Recensione

Il miliardario più ambito (Serie Billionaires of Manhattan #1) di Annika Martin

settembre 11, 2019 Chicca 0 Comments

Lui è un potente CEO miliardario che ha trasformato l’azienda di famiglia in un impero. I soldi per lui non sono tutto, ma la società è la sua vita. Poi però quell’eccentrica di sua madre lascia tutto in eredità al proprio cagnolino.
Sono Vicky, mentalista canina. Non proprio, ma è ciò che dice sempre la mia anziana stalker che vive nei dintorni. La signora inoltre quando viene a mancare, lascia tutti di stucco donando una multinazionale del valore di svariati miliardi al suo cane, Smuckers. Con me come suo portavoce.
All’improvviso passo dal gestire il mio negozio su Etsy al sedere in un’elegante sala riunioni a Wall Street con Smuckers in grembo. Mentre il figlio della mia vicina, Henry Locke, detto anche lo scapolo più ambito di New York, mi guarda in cagnesco dall’altra parte del tavolo.
Le voci su di lui dicono che sia un genio degli affari, che sia tanto bravo a letto quanto in sala riunioni. Bellissimo lo è di certo. Quasi pornografico in quel completo da settemila dollari. Ma…
È arrogante e irritante.
Si rifiuta di ascoltarmi quando insisto nel dirgli che non ho raggirato sua madre.
Pensa di potermi maltrattare, comprare, controllare, addirittura sedurre.
Henry avrà anche tutte le donne di Manhattan che pendono dalle sue labbra, ma io sono stufa di tizi ricchi e presuntuosi che pensano di possedere il mondo.
Non riuscirà a sedurmi col suo sorrisetto malizioso.
Il suo sorriso malizioso… devastante… è impossibile resistergli.
Beh, chi ha bisogno di mutandine asciutte al giorno d’oggi?
Questa storia è un viaggio romantico, dolce, spiritoso e sexy. Lasciar andare il tuo passato e diventare ciò che hai sempre voluto essere non è facile e l’autrice è riuscita attraverso uno stile frizzante, a far uscire la passione di questi protagonisti che parlano di amore.

Henry Locke è un potente CEO miliardario. I soldi non contano per lui, piuttosto la compagnia è tutta la sua vita. È un playboy, affascinante, imponente, intenso, amorevole e premuroso. Vicky Nelson alias Vonda O’Neil è la proprietaria di un negozio. È audace, bella dentro e fuori, premurosa, amorevole, intelligente e irriverente. Vicky è la definizione di donna forte e ribelle, una combattente. La vita l'ha trattata duramente. Sa cosa sono capaci di fare gli uomini arroganti e ricchi. È consapevole del fatto che solo nel momento in cui si metterà alla prova e superare tutte le difficoltà, che la vita le pone, di trovare la luce in fondo al tunnel da un passato intenso che l’ha resa riflessiva e controllata.
Dopo il loro incontro, i protagonisti proveranno a negare la loro attrazione, Henry cercherà di comprarla, controllarla e persino sedurla pur raggiungere i propri interessi, ma più il tempo passa più i loro sentimenti sono alimentati in un crescendo di emozioni.
Henry e Vicky si capiscono, c’è empatia, e hanno la capacità di leggersi e ascoltarsi oltre le apparenze perché stanchi del loro passato.
La chimica che si innesca tra loro è sorprendente, sono due opposti, due calamite incandescenti che si attraggono facendo volare scintille.
La relazione tra Henry e Vicky nasce lenta e seducente, ma quando alla fine si uniscono tutto diventa fuori controllo, tanto che la loro passione esplode letteralmente dalle pagine e arrivando fino al lettore.
Nella storia si fa riferimento a un trauma del passato che Vicky deve ancora superare, Henry all’inizio può apparire come un ragazzo ricco e viziato abituato a farsi strada nella vita senza troppi sacrifici ma non tutto è come sembra: alla fine si dimostrerà il principe azzurro che ogni donna sogna di avere.
Ho adorato il viaggio di Henry e Vicky, è una rincorsa verso la felicità, ma non è stato facile arrivarci e il lieto fine è di certo meritato.

Insieme si sono rivelati essere l'uno il pezzo mancante dell'altro;
insieme si sono completati a vicenda.

La narrazione in alcuni momenti ti fa provare angoscia e frustrazione, ma allo stesso tempo ti diverte perché questi personaggi sono estremamente adorabili.
L'epilogo è non scontato come spesso accade. È una storia che mi ha sorpresa in modo positivo. La trama è originale e i personaggi sono ben sviluppati è caratterizzati. Insomma care lettrici, questo romanzo ha molte potenzialità che Annika ha sfruttato in maniera brillante, grazie alla scrittura fluida e ironica che cattura il lettore, non posso che consigliarvelo e per chi sarà presente al Rare 2019 quale occasione migliore per congratularsi con l’autrice.

Buona lettura e a presto

Chicca