Penelope Ward Vi Keeland,

Recensione in anteprima: Bastardo fino in fondo di Penelope Ward Vi Keeland

luglio 12, 2017 Virgy 0 Comments

Bentornate Cercatrici, oggi vi parlo di Bastardo fino in fondo edito da Newton Compton  in uscita il 13 luglio. Libro che ha creato molto attesa in Italia, scritto a quattro mani da due penne made in USA, Penelope Ward e Vi Keeland.
Venite a conoscere Chance Bateman più da vicino.


Titolo: Bastardo fino in fondo
Autore; Penelope Ward e Vi Keeland

Editore: Newton Compton
Costo eBook: 5,99 Cartaceo: € 9,90

Pagine: 213
Genere: Romance Contemporaneo
In uscita il: 13/07/20


Trama:
A volte è necessario perdere tutto per capire di che cosa abbiamo davvero bisogno
Bestseller del New York Times

Un australiano sexy e arrogante di nome Chance. Era davvero l’ultima persona in cui mi aspettavo di imbattermi nel mio viaggio attraverso il Paese. Quando la mia macchina si è rotta, abbiamo fatto un accordo: niente programmi, saremmo andati avanti per miglia e miglia passando notti sfrenate in motel sconosciuti senza limiti e senza una meta precisa. E così quello che doveva essere un normale viaggio si è trasformato nell’avventura della vita. Ed è stato tutto davvero incredibile finché le cose non sono diventate serie. Lo desideravo, ma Chance non si esponeva. Pensavo che mi volesse anche lui, invece qualcosa sembrava trattenerlo. Non avevo intenzione di perdere la testa per quel bastardo arrogante, soprattutto da quando avevo saputo che le nostre strade stavano per dividersi. D’altra parte si dice che tutte le cose belle prima o poi finiscono, o no? Forse è così, o forse ero io che non volevo vedere la fine della nostra storia...

Dalle due autrici bestseller del New York Times
Il romanzo più sexy dell’anno

«Coinvolgente e con un colpo di scena impossibile da indovinare. Una delle migliori letture dell’anno!»
The Rock Stars

«Stupendo, stupendo, stupendo!»

«Bastardo fino in fondo è uno dei miei libri preferiti di sempre.»

Penelope Ward
È un’autrice bestseller del «New York Times», di «USA Today» e del «Wall Street Journal». È cresciuta a Boston con cinque fratelli più grandi e ha lavorato come giornalista prima di diventare una scrittrice. Vive nel Rhode Island con il marito e due figli.

Vi Keeland
Con più di un milione di libri venduti, Vi Keeland si è affermata come una delle autrici di maggiore successo della sua generazione e i suoi romanzi sono tradotti in dodici lingue. Vive a New York con il marito, che ha incontrato all’età di sei anni, e i loro tre figli.

Recensione:
A volte è necessario perdere tutto per capire di che cosa abbiamo davvero bisogno.
È un bel pò che sento parlare di questo libro autoconclusivo dal titolo in inglese Cocky Bastard, le lunghe attese, o l'enorme pubblicità fatta intorno a un libro straniero ci riempiono sempre di grande aspettative, così come è successo con questo romanzo, scritto a quattro mani da due osannate scrittrici: la Ward e la Keelend.
Aubrey Bloom si sta trasferendo armi e bagagli direzione Temecula in California, per un nuovo lavoro in un studio di avvocati dopo aver rotto con il suo ragazzo.
Durante la sosta per il pranzo mentre si avvia al dinner nota una bellissima Harley lucente, che colpisce la sua fantasia, prima di uscire dal negozio si ferma a guardare dei souvenir ma una voce vicinissima alle sue spalle dall'accento spiccatamente australiano la fa spaventare tanto da farle cadere e rompere il pupazzino che teneva in mano. Insultando il tipo, si gira infuriata rimanendo fulminata dalla sconvolgente bellezza dello straniero. Ma naturalmente questo non le impedisce di continuare a insultarlo ed essere insultata in modo strafottente a sua volta. 

Aveva proprio un bel fondoschiena. Un culo sodo, sexy, tondo su cui aderivano i jeans. Dio, avevo davvero bisogno di scopare, perché, anche se quel tizio mi aveva appena insultata, le mie mutandine erano praticamente zuppe.
Questo è il primo incontro scontro che unisce le strade di Aubrey con CB ovvero Chance Bateman, che dopo essere salito in moto (quella moto) per continuare il suo viaggio, scopre che questa non vuole più accendersi, lasciandolo improvvisamente a piedi. 
Aubrey seduta nella sua auto mentre sbocconcella le sue crocchette di pollo, guardando Chance dallo specchietto, non ha fatto altro che ridere sotto i baffi, non troppo velatamente, smette di farlo quando vede CB puntare verso di lei, che ridendo a sua volta indica la ruota della sua macchina e le fa notare che è bucata. Dopo vari battibecchi e offese più o meno ricambiate, arrivano infine a un patto. Chance cambierà la ruota alla sua macchina e lei dovrà portarlo con sé fino in California.

«Credi sia divertente, principessa?» «Non proprio… forse», risposi. «Be’, sono felice che tu abbia finalmente trovato un po’ di senso dell’umorismo». Dio, aveva un accento davvero sexy. Allungò il collo per guardare dietro e notò le tante scatole. «Sei una senzatetto o cosa? Vivi qui dentro?» «No. Mi sto trasferendo dall’altra parte del Paese». «Dove vai?» «Temecula».«California. Anche io».


Inizia così un viaggio che durerà otto giorni comprese le varie fermate non previste ma volute lungo il percorso da questa coppia alquanto improbabile. Rigida, seria, che mangia solo cibi magri e salutari lei. Senza peli sulla lingua e filtri, con continue battute con doppi sensi lui.
Si unirà a loro durante il viaggio una capretta.
Vi dirò lei è l'asso vincente in questa storia, il detto "Salva capre e cavoli" stavolta credo funzioni al contrario, è la capra a salvare tutto.

«Devo mangiare solo del pane tostato?» «No. Ti getterai sul mio piatto. Anche se ancora non lo sai. Il toast è il mio modo di dimostrarti che non desideri davvero le cose che dici di volere. E molte che ritieni negative sono quelle che, in fondo, vuoi di più». «Oh, davvero…». «Ti ho capita. Più provi a essere brava, più desideri fare la cattiva. Non solo mangerai del cibo pieno di grasso, ma lo mangerai con la mia salsina di uccello e ti piacerà da morire». «Cosa? La tua che?».

La prima parte del libro è raccontata dal pov di Aubrey che ci accompagnerà lungo il loro viaggio. Ed è quella che mi ha molto divertito, con i loro battibecchi esilaranti, per non parlare delle situazioni surreali create dalla capretta sin dal suo ingresso nella storia.
La seconda parte è invece raccontata dal pov di Chance.
Qui scopriremo cosa nascondeva Chance a Aubrey e il motivo della sua reticenza verso di lei, i segnali contraddittori che lanciava alla nostra povera e sempre più confusa eroina.
E la scelta irrevocabile presa da lui, a un certo momento della storia.

Vi dirò fino al 50% del libro ero piacevolmente colpita dalla storia alquanto originale, per i dialoghi effervescenti, per il personaggio maschile davvero straripante in senso positivo nonchè notevolmente strafottente  che prende la vita così come viene. Della nostra protagonista che se anche dolce e fragile in apparenza è davvero di gran cuore e dolcissima.
Poi la capra è stata la ciliegina sulla torta.



Non le bastavo più. Quando sono entrato in depressione, non avevo più voglia di uscire. Lei ha continuato a farlo e alla fine si è messa con uno dei miei compagni di squadra. Ora sono sposati e hanno due figli». «Wow, che troia». Chance piegò il capo all’indietro, ridendo. «Principessa, hai davvero usato quella parola?» «Sì. Per la prima volta nella mia vita, ma ne valeva la pena». «Non sapevo fossi così sboccata». «Neanche io, ma, cavolo, è stato
bellissimo». «Mi è piaciuto sentirtelo dire. Credo che dovresti urlarlo in tutto l’enorme e vasto canyon, in realtà». «Dici davvero?» «Sì, fallo. Fallo! Urlalo». «Troia!». «Dillo più forte!». «Troia!», riecheggiò la mia voce. «Di nuovo». «TROIA!», urlai con tutta l’aria che avevo nei polmoni. Udimmo un colpo contro il finestrino dell’auto parcheggiata dietro di noi. Chance si alzò per controllare. «Ah, merda. Hai fatto cagare sotto Costoletta. È svenuta».

La mia perplessità comincia dalla seconda parte del libro precisamente dal pov di Chance.
Qui ho trovato un Chance alquanto incoerente con le sue scelte e motivi. Questo mi ha reso la restante parte di storia un pò banale e scontata. Tanto da farmi dire più volte: mai dai troppo banale.
L'originalità che ho trovato nella prima metà del libro si è esaurita tutta lì.
Certo i dialoghi e situazioni divertenti ne ho trovate anche nella seconda metà ma non sono state in grado di dare il tocco necessario per renderlo all'altezza della prima parte e renderlo meno scontato. Peccato, perché la storia aveva un grandissimo potenziale, ma non è stato sfruttato al meglio.
Non per questo non vi consiglio di leggerlo, anzi ,CB è un personaggio maschile che merita di essere conosciuto e apprezzato. Così come "Costoletta" come la chiama Chase, o "Pixi" come la battezzata Aubreyla divertentissima capretta da compagnia.

Non stavo bene. Le cose non andavano bene. Sapevo nel profondo del cuore che mi amava, lo vedevo nei suoi occhi. Aveva solo paura di soffrire ancora.

Alla prossima!
Virgy
LCDL

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