F.G. Haghenbeck,

Recensione: DIABLO di F.G. Haghenbeck

maggio 21, 2018 Virgy 0 Comments

Cari lettori, Anita vi parla di un nuovo thriller edito dalla Newton Compton: DIABLO di F.G. Haghenbeck. Da questo libro è nata la serie su Netflix.

Titolo: DIABLO
Autore: F.G. Haghenbeck
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Pagine: 161
Costo: €. 3.99 ebook; €. 8.50 copertina rigida

Trama:
Dietro il mercato nero degli esorcismi si cela un mondo pericoloso e spietato. Dopo la morte del fratello posseduto da un demone, Elvis Infante è diventato un diablero e si guadagna da vivere dando la caccia a ogni sorta di creatura ultraterrena, per poi venderla al mercato nero. Ma la sua ultima missione sembra diversa da tutte le altre. Nella squallida periferia di Los Angeles si troverà ad affrontare un gigolò travestito da prete, la mafia internazionale, veterani di guerra degli Stati Uniti e una spietata assassina. Elvis scoprirà che il gioco in cui si è andato a cacciare è molto più grande di lui e ci sono fili che dirigono i suoi movimenti senza che se ne accorga. Da questo libro la serie su Netflix.


Recensione:
"Il diavolo è un mito conveniente, inventato dai veri distruttori del mondo"

La copertina di questo libro rispecchia l'atmosfera cupa e surreale in cui il lettore si ritrova coinvolto leggendo le storie narrate in questo romanzo.
Difatti l'autore ha voluto intrecciare le sorti di due uomini in particolare, un cacciatore di demoni e un prete, portando a conoscenza il lettore, con vari salti temporali, delle vicende che li hanno portati ad incontrarsi.
Elvis Infante, diablero di professione (un moderno cacciatore di demoni), ha un passato turbolento che lo ha segnato profondamente e uno stile spiccatamente singolare nei modi e nei dialoghi, che lo rende un personaggio unico nel suo genere.
Padre Benjamin del tradizionale sacerdote ha solo il titolo, poiché la sua condotta altamente immorale, i suoi vizi e l'assoluto egocentrismo che lo contraddistingue, fanno di lui un personaggio atipico e particolarmente sgradevole.
Le situazioni descritte nel corso del romanzo sono molteplici, ci si ritrova a riflettere sulla natura dell'animo umano, con i suoi pregi e i suoi difetti,  sui vari dogmi imposti dalla fede e su quanto poco, a volte, si addicano alla realtà della vita vissuta.

"Cioè, lei aveva... le corna e la coda?"
"No, amico mio. Era cubana. Ma non fa differenza, man. Uomini o demoni, l'aspetto è davvero importante
quando si tratta di bastardi che divorano vite? Quando vidi un diavolo vero, non mi fece nessun effetto. Lei era più intelligente."
"Quindi tu credi che il diavolo sia obsoleto?"
"Noi umani lo abbiamo superato, e non di poco!"


Il ritmo della narrazione è quasi frenetico, i continui salti temporali e il contemporaneo cambio di punti di vista nella narrazione degli eventi mi hanno creato qualche difficoltà nella lettura che ho trovato poco scorrevole.
In compenso l'autore è stato in gamba a creare tensione e suspence nella narrazione delle scene di azione e in quelle più cruente, mitigate spesso dalla dirompente personalità di Elvis.

Un libro che va letto con particolare attenzione e consigliato a chi non si lascia impressionare facilmente da scene di guerra, demoni raccapriccianti ed esorcismi.

Anita


Ti potrebbe anche piacere

0 Commenti: