Giochi proibiti di Raine Miller

febbraio 10, 2020 Licio 0 Comments

Carissime, oggi vi parliamo di Giochi proibiti, 2° volume della serie Vegas Crush scritto da Raine Miller edito da Hope edizioni.

"C’è molto altro in me di quanto non abbia mostrato al pubblico." - Georg Kolochev, VEGAS CRUSH

No, non bevo vodka direttamente dalla bottiglia. Non la verso nemmeno sui cereali a colazione. Non ho bisogno di andare in riabilitazione… a meno che non significhi starsene chiuso in una stanza, da solo, con una certa bionda mozzafiato. Ho esagerato con le feste, devo ammetterlo. Sì, mi sono anche guadagnato una certa reputazione da sciupafemmine, lontano dal campo di gioco. Questo perché sono stato imprudente con i miei post sui social, ma so bene cosa conta davvero nella mia vita.
Mi importa solo di due cose: l’hockey e… Pamela Jenson.
La mia fisioterapista preferita ha bisogno di me, più di quanto lei possa immaginare, perché sarò l'uomo che le farà conoscere il peccato.
Sì, proprio così.
Sarò il suo primo amante.
Peccare con Pam non è mai stato così eccitante.

*Giochi Proibiti è uno sport romance autoconclusivo, con protagonisti un ragazzaccio russo, campione d’hockey su ghiaccio, e una fisioterapista non proprio innocente! L’atmosfera si farà piccante, dove si fa fisioterapia…*

Aspettavo il libro su George e Pam da quando ho finito di leggere colpo vincente, la loro storia mi ispirava scintille e grandi cose... e in effetti così è stato. Le premesse c'erano tutte in quanto George si comportava un pò da scheggia impazzita tra alcol e donne, insomma era il re degli eccessi e il suo comportamento non è proprio in linea con quello richiesto dal gruppo sportivo in cui lavora. E' proprio qui che iniziano le sue vicende, sul bilico di una grande catastrofe per cui o si rimetterà in carreggiata oppure molto probabilmente non sarà più in squadra.
E' stato bello vedere come il personaggio trova la forza di rialzarsi, di mostrare le sue capacità sconfiggendo i demoni che lo assillano.

Non so come farò ad alleviare il dolore, ma non posso tornare a raschiare il fondo. Perché se lo facessi, non sopravvivrei.

Ovviamente non è solo, oltre al suo amico nonché capitano della squadra, ci sarà anche la nutrizionista della squadra a infondergli grande fiducia.
La Miller riesce a dosare molto bene la parte sportiva con quella romantica, a tal punto da non far risultare mai pesante quella sportiva oppure totalmente assente come capita in tantissimi romanzi, dove lo sport è solo un nome, ma poi di fatto non si respira manco l'aria. In questo invece l'autrice ha messo in campo tanti aspetti dalla preparazione atletica, alla fisioterapia, al bilanciare la corretta alimentazione, alle partite particolarmente infiammate, le interviste... insomma c'è tanto di questo mondo sportivo, infatti la Miller fa una promessa dicendoci che si è inventata una squadra di hockey e ha cambiato qualche qualcosina in modo da rendere il romanzo più fluido.
Con l'aggiunta di Pam, l'autrice introduce nel testo una parte più psicologica, in quanto la protagonista nasconde tanti segreti dietro una maschera di forza e di indipendenza.
Ovviamente il problema di fondo e di impedimento non si scosta da quello del primo romanzo, ma mi è piaciuto proprio come lo ha trattato l'autrice mostrando a livello psicologico l'impatto del problema e della decisione sui personaggi, che mostrano un inversione di rotta.

Sono determinato a lottare per questo. Per noi. Perché non lotti anche tu?

Leggendo mi sono incuriosita su tantissimi altri personaggi e spero che l'autrice ci parli di tutti loro.

Fabiana