Recensione
Un amore così dolce di Melanie Harlow
La nostra Fra oggi ci parla di Un amore così dolce un romanzo di Melanie Harlow edito Newton Compton, secondo volume della Man Candy series un romanzo dolce e passionale che parla di seconde possibilità. Venite a leggere cosa ne pensa.
Titolo: Un amore così dolce
Autore: Melanie Harlow
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 17 luglio 2019
Costo ebook: 4.99
Pagine: 304
Genere: contemporaneo
Serie: Man Candy series
2) Un amore così dolce
Jack non è per niente il mio tipo. Il fascino ruvido dei cowboy trasandati va bene nei film, ma nella vita reale preferisco di gran lunga uomini benvestiti e con una rasatura decente. E il fatto che lui sia bellissimo non lo rende meno scontroso o arrogante o senza buone maniere. Nemmeno Jack vuole avere niente a che fare con una "viziata ragazza di città" come me, cosa che non fa che ripetermi. Ma l'agenzia di comunicazione in cui lavoro ha ricevuto l'incarico di rimettere in sesto l'immagine della tenuta della sua famiglia, che gestisce un'impresa agricola, e io sono la fortunata vincitrice dell'incarico. Il che significa che sarò bloccata insieme a lui per chissà quanto tempo a chilometri di distanza dal primo barlume di civiltà.
Biografia
Melanie Harlow
è un'autrice bestseller di USA Today e ama definirsi una "Michigan girl". Adora i cocktail, i tacchi alti e le storie d'amore. I suoi romanzi ruotano sempre intorno a personaggi moderni in cui è facile immedesimarsi, alla ricerca del più classico dei lieto fine. Vive poco fuori Detroit con il marito e le due figlie.
Dopo nemmeno tre mesi dalla pubblicazione del primo capitolo della Candy man series ecco che arriva grazie alla Newton Un amore così dolce, secondo volume di questa serie molto carina di autoconclusivi concatenanti.
Abbiamo conosciuto la nostra protagonista Margot nel primo libro e fa parte di un terzetto di amiche: "la scaricatrice di porto" Jaime, l'eterna ottimista Claire e poi abbiamo Margot "Gogo" Thurber ereditiera, composta e fine.
Essendo stato molto ilare e un po fuori dalle righe il capitolo dedicato a Jaime mi aspettavo qualcosa di simile, invece mi sono ritrovata con un romanzo molto intenso fatto di amore/odio a prima vista e che tratta delle seconde possibilità della vita.
Margot assieme alla sua amica Jaime ha una attività di marketing, arguta e dalla mente fine e fantasiosa la bella ereditiera spicca nel suo lavoro.
Gogo è stata educata a essere composta, a non far vedere i propri sentimenti, a essere sempre giusta e perfetta per ogni occasione, avere figli prima dei trent'anni e sopratutto MAI fare scenate.
Ma proprio mai....
Come Muffy non si stancava mai di ripetermi: Le donne della famiglia Thurber si sposano e fanno figli prima dei trent’anni, Gogo. Anche le lesbiche. Non che fossi infelice. Avevo degli amici stupendi, una famiglia meravigliosa, un nuovo lavoro che adoravo e una bella casa in cui vivere. Ma allora perché mi sentivo come se mi mancasse qualcosa?
Ma l'educazione ricevuta è ciò che ci contraddistingue? O è semplicemente una componente di ciò che ci forma?
Molte volte mi chiedo, cosa fa sì che noi siamo la persona che siamo, cosa ci spinge a comportarci in una tale maniera, ad essere empatici o scontrosi, a fare scenate o non farle, ma soprattutto l'educazione è una scienza esatta?
Cosa succede quando la vita ci ribalta completamente mettendo tutto sottosopra o forse raddrizzandolo dal verso giusto?
Jack è un tenebroso cowboy, taciturno, introverso, chiuso in se stesso da risultare quasi sgarbato, un lupo ferito solitario che azzanna verbalmente chiunque osi avvicinarsi. Nonostante la sua chiusura al mondo per quanto concerne la sfera intima/affettiva questa non interferisce completamente con ciò che fa anche se forse avrebbe bisogno di un aiutino.
Fare il contadino al giorno d'oggi è estremamente duro, la loro vita è minimalista e rustica, votata al duro lavoro fisico ma per certi versi più rilassata e "pura", ma che stenta a decollare e che potrebbe spiccare se ci fosse la giusta attività di marketing.
Quanto conta ciò che mettiamo sulla nostra tavola? Ci siamo mai chiesti come viene fatto un cibo che arriva nel nostro piatto, con quale cura e se privo di sostanze a noi dannose?
Siamo spesso disposti a pagare cifre folli per un capo che arriva da paesi asiatici del valore di pochi spicci solo perché affisso sopra c'è un nome prestigioso ma non siamo ugualmente disposti a dare il giusto valore a ciò che mangiamo e a pagare la giusta cifra ai contadini, preferendo alla loro merce cibi preconfezionati, non sani della grande distribuzione.
«Mancanza di accesso a cibo adeguato, nutriente e a prezzi ragionevoli. E non riguarda solo le aree urbane, anche quelle rurali. Le persone vivono circondate da fattorie ma potrebbero non mangiare mai quello che è stato coltivato e raccolto proprio dietro al loro giardino. Esportiamo quello che coltiviamo e importiamo quello che mangiamo. Una roba da matti!»
Ecco, la cosa che mi ha colpito di più, oltre alla mera storia d'amore per altro molto carina, passionale, dolce e molto emotiva è stato proprio questo: l'attenzione che bisognerebbe dare a ciò che si ingurgita, il valore del cibo sano e la fatica spesso sottopagata di chi credendo in un sogno di una vita biologica e in armonia con la natura si spacca la schiena ogni giorno cercando di arrabattarsi ogni giorno per arrivare a fine mese.
Attraverso gli occhi curiosi, vulcanici e cittadini di Margot e a quelli stanchi e disillusi di Jack vedremo unirsi due mondi completamente diversi che si scontrano e abbracciano per formare una nuova armonia, lavorativamente e non solo...
Mi baciava come nessuno aveva mai fatto prima d’ora. Come se dovesse andare in guerra. Come se non gli importasse di respirare. Come se avesse un bisogno disperato di qualcosa dentro di me e dovesse trovarlo, o morire provandoci. Non che io avessi la minima intenzione di staccarmi.
È un libro profondo e che narra delle seconde possibilità della vita, dell'impossibilità di usare la macchina del tempo per cambiare gli eventi passati ma della convivenza con i propri errori, che per grandi che possano essere ci hanno portati a essere ciò che siamo, rendendoci umani che possono fallire imparando dai propri errori per essere persone migliori.
Un romanzo che consiglio a chi ama storie travagliate, divertenti in maniera fine, passionali e nel mezzo della natura.
Molto carino e fa riflettere.
Fra
Abbiamo conosciuto la nostra protagonista Margot nel primo libro e fa parte di un terzetto di amiche: "la scaricatrice di porto" Jaime, l'eterna ottimista Claire e poi abbiamo Margot "Gogo" Thurber ereditiera, composta e fine.
Essendo stato molto ilare e un po fuori dalle righe il capitolo dedicato a Jaime mi aspettavo qualcosa di simile, invece mi sono ritrovata con un romanzo molto intenso fatto di amore/odio a prima vista e che tratta delle seconde possibilità della vita.
Margot assieme alla sua amica Jaime ha una attività di marketing, arguta e dalla mente fine e fantasiosa la bella ereditiera spicca nel suo lavoro.
Gogo è stata educata a essere composta, a non far vedere i propri sentimenti, a essere sempre giusta e perfetta per ogni occasione, avere figli prima dei trent'anni e sopratutto MAI fare scenate.
Ma proprio mai....
Come Muffy non si stancava mai di ripetermi: Le donne della famiglia Thurber si sposano e fanno figli prima dei trent’anni, Gogo. Anche le lesbiche. Non che fossi infelice. Avevo degli amici stupendi, una famiglia meravigliosa, un nuovo lavoro che adoravo e una bella casa in cui vivere. Ma allora perché mi sentivo come se mi mancasse qualcosa?
Ma l'educazione ricevuta è ciò che ci contraddistingue? O è semplicemente una componente di ciò che ci forma?
Molte volte mi chiedo, cosa fa sì che noi siamo la persona che siamo, cosa ci spinge a comportarci in una tale maniera, ad essere empatici o scontrosi, a fare scenate o non farle, ma soprattutto l'educazione è una scienza esatta?
Cosa succede quando la vita ci ribalta completamente mettendo tutto sottosopra o forse raddrizzandolo dal verso giusto?
Jack è un tenebroso cowboy, taciturno, introverso, chiuso in se stesso da risultare quasi sgarbato, un lupo ferito solitario che azzanna verbalmente chiunque osi avvicinarsi. Nonostante la sua chiusura al mondo per quanto concerne la sfera intima/affettiva questa non interferisce completamente con ciò che fa anche se forse avrebbe bisogno di un aiutino.
Fare il contadino al giorno d'oggi è estremamente duro, la loro vita è minimalista e rustica, votata al duro lavoro fisico ma per certi versi più rilassata e "pura", ma che stenta a decollare e che potrebbe spiccare se ci fosse la giusta attività di marketing.
Quanto conta ciò che mettiamo sulla nostra tavola? Ci siamo mai chiesti come viene fatto un cibo che arriva nel nostro piatto, con quale cura e se privo di sostanze a noi dannose?
Siamo spesso disposti a pagare cifre folli per un capo che arriva da paesi asiatici del valore di pochi spicci solo perché affisso sopra c'è un nome prestigioso ma non siamo ugualmente disposti a dare il giusto valore a ciò che mangiamo e a pagare la giusta cifra ai contadini, preferendo alla loro merce cibi preconfezionati, non sani della grande distribuzione.
«Mancanza di accesso a cibo adeguato, nutriente e a prezzi ragionevoli. E non riguarda solo le aree urbane, anche quelle rurali. Le persone vivono circondate da fattorie ma potrebbero non mangiare mai quello che è stato coltivato e raccolto proprio dietro al loro giardino. Esportiamo quello che coltiviamo e importiamo quello che mangiamo. Una roba da matti!»
Ecco, la cosa che mi ha colpito di più, oltre alla mera storia d'amore per altro molto carina, passionale, dolce e molto emotiva è stato proprio questo: l'attenzione che bisognerebbe dare a ciò che si ingurgita, il valore del cibo sano e la fatica spesso sottopagata di chi credendo in un sogno di una vita biologica e in armonia con la natura si spacca la schiena ogni giorno cercando di arrabattarsi ogni giorno per arrivare a fine mese.
Attraverso gli occhi curiosi, vulcanici e cittadini di Margot e a quelli stanchi e disillusi di Jack vedremo unirsi due mondi completamente diversi che si scontrano e abbracciano per formare una nuova armonia, lavorativamente e non solo...
Mi baciava come nessuno aveva mai fatto prima d’ora. Come se dovesse andare in guerra. Come se non gli importasse di respirare. Come se avesse un bisogno disperato di qualcosa dentro di me e dovesse trovarlo, o morire provandoci. Non che io avessi la minima intenzione di staccarmi.
È un libro profondo e che narra delle seconde possibilità della vita, dell'impossibilità di usare la macchina del tempo per cambiare gli eventi passati ma della convivenza con i propri errori, che per grandi che possano essere ci hanno portati a essere ciò che siamo, rendendoci umani che possono fallire imparando dai propri errori per essere persone migliori.
Un romanzo che consiglio a chi ama storie travagliate, divertenti in maniera fine, passionali e nel mezzo della natura.
Molto carino e fa riflettere.
Fra
*copia fornita da CE
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