Recensione,
Incontrarsi a Praga in circostanze imposte dal destino accende fin da subito una miccia pronta a esplodere con esiti devastanti per entrambi.Le spine attirano più dei petali, in fondo. E al diavolo il rischio praticamente certo di pungersi.
Bugie. Malintesi. Silenzi. Forse troppi. Un girotondo senza fine capace di capovolgere ogni logico criterio di scelta, ogni sentimento, ogni legge.
Fin quando tornare indietro non sarà più possibile.
Quanto una bugia può trasformarsi in qualcosa che va oltre ogni immaginazione? I protagonisti de Il Principe di Praga non potrebbero essere più diversi: lui, un uomo potente, cinico, arrogante, simpatico se ci si impegna; lei una ragazza testarda, tosta, altruista. Il comune denominatore? Entrambi sono soli.
Praga è la città del loro incontro, non idilliaco, dialoghi a botta di controsensi conditi al vetriolo, chi la spunterà prima?
Ma la facciata, oh sì lettore, quella sarà un'arma a doppio taglio che porterà entrambi a un punto di non ritorno.
Dora ha saputo, con Il Principe di Praga, sviluppare una storia che avviluppa, ha creato due personaggi diametralmente diversi, un passato pesante, caratteri che si stuzzicano, si offendono, sono poli opposti ma la forza dell'attrazione è troppo potente, i risvolti saranno lontani da ciò che entrambi credevano fosse possibile.
La storia nasce e cresce tra dialoghi e immagini continue che la mente proietta, battute che si susseguono tra chi avrà la meglio sull'altro con l'ultima parola.
Un uomo potente Daniel, arrogante, si nasconde dietro il suo mostrarsi orco, ma in fondo nasconde ben altro, qualcosa che per lui è impossibile provare, sentire. Daniel è veramente tanta roba, tutto da scoprire e quando lo fai ci resti secca :-)
“Voglio anestetizzare la voglia morbosa che ho di lei. Il suo viso. Il suo profumo. Il suo calore. Ne sono talmente assuefatto da costringermi a bere per dimenticare le fantasie ormai a piede libero nella mente in declino.“
Una donna tosta, tenace, tante ammaccature, nessuna distruzione, in fondo è dolcissima, forte, buona. Un'alternanza di aspetti caratteriali che la rendono donna e non una senza spina dorsale nonostante tutto.
“A un certo punto smetti di ascoltare cosa dice la testa. Ed e lì che inizi a sentire sul serio: con la pelle e col cuore.”
Bugia, attrazione allo stato più puro del termine, due personaggi tosti, questo è Il Principe di Praga. Una sinossi che non sai cosa aspettarsi, un inizio di lettura che potrebbe sembrare leggero e scontato ma in fondo non lo è.
“Le spine affascinano molto più dei petali, in fondo. Non succede sempre così”
Dora ha un potere grande: trasformare le parole in storie dalla scrittura unica, ricca di pathos, non perde mai un colpo rendendoti schiava assetata delle parole. Erano le due e mezza di notte quando ho letto la parola fine e ho pensato: cavolo da quando non mi succedeva di star sveglia per finire di leggere un romanzo? Troppo tempo!
Complimenti Dora
Il Principe di Praga di Dora L Conti
Care cercatrici, oggi ospitiamo il Review Party dell'ultimo libro di Dora L. Anne, Il principe di Praga, pubblicato in self publishing
Titolo: Il Principe di Praga
Autore: Dora L. Anne
Editore: Self publishing
Data di pubblicazione: 16/09/19
Costo: ebook €. 2,99
Genere: Romance contemporary
Pagine: 285
Link order: https://amzn.to/2LGqEf3
Lei. Sola al mondo, testarda e altruista. Lui. Potente. Brutale. Schivo. Ma altrettanto solo.Incontrarsi a Praga in circostanze imposte dal destino accende fin da subito una miccia pronta a esplodere con esiti devastanti per entrambi.Le spine attirano più dei petali, in fondo. E al diavolo il rischio praticamente certo di pungersi.
Bugie. Malintesi. Silenzi. Forse troppi. Un girotondo senza fine capace di capovolgere ogni logico criterio di scelta, ogni sentimento, ogni legge.
Fin quando tornare indietro non sarà più possibile.
Quanto una bugia può trasformarsi in qualcosa che va oltre ogni immaginazione? I protagonisti de Il Principe di Praga non potrebbero essere più diversi: lui, un uomo potente, cinico, arrogante, simpatico se ci si impegna; lei una ragazza testarda, tosta, altruista. Il comune denominatore? Entrambi sono soli.
Praga è la città del loro incontro, non idilliaco, dialoghi a botta di controsensi conditi al vetriolo, chi la spunterà prima?
Ma la facciata, oh sì lettore, quella sarà un'arma a doppio taglio che porterà entrambi a un punto di non ritorno.
Dora ha saputo, con Il Principe di Praga, sviluppare una storia che avviluppa, ha creato due personaggi diametralmente diversi, un passato pesante, caratteri che si stuzzicano, si offendono, sono poli opposti ma la forza dell'attrazione è troppo potente, i risvolti saranno lontani da ciò che entrambi credevano fosse possibile.
La storia nasce e cresce tra dialoghi e immagini continue che la mente proietta, battute che si susseguono tra chi avrà la meglio sull'altro con l'ultima parola.
Un uomo potente Daniel, arrogante, si nasconde dietro il suo mostrarsi orco, ma in fondo nasconde ben altro, qualcosa che per lui è impossibile provare, sentire. Daniel è veramente tanta roba, tutto da scoprire e quando lo fai ci resti secca :-)
“Voglio anestetizzare la voglia morbosa che ho di lei. Il suo viso. Il suo profumo. Il suo calore. Ne sono talmente assuefatto da costringermi a bere per dimenticare le fantasie ormai a piede libero nella mente in declino.“
Una donna tosta, tenace, tante ammaccature, nessuna distruzione, in fondo è dolcissima, forte, buona. Un'alternanza di aspetti caratteriali che la rendono donna e non una senza spina dorsale nonostante tutto.
“A un certo punto smetti di ascoltare cosa dice la testa. Ed e lì che inizi a sentire sul serio: con la pelle e col cuore.”
Bugia, attrazione allo stato più puro del termine, due personaggi tosti, questo è Il Principe di Praga. Una sinossi che non sai cosa aspettarsi, un inizio di lettura che potrebbe sembrare leggero e scontato ma in fondo non lo è.
“Le spine affascinano molto più dei petali, in fondo. Non succede sempre così”
Dora ha un potere grande: trasformare le parole in storie dalla scrittura unica, ricca di pathos, non perde mai un colpo rendendoti schiava assetata delle parole. Erano le due e mezza di notte quando ho letto la parola fine e ho pensato: cavolo da quando non mi succedeva di star sveglia per finire di leggere un romanzo? Troppo tempo!
Complimenti Dora
0 Commenti: