Recensione
Recensione: E tu chi sei? di Laura Gaeta
Care lettrici Vera vi racconta di: E tu chi sei? di Laura Gaeta, romanzo pubblicato in self.
Titolo:
E tu chi sei?
Autore:
Laura Gaeta
Editore: self
publishing
Genere: contemporary
romance
Data
pubblicazione:
31 luglio 2019
Pagine: 290
Costo: 2,99 e-book /
11,90 cartaceo
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TRAMA
Cosa
succederebbe se, per caso, vi imbatteste in un uomo noto per la sua
lucida perfidia lavorativa?
La maggior parte delle donne
sospirerebbe, per poi crollare sotto al fuoco incrociato delle sue
occhiate assassine e del suo indiscusso fascino. Poche immuni, forse,
scapperebbero a gambe levate.
Azur Cook, invece, lo affronta a
modo suo.
Cresciuta in una comune hippie e con tanti sogni in
tasca, crede che il mondo sia un posto bellissimo dove vivere e
realizzarsi.
Da semplice tanatoestetista, si ritroverà a
escogitare piani e a tessere la tela per catturare il Puma: intrighi
e imbrogli diventeranno il suo pane quotidiano, costringendola a
vivere in bilico fra realtà e menzogna.
Riuscirà nel suo
piano?
E, soprattutto, sarà capace di resistere al
magnetismo felino di Lawrence Sanders?
Laura
Gaeta nasce 42 anni fa a Pescara.
Sotto
lo pseudonimo di Laura Lewis, ha pubblicato “Pepe Nero” nel 2016,
scritto a 4 amni, e “Io sono Cam” nel 2017, spin off del primo.
Come
Laura Gaeta ha invece pubblicato la novella gratuita “Oro, Incenso
e Cam” (2017), La Luna di Nephele (2018) e Salvami (2019).
Su
Facebook gestisce la sua pagina “Il salotto di Laura Gaeta”, dove
spazia fra vari argomenti, aiutata dal suo fantastico team di
collaboratrici.
Pianista,
cantante, e amante dell’arte in ogni sua sfaccettatura, ha due
figli e un marito da lei definiti “Le colonne portanti della mia
vita”.
Cerca
sempre il lato migliore di ogni avvenimento, condividendo a pieno il
pensiero di Stephen King, secondo il quale “si può uccidere il
male seppellendolo di risate”.
RECENSIONE
Miei
cari lettori oggi vi parlo del nuovo lavoro di Laura Gaeta.
Conosciamo
Azur Cook. Vive a Denver da poco e fa un lavoro che qualcuno potrebbe
definire noioso. E' una tanatoestetista:
“…eccomi
qui: nello scantinato di un’impresa di pompe funebri di Denver a
colorare con l’aerografo e tinte permanenti volti anonimi di
sconosciuti per far sì che i loro congiunti non soffrano troppo nel
vederli color cadavere. Ehi, vi do una notizia: sono morti!”
La
nostra protagonista si impegna, lavora con la sua amica e coinquilina
Pam, che per lei è come una salvatrice. Oltre ai lecca-lecca che
sgranocchia senza ritegno lei è un’ancora per ogni situazione.
Insieme
ne affrontano tante, sia a casa sia a lavoro. Non vedo l’ora che
scopriate cosa combineranno queste due ai poveri cadaveri che
passeranno sotto le loro grinfie, tutto alle spalle del povero e
svenevole signor Banks.
A
dare una scossa imprevista alla vita di Azur ci penserà il destino,
facendola inciampare in un uomo svenuto per strada.
Si
ritrova invischiata in un equivoco alla Sandra Bullock e non riuscirÃ
a dire la verità . Ma questo non è un punto a suo sfavore, anzi.
Appena viene a sapere la vera identità dell’uomo approfitterÃ
della situazione per vendicare tutti coloro che il farabutto in
questione ha fatto soffrire. Sì, perché costui altro non è che il
famigerato Puma, ricco e spietato uomo d’affari, che riduce a
brandelli le aziende e lascia in mutande i bravi lavoratori.
Azur
decide che Lawrence
Sanders dovrà pagarla cara perché lei non è solo curiosa,
sognatrice, imbranata ma è anche altruista.
A
darle man forte oltre a sua madre e Pam, ci sarà il tassista Owen.
Un pluridivorziato, criticone senza freni e senza tatto ma che piano
piano diventerà sempre più importante nella vicenda.
Ma
parliamo di Lawrence. Lui e bellissimo, bacia da Dio, è ricco e
perverso a modo suo. Insomma è l’eroe al quale questo genere
letterario ci ha abituati ma vi posso garantire che in lui c’è
molto di più di un passato traumatico e della salvezza che si merita
trovando l’amore.
InvaderÃ
ogni aspetto della vita di Azur anche se lei cercherà di non farsi
trascinare nel suo turbinio di sensualità , gentilezza e passione.
“Vengo
a lavoro con te”.
… “Non
credo sia il caso… è un posto molto molto noioso, e in più, a
volte può essere anche molto, molto pericoloso”.
“Pericoloso?”
“Non
puoi capire quanto!...esalazioni, seghe elettriche, pennelli!”
E
a proposito, si cuoceranno a puntino reciprocamente:
Lento,
tira su lo slip da sotto l’accappatoio, con gli occhi vacui persi
nei miei, finchè l’indumento non è al suo posto e io sto per
avere un infarto.
… Lawrence
si incammina verso la porta, la apre, esce, per poi fermarsi e
guardarmi da sopra la spalla “Sono sconvolto quanto te, Azur. Non
ho mai provato nulla del genere per nessuna. Mai.”
E
se ne va, lasciandomi con un filo interdentale fra le chiappe e il
cuore a mille.
La
voce narrante del libro è quella di Azur quindi conosceremo molto
bene la sua mente contorta e bipolare, ma anche la confusione in cui
vivrà quando sentirà le crepe del muro di pregiudizi farsi sempre
più grandi.
Barcollo
da giorni, ormai, in questo limbo fatto di incertezze, come una nave
in balia di una tempesta pazzesca.
Potete
benissimo immaginare che si giungerà alla resa dei conti ma secondo
me vi stupirà il modo che l’autrice ha scelto.
“Che
fai?” mi domanda Pam, facendo capolino nella mia stanza e
sorridendo con il suo visino allegro.
“Cerco
le partenze aree. Emigro. Possibilmente nel pomeriggio.”
Non
so se lo avete capito ma questa storia mi è piaciuta moltissimo.
Scritta
al presente e dal punto di vista di Azur, tranne l’epilogo che ci
regala Lawrence, si lascia leggere facilmente senza risultare mai
scontata. Grazie a uno stile fluido, a un italiano corretto, semplice
e incisivo.
Ogni
personaggio di contorno è fantasticamente normale quindi è facile
immedesimarsi ma questi, allo stesso tempo, sono irrimediabilmente
sopra le righe, quindi non sono mai noiosi o prevedibili. Tutto ha un
senso e una giusta dimensione all’interno della storia. Ho trovato
l’insieme curato, interessante e divertente.
Il
libro adatto per una bella lettura estiva, piena di sospiri e
sorrisi. Come ciliegina ho apprezzato l’epilogo che mi offe uno
squarcio sul futuro dei protagonisti e io adoro e approvo
incondizionatamente quando le autrici non diventano frettolose ma si
lasciano andare a sognare, e a lasciarci sognare, un altro po’.
Laura
ha dimostrato ancora una volta di saperci proprio fare,
avventurandosi in generi e personaggi, senza rinunciare all’originale
ironia che la contraddistingue.
Sono
felice che questa recensione sia toccata a me.
Complimenti
Laura e voi, mie care, non perdete tempo e leggetelo, lo consiglio
assolutamente.
Vera
*Copia Arc fornita dall'autrice
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