Recensione

Risplendi, non bruciare di Elle Casey

ottobre 22, 2019 Licio 0 Comments


Care lettrici oggi vi parliamo di risplendi, non bruciare di Elle Casey, un contemporary romance dalle tinte divertente  uscito con Amazon Publishing.
Titolo: Risplendi, non bruciare
Autore: Elle Casey
Editore: Amazon Publishing
Genere: Contemporary  romance
Pagine: 344
Uscita: 22 ottobre
Si è concentrata talmente tanto sul suo progetto di vita da perdersi la felicità?

Ai tempi del college Andie Marks era nota a tutti come “party girl”, ora invece è un brillante avvocato ed è determinata ad avere successo. Non solo: Andie ha un progetto di vita ben preciso e niente potrà impedirle di realizzarlo. Quando accetta di andare a Las Vegas con le sue migliori amiche per un addio al nubilato, non ha idea di quel che l’aspetta. Dopo diversi cocktail e una fortuita vincita a blackjack, Andie incontra Mack, un cowboy con un corpo irresistibile. La fortuna la segue dal tavolo verde alla camera d’albergo. Ma quando all’alba si accorge che Mack è sparito, a ricordarle quella torrida avventura di una notte rimangono solo il dopo sbornia e una pila di fiches. O almeno così crede…
Mi sono innamorata di questo romanzo leggendo la trama, è una di quelle che mi chiama a gran voce per essere letta perché ci sono tutti gli ingredienti che amo trovare in un romanzo.
Di Elle Casey non avevo mai letto nulla, ma incuriosita stavo collezionando la sua prima serie pubblicata con amazon, ma non avevo avuto ancora modo di leggerla... Ebbene, l'autrice in questo romanzo mi ha colpita positivamente con un stile che a tratti era veramente divertente e simpatico. Mi ha strappato più di qualche risata perché alcune situazioni descritte dal punto di vista di Andie erano assolutamente esilaranti.
Già dalle prime battute mi ha coinvolto in questa storia un pò folle e sui generis, perché si sa che quando si finisce a Las Vegas non può mai succedere nulla di buono :D e la nostra Andie di disastri ne combinerai a iosa circondata dalle sue amiche che sono altrettanto pazze e folli.
Mi è piaciuto la componente psicologica che l'autrice ha affibbiato alla protagonista femminile. Un passato un pò tormentato che la spinta a viaggiare nel futuro su dei binari prestabiliti, con degli obiettivi da raggiungere e non sarà possibile deragliare. 

Lui spinse da parte il telo di plastica e continuò a muoversi senza permettere che l’acqua o la confusione rallentassero il suo ritmo. E per tutto il tempo in cui affondò dentro di me non distolse mai lo sguardo. Mi fissava negli occhi, come se volesse chiarire un punto essenziale. Lo percepii a ogni spinta: stava prendendo possesso di me, ridendo in faccia a qualunque piano avessi fatto prima di arrivare lì. Era lui a comandare, non io.


Nella situazione un pò commedia sulle righe, l'autrice ci dipinge una situazione psicologica plausibile che almeno io personalmente apprezzo particolarmente. Perché quando leggo non voglio disancorarmi totalmente dalla realtà.
Gli aspetti che non mi sono piaciuti molto sono perlopiù di natura personale, dettati dal fatto che non amo molto i romanzi con l'amore a presa rapida e qui siamo di fronte a una situazione davvero esasperante perché i nostri protagonisti durante questa famosa notte sono persino ubriachi... e come fa intendere la trama che resta sospesa c'è qualche altra cosa... una cosa che non posso svelare perché altrimenti faccio spoiler, ma insomma tutta questa costellazione di fatti hanno reso questo aspetto un pò troppo traballante e inconsistente ai miei occhi.
L'altro aspetto invece riguarda alcune situazione che l'autrice ha descritto che, sempre a mio avviso, non sono state ben approfondite o ben centrate.
Ma nonostante questo il libro mi ha incuriosito tanto e sono subito corsa a cercare se ci fosse un secondo volume dedicato al fratello di Mack... che non vedo l'ora di leggere.
Un altro aspetto che mi ha conquistato è la descrizione della famiglia di Mack e il loro rapporto.
Vi lascio con questo bellissimo messaggio da seguire:

«La vita funziona a modo suo, che seguiamo i nostri piani oppure no. Ho la sensazione che un giorno guarderai indietro, a quella volta che sei uscita dalla tua zona di sicurezza, e la vedrai come una delle migliori cose che tu abbia potuto fare per te stessa.»

Fabiana


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