Recensione
Un amore impossibile da contrastare. Si può far finta di ignorare, archiviarlo a doppia mandata in una parte del cuore, ma non si può in alcun modo uccidere. Niente ne gli ostacoli, ne la distanza, ne il tempo. Niente e nessuno.
Ma poi il destino ci mette lo zampino. Ed tutto cambia.
Leggendo l'estratto della trama è chiaro che non ci sia più nulla o nessuno che possa tenerli separati. Tranne Chiara stessa. Lei con i suoi sensi di colpa e la sua testardaggine che lavora a oltranza e le rema contro. Con il reale pericolo di rovinare soprattutto una nuova possibilità di un happy ending che questa coppia merita più che mai.
Sai Chiara... - continuò lui - se ci avessero fatto scegliere avrei preso il posto di Lorenzo, te lo giuro, tanto ero già mezzo morto. Chiara si voltò a guardarlo, le lacrime scendevano senza inibizione, le solcavano le guance, le rigavano il collo, mute come suore di clausura. - Ma non hanno fatto sondaggi, è capitato così e basta– concluse Elia.
Elia e Chiara hanno saputo darmi delle bellissime emozioni con questo loro immenso amore.
Per non parlare della piccola Oliva che mi ha letteralmente conquistata facendomi sciogliere e stringere il cuore per la tenerezza. Ma la piccolina ha un caratterino così Intrepido che è riuscita a farmi ridere di cuore per quasi un capitolo.
Chiara impiegò qualche secondo a capire che Elia la stava baciando, non che fosse così tonta, ma proprio non se lo aspettava; prima, quindi, s'adeguò al bacio, e solo dopo vi partecipò con tutto l'ardore trattenuto e messo via negli anni passati; lasciò cadere nel lavandino il pomodoro che aveva in mano e lo toccò a sua volta, prima le spalle larghe e poi il collo e infine il viso e la nuca. E toccarlo era come bere, respirare, dormire e saziarsi tutto insieme.
La Quasi capacità di miscelare il sarcasmo l'ironia e pathos in modo assolutamente straordinario. Uno stile che riscontro anche negli storici e in ogni suo libro. Come un marchio di fabbrica. E che io adoro!
Poi il ritrovare tutti i precedenti personaggi dopo tutte le loro vicissitudini passate non può che ingolosire di più e rendere impossibile resistere alla bellissima lettura di Endorfine.
Un bacio alla prossima!
Endorfine di Rebecca Quasi
Carissime, vi parlo di Endorfine scritto da Rebecca Quasi, in self publishing
Titolo: Endorfine
Autore: Rebecca Quasi
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary romance
Pagine: 216
Costo ebook: 1,99 gratis con abbonamento K.U.
Uscita: 15/07/17
Link order: https://amzn.to/2ulwEpf
Recensioni
Sono passati otto anni da quando Elia e Chiara si sono conosciuti ed è stata una vera e propria agnizione, uno di quegli incontri che sigilla il cuore e strega il destino.
- Non devi farti idee su di me – lo avvisò.
- Quali idee? -
- Idee romantiche -
- Mai avuto idee romantiche su di te – mentì lui.
- Che balla -
- Avevo, e ho, idee erotiche su di te -
- Sono stata sposata con un attore: o menti come si deve o lasci perdere -
- Facciamo così, – propose lui sempre ridendo – stessa regola per entrambi: niente programmi oltre le dodici ore -
- Hai intenzione di provare a sedurmi? - il buio aiutava parecchio.
- Non nelle prossime dodici ore -
- Quindi non è un'erezione quella che sento contro la mia schiena... -
- No, quella è un'erezione... devi solo non farci caso... -
- Tu non ci fai caso? - si voltò per guardarlo anche se sapeva che non avrebbe visto niente, sentì però il suo fiato più vicino, lo sentì sulla punta del naso e sulle labbra.
- Non dico che sia facile, ma ho dovuto farci l'abitudine, perché non sono ancora riuscito a far capire al tizio che tengo nelle mutande che non deve drizzarsi tutte le volte che ti vedo... o ti penso... -
- Io sono troppo depressa per provare desiderio sessuale – gli confessò in quel buio che rendeva tutto quasi facile.
- Lo so. Passerà ... la depressione, intendo -
Il vento ululò tra i rami una sorta di richiamo, si udì la porta del rifugio sbattere.
- In montagna si va a letto presto – disse Elia spostandosi di più verso di lei.
- Sono le nove e mezza, se pensi che possa addormentarmi adesso, devi essere ubriaco -
- Scommettiamo? -
Chiara non rispose perché, per la prima volta dopo la morte di Lorenzo aveva sonno senza pillole.
- Quali idee? -
- Idee romantiche -
- Mai avuto idee romantiche su di te – mentì lui.
- Che balla -
- Avevo, e ho, idee erotiche su di te -
- Sono stata sposata con un attore: o menti come si deve o lasci perdere -
- Facciamo così, – propose lui sempre ridendo – stessa regola per entrambi: niente programmi oltre le dodici ore -
- Hai intenzione di provare a sedurmi? - il buio aiutava parecchio.
- Non nelle prossime dodici ore -
- Quindi non è un'erezione quella che sento contro la mia schiena... -
- No, quella è un'erezione... devi solo non farci caso... -
- Tu non ci fai caso? - si voltò per guardarlo anche se sapeva che non avrebbe visto niente, sentì però il suo fiato più vicino, lo sentì sulla punta del naso e sulle labbra.
- Non dico che sia facile, ma ho dovuto farci l'abitudine, perché non sono ancora riuscito a far capire al tizio che tengo nelle mutande che non deve drizzarsi tutte le volte che ti vedo... o ti penso... -
- Io sono troppo depressa per provare desiderio sessuale – gli confessò in quel buio che rendeva tutto quasi facile.
- Lo so. Passerà ... la depressione, intendo -
Il vento ululò tra i rami una sorta di richiamo, si udì la porta del rifugio sbattere.
- In montagna si va a letto presto – disse Elia spostandosi di più verso di lei.
- Sono le nove e mezza, se pensi che possa addormentarmi adesso, devi essere ubriaco -
- Scommettiamo? -
Chiara non rispose perché, per la prima volta dopo la morte di Lorenzo aveva sonno senza pillole.
"Endorfine" segue in ordine cronologico le vicende narrate in "Re Artù, Ginevra, Coso e la sgualdrina", le due storie possono però essere lette separatamente.
Dopo aver finito Re Artù, Ginevra, Coso e la sgualdrina (recensito da Fabiana) mi sono immediatamente tuffata dentro il libro Endorfine.
Quando scopro che un autrice ha scritto un altro libro su un altro personaggio legato alla storia che ho appena finito e che volente o nolente ho imparato a amare corro subito ad iniziarlo. Come in questo caso.
La Quasi ha quel dono di creare dei personaggi a cui sembra dare un anima. Riesce a renderli reali, nonostante siano disarmanti e alle volte un po' strani e quasi surreali, ma profondamente caratterizzati. Così unici che non si può fare a meno di provare affetto per loro e non vorresti lasciarli scivolare via al termine della storia. Esattamente come è successo con la storia di Chiara e Elia. Un amore mai iniziato in Re Artù.... Un riconoscere al primo sguardo la tua metà , la tua anima gemella quella che conosci la sua anima intimamente. Il loro è un amore unico ma anche un amore impossibile a cui dare spazio. Puoi solo dargli il cuore e l'anima. Ma l'esistenza quella dovrà essere vissuta separata, ognuno per conto proprio. Le decisioni sono prese e bisogna tenerne fede.
Prima di procedere a svegliarla con la mistura che aveva preparato e posato sul comodino, si concesse il lusso di guardarla. Non era cambiato niente. In otto anni non era cambiato niente. Non averla più vista, non averle più parlato, essere andato a vivere dall'altra parte del mondo (appunto per non vederla e parlarle neanche per sbaglio) non era servito a niente. Come se quegli otto anni non fossero mai passati.
Quando scopro che un autrice ha scritto un altro libro su un altro personaggio legato alla storia che ho appena finito e che volente o nolente ho imparato a amare corro subito ad iniziarlo. Come in questo caso.
La Quasi ha quel dono di creare dei personaggi a cui sembra dare un anima. Riesce a renderli reali, nonostante siano disarmanti e alle volte un po' strani e quasi surreali, ma profondamente caratterizzati. Così unici che non si può fare a meno di provare affetto per loro e non vorresti lasciarli scivolare via al termine della storia. Esattamente come è successo con la storia di Chiara e Elia. Un amore mai iniziato in Re Artù.... Un riconoscere al primo sguardo la tua metà , la tua anima gemella quella che conosci la sua anima intimamente. Il loro è un amore unico ma anche un amore impossibile a cui dare spazio. Puoi solo dargli il cuore e l'anima. Ma l'esistenza quella dovrà essere vissuta separata, ognuno per conto proprio. Le decisioni sono prese e bisogna tenerne fede.
Prima di procedere a svegliarla con la mistura che aveva preparato e posato sul comodino, si concesse il lusso di guardarla. Non era cambiato niente. In otto anni non era cambiato niente. Non averla più vista, non averle più parlato, essere andato a vivere dall'altra parte del mondo (appunto per non vederla e parlarle neanche per sbaglio) non era servito a niente. Come se quegli otto anni non fossero mai passati.
Un amore impossibile da contrastare. Si può far finta di ignorare, archiviarlo a doppia mandata in una parte del cuore, ma non si può in alcun modo uccidere. Niente ne gli ostacoli, ne la distanza, ne il tempo. Niente e nessuno.
Ma poi il destino ci mette lo zampino. Ed tutto cambia.
Leggendo l'estratto della trama è chiaro che non ci sia più nulla o nessuno che possa tenerli separati. Tranne Chiara stessa. Lei con i suoi sensi di colpa e la sua testardaggine che lavora a oltranza e le rema contro. Con il reale pericolo di rovinare soprattutto una nuova possibilità di un happy ending che questa coppia merita più che mai.
Sai Chiara... - continuò lui - se ci avessero fatto scegliere avrei preso il posto di Lorenzo, te lo giuro, tanto ero già mezzo morto. Chiara si voltò a guardarlo, le lacrime scendevano senza inibizione, le solcavano le guance, le rigavano il collo, mute come suore di clausura. - Ma non hanno fatto sondaggi, è capitato così e basta– concluse Elia.
Elia e Chiara hanno saputo darmi delle bellissime emozioni con questo loro immenso amore.
Per non parlare della piccola Oliva che mi ha letteralmente conquistata facendomi sciogliere e stringere il cuore per la tenerezza. Ma la piccolina ha un caratterino così Intrepido che è riuscita a farmi ridere di cuore per quasi un capitolo.
Chiara impiegò qualche secondo a capire che Elia la stava baciando, non che fosse così tonta, ma proprio non se lo aspettava; prima, quindi, s'adeguò al bacio, e solo dopo vi partecipò con tutto l'ardore trattenuto e messo via negli anni passati; lasciò cadere nel lavandino il pomodoro che aveva in mano e lo toccò a sua volta, prima le spalle larghe e poi il collo e infine il viso e la nuca. E toccarlo era come bere, respirare, dormire e saziarsi tutto insieme.
La Quasi capacità di miscelare il sarcasmo l'ironia e pathos in modo assolutamente straordinario. Uno stile che riscontro anche negli storici e in ogni suo libro. Come un marchio di fabbrica. E che io adoro!
Poi il ritrovare tutti i precedenti personaggi dopo tutte le loro vicissitudini passate non può che ingolosire di più e rendere impossibile resistere alla bellissima lettura di Endorfine.
Un bacio alla prossima!
Virgy
0 Commenti: