorato di una scala di grigi diventato il sogno erotico di milioni di donne in tutto il pianeta. E questo è Male. Perché io sto all’originale Christian
Grey come una mangusta gialla sta al Re Leone. Nomen omen, dicevano i latini. Be’, si sbagliavano di grosso.
Forse sarà in quella «h» mancante o per la «i» al posto della «y», ma di sicuro nel mio nome non è racchiuso un destino di grande amatore. Anzi.
Appena scoprono come mi chiamo le ragazze mi credono in grado di ribaltarle come il sacco dell’aspirapolvere, e invece la cosa più violenta che ho fatto a letto è stata cadere di testa mentre
cercavo di togliermi le mutande. L’unica volta in cui ho colpito il sedere di una ragazza è stato a tredici anni sul calcinculo al luna park, e se mi vedete con una frusta in mano è solo perché sto facendo lo zabaione dato che al mattino ho la pressione bassa.
Ma le ragazze questo non lo capiscono, e appena sanno il mio nome pensano ai giochi più improbabili da fare con me, mentre io, per quanto mi sforzi, riesco solo a pensare a quelli della Play.
Prendete Laura, per esempio. Adesso che sa il mio nome mi fissa la cravatta con la stessa cupidigia con cui il mio cane Taylor guarda le sue crocchette.
Anche le tipe sbronze alla mia destra hanno interrotto per un attimo i loro gridolini per dedicare un minuto di silenzio al Re delle Sfumature.
Mi fissano, e io tremo.
Io non sono questo, e non potrò mai esserlo. Mi sento fuori posto, un intruso nella mia stessa vita. Una delusione ambulante.
«E dimmi…» Laura torna a parlarmi con una voce più calda, profonda. «Dimmi, Cristian Grei, che lavoro fai?» mi chiede percorrendo con lo sguardo il mio completo scuro. «Hai per caso un’azienda milionaria e un elicottero che si chiama Charlie Tango?» mi provoca sorniona.
«Be’, lavoro nell’azienda di famiglia...» rispondo, vago.
Lei si infila una nocciolina in bocca a si lecca le dita con fare da gatta. «E di cosa ti occupi?»
«Principalmente di cadaveri» dico distrattamente, poi mi affretto ad aggiustare il tiro quando vedo apparire un enorme punto di domanda sulla sua fronte.
«Ãˆ un’agenzia di pompe funebri, sai…» Mi stringo nelle spalle, e sorvolo sul fatto che Tony ha chiamato davvero il nostro carro funebre «Charlie Tango».
Ecco, vedete la sua faccia? Non gliene frega niente che io sia un becchino!
Laura si inumidisce le labbra color rubino, il suo neo che si muove con loro. «Quindi il tuo compito è portare le donne in Paradiso, signor Grei…» continua, provocante. Così tanto che a momenti
prende fuoco il bancone.
«Anche gli uomini, se è per questo…» preciso. Poi però dalla sua espressione interdetta capisco che sono andato fuori dalla metafora e non so più cosa dire. Nel dubbio, bevo un sorso di decaffeinato. È possibile essere più imbranati?
Laura si avvicina ancora, stordendomi con il suo profumo alla vaniglia.
«Dimmi… quanti anni hai… Cristian?» mi fa, mangiando un’altra nocciolina e leccandosi di nuovo le dita.
«Trentadue. E tu?»
«Quasi trentuno.»
Be’, se continui a mangiare noccioline da questa ciotola mi sa che non ci arrivi, a trentuno...
«E di che segno sei?»
Esito un istante, temendo già la sua reazione. «Toro.»
Laura ora ha la faccia di una che ha appena vinto alla lotteria di Capodanno.
Mi schiarisco la voce, nel panico. «Tu?»
«Cancro.»
«Oddio!» mi sfugge sempre un lamento ogni volta che sento quella parola.
Lei sorride dubbiosa e il suo neo si muove in su. «Sei un tipo molto interessante, Cristian Grei…» dice, sicuramente pensando ancora alla storia del «toro».
Sono proprio un bel pacco sorpresa, invece… L’agitazione si fa largo dentro di me.
Laura mi guarda intensamente, mi fa gli occhi da triglia, mentre io mi irrigidisco e resto muto come un pesce.
Al che le chiedo: «Oddio, vedo di nuovo le ragnatele trasparenti. Sai che ho paura di avere un principio di distacco della retina?».
«Ah… Uhm… M-mi spiace…» farfuglia stupita, il suo neo che si sposta in giù. Sì, dovrei proprio farmi controllare i nei sulla schiena: è passato troppo tempo…
«Insomma, Cristian Grei, abiti qui vicino?»
«Sì, a Campi Bisenzio. Tu? Non sembri di queste parti…»
domando allentandomi il nodo della cravatta per tastarmi il neo che ho sul collo.
«No, infatti. Sono di Milano…»
Dannazione, è cresciuto! grido dentro di me sfregando la
superficie ruvida. Un’ansia primordiale mi afferra il petto, mi manca l’aria. Come ho potuto essere tanto incosciente da non accorgermene prima?
«Sono arrivata oggi perché mia nonna non sta bene…»
«Uhm... Mi spiace» borbotto sbottonandomi il colletto della camicia, sopraffatto dall’ansia. Comincio a sudare. 
«C-che cos’ha?»
Cancro. Ecco quello che ho io. Sicuro.
L’angoscia mi afferra per la gola e stringe, stringe forte con le sue dita gelide.
«Be’, ha centouno anni…» risponde lei facendo spallucce.
«Credo che presto avrò bisogno dei tuoi servigi, Cristian Grei…» dice
scoccandomi un’occhiata che non capisco, visto che sto morendo.
Okay, niente panico! Niente panico, Cristian! Prima di trarre conclusioni affrettate, occorre osservare bene il colore e la forma dei nei…
«Sì, be’, forse è meglio andare in bagno! Subito!» penso a voce alta, schizzando in piedi. Nel panico mi tolgo la cravatta e corro alla toilette, il cuore che batte come un martello pneumatico.
Stavolta è la fine, lo sento.