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1° tappa Presentazione e recensione Sette lettere, un destino di J.P. Monninger

ottobre 21, 2019 Licio 0 Comments


Care lettrici oggi ospitiamo la 1° tappa del blog tour di Sette lettere, un destino di J.P. Monninger, un romance edito da Sperling & Kupfer.

Titolo: Sette lettere, un destino
Autore: J.P. Monninger
Genere: rosa contemporaneo
Editore: Sperling & Kupfer
Uscita: 08/10/19
Doveva essere un semplice viaggio alla scoperta delle affascinanti isole Blasket, un tempo cuore dell'Irlanda e della sua letteratura e ora abitate soltanto dal vento e dal silenzio. Un anno sabbatico per completare la tesi di dottorato sulle donne che avevano abitato quei luoghi circondati dal mare, poi Kate sarebbe tornata nel New Hampshire, alla sua vita che era riluttante a lasciare.

Ma quando arriva sulle coste irlandesi, i suoi piani vengono inaspettatamente sconvolti: la ragazza è investita dal fascino di quei luoghi magici e selvaggi, di quelle distese color verde brillante battute dai venti, accarezzate dall'aria salmastra e dalla foschia del mattino. E dall'amore per un uomo misterioso: Ozzie Ferriter, un pescatore americano di origini irlandesi, reduce dalla guerra in Afghanistan, che nella solitudine di quella terra cerca rifugio da un passato che lo tormenta.

Kate e Ozzie, travolti da una passione incontenibile, iniziano a costruirsi una vita sulla costa rocciosa dell'Irlanda, dove è il mare a scandire il tempo, tra la pesca di sgombri e merluzzi e il calore dei fuochi di torba. Insieme credono di poter cambiare il corso del destino rifugiandosi su un'isola tutta loro, costruita a proteggerli dagli obblighi e dalle pressioni dell'oceano che li circonda, convinti che il loro folle amore possa spazzare via ogni ostacolo.

Quando, però, i vecchi demoni di Ozzie e i sogni ambiziosi di Kate busseranno alla porta della yurta in cui vivono, quell'amore e la fiducia reciproca saranno messi a dura prova. E l'isola felice, solitaria e pacifica che si sono costruiti sembrerà d'un tratto a Kate una prigione da cui voler scappare. Ma così come ci sono ferite che resistono alla forza dell'amore, è anche destino che alcune storie debbano fare giri immensi per trovare il proprio lieto fine.
Nelle Blasket si viveva sul mare, circondati dal mare, dentro il mare. Ne avvertii l’onnipresenza prima ancora di aver percorso quattrocento metri.

Mi sono buttata su questo romanzo alla cieca, letteralmente al buio, non sapevo nemmeno chi fosse questo autore, né avevo letto la trama... ma cover e titolo avevano giocato un sortilegio immediato. 
E' quando finalmente ho avuto la possibilità di recensirlo che ho realizzato che si trattava di un romanzo rosa scritto da una penna maschile e ho avuto qualche dubbio di troppo... 
E invece mi sono dovuta ricredere immediatamente, fin dalle prime pagine l'autore è stato in grado di avvincermi e incuriosirmi, spingendomi a continuare a leggere nonostante la stanchezza. 
Quando Kate è approdata in Irlanda la magia poi è divenuta totalizzante, all'improvviso mi sono tornati in mente ricordi della mia prima volta in Irlanda, del mio viaggio in pullman con altri turisti, la guida nella corsia sbagliata, il profumo intenso della terra umida, la torba, le antiche costruzione in pietra... il cielo che quando non ci sono nuvole cariche di pioggia è azzurro e fa risaltare i prati verdi. Mi è sembrato di essere lì su quella terra ricca di storia, magia.

La gente dice che l’Irlanda è verde, ma si sbaglia. È azzurra, viola e bianca; è pecore e sassi, nubi, mare e sabbia, e di un verde che non appartiene a questo mondo. È tutte queste cose insieme. Guardavo fuori con la fronte premuta sul vetro, la mente vuota.

Quindi sicuramente il primo amore con questo romanzo è scattato proprio dalla descrizione di questa terra che, per chi ci è stato, non può non sembrare reale. Ero lì insieme a Kate e Ozzie, ero nei loro occhi a specchiarsi tra oceano selvaggio e cielo in perenne mutamento. Ero lì con loro a svelare i misteri che questa isola nasconde.
L'autore mi ha fatto venire voglia di scoprire questo lato di Irlanda che proprio non ho avuto modo di conoscere, ha messo in moto ricordi dimenticati, immagini di queste terre selvagge sferzate dall'oceano e ci ha intessuto una storia d'amore che ha il sapore stesso di questa terra. Kate e Ozzie, mezzi irlandesi e mezzi americani, scoprono l'amore, una forza potente che li lega come se fossero stati destinati l'uno all'altro. Ma è un amore ancora più intenso quello che li lega a questa terra, alle isole, all'oceano.
Viviamo questa terra attraverso i loro occhi, attraverso il loro amore che nasce e a tratti sa di poesia e di magia, di destino che ha fili invisibili a legare le persone.

Non sono perfetto e non sono intero. Sono guasto. Ma il sangue mi dice che siamo giusti l’uno per l’altra. Che potremmo restarcene a letto insieme e dormire finché le pecore canteranno per noi e le stelle si tufferanno nella luce.

Ho sottolineato tantissime frasi di questo romanzo che mi hanno ricordato l'Irlanda, o semplicemente mi hanno fatto riflettere su i vari messaggi che l'autore ha disseminato nel testo. Perché a volte l'amore sboccia, ma non sempre siamo maturi e pronti per capirlo e sostenerlo. Perché a volte il dolore del passato e il senso di colpa ci divorano e non è facile tenerci fuori dall'abisso. 

Non puoi farti una colpa del passato. La nostra inesperienza è una prigione da cui si evade solo con l’esperienza

E perché è proprio vero che solo quando si perde qualcosa a cui teniamo allora è il momento in cui capiamo quanto era importante. 
E forse a volte per amore è più giusto rinunciare e lasciar liberi piuttosto che continuare a combattere.
A un certo punto della narrazione mi è preso un colpo e non sono riuscita più a chiudere il libro preoccupata di quello che stava succedendo perché in questo romanzo fantasia e realtà si mescolano di continuo, mostrando uno dei drammi più attuali che affligge la nostra penisola. Anche qui l'autore mi ha completamente stupito e mi ha lasciato piena d'angoscia per parecchie pagine, anche se sapevo che il destino non poteva essere così crudele e accanirsi ancora di più con Ozzie e Kate.
Io lo consiglio soprattutto a quelli che come me amano leggere libri che parlano dell'Irlanda.
E se non avete mai visto questa terra e non avete ancora aperto questo romanzo, allora ascoltate Fiorella Mannoia con il cielo di Irlanda...



Fabiana


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