Recensione

Il giardino della locanda dei libri di Viviana Picchiarelli

ottobre 24, 2019 Virgy 0 Comments


Care lettrici oggi vi parliamo di Il giardino della locanda dei libri di Viviana Picchiarelli, edito da Newton Compton.
Titolo: Il giardino della locanda dei libri
Autore: Viviana Picchiarelli
Editore: Newton
Genere: Contemporaneo
Pagine: 320
Data: 24/10/2019
Prezzo: 4,99 (ebook) ; 9,90 (cartacea)
Dopo la morte della madre Ginevra e Celeste hanno provato a recuperare il loro rapporto, ma le troppe incomprensioni legate a un passato mai dimenticato le hanno allontanate al punto da farle sentire due estranee. È facile che le tensioni tornino a galla. Ginevra ha chiuso la relazione travagliata con Riccardo, mettendo fine ai progetti che si era illusa di poter condividere con lui. Celeste invece non può fuggire di fronte al dolore per la perdita, reso più acuto dal ritrovamento di tre taccuini appartenuti alla madre. In quelle pagine potrebbe esserci la chiave per scoprire la verità su un padre che non ha mai conosciuto. A sostenere entrambe c’è Matilde, la proprietaria della Locanda dei Libri, sul lago Trasimeno, le cui stanze, mai sazie di far da teatro ad amori, amicizie, scontri e rappacificazioni, saranno ancora una volta il luogo in cui si consumeranno drammi familiari: ma sarà proprio lì che Celeste e Ginevra riusciranno finalmente a venire a patti con il passato e a concedersi la possibilità di amare ancora.
Il giardino della locanda dei libri mi ha piacevolmente fatta ripiombare nelle atmosfere e nell'ambiente bucolico della locanda di Emma e Matilde. Avevamo lasciato i nostri protagonisti alle prese con un dolore sordo e una voglia di rinascita. Ma la vita non ha ancora finito con nessuno di loro. Quando pensi di aver sofferto abbastanza, ecco che le sorprese non sono ancora finite. Si ritorna sulla giostra e chissà dove questa volta scenderanno i nostri personaggi, ma soprattutto con chi.
Ginevra vive ancora con profondo dolore la perdita del padre, la stessa madre con cui ha cercato di ricominciare allacciando un rapporto seppur per breve tempo è venuta a mancare e si rende conto che non c'è più niente che la lega a quella famiglia, se non la sorella Celeste con la quale non è mai andata d'accordo. Ginevra è in piena crisi anche con Riccardo che vuole qualcosa che lei non è pronta a dargli. Nonostante i cambiamenti fatti, Ginevra è ancora una donna in divenire, con molte insicurezze e zone d'ombra che rendono il suo rapporto con le persone che ama burrascoso ed instabile.
Celeste, invece, pur mantenendo quell'atteggiamento che, nel tempo, non l'ha certo aiutata a farsi voler bene e a farsi conoscere, vive la perdita della madre e la scoperta dei suoi diari come un punto di rinascita e di crisi insieme. Da un lato è pronta a sapere e conoscere suo padre, dall'altro sembra combattere con tutte le sue forze per non perdere se stessa. Spesso però per ricominciare è necessario mettere in dubbio tutto, compreso ciò che pensavi fosse vero.
Riccardo è un uomo che ha trovato la sua strada, il suo equilibrio nella fotografia, si è perdonato e ha ricostruito un rapporto più genuino con la madre. Ma se da un lato è soddisfatto di sé, dall'altro comprende che la donna della sua vita gli sta scivolando via dalle dita e non ha più la forza di trattenerla ancora. A lui spetterà prendere una decisione per entrambi, una decisione definitiva, o quasi.
Le locandiere si spostano in balia delle vicende e di un nuovo personaggio che entra a far parte delle loro vite, Claudio.
Claudio è un uomo che vive con poco e di poco; vive con il rimorso di aver perso un occasione che gli avrebbe regalato tanto amore, quello che adesso gli manca. Scontroso e burbero, è un uomo che comprende meglio ciò che può toccare, come la natura. Eppure nonostante questo lato non proprio affabile, la vita di Claudio si mescola con quella di Matilde, che con il suo fare curioso cerca di penetrare la muraglia costruita in anni e anni.
Un segreto di famiglia, un rapporto tra sorelle da ricostruire, un amore che sembra non trovare pace e un dolore sordo che opprime sono gli elementi che costituiscono la storia di questi personaggi. Anche questa volta l'autrice con il suo stile elegante, quasi poetico, trascina il lettore in un vortice di emozioni che corrodono pian piano, come l'acqua nella roccia, sino a puntare al cuore. Più che nel primo, in questo romanzo si avverte il senso di crescita, la voglia di conoscersi sino in fondo e di migliorarsi, in particolare in Ginevra e Celeste.
La locanda fa da sfondo quasi onirico a storie travagliate che cercano la loro felicità. Vi consiglio assolutamente di leggere Il giardino della locanda dei libri.

Claudia

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