Recensione
Care lettrici in anteprima ho il piacere di parlarvi di Le ombre del Cigno di Mary Lin in uscita oggi 21 ottobre in self. Genere dark Romance, è una bellissima storia d’amore tormenta da leggere con la mente aperta e da amare.
“Ho imparato a non accontentarmi e, se dovessi cadere, semplicemente mi rialzerò. La vita non va sprecata a fissare un pavimento.”
Maya ha giurato a se stessa che sarebbe stata libera.
Nessun limite, nessun legame.
Una vita senza rimpianti e alle sue condizioni.
Almeno fino a quando gli occhi di uno sconosciuto non la riportano al passato, scavandole dentro e facendole provare emozioni che non sentiva da tempo.
Lui la attrae. La confonde. E Maya lo desidera intensamente.
“I capelli neri gli ricadono sugli occhi, che vorrei liberare per scrutare al loro interno e riempirmi dell’emozione che mi provocano: quella di risentire al mio fianco un amico perso.”
Ma dal passato riaffiora anche una minaccia.
Braccata, Maya compirà scelte destinate a cambiarle il corso della vita e che la condurranno in un viaggio verso una meta ignota.
Lui è enigmatico, scostante, pericoloso.
Lei non poteva saperlo, ma era già sua.
Ci sono quei libri che riescono a catapultarti fuori dagli schemi della realtà per regalarti atmosfere surreali, emozioni e momenti che ti spezzano il fiato. È la prima volta che leggo un libro di Mary Lin, attratta dal plot intrigante, mi sono ritrovata travolta da una storia dallo stile sorprendente, che non ti lascia via d’uscita. La narrazione è divisa in tre parti e scandisce l’evoluzione e la crescita della trama. È sviluppata gradualmente e permette di entrare nella mente dei protagonisti descrivendo le emozioni, le sensazioni e il dolore, imprimendole nel cuore del lettore.
Le ombre del Cigno è una storia d’amore profonda, viscerale, densa che vi condurrà in una realtà oscura e vulnerabile.
La storia nasce da un’amicizia in giovane età e dalla costellazione del cigno sul soffitto della camera di Maya, che legherà i protagonisti senza via di scampo.
Maya è stata strappata troppo presto dal nido, ha imparato a camminare sulle sue gambe, senza poter fare affidamento a nessuno. Ha imparato a vivere la vita vera fatta di stenti e sacrifici, ha provato la sofferenza reale, la fame, la sete e la mancanza di riposo. Dopo un’infanzia di benessere e vizi non le mancano le cose inutili, e ciò che ha conquistato con le sue forze è soprattutto la libertà che preferisce vivere. È un percorso difficile quello che affronta, ma non si sente sbagliata, perché a sue spese ha imparato a conoscere se stessa, a prendere le occasioni che la vita le offre godendosi ogni attimo che il percorso le propone. Vive di istinti sfamando i propri bisogni e senza rimpianti... a parte l’unica persona che ha sempre amato e che ha perso. Maya ha un carattere forte, è una guerriera caparbia che ha deciso di prendere la vita di petto e godersi ogni momento.
«In fin dei conti... non è dalla sofferenza e dalla cenere che nascono le storie migliori?»
Come dice la trama, e non vi dirò di più per non rovinarvi la lettura, un uomo torna dal passato, un uomo enigmatico dalle mani tatuate che non lascia in alcun modo intendere quello che pensa. È aggressivo come la tocca, la bacia. Maya prova paura verso di lui, una paura che affonda le radici nella complessità di come la fa sentire: posseduta, persa, ubriaca della sua essenza e mai sazia. Riconosce nei suoi occhi blu, glaciali, pericolosi come il cielo in burrasca, una familiarità che non riesce a capire e non può dare una giustificazioni, e provoca una sensazione straziante. È un uomo serrato in una prigione di violenza, che non conosce più gentilezza, che ha dimenticato i gesti delicati, quelli che leniscono le ferite.
Dal passato torneranno le minacce che condurranno i protagonisti verso una meta che li faranno ondeggiare tra ciò che erano e quello che sono diventati, scavando nelle profondità di emozioni che credevano seppellite e che li porteranno a fare una scelta.
Questo romanzo è l’unione di due anime ridotte a brandelli, che possono rinascere, senza il passato, senza il dolore.
“Lui e io ci siamo scontrati come due stelle predestinate e in quel brevissimo istante ho sentito cosa si prova ad essere immortali.”
Questo libro è un dark che tocca le corde sensibili che ognuno ha dentro e ti fa capire, che c’è la luce anche nella crepa più buia. Ma c’è anche il romanticismo che sonda negli animi di questi protagonisti vittime del passato e del presente. I personaggi sono ben delineati e dalle psicologie approfondite e complesse.
Consiglio questa lettura solo agli impavidi di cuore e a quei lettori che amano le emozioni forti e non convenzionali.
P.s.: l’autrice nei ringraziamenti fa presagire che ci sarà un altro romanzo su alcuni personaggi che incontrerete nella lettura. Non vedo l’ora di leggerlo!
Buona lettura e a presto
Chicca
Le ombre del Cigno di Mary Lin
Titolo: Le ombre del Cigno
Autore: Mary Lin
Editore: Self publishing
Genere: dark Romance
Maya ha giurato a se stessa che sarebbe stata libera.
Nessun limite, nessun legame.
Una vita senza rimpianti e alle sue condizioni.
Almeno fino a quando gli occhi di uno sconosciuto non la riportano al passato, scavandole dentro e facendole provare emozioni che non sentiva da tempo.
Lui la attrae. La confonde. E Maya lo desidera intensamente.
“I capelli neri gli ricadono sugli occhi, che vorrei liberare per scrutare al loro interno e riempirmi dell’emozione che mi provocano: quella di risentire al mio fianco un amico perso.”
Ma dal passato riaffiora anche una minaccia.
Braccata, Maya compirà scelte destinate a cambiarle il corso della vita e che la condurranno in un viaggio verso una meta ignota.
Lui è enigmatico, scostante, pericoloso.
Lei non poteva saperlo, ma era già sua.
La vita si è presa tutto, ogni cosa per me importante. Con me la vita è stata bastarda, ed è per questo motivo che ora pretendo di mangiarmela.
Le ombre del Cigno è una storia d’amore profonda, viscerale, densa che vi condurrà in una realtà oscura e vulnerabile.
La storia nasce da un’amicizia in giovane età e dalla costellazione del cigno sul soffitto della camera di Maya, che legherà i protagonisti senza via di scampo.
Maya è stata strappata troppo presto dal nido, ha imparato a camminare sulle sue gambe, senza poter fare affidamento a nessuno. Ha imparato a vivere la vita vera fatta di stenti e sacrifici, ha provato la sofferenza reale, la fame, la sete e la mancanza di riposo. Dopo un’infanzia di benessere e vizi non le mancano le cose inutili, e ciò che ha conquistato con le sue forze è soprattutto la libertà che preferisce vivere. È un percorso difficile quello che affronta, ma non si sente sbagliata, perché a sue spese ha imparato a conoscere se stessa, a prendere le occasioni che la vita le offre godendosi ogni attimo che il percorso le propone. Vive di istinti sfamando i propri bisogni e senza rimpianti... a parte l’unica persona che ha sempre amato e che ha perso. Maya ha un carattere forte, è una guerriera caparbia che ha deciso di prendere la vita di petto e godersi ogni momento.
«In fin dei conti... non è dalla sofferenza e dalla cenere che nascono le storie migliori?»
Come dice la trama, e non vi dirò di più per non rovinarvi la lettura, un uomo torna dal passato, un uomo enigmatico dalle mani tatuate che non lascia in alcun modo intendere quello che pensa. È aggressivo come la tocca, la bacia. Maya prova paura verso di lui, una paura che affonda le radici nella complessità di come la fa sentire: posseduta, persa, ubriaca della sua essenza e mai sazia. Riconosce nei suoi occhi blu, glaciali, pericolosi come il cielo in burrasca, una familiarità che non riesce a capire e non può dare una giustificazioni, e provoca una sensazione straziante. È un uomo serrato in una prigione di violenza, che non conosce più gentilezza, che ha dimenticato i gesti delicati, quelli che leniscono le ferite.
Dal passato torneranno le minacce che condurranno i protagonisti verso una meta che li faranno ondeggiare tra ciò che erano e quello che sono diventati, scavando nelle profondità di emozioni che credevano seppellite e che li porteranno a fare una scelta.
Questo romanzo è l’unione di due anime ridotte a brandelli, che possono rinascere, senza il passato, senza il dolore.
“Lui e io ci siamo scontrati come due stelle predestinate e in quel brevissimo istante ho sentito cosa si prova ad essere immortali.”
Questo libro è un dark che tocca le corde sensibili che ognuno ha dentro e ti fa capire, che c’è la luce anche nella crepa più buia. Ma c’è anche il romanticismo che sonda negli animi di questi protagonisti vittime del passato e del presente. I personaggi sono ben delineati e dalle psicologie approfondite e complesse.
Consiglio questa lettura solo agli impavidi di cuore e a quei lettori che amano le emozioni forti e non convenzionali.
P.s.: l’autrice nei ringraziamenti fa presagire che ci sarà un altro romanzo su alcuni personaggi che incontrerete nella lettura. Non vedo l’ora di leggerlo!
Buona lettura e a presto
Chicca
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