Recensione

Nessuna notte è infinita di Francesca Pansa

dicembre 11, 2019 Virgy 0 Comments

Care lettrici, vi parlo di Nessuna notte è infinita di Francesca Pansa, edito da Rizzoli.
Titolo: Nessuna notte è infinita
Autore: Francesca Pansa
Editore: Rizzoli
Genere: Narrativa
Data di uscita: 05 novembre 2019 
Pagine: 157
Costo: 9.99 euro Ebook formato Kindle; 15.30 euro cartaceo copertina flessibile
Un viaggio nella memoria familiare, un percorso a ritroso nel tempo, intriso di suggestioni letterarie. Il cuore di questa storia è Soave, di cui Francesca, la figlia, segue le tracce: Nessuna notte è infinita è il racconto di una famiglia, la sua, che si snoda lungo tutto il Novecento, in un Paese segnato da profondi cambiamenti, sullo sfondo delle vite quotidiane dei protagonisti di questo intimo omaggio alle proprie radici.
 Il cammino della famiglia inizia a Castrovillari, Calabria, e ha come destinazione Roma, alla scoperta di quel che c'è stato prima, in un tempo dai contorni sfumati, ormai perduto eppure sempre vivo nei ricordi: un pomeriggio assolato in un paese del Meridione, un austero collegio di suore, una maestra montessoriana che va in giro in calesse per far lezione ai bambini nei campi, le "pericolose" letture politiche di un giovane professore, un fotografo in erba che parte per l'America con una valigia piena di sogni.
 Un romanzo d'amore e di lotta, intenso come le esistenze che racconta, accompagnato dalle malinconiche note di un pianoforte che suona in sottofondo. Una storia che è prima di tutto un tributo alle donne antiche e moderne, donne che hanno tanto lottato, pianto, sofferto, amato. Soprattutto amato.
Biografia
Francesca Pansa è giornalista e dirige il progetto Le fate sapienti, con antologie, agende e calendari. Ha pubblicato saggi e romanzi, tra cui Donne che odiano gli uomini, Ti porto sempre con me, Viaggio intorno ai sogni, Nessuna notte è infinita.
Il libro di cui vi parlo oggi è “Nessuna notte è infinita” di Francesca Pansa. Non conoscevo questa autrice ma ho voluto leggere questo romanzo incuriosita dalla sinossi. Amo molto infatti i libri ispirati a saghe familiari e che ci fanno viaggiare un po’ nel tempo. In più qui c’era anche una parte di storia ambientata nella mia amata Calabria e quindi non ho saputo dire di no.
Quella che ci viene riproposta è la storia della famiglia dell’autrice vissuta attraverso Soave, la mamma della Pansa.
Nella sinossi questo libro ci viene descritto come “Una storia che è prima di tutto un tributo alle donne antiche e moderne, donne che hanno tanto lottato, pianto, sofferto, amato. Soprattutto amato.” ma, per come è arrivato a me, l’ho visto come un grande atto d’amore verso Soave.
Questo è sicuramente un libro emozionante e, come ho già detto, tra le parole si percepisce proprio l’amore che la Pansa provava per sua mamma e, in generale, per la sua famiglia, ma anche per la Calabria, sua terra d’origine tanto cara ai suoi genitori. La scrittura è, in linea di massima, scorrevole, a tratti in bilico tra prosa e poesia.
Ma purtroppo c’è anche un ma, nel senso che i personaggi descritti dall’autrice sono tanti e la storia non procede lineare, saltando nel tempo tra presente e passato ma, soprattutto, saltando da alcuni personaggi ad altri ed io, in alcuni momenti, ho fatto fatica a seguire tutto e ho dovuto addirittura rileggere alcune pagine per riannodare i fili del discorso.
Oltre al fatto che, sempre secondo me, alcuni avvenimenti narrati avrebbero necessitato di un maggiore approfondimento. Il libro non è lungo e si legge velocemente per cui qualche pagina in più male non ci sarebbe stata. Ma questo, lo ribadisco, rimane sempre un mio parere personale.
Oltretutto è anche un libro che ci fa attraversare più di un secolo di storia e che ci fa vivere il dolore portato dalle guerre che hanno sconvolto l’Italia (Prima e Seconda Guerra Mondiale) ed anche la sofferenza legata all’essere costretti a lasciare la propria terra e a propria famiglia per emigrare in America a cercare fortuna e questi sono argomenti che non si possono affrontare con poche pagine.
Anche se poi sono proprio queste le parti che, in un certo qual modo, mi hanno colpita di più perché mi hanno portata un po’ a ripensare alla mia famiglia e ai racconti dei miei genitori e dei miei nonni.
Se comunque anche voi amate le saghe familiari e avete un po’ di tempo da dedicare alla lettura, leggetelo questo libro…ha comunque aspetti su cui riflettere e piccoli momenti che vi faranno anche emozionare.

Rossella

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