Recensione
Care cercatrici, oggi vi parlo di Vorrei solo averti qui di Kennedy Ryan edito dalla Newton Compton.
Vorrei solo averti qui (vol.1 Shot Series) Autore: Kennedy Ryan
Care cercatrici, oggi vi parlo di Vorrei solo averti qui di Kennedy Ryan edito dalla Newton Compton.
Titolo: Vorrei solo averti qui (vol.1 Shot Series)
Autore: Kennedy Ryan
Editore: Newton Compton
Uscita: 19 aprile 2020
Uscita: 19 aprile 2020
August e Iris sanno di essere fatti l'uno per l'altra. Ma il
tempismo dei loro incontri è sempre stato pessimo e così, nonostante la
sintonia che c'era tra loro, hanno finito per prendere strade diverse. Lui è
diventato una stella dell'NBA e lei combatte con la sua quotidianità . Ma non si
sono mai dimenticati. Nel corso degli anni, nei loro momenti più bui, August e
Iris ripensano all'unico, indimenticabile bacio che si sono scambiati. A quella
notte, a quel bivio che ha cambiato le loro vite per sempre. E anche se sanno
che è difficile, continuano a sperare in una seconda occasione.
«Questa autrice è in grado di trasmettere emozioni intense. La sua scrittura è ammaliante.»
Amy Harmon
«Un romanzo che riesce a toccarti l’anima.»
Lucy Score
«Questa autrice è in grado di trasmettere emozioni intense. La sua scrittura è ammaliante.»
Amy Harmon
«Un romanzo che riesce a toccarti l’anima.»
Lucy Score
Biografia
Kennedy Ryan è un'autrice bestseller di «USA Today» e vincitrice del
prestigioso premio RITA. Ha fatto innamorare le lettrici di tutto il mondo
grazie alle sue eroine forti e coraggiose che, anche nei momenti di difficoltà ,
superano gli ostacoli con determinazione.
È la fondatrice di un'associazione che si occupa di assistere le persone
affette da autismo.
Io sono la devastazione che lui ha lasciato dietro di sé. Mentre il mondo diventa buio, vedo le stelle. Un lampo di luce. Una luce che avrei dovuto riconoscere tanto tempo fa.
Adoro Kennedy Ryan, ho avuto modo di conoscerla grazie al suo meraviglioso libro Grip. E' un autrice romance ma nei suoi romanzi non mancano le parti di denuncia sociale. Ho avuto modo di conoscerla al rare e la sua umanità e sensibilità è subito risaltata in primo piano. Di quella giornata il ricordo più bello è stato proprio il suo abbraccio, che mi ha avvolto e stritolato e per lei non ero nessuno.
Non potevo perdermi questo suo nuovo romanzo con cui ha vinto anche il premio RITA… e anche se questo periodo leggere per me si è rivelato una sofferenza piuttosto che una cura per passare il tempo, devo subito dirvi che con lei non ho avuto battute di arresto.
Ho iniziato a leggere il romanzo e non sono riuscita a smettere. Ho posato il libro solo per riprendere fiato perché vi giuro è talmente tanto intenso che a un certo punto vi arriva dritto come un pugno nello stomaco… e ho dovuto proprio allontanare il romanzo per tornare a respirare.
Non ci si può non immedesimare in Iris, nel casino in cui ingenua e ignara si infila e che come una morsa si stringerà intorno al suo collo.
Mi sono sentita nella sua pelle, nei suoi occhi, ogni dolore mi è arrivato dritto al cuore, ogni stretta mi ha soffocato, ogni strada senza uscita che imboccava mi faceva pensare: Oh mio Dio, se ci fossi stata io al suo posto, cosa avrei potuto fare?
Dolore, impotenza sono i sentimenti che si sono alternati dentro di me a leggere tantissime di queste pagine. E mi sono resa conto che è facile tirarsi fuori a parole, dire a me non potrebbe capitare, perché la Kennedy ci mostra come certi mostri sanno essere del tutto insospettabili e nascosti nell'ombra.
Scrivo questa recensione cercando di non fare spoiler, di non raccontarvi nulla se non quello che è stato per me leggere questo libro e non è per niente facile. Ancora ora ho i brividi che mi scorrono sulla pelle al pensiero di Iris e tutto quello che la vita le ha fatto scontare.
Per lei, per fortuna, c'era comunque un lieto fine, c'era comunque l'amore quello con l'A maiuscola, c'era il principe azzurro, quello delle fiabe, che metterebbe il mondo ai tuoi piedi. E questo per fortuna ha bilanciato la sofferenza atroce che ho provato specchiandomi in questa giovane donna.
La Kennedy con la sua penna non ci risparmia nulla, il nero dell'abisso ce lo dipinge crudamente e senza sconti, così come ci dipinge questo amore immenso che solo scelte "sbagliate" hanno in qualche modo diviso e ostacolato.
Ci racconta di vita vera, cruda e dolorosa, ma al tempo stesso ci parla di seconde occasioni, quelle seconde possibilità che possono curare le ferite, far battere di nuovo un cuore spaventato.
Ci vuole tempo, pazienza e August ci si mette di impegno per essere questa possibilità di rinascita. Uno come lui è di una razza rara, forse unica, forse solo nei libri può esistere uno come lui, ma l'autrice gli ha dato un'umanità e una sensibilità così grande che davvero mi ha riempito il cuore.
E' un uomo che sa cosa vuol dire sacrificarsi per amore e fare delle rinunce, anzi ne conosce talmente bene il senso che non ha bisogno neppure di avere la certezza di avere veramente questo amore pur di fare scelte eccezionale.
Io farei tutto quello che è in mio potere per aiutarti a seguire i tuoi sogni così che tu potessi prenderti cura di te stessa. E allora tutti e due sapremmo che stai con me perché lo vuoi, non perché non hai altra scelta.
In conclusione Iris e August sono due personaggi splendidi, due metà perfette di un intero che sono destinate alla fine di giri immensi a trovare un senso insieme.
E in un sali e scendi da montagne russe, la nostra Kennedy Ryan ci guida magistralmente tra verità e finzione da romanzo.
Complimenti a questa grandiosa autrice per aver fatto nuovamente centro.
Per il grande caleidoscopio di emozioni che mi ha scatenato dentro si merita un indimenticabile!
Un libro che come al solito non è solo una storia d’amore, ma un romanzo di denuncia. Un romanzo che dà voce alle vittime innocenti di carnefici che si nascondono nell’ombra delle loro stesse case!
Forse per le donne come me, dopo quello che abbiamo vissuto, dopo aver rischiato di morire, è più difficile trovare l’amore. Ma l’amore trova noi. August ne è la prova. Lui è amore
L'unica nota stonatissima di questo romanzo è la cover usata dalla Newton… non c'entra assolutamente nulla con il romanzo, che non ha come protagonista un uomo bianco. La trovo fuorviante e totalmente di cattivo gusto visto il messaggio importante nascosto nel romanzo. Bah...
Fabiana
Non potevo perdermi questo suo nuovo romanzo con cui ha vinto anche il premio RITA… e anche se questo periodo leggere per me si è rivelato una sofferenza piuttosto che una cura per passare il tempo, devo subito dirvi che con lei non ho avuto battute di arresto.
Ho iniziato a leggere il romanzo e non sono riuscita a smettere. Ho posato il libro solo per riprendere fiato perché vi giuro è talmente tanto intenso che a un certo punto vi arriva dritto come un pugno nello stomaco… e ho dovuto proprio allontanare il romanzo per tornare a respirare.
Non ci si può non immedesimare in Iris, nel casino in cui ingenua e ignara si infila e che come una morsa si stringerà intorno al suo collo.
Dolore, impotenza sono i sentimenti che si sono alternati dentro di me a leggere tantissime di queste pagine. E mi sono resa conto che è facile tirarsi fuori a parole, dire a me non potrebbe capitare, perché la Kennedy ci mostra come certi mostri sanno essere del tutto insospettabili e nascosti nell'ombra.
Scrivo questa recensione cercando di non fare spoiler, di non raccontarvi nulla se non quello che è stato per me leggere questo libro e non è per niente facile. Ancora ora ho i brividi che mi scorrono sulla pelle al pensiero di Iris e tutto quello che la vita le ha fatto scontare.
Per lei, per fortuna, c'era comunque un lieto fine, c'era comunque l'amore quello con l'A maiuscola, c'era il principe azzurro, quello delle fiabe, che metterebbe il mondo ai tuoi piedi. E questo per fortuna ha bilanciato la sofferenza atroce che ho provato specchiandomi in questa giovane donna.
La Kennedy con la sua penna non ci risparmia nulla, il nero dell'abisso ce lo dipinge crudamente e senza sconti, così come ci dipinge questo amore immenso che solo scelte "sbagliate" hanno in qualche modo diviso e ostacolato.
Ci racconta di vita vera, cruda e dolorosa, ma al tempo stesso ci parla di seconde occasioni, quelle seconde possibilità che possono curare le ferite, far battere di nuovo un cuore spaventato.
Ci vuole tempo, pazienza e August ci si mette di impegno per essere questa possibilità di rinascita. Uno come lui è di una razza rara, forse unica, forse solo nei libri può esistere uno come lui, ma l'autrice gli ha dato un'umanità e una sensibilità così grande che davvero mi ha riempito il cuore.
E' un uomo che sa cosa vuol dire sacrificarsi per amore e fare delle rinunce, anzi ne conosce talmente bene il senso che non ha bisogno neppure di avere la certezza di avere veramente questo amore pur di fare scelte eccezionale.
Io farei tutto quello che è in mio potere per aiutarti a seguire i tuoi sogni così che tu potessi prenderti cura di te stessa. E allora tutti e due sapremmo che stai con me perché lo vuoi, non perché non hai altra scelta.
In conclusione Iris e August sono due personaggi splendidi, due metà perfette di un intero che sono destinate alla fine di giri immensi a trovare un senso insieme.
E in un sali e scendi da montagne russe, la nostra Kennedy Ryan ci guida magistralmente tra verità e finzione da romanzo.
Complimenti a questa grandiosa autrice per aver fatto nuovamente centro.
Per il grande caleidoscopio di emozioni che mi ha scatenato dentro si merita un indimenticabile!
Un libro che come al solito non è solo una storia d’amore, ma un romanzo di denuncia. Un romanzo che dà voce alle vittime innocenti di carnefici che si nascondono nell’ombra delle loro stesse case!
Forse per le donne come me, dopo quello che abbiamo vissuto, dopo aver rischiato di morire, è più difficile trovare l’amore. Ma l’amore trova noi. August ne è la prova. Lui è amore
L'unica nota stonatissima di questo romanzo è la cover usata dalla Newton… non c'entra assolutamente nulla con il romanzo, che non ha come protagonista un uomo bianco. La trovo fuorviante e totalmente di cattivo gusto visto il messaggio importante nascosto nel romanzo. Bah...
Fabiana
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