Recensione

Come petali di ciliegio di Mia Another

dicembre 19, 2019 Flinka 0 Comments


Oggi la nostra Fra vi parla di Come petali di ciliegio ultimo nato dalla penna di Mia Another, edito da Newton Compton. Un romanzo dal conturbante sapore orientale, una storia fatta d'amore di arte e bugie.
Titolo: Come Petali di Ciliegio
Autore: Mia Another
Editore: Newton Compton
Genere: Romance contemporaneo / New Adult
Data di uscita:  18/12/2019
Prezzo: 2,99 
Isabel Devlin è irlandese, ma da un anno si è trasferita a Tokyo per studiare tecnica del fumetto. Ha talento, è bella, sveglia e determinata a fare strada nel mondo dell’illustrazione. Vive in un monolocale con Mei, una sua compagna di corso e ha una storia con Tyler, un ragazzo di Seattle che frequenta pediatria. Tyler vive con il suo amico di vecchia data Ryuu, un incrocio genetico tra occidente e oriente, un tipo bello e imperscrutabile. Studente modello di neurologia, ma anche sportivo, colto e profondo, questi si rivela essere un vero esperto di kinbaku, l’arte del bondage giapponese. All’inizio Ryuu dimostra una certa insofferenza nei confronti di Isabel, mentre Ty fa di tutto affinché l’amico accetti la ragazza di cui si sta follemente innamorando. Ma quando Isabel si trova a dover superare un esame di disegno sull’arte erotica della legatura, Ryuu acconsente a farle provare la pratica e questo basta ad accendere in lei il desiderio. Appena slegata corre da Ty per essere soddisfatta, ma presto si rende conto che non è lui che voleva. Tra la gelosia e l’insoddisfazione di Ryuu, il desiderio di Tyler di concretizzare con Isabel e lo spaesamento e l’incertezza di quest’ultima, la storia tra i tre si dipana in un crescendo di erotismo e sensazioni non sempre facili da decifrare...
Tokyo non è mai stata così sensuale
«L’ho adorato dalla prima all’ultima pagina, l’autrice ti trasporta dentro questo mondo senza che tu te ne accorga. Avrei voluto non finisse mai.»
«Tokyo è la protagonista silenziosa di questa storia ambientata tra le sue tipiche case di periferia, gli stretti vicoli del centro, l’affollato ordine delle stazioni dei treni, i colorati templi buddisti, le imponenti università e i viali fatti di ciottoli e ciliegi in fiore.»
«Se qualcuno mi avesse predetto che mi sarei potuta appassionare dell’arte della legatura erotica non gli avrei
Alcuni anni fa avevo letto grazie al catalogo k.u. una trilogia  che mi aveva colpito molto, frutto di una penna ancora non nota, sto parlando di Charming Devil di Mia Another.  Mi ero ripromessa di leggerla ancora ma la lista dei romanzi che vogliamo leggere è sempre più lunga del tempo a nostra disposizione  e quando ha pubblicato il Filo rosso del destino ho deciso che era il momento giusto. Fin dalla sua prima pubblicazione questo romanzo mi aveva attratta dalla cover alla trama, purtroppo questo romanzo inizialmente ha avuto alcune battute d'arresto ma è rinato come un araba fenice con il nuovo titolo Come petali di ciliegio e una cover se possibile ancora più bella, attinente e calamitica della prima.

È un romanzo un pò particolare ambientato in Giappone, è ricco in molti sensi partendo dall'ambientazione veramente realistica  che fa sembrare di essere lì di sentire il profumo del ramen e dei ciliegi in fiore, della cultura nipponica così  contrapposta sulla sessualità: così timidi e riservati in pubblico ma sostenitori di love hotel e di pratiche sessuali inusuali in Occidente come lo shibari.

Isabel è  una giovane studentessa straniera venuta in Giappone per studiare disegno, in particolare il sogno di Isa è di diventare fumettista di manga, è  una donna caparbia e orgogliosa, fiera, determinata e con degli obbiettivi ben precisi e per raggiungerli è disposta a lottare, mettendoli sempre al primo posto davanti a tutto pure all'amore. 

Non ho delle bozze da fargli vedere, e se anche le avessi, mi darebbe fastidio mostrare un disegno non ancora finito. Io voglio lavorarci da sola . Collezionare più informazioni e sensazioni possibili e poi rigettare tutto sulla carta, sotto forma di grafite e inchiostro. Non conosco nessun altro modo per esprimermi.

L'ultimo è realizzare un disegno per essere selezionati a una prestigiosa mostra fatta dall'università, un privilegio di pochi perché solo pochi vengono esposti. Ma cosa si è disposti a fare davvero quando si vuole raggiungere qualcosa? 
Fino a dove ci si può spingere?
L'arte è  qualcosa di complesso, un qualcosa che deve scatenare reazioni in chi la guarda, emozioni che possono essere di vario tipo, non importa se buone o negative  ma se l'artista con la sua opera è arrivato a noi scatenando una qualsiasi emozione allora è  riuscito a produrre una vera opera d'arte.

«Va bene così.» ribatto pazientemente. «A volte, l’arte ha bisogno di essere oscena, sconvolgente e indecente per penetrare nelle nostre menti. Per farci sentire qualcosa, per dare una scossa ai pensieri sopiti e sepolti nella quotidianità. D’altronde, se ci mostrasse solo cose belle , l’arte non avrebbe più senso. Cesserebbe di esistere.»

Ryuu è uno studente di medicina, originario nipponico seppur di sangue misto, di madre americana e padre nipponico, è  culturalmente giapponese, apparentemente è freddo,  glaciale sembra quasi anafettivo, ma cosa si nasconde effettivamente dietro alla facciata che mostra al mondo?

Lui oltre a essere un futuro medico ha una contrapposizione con la sua futura professione lui è  un Nawashi, un maestro della legatura di quest'arte complessa  chiamata Shibari l'antica legatura giapponese che usa il corpo come una tela bianca e le corde come inchiostro, anche se la  sua conoscenza del corpo umano lo privilegia e lo rende un maestro ancora più consapevole e scrupoloso.
Due mondi così diametralmente lontani ma anche due "universi" così simili che hanno in comune molto a dispetto di tutto. 
Un libro che si sofferma  su molti temi: l'arte in alcune sue forme, la cultura nipponica, l'amicizia e l'amore, e il tradimento.  Sottile è il confine fra giusto e sbagliato,  fra odio e amore. Molte volte si dice che l'amore può tutto,  che quando è quello vero sopravvive a tutto ma non ci poniamo mai la domanda del quando nasce un vero amore, quando magari si è già impegnati con una persona ma non quella giusta o magari quando ci si innamora perdutamente del compagno/a del nostro migliore amico, cosa fare allora in quei frangenti? Distruggere tutto per il vero amore? Ma poi si tratta davvero di distruggere?
Questo è uno di quei romanzi carichi di talmente tante cose che non puoi correre, che ti scatena reazioni contrastanti,  che ti fa amare i suoi personaggi con tutte le loro imperfezioni e che proprio questo te li rende umani,  un romanzo sui cui potresti soffermarti ore a parlarne perché ha davvero molto da raccontare. 
Ora non voglio tediarvi ancora perché a mio avviso è un romanzo da leggere e scoprire  che vi farà indignare,  sospirare e mettere in discussione molti aspetti ma che in fondo vi mostrerà una realtà, la realtà di tre giovani ragazzi.
Molto ben delineati anche i personaggi secondari e in particolare mi ha incuriosito particolarmente lo zio di Ryuu e la sua storia,  che spero ( la speranza è l'ultima a morire) potremo in un futuro leggere.
Consigliato a chi ama le ambientazioni diverse e a chi incuriosisce una delle arti che viene inserita nel bdsm.

Buona lettura!

Fra

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