Recensione,

Condannati di Jane Harvey Berrick

gennaio 30, 2020 Virgy 0 Comments

Cari lettori oggi ospitiamo il Review Tour di Condannati  volume autoconclusivo di Jane Harvey Berrick , edito Hope  Edizioni. 
Titolo: Condannati 
Autore: Jane Harvey Berrick 
Editore: Hope Edizioni
Genere: Contemporary Romance - NA
Uscita: 20 gennaio 
Pagine: 449
Costo ebook: 3,99
Dopo otto anni di prigione, il ventiquattrenne Jordan Kane è l’uomo che tutti odiano.
Costretto a tornare nella sua città natale, durante la libertà vigilata, Jordan scopre che lì niente è cambiato da quando è stato rinchiuso in riformatorio. È un reietto, evitato da tutti, anche dai suoi stessi genitori. Ma la loro avversione non si avvicina nemmeno lontanamente al disprezzo che prova ogni volta che si guarda allo specchio.
Arrangiandosi con alcuni lavoretti per la chiesa locale, Jordan attende il momento opportuno per andarsene da quella arretrata città. Ma la distanza sarà in grado di cancellare i ricordi che lo perseguitano? Intrappolato nella prigione della mente, si domanda se lo strazio di vivere si placherà mai.

Torrey Delaney è nuova in città, è tornata per stare con sua madre, e non si comporta come gli abitanti si aspetterebbero dalla figlia di un pastore. La sua reputazione di ragazza facile è sulla bocca di tutti. Se poi a questo si aggiunge la sua nuova amicizia con il duro ex detenuto, ora uomo tuttofare, sua madre è tutt’altro che felice della brutta strada intrapresa dalla figlia.
L’amicizia tra i ragazzi diviene via via più profonda, ma due persone segnate dalla vita possono essere in grado di portare la loro relazione a un livello superiore? Torrey riuscirà a convivere con i demoni di Jordan, e Jordan sarà in grado di abbattere le difese di Torrey? Con la disapprovazione di una piccola città che grava pesantemente su di loro, troveranno il loro posto nel mondo? Avranno la forza di lottare contro le avversità o il loro mondo verrà brutalmente fatto a pezzi.
L’amore è una condanna a vita?

Ho conosciuto la penna di questa autrice con altri romanzi che ho avuto il piacere di leggere e apprezzare per la capacità di raccontare storie profonde, originali e dettagliate. 
Condannati è una storia che racconta uno spaccato di vita, è una storia di denuncia sociale di un paese come il Texas dove i condannati dopo il carcere, rimangono persone emarginate e recluse, sempre viste come colpevoli e responsabili di azioni dannose e riprovevoli. 

“Era difficile fare progetti su quello che desideravo fare della mia vita, quando non meritavo di averne una. Non meritavo di vivere, ma ero troppo codardo per fare qualcosa a riguardo. Ci avevo provato un paio di volte, ma senza successo. Immaginavo che la mia punizione fosse continuare a vivere.”

È così che si sente Jordan Kane dopo otto anni di prigione costretto a tornare in libertà vigilata nel suo paese, dalla sua famiglia che lo disprezza con tutte le sue forze. La sinossi racconta in parte il percorso complesso che dovrà affrontare Jordan da quella maledetta notte, che ha cambiato per sempre la sua esistenza. I ricordi tornano ad annidarsi veicolati dalla frustrazione, la sofferenza, l’odio e la repulsione da parte dei genitori e gli abitanti del luogo.

“La solitudine mi colpì pesantemente. In prigione, mi ero chiuso in me stesso. Qui fuori, non sapevo più quali fossero i miei confini. Era un gioco della vita di cui non conoscevo le regole e non riuscivo a decifrarle. È stavo perdendo. Alla grande”

Torrey invece è una ragazza esuberante, temeraria, indipendente e senza filtri. Ha la reputazione di ragazza facile ed è la figlia del pastore dove Jordan si arrangia a fare qualche lavoretto. Anche lei tornata per scelte sbagliate, è l’unica a vederlo veramente nella sua timidezza e la dolcezza, che non rispecchia l’immagine del violento criminale come lo dipingono. L’unica cosa che coglie è che è un ragazzo solo, emarginato e stoico. Jordan affronta il dolore consapevole del fatto che l’unica colpa che ha, è di essere sopravvissuto prendendosi ogni colpa anche non avendola del tutto. 
Torrey lo comprende e lascia che si innamorino e, se all’inizio non mi fosse scattata l’empatia, durante la lettura mi sono dovuta ricredere su di lei; sa ascoltare, e non giudica come fanno tutti. Lo aiuta a relazionarsi con la gente comune, lo guarda dentro aiutandolo a uscire dalla buia caverna. È una persona danneggiata, compromessa che vive come se fosse stato seppellito lui stesso... ma lei desidera conoscerlo e che possa avere la possibilità di essere la persona che era destinato a essere, non solo l’ombra dell’uomo costretto a vivere. 

“Potrai essere chiunque vorrai. Devi correre dei rischi nella vita. Certo, ti lanceranno merda addosso, ma c’è molto di più per te che soltanto quello che ti è successo, c’è molto di più ad attenderti che questa piccola città. Possiedi un cuore buono e, se permetterai agli altri di conoscerti, lo vedranno anche loro.”

L’abilità di questa autrice mi colpisce sempre perché crea storie profonde e ti fa provare emozioni in più modi. È un romanzo che progredisce senza accelerare partendo dall’amicizia, al supporto morale a ritrovare il sorriso e uno scopo, una porta che si apre lentamente per dare luce alla vita e una seconda possibilità. E poi l’amore e la passione dolce di questi protagonisti che ti trascinano nell’intensità dei loro sguardi, i baci, le carezze, donandosi l’opportunità di liberarsi dalle catene. 

La narrazione in prima persona con punto di vista alternato, permette di capire la psicologia dei personaggi. Il personaggio di Jordan nonostante le profonde cicatrici, non si lamenta mai delle ingiustizie che subisce, cade e si rialza perché non è più solo, il suo cuore è entrato in connessione a quello di Torrey che anche lei, si apre finalmente ricucendo le cicatrici nel cuore. 

Gli uomini non sono prigionieri del loro destino, ma solo prigionieri delle loro menti - F.D. Roosevelt

Questa citazione dettata da Jordan nel romanzo, racchiude il messaggio che la Jane Harvey Berrick vuole mostrarci.
È difficile per un condannato dopo tanti anni dietro le sbarre ricominciare da capo tra i pregiudizi e l’odio, ma c’è sempre l’eccezione che ti spinge a cambiare e ricominciare vivere. 

Buona lettura Chicca


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